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Gr 19:30

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NOTIZIE BREVI

ITALIA

Palestina. il compagno fermato dall'esercito israeliano è stato rilasciato In west bank, come tutti i venerdi nei villaggi a ridosso del muro in costruzione o già costruito ci sono state manifestazioni contro la barriera dell'apartheid, organizzate dai comitati popolari di resistenza e che ha visto la presenza di molti internazionali. Nel pomeriggio nel villaggio di Al Masara una manifestazione pacifica è stata bloccata dall'esercito che ha caricato i manifestanti con il massiccio utilizzo di lacrimogeni e sound bombs (bombe sonore) . I militari si sono poi scagliati contro i ragazzi che si trovavano sul posto. Un compagno italiano che si trovava lì a portare la sua solidarietà è stato fermato e successivamente rilasciato dall'esercito di occupazione israeliano. intanto vi facciamo ascoltare la corrispondenza raccolta con una compagna che si trova in Palestina.

Gaza. L'aviazione israeliana bombarda pesantemente la Striscia di Gaza

L'aviazione militare israeliana, quest'oggi 2 aprile, ha sferrato una serie di attacchi su varie zone della Striscia di Gaza, proseguendo l'operazione avviata nella serata di ieri. Il corrispondente di infopal riferisce che F16 israeliani hanno sparato tre razzi sulla cittadella dell'informazione di Hamas, a Khan Younis. Inoltre, due razzi sono stati lanciati sulla sede della polizia marittima, nella parte occidentale di Rafah. Nella parte centrale della Striscia, sorvolata per tutta la notte dagli aerei israeliani, due razzi hanno colpito il laboratorio per la lavorazione del ferro della famiglia an-Namruti, completamente distrutto. Inoltre, è stato bombardato un centro della polizia palestinese all'ingresso del campo profughi di an-Nuseirat. A Gaza, tre razzi israeliani, durante la notte, hanno colpito una fabbrica di latticini nel quartiere as-Sabra, devastandola del tutto. Fonti mediche riferiscono del ferimento di cinque persone, tra cui tre bambini, poiché la fabbrica si trova in mezzo alle case. Non si hanno invece notizie di feriti per quanto riguarda i precedenti bombardamenti. Sempre nella tarda serata del 1° aprile, dopo una serie di attacchi aerei, l'artiglieria a israeliana ha bombardato alcune postazioni della Resistenza palestinese nella parte occidentale di Jabaliya, quella vicina al mare, senza provocare vittime. L'esercito israeliano giustifica questi bombardamenti con la risposta al lancio di un razzo palestinese fabbricato localmente e indirizzato verso Ashqelon, il quale però non ha provocato vittime. Vi è inoltre, da parte israeliana, il desiderio di vendicarsi per l'uccisione, una settimana fa, da parte della Resistenza palestinese, di due militari israeliani durante uno dei vari tentativi di entrare nella Striscia da parte dell'esercito di Tel Aviv per distruggere le postazioni della Resistenza.

Napoli. Via crucis laica per ricordare le tappe della lotta contro la devastazione ambientale Questo pomeriggio una via Crucis laica e comunicativamente provocatoria promossa dal Comitato di CHiaiano e Marano è stata organizzata per le vie di Napoli -per ricordare le tappe, le vere vittime e i carnefici della grande speculazione ambientale contro la nostra terra, delle bastonature in piazza contro la democrazia, dei rapporti inconfessabili dell'establishment che ha gestito la cosiddetta emergenza rifiuti con gli interessi dell'economia criminale-. si le legge nel comunicato dei comitati di Chiaiano e Marano che hanno organizzato l'iniziativa. Contestualmente è svolta una conferenza stampa, dove - dicono gli organizzatoi - presenteremo la documentazione delle denunce contro la distruzione del territorio, dalla vicenda amianto agli sversamenti abusivi, tutto rimasto lettera morta, insieme a un appello che stanno firmando personaggi della cultura e della società civile contro la repressione e la diffamazione della lotta che da due anni porta avanti il presidio. E i giornalisti che vorranno potranno prendere visione della documentazione dell'ultima inchiesta (ultima per modo di dire, visto che sono tutti materiali riciclati..:) della Procura di Napoli e argomentare se sono minimamente giustificati o meno i titoli dei giornali di due giorni fà. CORRISPONDENZA ROR

