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Appunti e note redazionali

Fonti

GR 19:30

In apertura

7 Aprile 1944 - 7 Aprile 2010-ricordando le donne del Ponte di ferro

Il 7 aprile del 1944 morivano, fucilate dai nazisti, dieci donne. Clorinda Falsetti, Italia Ferracci, Esperia Pellegrini, Elvira Ferrante, Eulalia Fiorentino, Elettra Maria Giardini, Concetta Piazza, Assunta Maria Izzi, Arialda Pistolesi, Silvia Loggreolo furono assassinate al Ponte di Ferro perchè insieme ad altri ed altre abitanti dei quartieri limitrofi avevano assaltato un forno. Volevano riprendere per la famiglia quella farina e quel pane che i fascisti negavano alla popolazione straziata dalla guerra, riservandolo ai tedeschi. I loro corpi lasciati esposti sul luogo dell’eccidio dovevano scoraggiare chi intendeva ribellarsi, Ma il ricordo del loro coraggio è ancora oggi la forza di chi cerca giustizia. Oggi pomeriggio un presidio di donne, femministe e lesbiche al Ponte di Ferro le ha ricordate, perché la resistenza, come recitava l'appello “è il nostro pane quotidiano. Sono state poste delle fascette con i nomi delle compagne e delle donne che hanno aderito all'iniziativa.

Ascolta la corrispondenza di ROR

7 aprile 1976-7 aprile 2010-Tributo a Mario Salvi

Il 7 Aprile 1976 veniva ucciso dalla polizia, a Roma, nei dintorni del Ministero di Giustizia, Mario Salvi, un compagno che stava manifestando contro la condanna all'arnachico Giovanni Marini, colpevole solo di essersi opposto alle ripetute aggressioni fasciste avvenute a Salerno, in una delle quali aveva colpito a morte, per legittima difesa, lo squadrista Falvella. Mario era molto conosciuto nel quartiere di Primavalle, dove aveva svolto con passione la sua militanza politica, animando le esperienze dell'autonomia romana dei Comitati Autonomi di Via dei Volsci. Da quell'omicidio di Sato sono trascorsi ormai 34 anni, nei quali né lui, né la sua famiglia hanno potuto vedere risconosciute pienamente le responsabilità di chi lo ha ucciso. Il suo ricordo, però, ha continuato a vivere nella memoria e nel quartiere di Primavalle, dove compagne e compagni oggi pomeriggio si sono ritrovati per un presidio nella piazza a lui intitolata.

Ascoltiamo il racconto di un compagno sulla sua storia (ror)

ITALIA

Aggiornamento dalla situazione di Joy

Joy, la donna nigeriana che, insieme ad altre quattro ha denunciato le tentate violenze subite all'interno del Cie di via Corelli a Milano, si trova ora nel cie di MOdena, dopo aver trascroso un periodo qui a Roma, a Ponte Galeria. Nei prossimi giorni il giudice di pace dovrebbe pronunciarsi circa la sua permanenza nel Cie, come ci racconta una compagna di Bologna, che è riuscita a vederla oggi:

ascolta la corr ROR

Morto operaio Milano

Un operaio italiano di 55 anni è morto e suo collega 28enne straniero è rimasto gravemente ferito, dopo essere precipitati da una gru intorno alle 9.20 in un cantiere edile di via Toscana, in frazione San Bovio a Peschiera Borromeo (Milano). Il ferito è stato trasportato all'ospedale San Raffaele del capoluogo lombardo. Chiusa la centrale enel di civitavecchia

Cancelli chiusi stamani alla centrale Enel di Torre Valdaliga Nord dopo l'ordinanza di chiusura del sindaco di Civitavecchia Giovanni Moscherini, firmata ieri a seguito dell'ultimo incidente mortale avvenuto sabato scorso all'interno dell'impianto. Circa 300 operai si sono recati davanti ai cancelli della centrale per avere informazioni precise su quanto determinerà l'ordinanza di chiusura di 15 giorni della centrale.

