GR 19:30
INTERNI
CIE : JOY VERRà ESPULSA
"Vogliono espellere Joy perchè cali il silenzio sulla sua denuncia di violenza sessuale subita nel Cie di via Corelli da parte della polizia". La denuncia giunge dal blog Noi non siamo complici, che ha sostenuto l'appello alla solidarietà nei confronti delle cinque migranti arrestate dopo la rivolta nel Cie di via Corelli a Milano alcuni mesi fa. Non è bastato quindi alla questura di Milano far sparire, nella notte fra l'11 e il 12 febbraio, le ragazze dalle carceri dello stato in cui erano rinchiuse per riportarle in quelle per migranti. Pur di proteggere Vittorio Addesso, l'ispettore di polizia indicato da Joy ed Hellen come responsabile delle violenze sessuali nel CIE milanese, la polizia ha prima disposto il trasferimento di Joy a Ponte Galeria, poi in Nigeria. Oggi è arrivata la notizia che Joy è stata identificata da un rappresentatnte dellìambasciata nigeriana, come preludio all'espulsione.
ascolta la corrispondenza di ROR
Domani mattina alle ore 8:00 appuntamento per tute davanti alla sede del 22 di Via dei Volsci
ascolta corr ROR
AGGRESSIONE FASCIsta A tORVERGATA
Due aggressioni fasciste nel giro di 48 ore. Lunedì, gli studenti e le studentesse antifascisti dell'università di Tor Vergata sono stati aggrediti da un manipolo di neofascisti riconsucibili a Blocco Studentesco e a Casa Pound mentre volantinavano per denunciare la matrice fascista dell'iniziativa in corso nell'università dal titolo "Popoli identitari. É stato a questo punto che si è consumata l'ennesima aggressione da parte dei neofascisti romani, sotto lo sguardo complice di istituzioni universitarie e forze dell'ordine: una quarantina di persone, quasi nessuno studente universitario, ha aggredito gli student@ del collettivo Lavori in Corso, procurando lesioni anche gravi a diversi studenti, poi refertati e medicati al Policlinico Tor Vergata. Ma non è tutto. Il giorno seguente, ieri, i neofascisti sono ritornati nella sede universitaria, armati di spranghe, bastoni, manganelli telescopici, cinghie e caschi per impediore al rappresentate del Collettivo di prendere parte al Senato Accademico e agli altri studenti e studentesse che lo stavano accompagnando di avvicinarsi, aggredendoli sotto gli occhi delle forze dell'ordine che hanno permesso agli squadristi di fare i loro comodi. C'erano oltre ai 40 di "Casapound" e "Blocco Studentesco" altre decine di fascisti da loro reclutati per l'occasione. I primi studenti antifascisti giunti in loco sono stati immediatamente identificati dai funzionari della Digos , trasportati in questura e denunciati per rissa. Nonostante le numerose richieste da parte degli studenti di interrompere il senato accademico, questo è stato portato a termine, senza che nessuno dei partecipanti prendesse parola in merito al pesante clima e alle ripetute aggressioni che si consumano nelle facoltà. Domani alle ore 13, nella facoltà di Lettere e filosofia si terrà un'assemblea studentesca e alle ore 17:00 un'assemblea cittadina.
Oggi pomeriggio tavolo per la RU486
Si è tenuto questo pomeriggio alla Regione Lazio il tavolo che le compagne dell'assemblea dei consultori di Roma e dei Castelli avaveno chiesto l'8 marzo scorso, mettendo in risalto i vizi e i ritardi nell'applicazione della direttiva ministeriale sull'utilizzo della RU486, la pillola per l'interruzione volontaria di gravidanza, che elimina l'intervento del medico e i tempi di ospedalizzazione. In molti paesi europei e in altre regioni italiane, è già stata applicata ed è stata considerata quale strumento per migliorare le condizioni in cui avviene l'interruzione di gravidanza, un momento particolarmente difficile per la donna, sia sul piano psicologico che fisico. Al tavolo erano presenti sia responsabili della sanità della regione che medici dei maggiori ospedali regionali, i quali hanno potrato contributi scritti a favore dell'utilizzo della pilola anche nelle strutture ospedaliere della nostra Regione. Le compgane hanno presentato un loro documento, che contiene la richiesta di una delibera regionale, appostia per la pillola, che preveda il day hospital e non i 3 giorni di ospedalizzazione, come previsto in altri casi. Dopo una discussione, i rappresentani regionali hano sottolienato che ib tempi sono stretti, porima delle elzioni e che daranno una risposta entro le prossime settimane. Le compagne vigileraano su questo impegno, per verificare se si tratta di una dichiarazione strumentale alle elzioni regionali o se c'è la reale volontà di tradurre la promessa in fatto. Presto uscirà un report scritto, espressione dell'assemblea, che verrà letto anche dai microfoni di questa radio.