Milano. Via corelli prevista per stasera la deportazione di 4 persone dal reparo trans del cie. CORRISPONDENZA ROR

carcere. SI CONTINUA A MORIRE NELLE CARCERI ITALIANE Un altro detenuto morto. Emanuele Carbone 71 anni era detenuto presso il carcere "Borgo San Nicola" di Lecce, colpito da malore non ha avuto un soccorso immediato ed è morto. Salgono così a 50 i detenuti morti in 3 mesi nelle carceri italiane, 15 per suicidio. Lo scorso anno i decessi sono stati 175 (massimo storico), dei quali 72 per suicidio.

Migrante forza un posto di blocco dei carabinieri e viene ucciso In macchina aveva 50 grammi di eroina. Questo, probabilmente, il motivo per cui un maghrebino, in compagnia di un altro nordafricano, ha cercato di forzare un posto di blocco dei carabinieri a Campogalliano: ha tentato di investire uno degli uomini in divisa, che è riuscito a gettarsi in un fossato e da lì a sparare alcuni colpi di pistola. Uno dei proiettili ha colpito il conducente dell'automobile, ferendolo a morte. La macchina è finita in un canale.Questa è la prima ricostruzione fornita dal Comando provinciale dei carabinieri di Modena. L'episodio è avvenuto stamattina intorno alle 10.30 a Campogalliano, dove la compagnia dei carabinieri di Carpi stava compiendo un servizio antidroga per catturare i due maghrebini. Le indagini sono condotte dai militari, assieme al Ris di parma che si occuperà dei rilievi balistici.Il passeggero dell'auto, un'Alfa Romeo 147, nell'impatto è rimasto leggermente ferito ed è stato bloccato dai carabinieri.

L'AQUILA. Le carriole della discordia non si fermano nemmeno a Pasqua Con un comunicato il Coordinamento carriole - Presidio permanente di piazza Duomo ha risposto alle accuse di strumentalizzazione che fin dalla nascita accompagnano l’iniziativa. È vero, dobbiamo confessarlo. Dietro le nostre carriole c’è un gruppo di interesse. Un gruppo molto interessato alla ricostruzione della città: sono i cittadini”. Comincia così un lungo comunicato che il Coordinamento carriole - Presidio permanente di piazza Duomo, o più semplicemente il “popolo delle carriole”, ha diffuso alla stampa locale nel pomeriggio di ieri, giovedì 1 aprile in risposta alle accuse di strumentalizzazione che fin dalla nascita accompagnano l’iniziativa. In 35 giorni, bisogna ammetterlo, sulle carriole aquilane si è detto di tutto. Dapprima che erano carriole “rosse” strumentalizzate dai politici locali a fini elettorali, poi accanto a loro è sceso il vescovo ausiliario de L’Aquila, monsignor Giovanni D’Ercole, e le carriole sono diventate “benedette”. Poi, domenica scorsa, sono diventate pericolose tanto da dover essere carriole “poste sotto sequestro dalla Digos”. Due giorni fa l’ennesima puntata: le carriole “scomunicate” come hanno titolato i quotidiani locali nel riportare le parole pronunciate dal vescovo metropolita de L’Aquila monsignor Giuseppe Molinari che ha affermato in un’intervista rilasciata il 30 marzo: “Sembra che ci sia qualcuno molto interessato alle “carriolate” perché vuole creare dal punto di vista politico un gruppo che abbia autorità nella ricostruzione, che possa entrare poi nella cabina di regia delle attività di rimozione delle macerie. Le “carriolate” erano all’inizio un gesto per richiamare l’attenzione sulla realtà aquilana ma poi…”. Ora le carriole, o meglio, i portatori di carriole, cittadini che chiedono la rimozione delle macerie dal centro storico e il loro riutilizzo immediato ove possibile, o la differenziazione in loco per il riciclo, hanno deciso di rispondere: “In molti hanno provato a strumentalizzarci, parlando per noi, attribuendoci intenzioni chiare o nascoste di ogni tipo, allora è meglio che siamo noi a dire quello che vogliamo. Il nostro obiettivo è partecipare alla ricostruzione. Una ricostruzione trasparente, affinché non dobbiamo più subire la beffa di sapere che qui fanno affari quelli che ridevano alle 3 e 32 .

