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ITALIA

scontri roma 3 Nella notte Casa Pound e Blocco Studentesco sono tornati in zona San Paolo Ostiense dove nelle notte tra martedi e mercoledi avevano tentato di aggredire gli attivisti della Rete sociale dell’XI municipio che li avevano prontamente respinti. Alcune decine di auto, coadiuvate da alcune volanti di Polizia e Carabinieri, hanno scorrazzato per ore in lungo e in largo, attaccando manifesti sulla loro campagna elettorale. Lo hanno fatto esplicitamente scortati e protetti dalle forze dell’ordine che presidiavano tutta la zona. Nel frattempo il laboratorio Acrobax era presidiato da molteplici realtà antifasciste della città, giunte sul posto in pochissimo tempo.

AGGIORNAMENTI SULLA MORTE DI MARCELLO LONZI Corrispondenza con la mamma di Marcello

NO DAL MOLIN: PRESIDIO IN DIFESA DEL PARCO DELLA PACE

Sabato di lotta atteso anche a Vicenza per la lotta contro il Dal Molin. Alle 12 si terrà un presidio di fronte ai cancelli civili della base militare americana. Obiettivo: difendere il diritto della popolazione vicentina alla realizzazione del Parco della Pace, previsto dal Consiglio Comunale ma minacciato dai voraci appetiti di guerra. Il servizio con Teo, No Dal Molin Vicenza

NO TAV: SABATO E MARTEDI' OFFENSIVA MEDIATICA

Nuova offensiva mediatica dei No Tav, che sabato 17 aprile saranno in venti piazze di Torino e martedi davanti al Parlamento Europeo per spiegare quanto l'alta velocita' Torino-Lione sia dannosa per l'ambiente e inutilmente dispendiosa. Unico luogo vietato, ai No Tav, la centralissima piazza Castello, dedicata allo show mediatico dell'Ostensione della Sindone. Il servizio con Maria Matteo, Comitato No Tav Autogestione di Torino

protesta contro impianti incenerimento

domani a Parma la prima 'Manifestazione nazionale contro tutti gli inceneritori', organizzata dal coordinamento locale contro l'impianto da 130.000 tonnellate l'anno progettato nella frazione di Ugozzolo,a cui parteciperanno centinaia di realtà di lotte italianeconcordi nel proporre un'alternativa nel trattamento dei rifiuti.

INCIDENTI LAVORO Un chiodo di grosse dimensioni ha letteralmente trapassato il bulbo oculare a un operaio, forse un immigrato, causandogli una forte emorragia. È accaduto in Vallerano, in provincia di Viterbo. L'uomo è stato trasportato al policlinico Gemelli di Roma a bordo di un'eliambulanza. Le sue condizioni sono state definite gravi dai medici che lo hanno in cura, anche se non sarebbe in pericolo di vita. Secondo i sanitari potrebbe aver perso definitivamente la vista all'occhio trafitto. Secondo i primi accertamenti dei carabinieri e degli ispettori della Asl, il chiodo potrebbe essere saltato mentre veniva conficcato in un'impalcatura in legno e durante la traiettoria avrebbe colpito l'occhio dell'operaio.

Napoli.Minori rifugiati: Protesta al Santobono - Direttore Sanitario smentisce "certezze" Questura leggiamo uno stralcio del comunicato degli antirazzisti e delle antirazziste napoletani Una quarantina di attivisti italiani e migranti, sono stati oggi a protestare negli uffici amministrativi dell'Azienda Santobono mentre fuori veniva distribuito un volantino ed esposto uno striscione con la scritta "I medici curano non deportano!". La protesta è nata dalla volontà di avere chiarezza sui tanti troppi interrogativi nati sulla tutela dei diritti dei minori rifugiati, che la polizia aveva trasferito nel CIE di Brindisi dopo "l'esame del polso" all'Ospedale Santobono. Esame che avveniva 4 giorni dopo l'emissione del verbale di respingimento che quindi in presenza dei minori era stato redatto dalla polizia di frontiera senza alcuna giustificazione, ma anzi con un procedimento illecito che violava i loro diritti legali. Poi l'11 aprile gli esami, che malgrado l'evidente contrasto con la giovanissima età dei ragazzi apparentemente cautelavano la procedura perchè i vertici della Questura affermavano che secondo gli esami dimostravano i ragazzi avrebbero avuto un età ossea di ben piu di venti anni, sapendo che l'esame presenta molti margini di incertezza (di circa due anni) e che "nel dubbio" la legge e le stesse circolari ministeriali "impongono" la tutela del minore che non può essere respinto o internato in un CIE. La protesta si è conclusa con un incontro/confronto con il Direttore Sanitario della struttura Ospedaliera dott. Enrico De Campora e con il direttore del Reparto di Pediatria.

