Size: 186
Comment:
|
Size: 6330
Comment:
|
Deletions are marked like this. | Additions are marked like this. |
Line 1: | Line 1: |
##master-page:SlideTemplate ##master-date:Unknown-Date #format wiki #language en #pragma section-numbers off <<Navigation(slides)>> = Title = |
'''ITALIA''' |
Line 9: | Line 3: |
... | |
Line 11: | Line 4: |
##<<Navigation(siblings)>> | '''Napoli, via i gay dal Vomero. Richiesta choc del consigliere Pdl''' Andrea Fonsmorti, consigliere Pdl della V municipalità di Napoli, ha un chiodo fisso: i gay. Non li tollera, c'è poco da fare. Due anni fa, per esempio, riuscì a scongiurare la creazione di un registro per le Unioni civili presso la Municipalità: un'iniziativa di cui continua a vantarsi. Adesso, però, i gay l'hanno fatta davvero grossa: gli hanno piazzato un circolo proprio accanto alla sede del suo club della libertà, "uno scempio per la comunità vomerese che sottare al quartiere decoro, decenza e pulizia". Come hanno potuto? Proprio a lui che è quotidianamente impegnato nella "difesa dei valori come quello della famiglia e della sacralità delle unioni". Ma il consigliere non si scoraggia e chiede l'immediato trasloco del circolo gay sotto la casa del presidente della municipalità Mario Coppeto (accusato da Fonsmorti di ammiccare ai gay per ottenere i loro voti) e invoca allo stesso tempo un intervento del Cardinale e dei vertici del partito. '''MILANO''' '''rimossa la targa dei partigiani in via Segantini''' In via Segantini (ang. via Darwin) senza nessun avviso è stata rimossa sia la targa che la lapide commemoravativa dei 2 partigiani anonimi e il comandante partigiano Ortuali Massimiliano, uccisi dai nazi-fascisti in fuga nel 1945. La ditta edile che ha rifatto il muro e responsabile dei lavori del NABA, alla richiesta di spiegazioni, fa melina... ............................................................... QUI IL 12-4-1945 ALL'ALBA DELLA LIBERAZIONE UNITAMENTE A DUE IGNOTI COMBATTENTI CADEVA FUCILATO IL PARTIGIANO ORTUALI MASSIMILIANO COMANDANTE DELLA 114° BRIGATA G.GARIBALDI '''ROMA''' '''8 Aprile - Assemblea pubblica No CIE''' In seguito alla rivolta nella notte a cavallo tra il 29 ed il 30 di marzo scorso all'interno del CIE di Ponte Galeria a Roma, duramente repressa dalle forze dell'ordine e culminata con l'evasione di 4 uomini ed il processo per direttissima per 18 persone, alcuni compagni e compagne di Roma hanno da subito dato una risposta di solidarietà attraverso un presidio davanti il tribunale di Piazzale Clodio e convocando un'assemblea cittadina. si vuole la: 1)Chiusura immediata dei CIE; 2)Rifiuto totale verso il "pacchetto sicurezza"; 3)Libertà di movimento con o senza documenti validi. si è inoltre ragionato su come avviare un lavoro di rete di ampio respiro tra le varie realtà antirazziste in modo tale da portare sostegno pratico ai/alle reclusi/e nei CIE ed a coloro che in seguito alla rivolta si trovano imputati nel processo Per continuare a discutere riguardo queste proposte e le future mobilitazioni, l'assemblea ha dato un nuovo appuntamento pubblico per il giorno giovedì 8 aprile alle ore 19 presso il centro sociale Forte Prenestino. '''ESTERI''' '''FRANCIA''' '''Greenpeace smonta le rotaie della ferrovia nucleare francese Tricatin - Pierrelatte''' Stamattina 8 attivisti di Greenpeace hanno smontato le rotaie della ferrovia che collega la centrale nucleare di Tricastin e la ferrovia di Pierrelatte (Drôme). Altri tre attivisti si sono incatenati ai binari. «Questa via - spiega Greenpeace France - doveva accogliere stamattina il convoglio di scorie nucleari francesi in partenza per Le Havre, dove la nave russa Kapitan Kuroptev, le attende per prendere il mare fino a San Pietroburgo. Le forze dell'ordine e gli industriali cercano una soluzione per far partire il convoglio...». I due blitz di oggi fanno parte di una serie di azioni che Greenpeace ha messo a segno in Francia e Russia dall'inizio dell'anno per far cessare le esportazioni di scorie ''' Afghanistan,''' ''' esplode bomba al passaggio di convoglio Usa: un morto e 15 feriti''' Il fatto, avvenuto a Jalalabad, è probabilmente opera di un kamikaze Un morto e 15 feriti. E'il bilancio di un attentato avvenuto oggi a Jalalabad, nell'Afghnaistan orientale. un ordigno sarebbe esploso al passaggio di un convoglio