ESTERI

Chiapas:la foto che ritraeva il presunto volto del sucomandante Marcos è un falso Un clamoroso errore. L'uomo a volto scoperto ritratto nella fotografia pubblicata nei giorni scorsi dal quotidiano messicano«Reforma» e indicato come il subcomandante Marcos, non è il leader degli zapatisti del Chiapas senza il suo tradizionale passamontagna, ma un cooperante italiano, Leuccio Rizzo, che si trova in Messico da due anni con il comitato «Chiapas Maribel» di Bergamo. Lo scrive lo stesso Rizzo in una smentita al direttore della «Reforma», pubblicata sul sito di Maribel.«Sia la foto che appare sulla prima pagina del suo giornale della persona con il volto scoperto - sottolinea Leuccio Rizzo - sia le due foto che appaiono a pagina 7, con le didascalie nelle quali si legge testualmente: «Rafael Sebastian Guillen Vicente, meglio conosciuto come il Subcomandante Marcos..., sono le foto del volto di chi sottoscrive la presente lettera». Nella lettera il cooperante di 38 anni, originario di Galatina (Lecce), riconosce la sua «solidarietà e ammirazione incondizionata all'Esercito Zapatista di liberazione nazionale (Ezln) per la difesa che compie dei diritti dei popoli indigeni, e al subcomandante insurgente Marcos come rivoluzionario». Nel chiedere che il giornale pubblichi la sua smentita a «un'informazione falsa e calunniosa», Rizzo informa anche di aver «avviato i provvedimenti legali per i danni che la notizia citata mi ha causato e mi causerà d'ora in avanti». Immediatamente dopo la pubblicazione della foto (consegnata al giornale da un presunto ex membro dell'Ezln), la rappresentanza diplomatica italiana - informata dell'equivoco - ha contattato Rizzo, il quale - si apprende alla Farnesina - «non si è mostrato preoccupato e ha voluto chiamare lui stesso la famiglia per rassicurarla».

Honduras continua il processo di normalizzazione ma la repressione non si ferma A nove mesi dal colpo di stato e dopo l’insediamento del nuovo presidente, nel paese centroamericano si scontrano oggi due movimenti radicalmente diversi. Uno di resistenza, democratico, l’altro brutale e repressivo.Il cambiamento più grande riguarda i giovani, che per la prima volta da decenni sono tornati a impegnarsi politicamente. Ma anche per gli adulti sta cambiando qualcosa: dopo aver visto e vissuto cose terribili durante gli anni settanta e ottanta, ora sono consapevoli di avere finalemente di fronte un’occasione per cambiare le cose.Lo stesso discorso vale per le donne, che dopo il golpe sono state le protagoniste del movimento di resistenza.Questo movimento non si oppone semplicemente al regime attuale. Propone una nuova visione dell’Honduras, vuole una nuova costituzione, che garantisca i diritti fondamentali.Un movimento pacifico che si è trovato contro un governo golpista, quello di Roberto Micheletti, violento e repressivo. Ma i problemi non sono stati risolti dalle elezioni presidenziali di novembre che hanno portato alla vittoria il conservatore Porfirio Lobo. “Sotto il suo governo la repressione continua e diventa più insidiosa”. Negli ultimi tre mesi ci sono stati vari atti di intimidazione, come gli assassinii di del leader sindacale Junio Fúnez Benitez e del giornalista Nahún Ely Palacios Arteaga. Inoltre quasi tutti i militari che avevano dato vita al colpo di stato sono stati rimessi al loro posto.Tutto questo succede con la complicità degli Stati Uniti. Di recente Barack Obama si è detto soddisfatto dei passi che il governo di Lobo sta facendo per restaurare la democrazia.

