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Mentre gli studenti annunciano nuove manifestazioni per domani, nel paese si parla delle misure anticrisi e del rischio di default del debito pubblico

ROMA - Il ministro delle Finanze greco George Papaconstantinou ha dichiarato che "non c'é assolutamente nessun rischio" di default del debito pubblico."Ci stiamo muovendo con decisione per rassicurare i cittadini e il mercato che stiamo andando nella direzione giusta", ha dichiarato il ministro in un'intervista a Bloomberg Television. Papaconstantinou ha dichiarato che non c'é alcun rischio per il sistema bancario nazionale, visto che gli istituti sono"fondamentalmente solidi". La Grecia, ha concluso il titolare delle Finanze, non chiederà alcun pacchetto di aiuti all'Unione Europea. Di parere diverso l'agenzia di rating Fitch. Per la Grecia rimane il rischio di un default del debito pubblico, sostiene l'analista di Fitch Christopher Pryce che ha ieri ha tagliato il rating sovrano del Paese, dicendosi "non convinto" che la Banca centrale europea farà quanto necessario per evitare un collasso dei conti della Grecia. "L'intenzione della Bce è di non lasciare che un Paese dell'eurozona finisca in default - spiega l'analista - e non sono sicuro che l'istituto sia preparato a fare quanto necessario per salvare la Grecia".

ISRAELE

Lo Stato d'Israele dovrà essere pienamente governato in futuro dalla legge religiosa ebraica della Torah e il suo sistema normativo si sta già avviando, «passo dopo passo», in questa direzione. Lo ha sostenuto oggi - fra le ovazioni della destra religiosa e la reazione inorridita di qualche esponente politico laico - il ministro della Giustizia israeliano, Yaakov Neeman, parlando a un convegno a Gerusalemme dinanzi a una platea di rabbini e studiosi della Halakha (la legge religiosa ebraica). «Passo dopo passo, noi daremo ai cittadini d'Israele le leggi della Torah e faremo della Halakha la legge fondamentale dello Stato», ha detto Neeman, un ministro-tecnico, giurista di formazione, scelto personalmente dal premier Benyamin Netanyahu. «Noi dobbiamo riportare la nazione d'Israele all'eredità dei nostri Padri, la Torah ha in sè la soluzione completa a tutte le questioni con le quali ci confrontiamo oggi», ha aggiunto. Sdegnata la protesta del deputato di opposizione Nitzan Horowitz (Meretz, sinistra sionista), che ha definito le idee di Neeman un tradimento dei «valori laici dello Stato d'Israele e del Sionismo», denunciandole come «una visione orripilante (del diritto), che precipiterebbe Israele nel cuore del terzo mondo»

TURCHIA

Si sono aperte questa mattina in Turchia le udienze della Corte Costituzionale relative al filo-curdo Partito della Società democratica (Dtp), per il quale il procuratore ha chiesto la chiusura nel 2007. Il partito, l'unica formazione politica curda presente nel parlamento di Ankara, è accusato di legami con il gruppo terroristico Pkk (Partito dei lavoratori del Kurdistan), di violazione della Costituzione e di tentativo di minare l'unità dello stato. La richiesta del procuratore prevede non solo lo scioglimento del partito, ma anche il divieto di continuare a svolgere attività politica per 219 dei suoi membri. Al momento, il Dtp conta 21 deputati in parlamento e controlla numerosi comuni nel sud-est della Turchia, dove è più forte la componente etnica curda. Tutti i partiti curdi che hanno preceduto il Dtp sono stati chiusi negli anni passati per ordine della Corte Costituzionale. Gli osservatori temono che l'eventuale scioglimento del Dtp possa aumentare la tensione tra le istituzioni e la componente curda del paese. Ieri sette soldati sono stati uccisi in un agguato di militanti del Pkk nella provincia centro-settentrionale di Tokat. Dalla scorsa settimana, inoltre, manifestazioni di protesta di cittadini curdi continuano a registrarsi soprattutto nel sud-est, in seguito alla notizia diffusa proprio dal Dtp in merito al peggioramento delle condizioni di detenzione di Abdullah Ocalan, leader del Pkk, in carcere dal 1999.

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gror091208 (last edited 2009-12-09 11:32:06 by anonymous)