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'''OGGI GIORNATA MONDIALE DELL'ACQUA'''

Nel mondo oltre un miliardo di persone non può accedere all'acqua potabile e 2 miliardi e mezzo non hanno diritto ai servizi igienico-sanitari basilari; quasi 2 milioni di bambini muoiono ogni anno per malattie legate alla carenza d'acqua potabile. Nei Paesi in via di sviluppo il 90% delle acque reflue non viene trattato, mentre dispersioni e sprechi causano la perdita del 50% di quelle potabili e del 60% delle irrigue. Questi, insieme alla lotta contro la privatizzazione delle risorse idriche, i temi principali della Giornata mondiale dell'acqua, istituita dall'Onu. Proprio il segretario delle Nazioni unite, Ban Ki Moon, ha tracciato con poche parole il quadro della situazione, sostenendo che la mancanza d'acqua, in alcuni Paesi, ha causato più vittima della guerra.

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'''ITALIA'''
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'''Siparietto''' '''AFGHANISTAN: NEL SUD CONTINUANO I BOMBARDAMENTI NATO E MUOIONO I CIVILI'''

Nonostante i comandi militari alleati in Afghanistan abbiano dichiarato ufficialmente conclusa l'operazione Moshatark, lanciata a metà febbraio nella provincia meridionale di Helmand, il personale medico dell'ospedale di Emergency a Lashkargah continua a osservare un'intensa attività militare nell'area e a ricevere feriti.
"Continuiamo a vedere elicotteri da combattimento sorvolare la zona - racconta Matteo Dell'Aira, infermiere capo del centro chirurgico dell'ong italiana - continuiamo a sentire aerei da guerra sfrecciare veloci, continuiamo a sentire boati di esplosioni. E continuiamo a ricevere feriti, dalle zone di Marjah e Nadalì. Soprattutto feriti da mina. Dall'inizio di marzo ne abbiamo avuti ben ventiquattro: più di uno al giorno. E per noi non sono numeri: sono visi, storie, famiglie, e sempre tanta sofferenza. Gli ultimi due - continua Dell'Aira - li abbiamo ricevuti due giorni fa, un uomo di 65 anni, Hasham, e suo nipote di 7, Sayed Rahman: stavano uscendo da casa, hanno visto delle persone che posizionavano una mina sulla strada proprio di fronte alla loro abitazione. Si sono avvicinati per chiede che la rimuovessero, ma proprio in quel momento la mina ‘artigianale' è esplosa: tre morti sul colpo, loro due si sono procurati delle brutte ferite su gambe e braccia, ma sono vivi. E ieri un kamikaze si è fatto esplodere lungo la strada che conduce al nostro posto di primo soccorso di Grishk: otto morti, di cui quattro bambini, e almeno una decina di feriti, per loro fortuna non gravi".


''' SVIZZERA: MUORE MIGRANTE IN ATTESA DI RIMPATRIO COATTO'''

Un cittadino nigeriano detenuto in attesa del rimpatrio forzato è
morto ieri all'aeroporto di Zurigo, poco prima della partenza di un volo
speciale diretto a Lagos. L'uomo aveva 29 anni e si opponeva
all'espulsione, ha reso noto la polizia zurighese. L'Ufficio federale
della migrazione (UFM) ha deciso di sospendere fino a nuovo avviso tutti i voli speciali di questo tipo.
Il nigeriano aveva presentato una richiesta d'asilo sulla quale l'UFM ha
preso una decisione di non entrata in materia. Stando alla nota della
polizia, l'uomo si rifiutava da alcuni giorni di mangiare ed ha opposto
resistenza. Per poterlo caricare sull'aereo è stato ammanettato con la
forza. Poco dopo essere stato legato ha avuto problemi di salute. Le
persone che lo accompagnavano hanno sciolto le manette ed hanno chiamato
il personale sanitario. L'uomo è deceduto nonostante i tentativi di
rianimazione all'interno dell'aeroporto. Il 29.enne aveva precedenti per traffico di stupefacenti, precisa la polizia. Avrebbe dovuto salire mercoledì sera a bordo del volo speciale verso la Nigeria assieme ad altri 15 detenuti in attesa di espulsione. L'UFM «deplora l'accaduto» e annuncia
la sospensione di tutti i voli speciali «finché non sarà fatta luce» sulla vicenda. I motivi del decesso sono in corso d'accertamento.
«In futuro, un osservatore indipendente sarà presente nel momento del rinvio coatto», ha indicato domenica all’agenzia telegrafica svizzera il portavoce dell’Ufficio federale della migrazione (UFM) Jonas Montani. Questa misura è prevista nelle direttive dell’Unione europea, valevoli anche in Svizzera dato che fa parte dello spazio di Schengen. La nuova procedura dovrebbe entrare in vigore nella Confederazione all’inizio del 2011.


