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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

ITALIA

TRICASE:OPERAI DELL'ADELCHI IN MOBILITAZIONE

Gli operai del calzaturificio Adelchi di Tricase (Lecce) sono vittime dell'arroganza e delle speculazioni padronali che considerano il Salento una terra di conquista ed i lavoratori salentini un limone da spremere e poi buttare. Nonostante l'aumento di commesse, del fatturato e dei profitti, Adelchi e gli altri padroni licenziano gli operai, chiudono le fabbriche nel Salento e le trasferiscono nei paesi del Terzo Mondo dove pagano gli operai con un euro al giorno.Questo avviene con la complicità delle istituzioni locali e nazionali le quali continuano a concedere benefici e finanziamenti in favore di questi speculatori.E' la storia del Sud che resta senza lavoro. La rabbia, la disperazione di centinaia di lavoratori e delle loro famiglie che da lunedì prossimo potrebbero rimanere senza stipendio: 270 operai della Crc, già in ferie forzate dallo scorso martedì, più 70 lavoratori della Gsc plast, aziende del calzaturiero dello storico gruppo Adelchi di Tricase. E così, mentre in questi giorni si chiude l’accordo a Roma tra ministero delle Attività produttive, Regione Puglia, Confindustria e associazione delle aziende della zona del Brenta (Veneto) per un investimento di oltre 20 milioni di euro che andranno a sostegno del Tac di Casarano con 250 posti di lavoro e l’arrivo in provincia di Lecce di 11 aziende venete. Una grossa delegazione di operai si è incontrata fin da questa mattina presso la sede distaccata della Provincia di Lecce, in via Botti, dove si è tenuto un tavolo tecnico tra l’imprenditore Sergio Adelchi, i sindacati di categoria, l’assessore al Lavoro dell’ente provinciale Luigi Calò e l’onorevole del Pd Teresa Bellanova. Loro dentro a discutere a porte chiuse sulle sorti dell’azienda e fuori donne e uomini e inveire contro l’imprenditore. Momenti di tensione con grida, invocazioni, spintoni, pianti e urla di chi sa che il proprio destino occupazionale sta per volgere al termine. PER QUESTO GLI OPERAI ADELCHI HANNO OCCUPATO IL MUNICIPIO DI TRICASE IMPEDENDO LE ATTIVITA’ E CHIUDENDO OGNI PORTA DI ACCESSO. I CARABINIERI HANNO PROVATO A FORZARE LE PORTE MA INVANO POICHE’ GLI OPERAI LE HANNO BLOCCATE CON BARRE DI FERRO. LE FORZE DEL disORDINE HANNO CHIESTO L’INTERVENTO DEL REPARTO CELERE DI TARANTO PER LO SGOMBERO. Ascoltiamo una corrispondenza raccolta dai microfoni di questa radio pochi munuti fa dall'interno del municipio.

Manifestazione NCC

A Firenze manifestazione nazionale dei servizi di trasporto NCC (noleggio con conducente), ascolta l'intervista con un compagno.

ROMA CIE PONTEGALERIA Continua lo sciopero della fame all'interno del Lager romano di Ponte Galeria. Proprio ieri un ragazzo è stato rilasciato dopo 21 giorni di digiuno e la perdita di ben 11kg. MA non dimentichiamo che sempre ieri 25 uomini e donne provenienti dalla Nigeria sono stati/e rimpatriati da Ponte Galeria con il charter organizzato da Frontex.Ricordiamo comunque che Joy, che sta tentando in tutti i modi di portare avanti la denuncia di tentato stupro avvenuto all'interno del Corelli a Milano, è stata riconosciuta dall'ambasciata nigeriana e questo significa, senza mezzi termini, che è un ostaggio dello Stato italiano e finché non sarà fuori dal Cie la sua vita rimane nelle mani dei suoi guardiani e del ministero dell'interno, che sicuramente tenteranno di tutto per deportarla e chiuderle la bocca una volta per tutte.