Somministrata 1a pillola RU486 in italia

E' stata somministrata la prima pillola 'italiana' Ru486. Il trattamento e' stato avviato in regime di ricovero ordinario nella prima clinica di ostetricia del policlinico di Bari, dove l'Ru486 e' stata utilizzata negli ultimi tre anni acquistandola dalla Francia. La paziente alla quale e' stata somministrata l'Rsu486 e' una donna di 25 anni. La giovane donna nei giorni scorsi aveva deciso, compilando gli appositi moduli, di interrompere la gravidanza in corso, scegliendo di utilizzare la pillola Ru486 anziché l'intervento chirurgico. Non potevano mancare le immancabili proteste di 10 bigotti cristiani appartenenti alla comunità cattolica giovanni XXIII, le proteste sono durate circa 2 minuti dopodichè si sono allontanati.

ESTERI'

Consiglio d'europa denuncia razzismo politico contro i ROM

Dopo essere stati perseguitati e massacrati dal fascismo e dai nazisti durante la seconda guerra mondiale, adesso i Rom sono tornati ad essere oggetto di demagogia politica e in alcuni casi capro espiatorio per ‘far dimenticare’ la crisi economica: è una delle conclusioni cui arriva un rapporto della Commissione diritti umani dell’Assemblea del Consiglio d’Europa. Diffuso alla vigilia della Giornata internazionale dei Rom che si celebrerà domani, il rapporto sottolinea che contro i Rom che vivono in Europa (in particolare in Inghilterra, Spagna, Francia, Portogallo, Italia, Romania, Bulgaria e Repubblica Ceca) c’è una crescente tendenza discriminatoria che si riflette principalmente in quattro ambiti: istruzione, lavoro, sanità e alloggio. “I Rom sono cittadini europei a tutti gli effetti, eppure le loro condizioni nelle nostre società sollevano gravi questioni in materia di diritti umani” ha ricordato con una nota il Consiglio d’Europa. “In Europa vivono circa 10 milioni di Rom – hanno detto la Presidente del Comitato dei Ministri, Micheline Calmy-Rey, e il Presidente dell’Assemblea parlamentare, Mevlüt Çavuşoğlu – e le loro comunità continuano a soffrire per le discriminazioni, la povertà e l’esclusione sociale.

francia la polizia arresta 3 ragazzi in una scuola

il 26 marzo scorso (ma solo oggi se ne é avuta notizia), durante la ricreazione in un liceo di Marsiglia, scoppia una litigata nel cortile, volano insulti, poi tutto rientra, gli studenti tornano nelle classi. L'incidente sarà la polizia a provocarlo! Non é infatti trascorsa nemmeno mezz'ora dai fatti che tre macchine della polizia arrivano a sirene spiegate, con tanto di sgommate davanti la liceo... 12 poliziotti scendono dalle macchine, entrano senza nessuna autorizzazione nel liceo, ammannettano a malo modo i tre ragazzi coinvolti nella lite e li portano in due commissariati diversi, sottoponendo i "pericolosi delinquenti" a 8 ore di interrogatorio. E' questo il risultato diretto dell'apparato repressivo che Sarkozy ha costruito, prima come ministro degli interni, poi come presidente, nel corso di questi ultimi 15 anni. Ieri ad un'iniziativa contro la riforma carceraria la polizia ha circondato una manifestazione regolarmente autorizzata ed ha condotto in caserma un centinaio di giovani, mentre l'altro ieri una cinquantina di lavoratori migrati sono stati arrestati mentre manifestavano rivendicavano l'ottenimento del permesso di soggiorno, come previsto dalla legge francese ma spesso disattesa.

Palestina Gaza: 8000 prigionieri politici indicono lo sciopero della fame

Oggi 8000 prigionieri politici palestinesi hanno dato inizio allo sciopero della fame contro i maltrattamenti israeliani. In un comunicato inviato al Centro di Studi sui Prigionieri sono spiegate le ragioni dello sciopero, queste alcune righe del comunicato:

"dopo una breve consultazione tra prigionieri e detenuti, si è deciso di avviare uno sciopero della fame contro il disumano trattamento rivolto ai familiari dei prigionieri presso i posti di blocco come all’ingresso delle prigioni per ragioni giustificate come “affari carcerari".

Contro il divieto imposto ai parenti dei prigionieri della Striscia di Gaza, per i quali da oltre quattro anni ormai vige il totale divieto di visita, come quello imposto ai detenuti della Cisgiordania, di Gerusalemme e ai palestinesi dei territori occupati nel 48 di vedere i propri figli. Contro la decisione di vietare allo staff del canale televisivo Al-Jazeera l’introduzione di libri di testo e contro il divieto a sostenere gli esami di maturita’.