'''India: i guerriglieri maoisti attaccano nel Nord-Est'''

In due Stati indiani del Nord-Est sono tornati a colpire i ribelli maoisti. Secondo quanto riportato dal sito dell'Hindustan Times, i guerriglieri hanno fatto saltare con delle mine un tratto dei binari della ferrovia del distretto di West Mindnapore, nel Bengala Occidentale, e un piccolo ponte in quello orientale di Singhbhum, nello Stato del Jharkhand. Per protestare contro le misure della nuova Finanziaria, i ribelli maoisti hanno anche proclamato uno sciopero generale di due giorni in sette Stati nord-orientali. I ribelli sostengono che la finanziaria 2010-2011 sia penalizzante e poco attenta alle necessità delle classi più povere e sia frutto delle pressioni dellla Banca Mondiale.


'''PALESTINA: Raid aereo israeliano su Gaza'''

Jet militari israeliani hanno effettuato nella notte un raid nel sud della Striscia di Gaza, mirando a tunnel usati per il contrabbando di armi. Il bombardamento aereo ha colpito un tunnel nel settore di Rafah al confine con l'Egitto, ma non ci sono stati feriti. Un portavoce militare ha confermato l'operazione, effettuata in risposta ai recenti lanci di razzi palestinesi. Un razzo sarebbe stato lanciato dalla Striscia al sud d'Israele nella giornata di domenica, senza tuttavia causare danni o feriti.
Il raid su Gaza arriva alla vigilia della visita del segretario generale Onu, Ban Ki-Moon, nel territorio controllato da Hamas. Ban ha già espresso la sua condanna al blocco imposto da Israele sull'area, che causa "sofferenze inaccettabili" alla popolazione. Il raid segue inoltre una serie di uccisioni di palestinesi da parte di truppe israeliane in Cisgiordania.


'''KURDISTAN: NEWROZ 2010, PARTECIPATO E CON POCA REPRESSIONE'''
(audio: ROd'U)

Sul Newroz 2010, il capodanno curdo, un resoconto con Antonio Olivieri, del comitato italiano di solidarietà con il popolo curdo, che si trovava alle manifestazioni di Van.


'''SOMALIA: IN FUGA I CIVILI DA MOGADISCIO'''

Cinquantacinquemila. Tante sono le persone che nell'ultimo mese e mezzo hanno lasciato Mogadiscio a causa dei combattimenti quotidiani tra le forze governative e le milizie islamiche.
Secondo i dati forniti dall'Unhrc (l'agenzia dell'Onu per la protezione dei rifugiati) questi sfollati si aggiungeranno ai circa 570 mila somali che vivono in campi profughi situati oltre il confine con il Kenya.
Ad aggravare l'esodo ha contribuito la notizia che le forze governative starebbero per lanciare una grande offensiva contro il gruppo di Al-Shabab per riprendere il controllo della capitale somala. In città sono stati schierati battaglioni somali appena tornati dall'addestramento ricevuto a Gibuti (sede dell'Africom Usa), in Uganda, in Kenya e in Etiopia. Inoltre, con un ponte aereo Nato effettuato dell'americana Dyncorp, 1.700 soldati ugandesi sono appena arrivati a Mogadiscio come rinforzo ai 5 mila caschi blu della missione dell'Unione africana già presenti in città con artigliera e carri armati.
"Non ci sono più zone sicure a Mogadisho, sei un obiettivo comunque, non importa dove vivi", hanno raccontato alcuni testimoni all'agenzia dell'Onu, Irin News.
I miliziani islamici controllano il centro-sud del Paese e parte di Mogadiscio. Ieri, a Kismayo, un loro comandante è stato ucciso da uomini dell'Hizbul-Islam, fazione armata appena alleatasi con il governo.