AMNESTY:ITALIA IMPLICATA NEL COMMERCIO INTERNAZIONALE DI STRUMENTI DI TORTURA
Pistole, polsiere e cinture elettriche, serrapollici in metallo, spray chimici e bastoni stordenti. L'Italia è inplicata in un commercio internazionale di strumenti tortura che coinvolge anche altri stati come la Germania e la repubblica Ceca. A dirlo è Amnesty international. Cinque le aziende italiane coinvolte: la Defence System Srl, Access Group srl, Joseph Stifter s.a.s/KG, Armeria Frinchillucci Srl e PSA Srl. Si parla di congegni da fissare alle pareti delle celle per immobilizzare i detenuti, manette e bracciali che producono scariche elettriche da 50.000 volt. Il rapporto, intitolato 'Dalle parole ai fatti', sottolinea che queste attivita' sono proseguite nonostante l'introduzione, nel 2006, di una serie di controlli per proibire il commercio internazionale di oggetti del genere. Ma scappatoie legali consentono ancora di farla franca.
CUCCHI:LE CONCLUSIONI DELLA COMMISSIONE SUL SSN
Stefano Cucchi è stato pestato e non è stato messo in condizione di comunicare con un legale, per questo ha rifiutato per giorni cibo e acqua. Non gli è stata prestata sufficiente assistenza sanitaria e ha finito per morire di disidratazione. è questa la conclusione nella relazione finale approvata dalla Commissione sul Ssn nazionale, che ha aperto un'inchiesta sull'efficacia e l'efficienza e l'appropriatezza delle cure prestate al ragazzo 31enne morto nel reparto protetto del Pertini. La relazione ha stabilito che quella di Stefano era "una morte evitabile" e che è stata dovuta "alla mancata assistenza sanitaria e all'isolamento di un detenuto a cui sono stati negati i più elementari diritti". Purtroppo, il caso di Stefano Cucchi, non è il solo episodio di malocarcere e malasanità occorso nel Paese. Per questo occorre fare luce anche sugli altri casi in Italia.
Sentenza Taranto
in chiusura in diretta con Salvatore
Le richieste di condanna che il pubblico ministero Perrone ha chiesto, qualche gio rno fa, per 18 persone di Taranto (per un totale di 44anni) coinvolti nell'inchiest a per associazione sovversiva datata 2002, sembrano collocarsi in questa logica. Basti ricordare che le indagini nascono quando in questa città spadroneggiavano in sequenza Cito e la Di Bello, contro le cui politiche gli attuali imputati si batterono. Non serve ricordare che cosa Cito ha rappresentato e quali rapporti privilegiava sul territorio (la sua vicinanza ad un'associazione malavitosa è acclarata), che cosa la Di Bello ha costruito per questa città: il peggior dissesto finanziario d'Italia del dopoguerra. In sostanza, mentre in quel periodo il nostro territorio è stato sbranato da un sistema affaristico-massonico-mafioso che per troppo tempo ha goduto di varie connivenze di pezzi delle istituzioni, l'inchiesta tarantina del maggio 2002 porge ad alcuni che si opponevano l'accusa di associazione sovversiva di stampo locale(!), con reati contestati ridicoli (lancio di uova, slogan, scritte di contestazione, la partecipazione alle mobilitazioni di Napoli e Genova durante i vertici del Global Forum e del G8, l'aver occupato stabili in disuso restituendoli alla collettività per un uso sociale) che produssero nell'immediato una settimana di arresti domiciliar
ESTERI
Ancora scontri in Cisgiordania
Centinaia di studenti palestinesi si sono scontrati stamattina con le forze israeliane in Cisgiordania. Testimoni riportano che gli incidenti sono tuttora in corso, e che sono scoppiati nei pressi di un checkpoint militare allo svincolo di Beita, a sud di Nablus. Non si hanno finora notizie di feriti né di arresti. Un portavoce militare israeliano ha inoltre riferito che le forze armate stavano impiegando misure anti-sommossa contro 100 dimostranti. Ha poi aggiunto che a Hebron 20 palestinesi stavano lanciando pietre nel villaggio di Anun, a nord della colonia illegale di Kiryat Arba. La scintilla delle tensioni è scaturita dagli scontri sulla questione dell'accesso ai luoghi sacri della Gerusalemme occupata, che hanno visto il ferimento di decine tra palestinesi e uomini della polizia. Il numero di palestinesi feriti ammonterebbe a 91, e 60 di loro sarebbero sotto arresto, secondo alcune fonti.
Gaza, trovati metalli contaminanti nei capelli dei bambini
Tracce di metalli tossici nei capelli sono state rilevate in molti dei bambini palestinesi che vivono nella Striscia di Gaza in precarie condizioni abitative nelle aree colpite dai bombardamenti israeliani. E' il risultato di uno studio pilota condotto dal New Weapons Research Group (Nwrg), una commissione indipendente di scienziati ed esperti basata in Italia che studia l'impiego delle armi non convenzionali e i loro effetti sui residenti delle aree in cui vengono utilizzate. Il gruppo di studio ha esaminato campioni di capelli appartenenti a 95 persone, in larga maggioranza bambini. Tra loro anche sette donne in gravidanza e 4 feriti. Le tracce di metalli nei capelli indicano la presenza delle stesse sostanze nell'organismo, che potrebbero essere entrate in circolazione nel sangue ed essere entrate negli organi. Chiaramente è un fatto che può provocare nel tempo danni alla crescita ed alla salute.