Il Direttore del Centro di Studi sui Prigionieri, Rafat Hamaduna, ha elogiato la decisione come gesto da sostenere con ogni mezzo mediatico. Segliendo lo sciopero della fame, i prigionieri dimostrano di diprezzare e di resistere a sofferenza e dolore e di sostenere la propria causa con dignità e orgogolio. Egli ha invitato pertanto tutti i soggetti che operano a favore dei diritti di prigionieri e detenuti a sostenere questo sciopero della fame. In un sit-in organizzato a Tulkarem, il leader di Hamas ha chiesto il sostegno incondizionato alla causa di prigionieri e detenuti, in ogni fase e come un dovere nazionale. Ha auspicato infine il recupero dell’unità nazionale.

Una relazione dell'Associazione dei prigionieri e degli ex prigionieri "Hisam", che ha sede a Gaza, riporta che dallo scoppio dell'Intifada di al-Aqsa (set. 2000) sono oltre 3.000 i ragazzini palestinesi sequestrati da Israele: 320 si trovano ancora nelle carceri sioniste. La relazione stessa riferisce che numerosi ragazzini hanno subito aggressioni e violazioni, quali la privazione del sonno per periodi prolungati, oppure il divieto di cambiarsi i vestiti, per non parlare delle aggressioni con coltelli e rasoi. Le punizioni nei loro confronti non si limitano a questo. Gli inquirenti sionisti fanno ricorso a metodi ignobili, come l'uso di acqua gelata alla quale fa seguito quella calda, i sacchetti per soffocarli, i proiettili di plastica... Gli occupanti israeliani hanno reso l'uccisione e l'arresto di ragazzini una prassi normale, sebbene gli accordi internazionali sui diritti dell'uomo e quelli del bambino insistano sulla protezione dei bambini stessi, delle loro vite e delle loro opportunità di sviluppo. L'Associazione chiude la sua relazione illustrando che nelle carceri israeliane si trovano 60 ragazzini malati, ai quali non vengono garantite adeguate cure mediche.

sciopero minatori in perù

Dopo due giorni di sciopero, la Federazione dei minatori artigianali della regione amazzonica sud-orientale di Madre de Dios Luego (Fedemin) ha accettato una tregua col governo che si è impegnato a riesaminare il decreto d’urgenza 012-2010 con cui ha disposto la riforma del settore minerario locale per ragioni ambientali, motivo della protesta. Per 48 ore lo sciopero dei minatori Fedemin sarà sospeso a Madre de Dios ma proseguirà quello convocato dalla Federazione nazionale dei minatori artigianali del Perù (Fenamarpe) nel dipartimento sud-occidentale di Arequipa, dove scontri tra polizia e manifestanti hanno provocato Domenica nella località di Chala almeno sei vittime e una ventina di feriti. Il presidente Alan García ha detto ieri che il decreto è “migliorabile”, ma ha avvisato che non ci saranno negoziati fino a quando la Fenamarpe non consentirà il libero transito sulla strada Panamericana, il cui blocco che vede coinvolti 7000 minatori ha isolato Arequipa, seconda città del paese, ed altri centri abitati del sud. Per i minatori artigianali, la riforma del settore toglierà loro “l’unica forma di sussistenza” nelle aree andine in cui da sempre viene praticata favorendo invece le attività delle grosse compagnie straniere. Diversi analisti attribuiscono al governo una cattiva gestione del settore minerario informale che negli ultimi anni si è esteso senza controllo. La sospensione di nuove concessioni minerarie e la creazione di ‘zone libere dalle miniere’ decise a partire dallo scorso anno a Madre de Dios, nota per la presenza di vasti giacimenti d’oro, lasciano di fatto esclusi i minatori informali che chiedono di essere integrati per non perdere il solo mezzo di sopravvivenza.E' singolare, che il governo adduca ora motivazioni ambientali per giustificare la riforma dell’attività mineraria informale quando fino a poco fa promuoveva “un modello niente affatto sostenibile” teso allo sfruttamento delle risorse naturali, causa di massicce mobilitazioni indigene come quelle dello scorso anno in Amazzonia.