'''STATI UNITI: APPROVATA LA RIFORMA SANITARIA'''

C'è voluto un anno, fra mediazioni, scontri e colpi di scena, ma alla fine Barack Obama ha fatto approvare la riforma della sanità, bandiera del suo programma presidenziale. La Camera dei Rappresentanti ha approvato, con 219 voti a favore (tre più dei 216 necessari), il progetto di legge, che aveva ricevuto già il via libera dal Senato a dicembre. 212 i deputati contrari. Il voto decisivo è arrivato nella notte, dopo che il presidente era riuscito a incassare il parere positivo del fronte antiabortista, composto da 12 deputati, a cui la Casa bianca ha promesso di non utilizzare fondi federali a sostegno dell'aborto. Nessun repubblicano ha votato a favore, ma anche fra i democratici ci sono stati 30 deputati contrari. La riforma, in teoria, estenderà i servizi sanitari a 32 milioni di statunitensi, grazie all'allargamento del raggio d'azione dei programmi di salute pubblica e grazie ai sussidi alle famiglie che non possono acquistare polizze assicurative private. Imposto inoltre il divieto alle compagnie d'assicurazione di rifiutare le polizze a bambini o adulti con malattie congenite; impedita poi la revoca delle polizze ai già assicurati. Con la nuova legge insomma, il 95% dei 300 milioni di cittadini statunitensi dovrebbe disporre a breve di una copertura sanitaria.

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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

OGGI GIORNATA MONDIALE DELL'ACQUA

Nel mondo oltre un miliardo di persone non può accedere all'acqua potabile e 2 miliardi e mezzo non hanno diritto ai servizi igienico-sanitari basilari; quasi 2 milioni di bambini muoiono ogni anno per malattie legate alla carenza d'acqua potabile. Nei Paesi in via di sviluppo il 90% delle acque reflue non viene trattato, mentre dispersioni e sprechi causano la perdita del 50% di quelle potabili e del 60% delle irrigue. Questi, insieme alla lotta contro la privatizzazione delle risorse idriche, i temi principali della Giornata mondiale dell'acqua, istituita dall'Onu. Proprio il segretario delle Nazioni unite, Ban Ki Moon, ha tracciato con poche parole il quadro della situazione, sostenendo che la mancanza d'acqua, in alcuni Paesi, ha causato più vittima della guerra.

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

AFGHANISTAN: NEL SUD CONTINUANO I BOMBARDAMENTI NATO E MUOIONO I CIVILI

Nonostante i comandi militari alleati in Afghanistan abbiano dichiarato ufficialmente conclusa l'operazione Moshatark, lanciata a metà febbraio nella provincia meridionale di Helmand, il personale medico dell'ospedale di Emergency a Lashkargah continua a osservare un'intensa attività militare nell'area e a ricevere feriti. "Continuiamo a vedere elicotteri da combattimento sorvolare la zona - racconta Matteo Dell'Aira, infermiere capo del centro chirurgico dell'ong italiana - continuiamo a sentire aerei da guerra sfrecciare veloci, continuiamo a sentire boati di esplosioni. E continuiamo a ricevere feriti, dalle zone di Marjah e Nadalì. Soprattutto feriti da mina. Dall'inizio di marzo ne abbiamo avuti ben ventiquattro: più di uno al giorno. E per noi non sono numeri: sono visi, storie, famiglie, e sempre tanta sofferenza. Gli ultimi due - continua Dell'Aira - li abbiamo ricevuti due giorni fa, un uomo di 65 anni, Hasham, e suo nipote di 7, Sayed Rahman: stavano uscendo da casa, hanno visto delle persone che posizionavano una mina sulla strada proprio di fronte alla loro abitazione. Si sono avvicinati per chiede che la rimuovessero, ma proprio in quel momento la mina ‘artigianale' è esplosa: tre morti sul colpo, loro due si sono procurati delle brutte ferite su gambe e braccia, ma sono vivi. E ieri un kamikaze si è fatto esplodere lungo la strada che conduce al nostro posto di primo soccorso di Grishk: otto morti, di cui quattro bambini, e almeno una decina di feriti, per loro fortuna non gravi".