militare statunitense, ma non ha causato vittime tra i soldati Usa. In base alle dichiarazioni del portavoce del governatore di Nangharar, nove dei feriti sarebbero in gravi condizioni, e l'esplosione avrebbe danneggiato parte del veicolo militare. '''Francia''' '''incidente sul lavoro a Gennevilliers: un morto e dodici feriti''' All'alba nella fabbrica è divampato un incendio, mentre erano in corso le operazioni per spegnere le fiamme, si è verificata una violenta esplosione Incidente sul lavoro in una fabbrica per la trasformazione del carbone a Gennevilliers, nella periferia di Parigi. Un'esplosione, preceduta da un incendio, di origine ancora indeterminata, ha causato la morte di un agente della sicurezza. Dodici i feriti, fra cui quattro poliziotti e altrettanti pompieri. L'incidente è avvenuto all'alba: agenti e vigili del fuoco sono accorsi sul posto per sedare l'incendio. Circa un'ora dopo, quando erano in corso le operazioni per spegnere le fiamme, si è verificata la violenta esplosione. Il ministro degli Interni francese, si è immediamente recato a Gennevilliers e ha dichiarato che è "ancora troppo presto" per dare una spiegazione esauriente sulle circostanze dell'incidente. Ha, inoltre, spiegato che l'esplosione è avvenuta in un forno ad elevatissime temperature che non si può raggiungere con il getto dell'acqua. Fatto che ha ulteriormente complicato lo spegnimento dell'incendio. '''PERÙ''' '''SCIOPERO MINATORI NEL SUD, VITTIME TRA I MANIFESTANTI''' Prosegue in un clima di forte tensione nel sud del paese lo sciopero indetto da migliaia di minatori artigianali che da Domenica mantengono bloccato un tratto della strada Panamericana nei pressi di Chala, dove scontri tra manifestanti e polizia anti-sommossa hanno provocato almeno cinque vittime. La protesta è stata convocata dalla Federazione nazionale dei minatori artigianali del Perú dopo l’entrata in vigore del decreto d’urgenza con cui il governo ha disposto la riforma del settore minerario nella regione amazzonica sud-orientale di Madre de Dios, dove si concentra la maggior parte dei lavoratori informali, soprattutto nei giacimenti di oro. |
ITALIA
Napoli, via i gay dal Vomero. Richiesta choc del consigliere Pdl
Andrea Fonsmorti, consigliere Pdl della V municipalità di Napoli, ha un chiodo fisso: i gay. Non li tollera, c'è poco da fare. Due anni fa, per esempio, riuscì a scongiurare la creazione di un registro per le Unioni civili presso la Municipalità: un'iniziativa di cui continua a vantarsi.
Adesso, però, i gay l'hanno fatta davvero grossa: gli hanno piazzato un circolo proprio accanto alla sede del suo club della libertà, "uno scempio per la comunità vomerese che sottare al quartiere decoro, decenza e pulizia". Come hanno potuto? Proprio a lui che è quotidianamente impegnato nella "difesa dei valori come quello della famiglia e della sacralità delle unioni".
Ma il consigliere non si scoraggia e chiede l'immediato trasloco del circolo gay sotto la casa del presidente della municipalità Mario Coppeto (accusato da Fonsmorti di ammiccare ai gay per ottenere i loro voti) e invoca allo stesso tempo un intervento del Cardinale e dei vertici del partito.
MILANO
rimossa la targa dei partigiani in via Segantini
In via Segantini (ang. via Darwin) senza nessun avviso è stata rimossa sia la targa che la lapide commemoravativa dei 2 partigiani anonimi e il comandante partigiano Ortuali Massimiliano, uccisi dai nazi-fascisti in fuga nel 1945. La ditta edile che ha rifatto il muro e responsabile dei lavori del NABA, alla richiesta di spiegazioni, fa melina... ............................................................... QUI IL 12-4-1945 ALL'ALBA DELLA LIBERAZIONE UNITAMENTE A DUE IGNOTI COMBATTENTI CADEVA FUCILATO IL PARTIGIANO ORTUALI MASSIMILIANO COMANDANTE DELLA 114° BRIGATA G.GARIBALDI
ROMA
8 Aprile - Assemblea pubblica No CIE
In seguito alla rivolta nella notte a cavallo tra il 29 ed il 30 di marzo scorso all'interno del CIE di Ponte Galeria a Roma, duramente repressa dalle forze dell'ordine e culminata con l'evasione di 4 uomini ed il processo per direttissima per 18 persone, alcuni compagni e compagne di Roma hanno da subito dato una risposta di solidarietà attraverso un presidio davanti il tribunale di Piazzale Clodio e convocando un'assemblea cittadina.
