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Sommario
In primo Piano
AFGHANISTAN: IL CHIRURGO BRESCIANO MARCO GARATTI NEL MIRINO.
Matteo Pagani, Matteo Dell'Aira e Marco Garatti restano nelle mani del governo di Kabul. A preoccupare e' in particolare la posizione del bresciano Garatti, accusato di essere non solo coinvolto nell'ipotetico complotto armato contro il governatore di Helmand, azione per cui avrebbe intascato mezzo milione di dollari, ma anche di aver attirato con una trappola nel sud del paese il giornalista di Repubblica Daniele Mastrogiacomo, rapito nel 2007. La pesantezza delle accuse contro Garatti è pari solo alla surrealta'. Piu' volte lo stesso Mastrogiacomo ha infatti ribadito di non avere mai conosciuto ne' contattato, direttamente o indirettamente, Garatti. Accanto al chirurgo bresciano si schierano anche amici e colleghi: in pochi giorni oltre 300 colleghi e pazienti hanno firmato una petizione in suo favore all'ospedale Sant'Orsola di Brescia, dove Garatti ha operato. Andrea Bartoli, medico bresciano e amico di Marco, ha inoltre spedito una lettera aperta agli onorevoli Paroli (sindaco di Brescia) e Molgora (presidente della Provincia di Brescia e sottosegretario all'Economia) affinche' facciano qualcosa a favore del nostro concittadino impegnato da anni in attivita' umanitarie con Emergency, in Afghanistan e non solo. Il servizio con Andrea Bartoli, medico amico di Marco Garatti
Editoriale
NOTIZIE BREVI
ITALIA
manifestazione nazionale contro gli inceneritori E' in programma sabato a Parma la prima 'Manifestazione nazionale contro tutti gli inceneritori', organizzata dal locale coordinamento contro l'impianto da 130.000 tonnellate l'anno progettato nella frazione di Ugozzolo, ma con centinaia di sigle italiane aderenti e concordi nel proporre un'alternativa nel trattamento dei rifiuti. L'alternativa proposta e' la strategia 'rifiuti zero' promossa da Paul Connett, docente di chimica alla St.Lawrence University (New York) e consulente Onu per la gestione dei rifiuti, annunciato a Parma per il dibattito serale che venerdi' precedera' la giornata nazionale. Una strategia composta in sostanza da tanta raccolta differenziata e riciclo, applicata dai cittadini e organizzata dalle amministrazioni pubbliche, insieme alla partecipazione dell'industria, affinche' - tra l'altro - si progettino meglio i prodotti: tutto cio' che non e' riutilizzabile, riciclabile o compostabile - si afferma - e' un errore di progettazione e deve essere corretto. Annunciati a Parma anche Joan Marc Simon dell'associazione Gaia (Global alliance for incinerator alternatives), Patrizia Gentilini di Isde Italia (Associazione medici per l'ambiente), Rossano Ercolini di Ambientefuturo, Enzo Favoino della Scuola Agraria del Parco di Monza. L'incenerimento dei rifiuti, obiettano alcuni promotori, e' dannoso per le emissioni di diossine, metalli pesanti, furani e altre 200 sostanze tossiche, senza contare che questi impianti inquinano le acque, producono ceneri tossiche, deturpano il territorio. Organizzata da gestionecorrettarifiuti.it (Gcr), la manifestazione e' appoggiata dalle Federazioni dei Verdi e della Sinistra, Prc, Sel, Movimento di Beppe Grillo, con l'adesione del Popolo Viola, di Ya Basta, delle associazioni Vas, Wwf e Pax Christi tra le altre.