MARCELLO LONZI: ARCHIVIATA LA NUOVA INCHIESTA

Una nuova archiviazione sembra mettere la parola fine sulla vicenda giudiziaria di Marcello Lonzi, il ragazzo di 29 anni morto in cella nel carcere di Livorno l'11 luglio 2003 mentre stava scontando una lieve condanna. Per la verita' sulla sua morte si e' sempre battuta la madre, Maria Ciuffi, riuscendo a fare riaprire il caso giudiziario nell'estate 2006 dopo aver denunciato il magistrato di turno la notte del decesso Roberto Pennisi, il medico legale che eseguì l'autopsia Bassi Luciani e un agente di polizia penitenziaria. Nell'autunno del 2006 il corpo di Marcello venne riesumato per essere sottoposto ad una nuova perizia medico-legale che confermò come alcune ferite non fossero compatibili con la versione ufficiale della morte, ovvero l'arresto cardiaco per "cause naturali". Per questa vicenda sono stati indagati per omessa sorveglianza tre agenti, e non per omicidio colposo. Il servizio con Maria, mamma di Marcello

RAVENNA Incidente in un cantiere di Faenza.Un ingegnere e' caduto da un'impalcatura L'ingegnere, 52 anni, originario di San Ferdinando di Puglia, in provincia di Barletta-Andria-Trani era in una casa in ristrutturazione. Secondo i primi rilievi, l'uomo e' prima scivolato su una parte piu' bassa del ponteggio, poi e' precipitato al suolo. E' morto poco dopo l'arrivo in ospedale.

ESTERI

Svizzera Sospesi i voli per il rimpatrio forzato dei migranti

La decisione è stata presa dopo l'ennesima morte di un uomo nigeriano all'aeroporto di Zurigo La Svizzera ha sospeso i voli speciali per il rimpatrio dei migranti la cui richiesta di asilo è stata respinta. La misura è stata adottata dopo la morte di un uomo nigeriano sulla pista dell'aeroporto di Zurigo. il ragazzo è morta dopo un prolungato sciopero della fame. Due testimoni nigeriani hanno accusato la polizia di trattamenti disumani. Si tratta della terza morte dovuta a deportazioni dal 1999. L'anno scorso sono partiti 43 voli per il rimpatrio forzato di 360 persone, soprattutto verso i Balcani e l'Africa. La morte del ragazzo ha provocato ieri l'immediata reazione di Amnesty International (AI), che in una nota si è detta costernata. L'organizzazione per i diritti umani ha chiesto al consiglio di Stato zurighese di istituire una commissione d'inchiesta indipendente per far luce sulla vicenda. Il ragazzo ha ricordato Amnesty international - è il terzo richiedente l'asilo morto durante l'espulsione dalla Svizzera.

Nuovi bombardamenti sulla striscia di Gaza.

Le tensioni sono state riaccese a seguito della decisione di Israele di costruire nuovi insediamenti ebraici in un'area a prevalenza araba nella Gerusalemme Est occupata, e di riaprire la "Sinagoga delle Rovine", situata però vicino alla Spianata delle Moschee.Democraticamente I caccia israeliani hanno bombardato nella notte una serie di bersagli situati nella parte meridionale della Striscia di Gaza. Alcuni cittadini palestinesi, che non possiamo definire "bersagli militari", sono rimasti feriti in modo grave.Un corrispondente di Infopal sul posto ha dichiarato che attacchi da parte degli F16 israeliani son stati ben 7.Tra questi, cinque tunnel, tre dei quali, secondo Israele, verrebbero usati per il contrabbando di armi tra Rafah e l'Egitto.Armi tra le altre cose, di cui ancora non c'è pervenuta alcuna notizia.Gli altri due tunnel erano collocati in campo aperto, ad est della città meridionale di Khan Younis, ad un chilometro dal confine tra Striscia di Gaza ed Israele, e sarebbero dovuti servire, sempre secondo la fantomatica intelligence israeliana, ai militanti per entrare in territorio israeliano e sferrare attacchi.Sono inoltre avvenuti scontri a fuoco tra militari israeliani e resistenti palestinesi nei pressi del valico di Nahal Oz, a est di Gaza. Qui le forze occupanti hanno sparato tre missili terra-terra.Tutto ciò mentre gli aerei israeliani continuano, da mezzogiorno di ieri, a sorvolare insistentemente il cielo della Striscia, effettuando di quando in quando raid simulati sopra le città e i campi profughi, provocando il terrore tra la popolazione, in specie tra i bambini.