SVIZZERA: MUORE MIGRANTE IN ATTESA DI RIMPATRIO COATTO

Un cittadino nigeriano detenuto in attesa del rimpatrio forzato è morto ieri all'aeroporto di Zurigo, poco prima della partenza di un volo speciale diretto a Lagos. L'uomo aveva 29 anni e si opponeva all'espulsione, ha reso noto la polizia zurighese. L'Ufficio federale della migrazione (UFM) ha deciso di sospendere fino a nuovo avviso tutti i voli speciali di questo tipo. Il nigeriano aveva presentato una richiesta d'asilo sulla quale l'UFM ha preso una decisione di non entrata in materia. Stando alla nota della polizia, l'uomo si rifiutava da alcuni giorni di mangiare ed ha opposto resistenza. Per poterlo caricare sull'aereo è stato ammanettato con la forza. Poco dopo essere stato legato ha avuto problemi di salute. Le persone che lo accompagnavano hanno sciolto le manette ed hanno chiamato il personale sanitario. L'uomo è deceduto nonostante i tentativi di rianimazione all'interno dell'aeroporto. Il 29.enne aveva precedenti per traffico di stupefacenti, precisa la polizia. Avrebbe dovuto salire mercoledì sera a bordo del volo speciale verso la Nigeria assieme ad altri 15 detenuti in attesa di espulsione. L'UFM «deplora l'accaduto» e annuncia la sospensione di tutti i voli speciali «finché non sarà fatta luce» sulla vicenda. I motivi del decesso sono in corso d'accertamento. «In futuro, un osservatore indipendente sarà presente nel momento del rinvio coatto», ha indicato domenica all’agenzia telegrafica svizzera il portavoce dell’Ufficio federale della migrazione (UFM) Jonas Montani. Questa misura è prevista nelle direttive dell’Unione europea, valevoli anche in Svizzera dato che fa parte dello spazio di Schengen. La nuova procedura dovrebbe entrare in vigore nella Confederazione all’inizio del 2011.

India: i guerriglieri maoisti attaccano nel Nord-Est

In due Stati indiani del Nord-Est sono tornati a colpire i ribelli maoisti. Secondo quanto riportato dal sito dell'Hindustan Times, i guerriglieri hanno fatto saltare con delle mine un tratto dei binari della ferrovia del distretto di West Mindnapore, nel Bengala Occidentale, e un piccolo ponte in quello orientale di Singhbhum, nello Stato del Jharkhand. Per protestare contro le misure della nuova Finanziaria, i ribelli maoisti hanno anche proclamato uno sciopero generale di due giorni in sette Stati nord-orientali. I ribelli sostengono che la finanziaria 2010-2011 sia penalizzante e poco attenta alle necessità delle classi più povere e sia frutto delle pressioni dellla Banca Mondiale.