Atene: ancora in piazza per non pagare la crisi
Nuovi incidenti ad Atene, durante un'altra manifestazione contro le politiche d'austerity introdotte dal governo Papandreu per far fronte alla morsa della crisi che sta attanagliando il paese ellenico. Bidoni incendiati, lanci di pietre e bottiglie. La polizia in assetto antisommossa è intervenuta per bloccare una trentina di persone, almeno due gli arresti eseguiti. Una rivolta, quella greca, in onda da settimane, passata già per tre scioperi generali e tutta una serie di mobilitazioni e scontri, contro il caro-vita e il severo piano del governo: quasi 5 miliardi di euro da recuperare con diversi mezzi, come l'impopolare aumento dell'Iva appena entrato in vigore. "Chiediamo che la crisi sia pagata dai ricchi. Continueremo a batterci", ha dichiarato un manifestante "perché queste misure non passino".
GR 13:00
Sommario
ITALIA
Milano iniziativa JOY scritto a mano
+ corrispondenza
BREVI DI IMMIGRAZIONE (Locride, Napoli, Puglia)
LOCRIDE – E’ stato presentato a Reggio Calabria un nuovo progetto dei comuni di Caulonia, Riace e Stignano (tutti nella Locride) per favorire l’inserimento di 180 rifugiati palestinesi. L’iniziativa è finalizzata a sostenere il processo di inserimento lavorativo, integrazione sociale e miglioramento delle opportunità di accesso ai servizi territoriali dei migranti. Nell’ambito del progetto i tre comuni, da anni impegnati ad accogliere migranti e richiedenti asilo, creeranno un Centro di competenza per l’accoglienza e l’integrazione che sarà realizzato nel centro storico di Riace.
DIRITTO ALL’ACQUA, ENTI LOCALI UNITI CONTRO PRIVATIZZAZIONE
Il governo italiano privatizza l’acqua, i comuni, le province e le regioni (Puglia in testa) si uniscono in associazione per riaffermare ‘dal basso’ il concetto di acqua ‘bene comune’, quindi inalienabile e privo di interessi economici”:
esteri
Torture Amnesty denucia anche l'italia
Alcune aziende di paesi europei, in particolare Germania e Repubblica ceca ma anche Italia, traggono profitto da un cono d'ombra giuridico che consente loro di vendere strumenti utilizzati per infliggere torture durante gli interrogatoi. Lo denuncia un rapporto di Amnesty International.
- Fra questi "strumenti di tortura" figurano manette per appendere persone al muro, blocca-caviglie, batterie per somministrare scariche elettriche e "aerosol di prodotti chimici". "Fornitori di attrezzature per l'applicazione della legge in Italia e Spagna" hanno promosso la vendita di "'manette' o 'manicotti'" da elettroshock per tormentare detenuti con scariche anche da 50 mila volt. Questi scambi illeciti sono proseguiti anche dopo il varo, nel 2006, di un bando europeo del commercio internazionale di attrezzature progettate per la tortura e i maltrattamenti.
La chiesa ha insabbiato tutto
L'incaricato speciale della Conferenza episcopale tedesca per tutte le questioni inerenti agli abusi sessuali, il vescovo di Treviri, Stephan Ackermann, in un'intervista ad un giornale ha ammesso che la Chiesa cattolica si è resa colpevole di "insabbiamento" o "occultamento" di crimini pedofili commessi in istituzioni religiose.
"In base alle conoscenze che abbiamo attualmente c'é stato un insabbiamento", ha dichiarato Ackermann in un'intervista pubblicata dal quotidiano tedesco Rhein Zeitung sul suo sito internet. Nel rispondere alla domanda se "la Chiesa cattolica" si sia "resa colpevole di occultamento", il vescovo ha aggiunto: "ne dobbiamo prendere atto con dolore. Dove non c'è stata reale volontà di far luce e i rei sono stati semplicemente trasferiti, dobbiamo ammettere che in tutta una serie di casi c'è stato occultamento".
Stephan Ackermann, il vescovo di Treviri responsabile centrale per gli accertamenti sui casi di abusi sessuali compiuti da religiosi cattolici su bambini e adolescenti in Germania, ha detto che - sebbene la questione non sia centrale - si sta valutando come risarcire le vittime di preti pedofili.
GERUSALEMME:
Resta alta la tensione
- PROTESTE, SPARI E FERITI
Numerosi focolai di scontro sono stati appiccati ieri da dimostranti palestinesi a Gerusalemme e nei Territori nel quadro della 'Giornata della Collera', proclamata dal Movimento islamico arabo israeliano contro l'espansione ebraica nella parte orientale (a maggioranza araba) della 'citta' santà, e all'indomani dell'inaugurazione di una grande sinagoga appena restaurata. Dopo i numersosi scontri di ieri, sembra che nella notte sia stato tolto il blocco alla Cisgiordania da parte del governo israeliano.
- Tuttavia, nonostante gli scontri sembrano essersi conclusi, oltre tremila poliziotti sono tenuti in stato d'allerta a Gerusalemme. La zona più a rischio resta il settore orientale della città.