intanto in base a studi e ricerche condotte da ricercatori italiani, pubblicati giovedì scorso, i corpi dei cittadini della Striscia di Gaza – vittime dei bombardamaneti isareliani nell’ultima guerra sferrata contro la Striscia di Gaza – contengono alte e pericolose percentuali di tossine. Queste conclusioni si basano sui campioni di esami eseguiti su 15 tra martiri e feriti, tutti vittime della guerra contro Gaza. A questi si sono aggiunti i risultati condotti su 95 soggetti da cui è scaturita la concentrazione di altri 30 elementi arricchiti con un tasso superiore alla norma, di sostanze tossiche, altamente pericolose. Il direttore generale del Dipartimento per la Cooperazione Generale, Medhat ‘Abbas, ha puntualizzato che tali sostanze cancerogene e tossiche sono state riscontrate proprio su coloro che si trovavano al centro degli obiettivi bombardati o nelle immediate vicinanze. Nel suo intervento, Abbas ha fatto notare come queste sostanze tossiche rappresentino un rischio per la malformazione dei feti, per la fertilità stessa di uomini e donne e, una volta assorbite dalla pelle o attraverso il cibo, provochino anche mutazioni ormonali genetiche. Abbas ha poi ricordato ai ricercatori italiani che queste pericolosissime sostanze, contenute nelle armi proibite dal diritto internazionale e di cui Isrele ha fatto e fa uso, contengono metalli tossici che hanno colpito i cittadini di Gaza per mezzo di diverse fonti di propagazione.

GRECIA Atene, bomba contro i neonazisti

Attentato dinamitardo contro la sede del gruppo neonazista Chryssi Avghi. E' accaduto questa mattina ad Atene, in Grecia. L'esplosione dell'ordigno ha provocato ingenti danni materiali. La deflagrazione è stata preceduta da una telefonata di avvertimento al quotidiano locale Eleftherotypia. L'attacco contro i neonazisti si inserisce in un clima di tensione non di poco rilievo per il paese ellenico, dentro la fucina di mobilitazioni sociali contro la crisi e contro le misure volte alla razionalità e al sacrificio propinate dal governo Papandreu. Ieri sera nella capitale si è tenuta una manifestazione organizzata dalle realtà di movimento, che è stata preceduta da un militarizzazione imponente da parte della polizia, che è ulteriormente accresciuta con i fatti di stamane.

SYDNEY In cella per una tazza di thè

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

GRECIA: MANIFESTAZIONE DI SOLIDARIETA' PER GLI ARRESTATI

Ad Atene, si è conclusa senza incidenti la manifestazione di ieri pomeriggio in solidarieta' con gli arrestati delle manifestazioni anti-crisi della scorsa settimana. Ascolta la corrispondenza

FRANCIA: ASTENSIONE ALL'80% NELLE BANLIEU METROPOLITANE

Il tasso di astensione al primo scrutinio delle elezioni regionali francesi, che al livello nazionale ha già raggiunto il livello record del 53,6% dei votanti, diventa ancora più impressionante in banlieue, dove ha boicottato il voto oltre l'80% degli aventi diritto. A sottolinearlo ieri il quotidiano francese Le Monde, che dedica ampio spazio alla questione. Per Le Monde l'elevato astensionismo rimette in causa la legittimità degli eletti locali. Guido Caldiron, giornalista e autore del libro Banlieues. Ascolta fino al minuto 3,52

ITALIA

MARCELLO LONZI: ARCHIVIATA LA NUOVA INCHIESTA

Una nuova archiviazione sembra mettere la parola fine sulla vicenda giudiziaria di Marcello Lonzi, il ragazzo di 29 anni morto in cella nel carcere di Livorno l'11 luglio 2003 mentre stava scontando una lieve condanna. Per la verita' sulla sua morte si e' sempre battuta la madre, Maria Ciuffi, riuscendo a fare riaprire il caso giudiziario nell'estate 2006 dopo aver denunciato il magistrato di turno la notte del decesso Roberto Pennisi, il medico legale che eseguì l'autopsia Bassi Luciani e un agente di polizia penitenziaria. Nell'autunno del 2006 il corpo di Marcello venne riesumato per essere sottoposto ad una nuova perizia medico-legale che confermò come alcune ferite non fossero compatibili con la versione ufficiale della morte, ovvero l'arresto cardiaco per "cause naturali". Per questa vicenda sono stati indagati per omessa sorveglianza tre agenti, e non per omicidio colposo. Il servizio con Maria, mamma di Marcello