SPAZIO COMUNICAZIONI

L38 SQUAT: "THE WEATHER UNDERGROUND", film-documentario Versione stampabile Mar, 06/04/2010 - 11:51 Inizio:07/04/2010 - 21:00 Fine: 07/04/2010 - 23:59 Promotore evento: L38 SQUAT

Mercoledì 7 aprile, dalle ore 21:00, proiezione del film-documentario "The Weather Underground", di S. Green e B. Siegel (USA 2003) Ottobre 1969: centinaia di ragazzi marciavano verso il quartiere commerciale della Chicago bene, distruggendo le macchine e sfasciando le vetrine dei negozi durante il loro percorso. Fu la prima manifestazione dei "Days of Rage" dei Weather Underground. a L38 Squat - via Giuliotti 8, VI ponte, metro B Laurentina

iniziativa epicentro soliudale al forte prenestino

http://www.autistici.org/ram/wp-content/uploads/2010/04/cratere.jpg

iniziative no CIE in italia, la punta romana è stampata

Si moltiplicano le iniziative contro i Cie e le deportazioni. Segnaliamo quelle che si svolgeranno nei prossimi giorni. Il calendario è, ovviamente, in continuo aggiornamento.

* Giovedì 8 Torino: Donne nei Cie, stupri ed espulsioni - c/o radio black out via Cecchi 21, alle 19.30 (guarda la locandina)

* Sabato 10 Bari: presidio e concerto sotto le mura del Cie Bari-Palese in solidarietà ai migranti reclusi, in viale europa dalle 16 alle 22

* Sabato 10 Modena: presidio informativo sulla situazione di Joy, contro i Cie, le deportazioni e il "pacchetto sicurezza", in piazza della Torre dalle 16.00

* Lunedì 12 Bologna: presidio informativo sulla situazione di Joy, contro i Cie, le deportazioni e il "pacchetto sicurezza" a Bologna, sotto le due Torri dalle 18

* Domenica 18 Cesena: serata antirazzista contro i Centri di Identificazione ed Espulsione, abominio dello Stato democratico, ore 21 allo spazio libertario Sole & Baleno, subb. valzania 27

LE RICETTE DELLA MISERICORDIA

Cosa faremmo se avessimo a disposizione 75 euro al giorno? Sicuramente tante belle cose, ma soprattutto non mangeremmo pasta al pomodoro per mesi e mesi. Invece la Misericordia di Modena, presieduta dal 'fratello di suo fratello' Daniele Giovanardi, che ha in mano la gestione interna dei Cie di Modena e di Bologna, pare proprio pensarla così. I 75 euro al giorno pro capite per "trattenuto/a" dichiarata dai gestori del Cie a Medici senza frontiere (vedi dossier di MsF a pag. 33) a quanto pare non sono sufficienti a garantire un vitto decente, vario ed equilibrato alle e agli "ospiti" (così le/li chiamano, dissimulandone le condizioni di vita e detenzione reali) del lager modenese. Lo stesso vale per i 72 euro pro capite intascati quotidianamente per immigrate e immigrati rinchiusi nel Cie bolognese (vedi dossier di MsF a pag. 25). Perché, allora, non suggerire qualche ricetta della nonna, sana e nutriente, alla Confraternita della Misericordia? Farlo è semplice, basta telefonare ai seguenti numeri:

Sicuramente apprezzeranno i consigli.

iniziativa sul caso aldrovandi al quarticciolo

http://romattiva.splinder.com/post/22517807/ZonaDelSilenzio%40Quarticciolo+9

GR 13:00

ITALIA

Napoli, via i gay dal Vomero. Richiesta choc del consigliere Pdl

Andrea Fonsmorti, consigliere Pdl della V municipalità di Napoli, ha un chiodo fisso: i gay. Non li tollera, c'è poco da fare. Due anni fa, per esempio, riuscì a scongiurare la creazione di un registro per le Unioni civili presso la Municipalità: un'iniziativa di cui continua a vantarsi.

Adesso, però, i gay l'hanno fatta davvero grossa: gli hanno piazzato un circolo proprio accanto alla sede del suo club della libertà, "uno scempio per la comunità vomerese che sottare al quartiere decoro, decenza e pulizia". Come hanno potuto? Proprio a lui che è quotidianamente impegnato nella "difesa dei valori come quello della famiglia e della sacralità delle unioni".

Ma il consigliere non si scoraggia e chiede l'immediato trasloco del circolo gay sotto la casa del presidente della municipalità Mario Coppeto (accusato da Fonsmorti di ammiccare ai gay per ottenere i loro voti) e invoca allo stesso tempo un intervento del Cardinale e dei vertici del partito.

