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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI Premiati gli ufficiali e i soldati israeliani protagonisti dell'aggressione a Gaza

I capi dell'esercito occupante israeliano hanno deciso di consegnare degli "attestati di stima" a un certo numero di ufficiali che hanno partecipato alla recente aggressione contro la Striscia di Gaza, proprio mentre in diversi Paesi europei vengono denunciati: si tratta proprio degli ufficiali, dei soldati e dei funzionari politici e militari premiati per il ruolo svolto nella “guerra” che ha masacrato centinaia di palestinesi. Nell'accademia militare Ashkelon, ieri sera, è stata organizzata una cerimonia di premiazione di otto ufficiali e soldati dell'Esercito israeliano, ai quali il Comandante della zona sud, il maggiore generale Yoav Galant, ha consegnato gli attestati di stima "in segno di apprezzamento per il loro coraggio e la loro perseveranza nell’attuazione della missione, l'operazione ‘Piombo Fuso’, nella Striscia di Gaza". L’aggressione sferrata dalle forze di occupazione israeliane che il 27 dicembre scorso ha provocato l'uccisione di oltre 1.400 palestinesi, soprattutto donne e bambini, ferendone altri 5.000. Per non parlare della completa distruzione delle infrastrutture della Striscia di Gaza in soli 22 giorni. Da Infopal

Russia, è di 11 morti il bilancio degli attentati nel Cuacaso

Una serie di attentati nel Caucaso russo ha provocato undici morti e venti feriti nel corso degli ultimi due giorni. Come riporta l'agenzia Interfax, l'attacco più grave di oggi è avvenuto a Nazran, nella repubblica dell'Inguscezia. Venti i feriti, molti dei quali in gravi condizioni a causa dell'esplosione di un'autobomba, che ha colpito uomini delle forze di sicurezza russe, ma anche civili e bambini. L'attentato, in cui il kamikaze è rimasto ucciso, sarebbero riconducibile ai terroristi islamici. Sempre in Inguscezia sono morti quattro uomini dei servizi segreti russi (Fsb), il cui veicolo è stato colpito da raffiche di mitragliatrice. In Cecenia quattro ribelli islamici sono stati uccisi dalle unità anti-terrorismo dell'esercito russo, mentre ieri una donna e suo figlio sono morti mentre viaggiavano nella loro auto in Inguscezia.

Si è dimesso il vescovo irlandese che coprì gli abusi dei preti pedofili

Benedetto XVI ha accettato le dimissioni dell'attuale vescovo di Limerick, Donald Brendan Murray, accusato di essere coinvolto, quando era ausiliare di Dublino, nello scandalo dei preti pedofili che sta travolgendo la Chiesa irlandese. Mons. Murray - che era venuto nei giorni scorsi a Roma e aveva rassegnato le proprie dimissioni - è sospettato di aver coperto gli abusi sessuali a minori compiuti da suoi subordinati. Il vescovo ha annunciato personalmente ai dipendenti della diocesi di Limerick che il Papa ha accettato le sue dimissioni con effetto immediato. «So bene - ha spiegato - che le mie dimissioni non possono annullare il dolore che le vittime di abuso sopravvissute hanno sofferto in passato e continuano a soffrire ogni giorno. Chiedo umilmente scusa ancora una volta a tutti coloro che sono stati abusati quando erano bambini piccoli. A tutti i sopravvissuti ripeto che la mia principale preoccupazione è quella di aiutare in ogni modo possibile il loro cammino verso la sperata serenità».