- si vuole la:
1)Chiusura immediata dei CIE; 2)Rifiuto totale verso il "pacchetto sicurezza"; 3)Libertà di movimento con o senza documenti validi.
- si è inoltre ragionato su come avviare un lavoro di rete di ampio respiro tra le varie realtà antirazziste in modo tale da portare sostegno pratico ai/alle reclusi/e nei CIE ed a coloro che in seguito alla rivolta si trovano imputati nel processo
Per continuare a discutere riguardo queste proposte e le future mobilitazioni, l'assemblea ha dato un nuovo appuntamento pubblico per il giorno giovedì 8 aprile alle ore 19 presso il centro sociale Forte Prenestino.
ESTERI
FRANCIA
Greenpeace smonta le rotaie della ferrovia nucleare francese Tricatin - Pierrelatte
Stamattina 8 attivisti di Greenpeace hanno smontato le rotaie della ferrovia che collega la centrale nucleare di Tricastin e la ferrovia di Pierrelatte (Drôme). Altri tre attivisti si sono incatenati ai binari. «Questa via - spiega Greenpeace France - doveva accogliere stamattina il convoglio di scorie nucleari francesi in partenza per Le Havre, dove la nave russa Kapitan Kuroptev, le attende per prendere il mare fino a San Pietroburgo. Le forze dell'ordine e gli industriali cercano una soluzione per far partire il convoglio...».
I due blitz di oggi fanno parte di una serie di azioni che Greenpeace ha messo a segno in Francia e Russia dall'inizio dell'anno per far cessare le esportazioni di scorie
Afghanistan, esplode bomba al passaggio di convoglio Usa: un morto e 15 feriti
Il fatto, avvenuto a Jalalabad, è probabilmente opera di un kamikaze
Un morto e 15 feriti. E'il bilancio di un attentato avvenuto oggi a Jalalabad, nell'Afghnaistan orientale.
- un ordigno sarebbe esploso al passaggio di un convoglio militare statunitense, ma non ha causato vittime tra i soldati Usa.
In base alle dichiarazioni del portavoce del governatore di Nangharar, nove dei feriti sarebbero in gravi condizioni, e l'esplosione avrebbe danneggiato parte del veicolo militare.
Francia
incidente sul lavoro a Gennevilliers: un morto e dodici feriti
All'alba nella fabbrica è divampato un incendio, mentre erano in corso le operazioni per spegnere le fiamme, si è verificata una violenta esplosione
Incidente sul lavoro in una fabbrica per la trasformazione del carbone a Gennevilliers, nella periferia di Parigi. Un'esplosione, preceduta da un incendio, di origine ancora indeterminata, ha causato la morte di un agente della sicurezza. Dodici i feriti, fra cui quattro poliziotti e altrettanti pompieri.
- L'incidente è avvenuto all'alba: agenti e vigili del fuoco sono accorsi sul posto per sedare l'incendio. Circa un'ora dopo, quando erano in corso le operazioni per spegnere le fiamme, si è verificata la violenta esplosione. Il ministro degli Interni francese, si è immediamente recato a Gennevilliers e ha dichiarato che è "ancora troppo presto" per dare una spiegazione esauriente sulle circostanze dell'incidente. Ha, inoltre, spiegato che l'esplosione è avvenuta in un forno ad elevatissime temperature che non si può raggiungere con il getto dell'acqua. Fatto che ha ulteriormente complicato lo spegnimento dell'incendio.
PERÙ
SCIOPERO MINATORI NEL SUD, VITTIME TRA I MANIFESTANTI
Prosegue in un clima di forte tensione nel sud del paese lo sciopero indetto da migliaia di minatori artigianali che da Domenica mantengono bloccato un tratto della strada Panamericana nei pressi di Chala, dove scontri tra manifestanti e polizia anti-sommossa hanno provocato almeno cinque vittime. La protesta è stata convocata dalla Federazione nazionale dei minatori artigianali del Perú dopo l’entrata in vigore del decreto d’urgenza con cui il governo ha disposto la riforma del settore minerario nella regione amazzonica sud-orientale di Madre de Dios, dove si concentra la maggior parte dei lavoratori informali, soprattutto nei giacimenti di oro.