MILANO

rimossa la targa dei partigiani in via Segantini

In via Segantini (ang. via Darwin) senza nessun avviso è stata rimossa sia la targa che la lapide commemoravativa dei 2 partigiani anonimi e il comandante partigiano Ortuali Massimiliano, uccisi dai nazi-fascisti in fuga nel 1945. La ditta edile che ha rifatto il muro e responsabile dei lavori del NABA, alla richiesta di spiegazioni, fa melina... ............................................................... QUI IL 12-4-1945 ALL'ALBA DELLA LIBERAZIONE UNITAMENTE A DUE IGNOTI COMBATTENTI CADEVA FUCILATO IL PARTIGIANO ORTUALI MASSIMILIANO COMANDANTE DELLA 114° BRIGATA G.GARIBALDI

ROMA

8 Aprile - Assemblea pubblica No CIE

In seguito alla rivolta nella notte a cavallo tra il 29 ed il 30 di marzo scorso all'interno del CIE di Ponte Galeria a Roma, duramente repressa dalle forze dell'ordine e culminata con l'evasione di 4 uomini ed il processo per direttissima per 18 persone, alcuni compagni e compagne di Roma hanno da subito dato una risposta di solidarietà attraverso un presidio davanti il tribunale di Piazzale Clodio e convocando un'assemblea cittadina.

1)Chiusura immediata dei CIE; 2)Rifiuto totale verso il "pacchetto sicurezza"; 3)Libertà di movimento con o senza documenti validi.

Per continuare a discutere riguardo queste proposte e le future mobilitazioni, l'assemblea ha dato un nuovo appuntamento pubblico per il giorno giovedì 8 aprile alle ore 19 presso il centro sociale Forte Prenestino.

ESTERI

FRANCIA

Greenpeace smonta le rotaie della ferrovia nucleare francese Tricatin - Pierrelatte

Stamattina 8 attivisti di Greenpeace hanno smontato le rotaie della ferrovia che collega la centrale nucleare di Tricastin e la ferrovia di Pierrelatte (Drôme). Altri tre attivisti si sono incatenati ai binari. «Questa via - spiega Greenpeace France - doveva accogliere stamattina il convoglio di scorie nucleari francesi in partenza per Le Havre, dove la nave russa Kapitan Kuroptev, le attende per prendere il mare fino a San Pietroburgo. Le forze dell'ordine e gli industriali cercano una soluzione per far partire il convoglio...».

I due blitz di oggi fanno parte di una serie di azioni che Greenpeace ha messo a segno in Francia e Russia dall'inizio dell'anno per far cessare le esportazioni di scorie

Afghanistan, esplode bomba al passaggio di convoglio Usa: un morto e 15 feriti

Il fatto, avvenuto a Jalalabad, è probabilmente opera di un kamikaze

Un morto e 15 feriti. E'il bilancio di un attentato avvenuto oggi a Jalalabad, nell'Afghnaistan orientale.

In base alle dichiarazioni del portavoce del governatore di Nangharar, nove dei feriti sarebbero in gravi condizioni, e l'esplosione avrebbe danneggiato parte del veicolo militare.

All'alba nella fabbrica è divampato un incendio, mentre erano in corso le operazioni per spegnere le fiamme, si è verificata una violenta esplosione

Incidente sul lavoro in una fabbrica per la trasformazione del carbone a Gennevilliers, nella periferia di Parigi. Un'esplosione, preceduta da un incendio, di origine ancora indeterminata, ha causato la morte di un agente della sicurezza. Dodici i feriti, fra cui quattro poliziotti e altrettanti pompieri.

PERÙ

SCIOPERO MINATORI NEL SUD, VITTIME TRA I MANIFESTANTI

Prosegue in un clima di forte tensione nel sud del paese lo sciopero indetto da migliaia di minatori artigianali che da Domenica mantengono bloccato un tratto della strada Panamericana nei pressi di Chala, dove scontri tra manifestanti e polizia anti-sommossa hanno provocato almeno cinque vittime. La protesta è stata convocata dalla Federazione nazionale dei minatori artigianali del Perú dopo l’entrata in vigore del decreto d’urgenza con cui il governo ha disposto la riforma del settore minerario nella regione amazzonica sud-orientale di Madre de Dios, dove si concentra la maggior parte dei lavoratori informali, soprattutto nei giacimenti di oro.

gror100407 (last edited 2010-04-07 17:30:54 by anonymous)