ITALIA

Fiat Pomigliano: picchetti operai, occupata aula Comune

Produzione ferma nello stabilimento Fiat di Pomigliano d'Arco, in provincia di Napoli. Questa mattina gli operai hanno fatto, per diverse ore, picchetti dinnanzi ai cancelli. Pretendono una risposta dall'azienda sui 92 contratti a termine in scadenza mentre ai lavoratori era stata garantita l'assunzione tra dicembre 2009 e marzo 2010. Nello stabilimento si lavora da gennaio solo per 8 giorni al mese, per il resto c'è la cassa integrazione.Dopo i picchetti il gruppo di operai in sciopero ha raggiunto gli altri lavoratori rimasti a dormire nell'aula consiliare del Comune. Infatti dopo i partecipati blocchi degli ingressi merci, ieri sera, i lavoratori e le lavoratrici Fiat hanno tenuto un'assemblea in Comune, decidendo poi di rimanere in occupazione per la notte. Inoltre, sempre ieri, nel pomeriggio, una ventina di operai è salita sul tetto del capannone per la verniciatura dello stabilimento. Tra fabbrica e indotto, lavorano 15mila persone, la dismissione della fabbrica da parte Fiat significherebbe il tracollo del tessuto produttivo, quindi di coloro che da questo traggono la loro sussistenza.

ROMA. QUESTO POMERIGGIO UNA VEGLIA PER RICORDARE SHERKHAN

VEGLIA pubblica per Mohammed Muzzafar Alï detto Sher Khan. Ci saremo per ricordarlo e ricordare insieme a tutti gli antirazzisti le battaglie portate avanti insieme. Ci saremo per ricordarci che ancora molto da fare se c'è ancora chi muore, di freddo, per strada. Saremo insieme anche per denunciare pubblicamente le colpe di chi non lo ha assistito durante la detenzione nel C.I.E. di Ponte Galeria e fuori,quando Cè stato lasciato al suo destino. è un momento di riflessione collettiva sul da farsi affinchè le battaglie per i diritti dei migranti siano ogni giorno nelle strade e nella vita di questa città.

APPELLO PER LA LIBERAZIONE IMMEDIATA DI LUCA TORNATORE ARRESTATO A COPENAGHEN

L'appello è stato sottoscritto da decine di ricercatori ed esponenti del mondo academico italiano e internazionale. Luca Tornatore si trova oggi in stato di arresto, fermato assieme ad altre decine persone dopo aver partecipato ad un dibattito. Luca, come centinaia di altri, non ha commesso alcun reato. Il suo fermo è stato confermato non sulla base di prove, ma proprio per punire il suo impegno, la sua visibilità pubblica e la sua competenza. Ci sarebbe da ridere, ma quello che sta succedendo a Copenhagen non ha precedenti. Il solo fatto di trovarsi per strada rende passibile di fermo, l'arresto preventivo (già di per sé strumento mostruoso dello stato d'eccezione) è stato abusato senza vergogna. Sono stati calcolati più di millecinquecento fermi di polizia, praticamente tutti ingiustificati. La capitale Danese, ormai un ex simbolo della socialdemocrazia, si è trasformata in una vera e propria "città di polizia".Noi pretendiamo il rilascio immediato del Dott. Luca Tornatore, prima di tutto perché totalmente innocente, poi perché la sospensione dello stato di diritto, le provocazioni e le menzogne rendono la mancanza di Luca insopportabile per tutti noi e per tutti quelli che condividono, con serietà, le sue preoccupazioni per il futuro del nostro pianeta.

OMICIDIO DI STEFANO CUCCHI Ci sono altri tre medici dell'ospedale Sandro Pertini di Roma, dove Stefano Cucchi è morto il 22 ottobre scorso, sotto inchiesta da parte della procura di Roma per l'ipotesi di reato di omicidio colposo. I loro nominativi, secondo quanto si è appreso, stanno per essere iscritti nel registro degli indagati su iniziativa dei pubblici ministeri Vincenzo Barba e FrancescA Loy, titolari dell'inchiesta giudiziaria. A questi sanitari gli inquirenti sono arrivati dopo un ulteriore esame della cartella clinica di Cucchi. Da quella documentazione è emerso che i tre hanno avuto a che fare con il detenuto nel reparto penitenziario del Sandro Pertini. Questi ulteriori indagati si aggiungono a tre colleghi dello stesso ospedale (a loro volta iscritti per omicidio colposo) ed a tre agenti della polizia penitenziaria in servizio nel tribunale di Roma (omicidio preterintenzionale).