Attacco dei narcos a 7 basi dell'esercito messicano, i cartelli pronti alla guerriglia

Un salto di qualità nella narco-guerra messicana. Commando legati al crimine organizzato hanno dato l’assalto a sette basi dell’esercito negli stati di Nuovo Leon e Taumalipas. Un’azione coordinata: i banditi hanno bloccato simultaneamente le caserme ed hanno poi iniziato a sparare. L’obiettivo era quello di impedire ai soldati di uscire. Forse una manovra per proteggere qualche traffico.Nell’assalto i narcos hanno impiegato numerosi mezzi blindati, usati come scudo e barricata per ostacolare i movimenti dei veicoli militari. Fonti ufficiali hanno rivelato che nella battaglia sono morti almeno 18 criminali e sono stati sequestrati mitra, granate e ordigni esplosivi rudimentali, simili a quelli usati in Iraq. L’attacco può davvero rappresentare un cambio tattico significativo con i narcos che non si limitino a pianificare agguati ma lanciano vere e proprie operazioni militari. Anche l’uso combinato di veicoli blindati ed esplosivi avvicina i banditi alle formazioni guerrigliere. Negli stati di Nuovo Leon e Taumalipas si danno battaglia da settimane due organizzazioni narcos una volta alleate: il cartello del Golfo e i Los Zetas. Uno scontro esploso per un omicidio ma che si è poi trasformato in una faida per il controllo di uno dei corridoi che portano la droga verso gli Stati Uniti.

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

La Chiesa tedesca non aiuto' le vittime della pedofilia

La Chiesa tedesca non ha prestato l'aiuto necessario alle vittime dei preti pedofili, "per una malintesa preoccupazione della sua reputazione". A fare pubblicamente'mea culpa' in una lettera pubblicata dalla sua diocesi e' Robert Zollitsch, vescovo di Friburgo e presidente della Conferenza episcopale tedesca.

Zollitsch spiega che, "a causa della delusione per il doloroso fallimento dei rei e per una malintesa preoccupazione della reputazione della Chiesa", in passato non si e' rivolta "l'attenzione soccorritrice alle vittime. Si tratta di una dolorosa realta' di cui dobbiamo prendere atto".

Il presidente dei vescovi tedeschi giustifica in parte questo atteggiamento spiegando che in passato esisteva "un'altra situazione sociale". Le rivelazioni sugli abusi sessuali compiuti dai preti suscitano nella Chiesa sentimenti di "dolore, orrore e vergogna per il dolore causato alle vittime, che spesso per decenni non sono riuscite ad esprimere in parole le lesioni subite. Sono state aperte ferite che non sono piu' rimarginabili". Zollitsch aggiunge che questo Venerdi' Santo puo' costituire per la Chiesa "un nuovo inizio di cui abbiamo tutti un bisogno tanto urgente".

Nel frattempo il presidente vicario del Consiglio delle Chiese protestanti, Nikolaus Schneider, che ha assunto temporaneamente la funzione dopo le dimissioni di Margot Kaessmann, pone l'accento sui vantaggi del matrimonio dei preti protestanti, meno inclini proprio per questo motivo a compiere abusi sui minori. In un'intervista al quotidiano 'Hamburger Avbendblatt' Schneider parla delle buone esperienze familiari di pastori uomini e donne ed aggiunge che "la famiglia di un pastore e' un bene per l'intera comunita' religiosa". I pochi casi di abusi sessuali verificatisi nelle istituzioni protestanti vengono spiegati anche con il fatto che "sulla questione gioca un ruolo il modo in cui parliamo e trattiamo la sessualita'".

PARÁ: ASSASSINATO ESPONENTE DI SPICCO DEI ‘SENZA TERRA’

È stato assassinato nello stato nordorientale del Pará, in Brasile, Pedro Alcantara de Souza, attivista per la riforma agraria nell’Amazzonia, presidente della locale Federazione per l’agricoltura familiare (Fetraf). Secondo la ricostruzione fornita dalla polizia, De Souza è stato colpito al capo da cinque pallottole sparate da due ‘pistoleiros’ in motocicletta, mentre lui e la moglie si trovavano in bicicletta. Benché non ci siano state dichiarazioni ufficiali in tal senso, per gli investigatori è piuttosto evidente che De Souza sia stato ucciso a causa delle sue attività a favore dei contadini senza terra e contro i latifondisti. L’omicidio è avvenuto poche ore dopo l’annuncio del rinvio al 12 Aprile del terzo processo contro il presunto mandante dell’assassinio di suor Dorothy Stang, missionaria statunitense naturalizzata brasiliana uccisa brutalmente il 12 Febbraio 2005 per il suo impegno a difesa dell’ambiente e dei ‘senza terra’.