SITUAZIONE ALL'ADELCHI DI TRICASE

GLI OPERAI ADELCHI HANNO OCCUPATO IL MUNICIPIO DI TRICASE IMPEDENDO LE ATTIVITA’ E CHIUDENDO OGNI PORTA DI ACCESSO. I CARABINIERI HANNO PROVATO A FORZARE LE PORTE MA INVANO POICHE’ GLI OPERAI LE HANNO BLOCCATE CON BARRE DI FERRO. LE FORZE DELL’ORDINE HANNO CHIESTO L’INTERVENTO DEL REPARTO CELERE DI TARANTO PER LO SGOMBERO. PER NOTIZIE DIRETTE SI PUO’ TELEFONARE ALL’OPERAIO ROCCO, OCCUPANTE, TEL. 3498715780

Manifestazione NCC

A Firenze manifestazione nazionale dei servizi di trasporto NCC (noleggio con conducente), ascolta l'intervista con un compagno.

Clandestini, linea dura della Moratti "Perquisizioni anche senza mandato"

Letizia Moratti firma due ordinanze contro il degrado in via Padova e già dice che potrebbero venire applicate anche ad altre zone. E soprattutto, chiede al ministro Maroni un decreto legge per inserire la clandestinità tra i reati per cui è possibile fare irruzione negli appartamenti senza il mandato di un magistrato. A spiegare i nuovi provvedimenti restrittivi varati da Palazzo Marino è il sindaco stesso: "Partiremo in via sperimentale da via Padova, ma non escludiamo, una volta verificata la loro efficacia, di estenderle anche in altri quartieri".

Quali, ancora non si sa. Ma si può facilmente ipotizzare che nella lista della possibili aree ci siano Chinatown, il Grattosoglio, via Lorenteggio, via Imbonati e, in generale, tutte le zone ad altra concentrazione di stranieri. Stretta sulla sicurezza. Anche se "non è imponendo un finto coprifuoco che si dà sicurezza ai cittadini", annota il Pd Andrea Fanzago. Dopo gli scontri fra immigrati di un mese fa, ecco un'ordinanza per contrastare il sovraffollamento di stranieri negli appartamenti e una per limitare gli assembramenti notturni davanti ai locali.

Nel primo caso, Palazzo Marino ordina a tutti i proprietari di casa di produrre, con una autocertificazione da presentare ai vigili entro il 25 aprile, le generalità dei loro inquilini: in caso di mancata documentazione o di falsa dichiarazione, la sanzione sarà di 450 euro. Agli amministratori di condominio l'obbligo di segnalare le violazione delle norme igienico-sanitarie e sulla sicurezza dell'edificio nelle parti comuni, nonché eventuali sovraffollamenti nelle case.

Come farà Palazzo Marino a controllare dal momento che neanche la polizia può entrare in un appartamento senza un mandato? "Andremo casa per casa, busseremo e chiederemo i titoli di occupazione", risponde il vicesindaco Riccardo De Corato. E il sindaco aggiunge: "Abbiamo chiesto al ministro Maroni di estendere, con un decreto legge, la possibilità per la polizia di Stato di fare irruzione in un locale non solo per i reati di terrorismo o droga, ma anche di clandestinità. Aspettiamo un riscontro".

Più semplice invece sarà far rispettare la seconda ordinanza, quella che impone il coprifuoco ai locali. In via Padova e nelle strade adiacenti, infatti, dal 25 marzo cambiano gli orari di chiusura di bar e ristoranti (dalle due a mezzanotte) e discoteche. Un provvedimento che i commercianti non hanno accolto con favore. "Prima di tutto viene la sicurezza - prosegue la Moratti - L'interesse di tutti è più importante dell'interesse di una categoria". Chi non rispetterà le nuove limitazioni orarie avrà una sanzione da 67 a 3mila 333 euro, come previsto dalle disposizioni regionali. Le ordinanze saranno in vigore in via sperimentale fino al 31 luglio.

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

ITALIA


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gror100319 (last edited 2010-03-19 18:33:33 by anonymous)