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

BERLUSCONI: BOOM DI RICHIESTE STATUETTA DUOMO A IMPORTATORE TRENTINO

Arriva da Lavis, nel Trentino, la statuetta del Duomo di Milano che Massimo Tartaglia ha scagliato contro il premier Silvio Berlusconi, domenica scorsa in Piazza Duomo a Milano. Quei gadgets, infatti, li importa dalla Cina, dove vengono prodotte, Franco Zambiasi, imprenditore trentino, titolare della 'Zambiasi commerciale srl', e leader in Italia per questo particolare settore. Zambiasi adesso deve far fronte ad un boom di richieste di statuette; quelle in giacenza, infatti, sono andate a ruba, e i magazzini di Lavis sono gia' stati svuotati.

NOTIZIE BREVI

ESTERI

Spagna, Aminatu Haidar portata d'urgenza in ospedale

Aminatu Haidar, l'attivista del Sahara occidentale in sciopero della fame da oltre un mese nell'aeroporto di Lanzarote (Canarie), è stata ricoverata in ospedale. Ieri le sue condizioni sanitarie avevano subito un brusco peggioramento e nella notte, in seguito a violenti nausee, Aminatu è stata portata d'urgenza in ospedale. Secondo i media spagnoli la donna avrebbe anche vomitato sangue. Edi Escobar, la portavoce della Haidar, ha fatto sapere che l'attivista saharaui era intenzionata a proseguire il digiuno per cercare di smuovere le autorità marocchine e convincerle ad autorizzare il suo ritorno a casa.

Pakistan, distrutto un altro istituto femminile

Nel distretto di Bannu, nella Provincia della frontiera nordoccidentale, è stato fatto saltare in aria un istituto femminile. L'attacco non ha provocato alcuna vittima, visto che l'esplosione è avvenuta quando la scuola era chiusa. Non è la prima volta che i talebani rivolgono le loro attenzioni contro gli istituti scolastici, specie quelli femminili. Solo tre giorni fa, nel distretto di Khyber, sempre nell'area nordoccidentale del Pakistan, era stata distrutta un'altra scuola femminile. Sono quasi un centinaio gli attacchi compiuti contro gli istituti dall'inizio dell'anno. Sempre più complessa anche la situazione politica del Paese. La Corte suprema del Pakistan ha annullato il decreto di amnistia per l'allora presidente Pervez Musharraf. La scelta della Corte si ripercuote anche su Asif Ali Zardari, attuale presidente della Repubblica, che era stato tra i beneficiari dell'amnistia.

Almeno due persone sono rimaste uccise questa mattina per il lancio di due missili statunitensi contro una postazione dei ribelli islamici nel nord-ovest del Pakistan, zona tribale considerata la roccaforte dei talebani. L'attacco statunitense, secondo quanto riportano fonti militari pachistane, ha colpito una casa di Dattakhel, villaggio situato a trenta chilometri da Miranshah, città principale del Waziristan del Sud, al confine con l'Afghanistan. Le due vittime, stando alle prime ricostruzioni, sarebbero due ribelli e sarebbero state uccise mentre parcheggiavano l'auto vicino alla casa, oggetto dell'attacco missilistico.

ITALIA

LAVORO: ISTAT, IN TERZO TRIMESTRE -508 MILA OCCUPATI

Nel terzo trimestre il numero degli occupati e' sceso di 508 mila unita' rispetto al terzo trimestre 2008, in forte calo su base annua -2,2%. Il numero di occupati infatti risulta pari a 23.010.000 unita'. Lo rileva l'Istat segnalando che il risultato deriva da un'ulteriore caduta dell'occupazione autonoma, dei dipendenti a termine e dei collaboratori, cui si aggiunge una significativa flessione dei dipendenti a tempo indeterminato. In termini destagionalizzati, l'occupazione totale registra una flessione rispetto al secondo trimestre 2009 pari allo 0,5 per cento.

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

ITALIA


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gror091217 (last edited 2009-12-17 18:28:27 by anonymous)