PALESTINA: Raid aereo israeliano su Gaza

Jet militari israeliani hanno effettuato nella notte un raid nel sud della Striscia di Gaza, mirando a tunnel usati per il contrabbando di armi. Il bombardamento aereo ha colpito un tunnel nel settore di Rafah al confine con l'Egitto, ma non ci sono stati feriti. Un portavoce militare ha confermato l'operazione, effettuata in risposta ai recenti lanci di razzi palestinesi. Un razzo sarebbe stato lanciato dalla Striscia al sud d'Israele nella giornata di domenica, senza tuttavia causare danni o feriti. Il raid su Gaza arriva alla vigilia della visita del segretario generale Onu, Ban Ki-Moon, nel territorio controllato da Hamas. Ban ha già espresso la sua condanna al blocco imposto da Israele sull'area, che causa "sofferenze inaccettabili" alla popolazione. Il raid segue inoltre una serie di uccisioni di palestinesi da parte di truppe israeliane in Cisgiordania.

KURDISTAN: NEWROZ 2010, PARTECIPATO E CON POCA REPRESSIONE (audio: ROd'U)

Sul Newroz 2010, il capodanno curdo, un resoconto con Antonio Olivieri, del comitato italiano di solidarietà con il popolo curdo, che si trovava alle manifestazioni di Van.

SOMALIA: IN FUGA I CIVILI DA MOGADISCIO

Cinquantacinquemila. Tante sono le persone che nell'ultimo mese e mezzo hanno lasciato Mogadiscio a causa dei combattimenti quotidiani tra le forze governative e le milizie islamiche. Secondo i dati forniti dall'Unhrc (l'agenzia dell'Onu per la protezione dei rifugiati) questi sfollati si aggiungeranno ai circa 570 mila somali che vivono in campi profughi situati oltre il confine con il Kenya. Ad aggravare l'esodo ha contribuito la notizia che le forze governative starebbero per lanciare una grande offensiva contro il gruppo di Al-Shabab per riprendere il controllo della capitale somala. In città sono stati schierati battaglioni somali appena tornati dall'addestramento ricevuto a Gibuti (sede dell'Africom Usa), in Uganda, in Kenya e in Etiopia. Inoltre, con un ponte aereo Nato effettuato dell'americana Dyncorp, 1.700 soldati ugandesi sono appena arrivati a Mogadiscio come rinforzo ai 5 mila caschi blu della missione dell'Unione africana già presenti in città con artigliera e carri armati. "Non ci sono più zone sicure a Mogadisho, sei un obiettivo comunque, non importa dove vivi", hanno raccontato alcuni testimoni all'agenzia dell'Onu, Irin News. I miliziani islamici controllano il centro-sud del Paese e parte di Mogadiscio. Ieri, a Kismayo, un loro comandante è stato ucciso da uomini dell'Hizbul-Islam, fazione armata appena alleatasi con il governo.

STATI UNITI: APPROVATA LA RIFORMA SANITARIA

C'è voluto un anno, fra mediazioni, scontri e colpi di scena, ma alla fine Barack Obama ha fatto approvare la riforma della sanità, bandiera del suo programma presidenziale. La Camera dei Rappresentanti ha approvato, con 219 voti a favore (tre più dei 216 necessari), il progetto di legge, che aveva ricevuto già il via libera dal Senato a dicembre. 212 i deputati contrari. Il voto decisivo è arrivato nella notte, dopo che il presidente era riuscito a incassare il parere positivo del fronte antiabortista, composto da 12 deputati, a cui la Casa bianca ha promesso di non utilizzare fondi federali a sostegno dell'aborto. Nessun repubblicano ha votato a favore, ma anche fra i democratici ci sono stati 30 deputati contrari. La riforma, in teoria, estenderà i servizi sanitari a 32 milioni di statunitensi, grazie all'allargamento del raggio d'azione dei programmi di salute pubblica e grazie ai sussidi alle famiglie che non possono acquistare polizze assicurative private. Imposto inoltre il divieto alle compagnie d'assicurazione di rifiutare le polizze a bambini o adulti con malattie congenite; impedita poi la revoca delle polizze ai già assicurati. Con la nuova legge insomma, il 95% dei 300 milioni di cittadini statunitensi dovrebbe disporre a breve di una copertura sanitaria.


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