ESTERI

Striscia di Gaza, scontri a fuoco tra la Resistenza palestinese e le forze di occupazione. Gaza Sono in corso da questa mattina scontri a fuoco tra la Resistenza palestinese e le forze di occupazione israeliane. L'esercito di Israele ha riferito che le proprie truppe hanno colpito un combattente palestinese nella Striscia di Gaza.Una fonte della sicurezza israeliana, intanto, ha affermato che il palestinese è stato ucciso negli scontri.Le brigate al-Aqsa, ala armata di Fatah, hanno confermato che uno dei membri è stato ferito, mentre un altro risulta disperso.Un portavoce militare israeliano ha affermato che le truppe hanno individuato e colpito un palestinese "mentre tentava di interrare un ordigno esplosivo lungo la recinzione di confine vicino al valico di Karni.Una granata è stata lanciata contro le nostre forze –ha riferito il portavoce. Ma non sono stati segnalati soldati feriti, ha concluso.

AFGHANISTAN: IL CHIRURGO BRESCIANO MARCO GARATTI NEL MIRINO.

Matteo Pagani, Matteo Dell'Aira e Marco Garatti restano nelle mani del governo di Kabul. A preoccupare e' in particolare la posizione del bresciano Garatti, accusato di essere non solo coinvolto nell'ipotetico complotto armato contro il governatore di Helmand, azione per cui avrebbe intascato mezzo milione di dollari, ma anche di aver attirato con una trappola nel sud del paese il giornalista di Repubblica Daniele Mastrogiacomo, rapito nel 2007. La pesantezza delle accuse contro Garatti è pari solo alla surrealta'. Piu' volte lo stesso Mastrogiacomo ha infatti ribadito di non avere mai conosciuto ne' contattato, direttamente o indirettamente, Garatti. Accanto al chirurgo bresciano si schierano anche amici e colleghi: in pochi giorni oltre 300 colleghi e pazienti hanno firmato una petizione in suo favore all'ospedale Sant'Orsola di Brescia, dove Garatti ha operato. Andrea Bartoli, medico bresciano e amico di Marco, ha inoltre spedito una lettera aperta agli onorevoli Paroli (sindaco di Brescia) e Molgora (presidente della Provincia di Brescia e sottosegretario all'Economia) affinche' facciano qualcosa a favore del nostro concittadino impegnato da anni in attivita' umanitarie con Emergency, in Afghanistan e non solo. Il servizio con Andrea Bartoli, medico amico di Marco Garatti. CORRISPONDENZA EMERGENCY

Il Comunicato degli amici e dei familiari degli imputati livornesi:

In questi giorni si è avuta una importante vittoria legale che può contribuire pian piano a ritornare alla realtà dei fatti e a fare luce sugli errori commessi dal Tribunale del Riesame di Firenze nei primi mesi successivi agli arresti dei nostri cari.

La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso degli imputati accusati ingiustamente per i fatti di Pistoia, annullando l'ordinanza del Tribunale del Riesame di Firenze che aveva confermato i loro arresti.

Ancora non conosciamo le motivazioni, che saranno rese note dalla Cassazione solo nei prossimi giorni, ma riusciamo ad intravedere spiragli per giungere a una verità processuale giusta.

Finalmente, un tribunale ha ammesso gli errori compiuti dagli inquirenti nella fase iniziale e ha in sostanza sconfessato la necessità degli arresti preventivi; raramente e solo di fronte a importanti elementi il tribunale di più alto grado accoglie questo tipo di ricorsi. La Cassazione ha chiesto dunque al Riesame di Firenze di pronunciare un nuovo giudizio, sulla base degli errori commessi.

Questo provvedimento, mette ancora più in luce l'inutilità del ricorso del PM che il 21 Aprile presso il Riesame di Firenze, chiederà che vengano nuovamente arrestati tutti gli imputati, anche se lo stesso collegio giudicante aveva tolto le misure custodiali in seguito alla prima udienza del processo di primo grado attualmente in corso a Pistoia.

L'accusa di devastazione e saccheggio, già caduta nella sentenza Tonarelli (che oltretutto avendo scelto il rito abbreviato, non ha potuto portare elementi di difesa e l'interrogatorio dei testi), è stata probabilmente messa in discussione anche dalla Cassazione.

Appare ovvio adesso il suo uso strumentale, per giustificare pesanti, quanto inutili misure cautelari, date sull'onda del polverone mediatico-politico alzatosi immediatamente dopo i fatti.

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gror100416 (last edited 2010-04-16 17:56:17 by anonymous)