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EGITTO-GAZA

Corrispondenza con la Gaza Freedom March, ancora bloccata in Egitto.

PALESTINA

La Corte suprema israeliana ha ordinato la riapertura di una delle due autostrade che collega Gerusalemme a Tel Aviv e attraversa la Cisgiordania, soprannominata “strada dell’apartheid” ai viaggiatori palestinesi finora impossibilitati a percorrerla. L’autostrada 443, considerata dalle organizzazioni per i diritti umani un ‘simbolo’ della discriminazione attuata in Israele ai danni dei palestinesi era stata vietata ai viaggiatori palestinesi dal 2002, quando durante la seconda Intifada alcune automobili di cittadini israeliani erano state raggiunte da colpi d’arma da fuoco. Grossi blocchi di cemento sono stati posti all’ingresso degli svincoli per sei villaggi arabi situati ai lati del percorso, impedendo agli abitanti l’accesso e costringendoli a fare lunghe deviazioni. I militari – stabilisce la sentenza dell’alta corte – hanno cinque mesi per trovare metodi alternativi che garantiscano la sicurezza degli automobilisti israeliani, prima della riapertura della strada ai palestinesi.

IRAN

«Trecento dei cinquecento dimostranti arrestati domenica scorsa sono ancora in carcere». È quanto ha riferito oggi il capo della polizia iraniana, Esmaeel Ahmadi Moghaddam, citato dall'agenzia d'informazione 'Irnà. Moghaddam ha precisato che i cinquecento arrestati non rappresentano il numero complessivo dei dimostranti fermati durante le proteste antigovernative scoppiate in occasione delle celebrazioni dell'Ashura. «Alcuni prigionieri - ha affermato - sono nelle mani di altri apparati delle forze di sicurezza, come il ministero dell'Intelligence e i basij. Il numero esatto degli arrestati - ha aggiunto - sarà annunciato nei prossimi giorni». Il capo della polizia ha quindi sottolineato che durante le manifestazioni sono stati feriti 120 agenti di polizia, 60 dei quali sono ancora ricoverati. Alla luce dei violenti scontri, Moghaddam ha dichiarato che la polizia «d'ora in avanti non tollererà in alcun modo» altri espisodi di violenza e che i manifestanti «saranno affrontati con severità».

IRAQ

Si aggrava il bilancio del duplice attentato compiuto oggi a Ramadi, nella provincia irachena occidentale di al-Anbar. Secondo l'agenzia d'informazione 'Dpà, che cita fonti della polizia, almeno 20 persone sono morte e 35 sono rimaste ferite nei due attacchi. Tra le vittime figura il governatore della provincia di al-Anbar, Qassim Mohammed, mentre il suo vice è rimasto ferito. Alle prime ore di stamane un attentatore kamikaze si è fatto saltare in aria nei pressi dell'ufficio del governatore a Ramadi. Poco prima era esplosa un'autobomba sempre nei dintorni dell'ufficio di Qassim Mohammed.

CINA

Dopo sei mesi di completo isolamento dal resto del mondo, i 20 milioni di abitanti della Regione Autonoma Cinese del Xinjiang possono accedere da oggi a due siti controllati direttamente da alti funzionari del Partito Comunista Cinese, quello dell'agenzia Nuova Cina e quello del Quotidiano del Popolo, il giornale del Partito. Lo affermano oggi i mezzi d'informazione cinesi. Tutto il resto di Internet resterà bloccata, come anche le comunicazioni telefoniche internazionali e la possibilità di inviare sms dai telefoni cellulari. Anche l'accesso ai due siti supersicuri è però parziale: gli utenti del Xinjiang non possono infatti aprire la pagina dei commenti e quella attraverso la quale si possono inviare e ricevere messaggi di posta elettronica. Le comunicazioni sono state tagliate in tutto il Xinjiang dopo le violenze interetniche del luglio scorso, nelle quali quasi 200 persone hanno perso la vita nella capitale della regione, Urumqi. «Sono stati tutti importanti strumenti usati dai caporioni che hanno istigato le violenze di Urumqi», ha dichiarato al quotidiano China Daily il responsabile locale delle comunicazioni, Yang Maofa. Il funzionario ha aggiunto che «ora la situazione sociale è tornata stabile» nella regione

INDIA

NIGERIA

È stato molto più pesante di quanto trapelato finora il bilancio delle vittime causate lunedì in Nigeria dagli scontri tra forze dell'ordine e componenti di una setta radicale islamica: un dipendente dell'obitorio della città di Bauchi ha riferito che i morti sono stati 70. Un primo bilancio diffuso l'altro ieri dalla Croce Rossa parlava di almeno 33 vittime. Gli scontri con i seguaci della setta Kala-Kato sono avvenuti proprio a Bauchi, capoluogo dell'omonimo stato nigeriano del nord a maggioranza musulmana.

SPAGNA-ETA

Il ministero dell'Interno spagnolo ha annunciato ieri sera di avere innalzato a 2 il livello di allerta anti-terrorismo nel timori di possibili attentati dell'Eta in coincidenza con l'inizio della presidenza di turno della Ue, che dal 1 gennaio passerà al Paese iberico. «Esiste il probabile rischio di un attacco a causa del significato speciale del periodo natalizio e della prossima presidenza spagnola della Ue», si afferma in un comunicato del ministero. La decisione, spiega il testo, è stata presa dopo avere «sentito il parere delle forze armate e dei servizi di sicurezza». Nel comunicato, si fa riferimento anche «alla persistente minaccia del terrorismo internazionale», dopo il mancato attentato del giorno di Natale su un aereo della compagnia americana Delta. «Questi avvenimenti rendono consigliabile innalzare i livelli della sicurezza in tutto il Paese», afferma ancora il comunicato del ministero dell'Interno. L'annuncio di ieri fa seguito alle preoccupate dichiarazioni fatte dal titolare del dicastero, Alfredo Perez Rubalcaba, stando al quale i separatisti baschi dell'Eta potrebbero cercare di approfittare della presidenza semestrale dell'Unione europea per tornare all'azione. Secondo Rubalcoba, non è escluso che il gruppo pensi anche a un sequestro di persona, oltre che ad attentati dinamitardi e operazioni armate

ITALIA

GENOVA-lavoro

Il porto di Genova si è fermato stamani per un quarto d'ora in occasione della cerimonia funebre per Gianmarco Desana, il portuale di 37 anni morto il 23 dicembre in un incidente sul lavoro a bordo del traghetto Suprema. La fermata, dalle 10 alle 10,15, è stata decisa dall' Autorità portuale in segno di lutto. La compagnia unica Culmv- Paride Batini non ha invece fornito manodopera per il primo turno per permettere ai camalli di partecipare alle esequie che si svolgono in forma privata nella chiesa di San Francesco d'Assisi a Sestri Ponente, il quartiere dove Desana ha sempre vissuto

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