NO DAL MOLIN: PRESIDIO IN DIFESA DEL PARCO DELLA PACE
Sabato di lotta atteso anche a Vicenza per la lotta contro il Dal Molin. Alle 12 si terrà un presidio di fronte ai cancelli civili della base militare americana. Obiettivo: difendere il diritto della popolazione vicentina alla realizzazione del Parco della Pace, previsto dal Consiglio Comunale ma minacciato dai voraci appetiti di guerra. Il servizio con Teo, No Dal Molin Vicenza
NO TAV: SABATO E MARTEDI' OFFENSIVA MEDIATICA
Nuova offensiva mediatica dei No Tav, che sabato 17 aprile saranno in venti piazze di Torino e martedi davanti al Parlamento Europeo per spiegare quanto l'alta velocita' Torino-Lione sia dannosa per l'ambiente e inutilmente dispendiosa. Unico luogo vietato, ai No Tav, la centralissima piazza Castello, dedicata allo show mediatico dell'Ostensione della Sindone. Il servizio con Maria Matteo, Comitato No Tav Autogestione di Torino
AGGIORNAMENTI SULLA MORTE DI MARCELLO LONZI
Corrispondenza con la mamma di Marcello
Fatti di Pistoia: vittoria in Cassazione
Nella giornata di ieri la Corte di Cassazione ha annullato l'ordinanza del Tribunale del Riesame di Firenze che aveva confermato gli arresti per i sei imputati livornesi in merito ai fatti di Pistoia dell'11 ottobre scorso quando, ricordiamo, le forze dell'ordine avevano fatto irruzione in un'assemblea regionale contro le ronde, perquisendo e traendo in arresto alcune persone con l'accusa di devastazione e saccheggio della vicina sede dell'organizzazione neofascista Casa Pound.
Il tribunale del Riesame dovrà a questo punto pronunciarsi nuovamente, tenendo conto delle motivazioni dell'annullamento, che può essere dovuto all'erronea applicazione del reato di devastazione e saccheggio, all'aver ignorato in tutto o in parte le ragioni della difesa, o entrambe le cose.
Una decisione tutta politica, insomma, che ha portato sei imputati incensurati a subire mesi di detenzione, prima in carcere e poi agli arresti domiciliari, e ad essere tutt'ora sottoposti all'obbligo di dimora notturno. _
Il Comunicato degli amici e dei familiari degli imputati livornesi:
In questi giorni si è avuta una importante vittoria legale che può contribuire pian piano a ritornare alla realtà dei fatti e a fare luce sugli errori commessi dal Tribunale del Riesame di Firenze nei primi mesi successivi agli arresti dei nostri cari.
La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso degli imputati accusati ingiustamente per i fatti di Pistoia, annullando l'ordinanza del Tribunale del Riesame di Firenze che aveva confermato i loro arresti.
Ancora non conosciamo le motivazioni, che saranno rese note dalla Cassazione solo nei prossimi giorni, ma riusciamo ad intravedere spiragli per giungere a una verità processuale giusta.
Finalmente, un tribunale ha ammesso gli errori compiuti dagli inquirenti nella fase iniziale e ha in sostanza sconfessato la necessità degli arresti preventivi; raramente e solo di fronte a importanti elementi il tribunale di più alto grado accoglie questo tipo di ricorsi. La Cassazione ha chiesto dunque al Riesame di Firenze di pronunciare un nuovo giudizio, sulla base degli errori commessi.
Questo provvedimento, mette ancora più in luce l'inutilità del ricorso del PM che il 21 Aprile presso il Riesame di Firenze, chiederà che vengano nuovamente arrestati tutti gli imputati, anche se lo stesso collegio giudicante aveva tolto le misure custodiali in seguito alla prima udienza del processo di primo grado attualmente in corso a Pistoia.
L'accusa di devastazione e saccheggio, già caduta nella sentenza Tonarelli (che oltretutto avendo scelto il rito abbreviato, non ha potuto portare elementi di difesa e l'interrogatorio dei testi), è stata probabilmente messa in discussione anche dalla Cassazione.
Appare ovvio adesso il suo uso strumentale, per giustificare pesanti, quanto inutili misure cautelari, date sull'onda del polverone mediatico-politico alzatosi immediatamente dopo i fatti.
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