TRE BAMBINI FERITI IN INCURSIONI AEREE ISRAELIANE

Tre bambini palestinesi di due, quattro e 11 anni sono rimasti feriti in una delle molte incursionI lanciate nella notte dall’aviazione israeliana sulla Striscia di Gaza. Lo riferiscono fonti locali e internazionali, precisando che i tre bambini sono stati feriti, a quanto pare in maniera non grave, dalle schegge e dai detriti provocati dal bombardamento che i caccia israeliani hanno compiuto contro una piccola azienda di latticini nel quartiere di Sabra a Gaza Città. Secondo il quotidiano israeliano ‘Haaretz’, in totale i raid compiuti dall’aviazione (in risposta a un razzo artigianale lanciato ieri notte dai territori palestinesi contro il sud di Israele e che non ha avuto conseguenze) sono stati almeno sette: sia nel nord, che nel centro, che nel sud della Striscia di Gaza. Secondo le comunicazioni ufficiali delle forze armate israeliane i bersagli erano tutte strutture utilizzate dalla resistenza palestinese per produrre o nascondere armi. L’agenzia di stampa palestinese ‘Maan’ riferisce invece di numerosi edifici colpiti e distrutti, incluse molte abitazioni, una caserma della polizia e una sede della televisione locale ‘Al Aqsa’.

Francia, terzo suicidio negli ultimi due mesi a Disneyland

I sindacati danno la colpa alle conizioni di lavoro troppo stressanti

Quello che viene spacciato per il luogo più felice del pianeta, a lungo andare sembra porti a risultati opposti, almeno per le tre persone, operatori del parco, che negli ultimi due mesi hanno deciso di togliersi la vita. L'ultimo è stato trovato impiccato nella sua casa venerdì scorso. L'uomo, 37 anni e padre di quattro figli, era il direttore di un famoso ristorante del parco.

Oggi i sindacati danno la colpa dell'accaduto alle forti condizioni di stress a cui sono sottoposti i dipendenti del parco, in particolare chi riveste ruoli di maggior responsabilità, come il gestore del ristorante, spentosi senza un sorriso settimana scorsa nella sua abitazione. Solo nel mese di febbraio a Diseyland ci sono stati due suicidi ed un tentato suicidio.

Istat, deficit/pil 2009 al 5,2% il dato peggiore dal 1996

ROMA - Nel 2009 il rapporto deficit-pil schizza al 5,2%, al netto dell'impatto delle operazioni di swap, in forte peggioramento rispetto al 2,7% del 2008: il dato diffuso dall'Istat è il peggiore dal 1996. Nel "conto economico trimestrale delle amministrazioni pubbliche", l'Istituto di statistica precisa che si tratta di dati non destagionalizzati. Includendo gli effetti degli swap, il rapporto deficit-pil sale nel 2009 al 5,3% (in linea con le previsioni del governo): lo Stato italiano ha perso lo 0,07% in operazioni di swap. Solo relativamente al quarto trimestre, l'indebitamento si è attestato al 4,5% (2,4% nel quarto trimestre 2008). Per la prima volta dal 1991, poi, l'avanzo primario risulta negativo: -0,6% contro il +2,5% del 2008.

L'Istat rende inoltre noto che le entrate totali del 2009 hanno fatto registrare un calo del 2% (-1,2% nel quarto trimestre) a fronte del +0,9% nel 2008. Le uscite sono invece aumentate del 3% (+2,5% nel quarto trimestre) mentre nel 2008 l'incremento era stato del 3,5%. Tra gli altri dati, negativo il saldo corrente (risparmio): -2% nel 2009 contro il +0,8% del 2008.

L'Istituto di statistica comunica anche che nel quarto trimestre 2009 le entrate in conto capitale sono risultate in forte crescita. "In particolare, le imposte in conto capitale nelle quali sono contabilizzati, per un importo di circa 5 miliardi di euro, i versamenti una tantum relativi ai prelievi operati in base al cosiddetto scudo fiscale per la regolarizzazione o rimpatrio di attività finanziarie e patrimoniali detenute all'estero da soggetti residenti".

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gror100402 (last edited 2010-04-02 17:36:43 by anonymous)