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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

Femminicidi. la guerra degli uomini contro le donne

11 maggio:

Trento - 7 uomini italiani rapinavano e violentavano prostitute

Torino - Un uomoha accoltellato e ucciso con trenta coltellate la moglie di 35 anni.

Sanremo - Un uomo italiano, prende a sprangate la sua vicina e poi muore

GELA (CALTANISSETTA) - Un uomo italiano ( di professione la guardia giurata ) ha ucciso la moglie perchè voleva separarsi da lui

10 Maggio:

MESTRE - Uomo italiano accusato di percosse e persecuzione nei confronti della ex moglie Sassari - Italiano accusato di stalking nei confronti dell'ex moglie

TORINO - Un uomo, rifiutato da una ragazza che non ha accettato le sue avances, tenta di ucciderla darle fuoco.

9 Maggio:

Vibo - Cinque adolescenti stuprano una ragazzina disabile

Avola - Italiano uccide la moglie e poi si suicida

Taranto - Uomo italiano arrestato in flagrante per atti persecutori compiuti nei confronti della sua ex convivente

Sestu - Uomo italiano arrestato per “stalking” e “violazione di domicilio”, mentre tentava di forzare il portone di ingresso della abitazione della sua ex convivente

Taranto - Italiano accusato di rapina e stupro ad una donna nigeriana

8 Maggio:

Bisceglie - Insegnante (italiano) accusato di violenza sessuale su una studentessa

CATANIA: PERSEGUITA la EX MOGLIE, COMMERCIANTE ARRESTATO PER STALKING

Avellino: un uomo arrestato due volte in 6 mesi per persecuzioni contro la ex fidanzata

Uomini stuprano in branco la conoscente di uno di loro

CASTELFRANCO - un gruppo di uomini romeni avevano stuprato per ore una donna, tra sono indagati

Di lavoro si muore perchè di precarietà si vive

LECCE - Un operaio edile di 54 anni di Novoli (Le) e' stato ricoverato in prognosi riservata in neurochirurgia del Fazzi, in seguito ad un infortunio sul lavoro. Stamattina l'uomo stava lavorando su una impalcatura in via Gorizia a Novoli, quando, forse per aver perso l'equilibrio, e' precipitato da un'altezza di circa tre metri, battendo il capo. Sul posto, per gli accertamenti, sono intervenuti i carabinieri e gli ispettori dello Spesal. 10 MAGGIO

BERTINORO (FORLI'-CESENA) - Tragedia sul lavoro in un podere in localita' Panighina di Bertinoro, nel forlivese. Un uomo di 85 anni, Pasquino Conti, molto noto nella zona perche' per oltre 50 anni aveva fatto il sacrestano nella chiesa della locale parrocchia, e' morto schiacciato dal suo trattore. L'incidente e' avvenuto attorno alle 8,30, quando l'anziano, intenzionato a spargere un anticrittogamico nel suo frutteto, ha cominciato, all'interno di un magazzino in lamiera dove si trovano le macchine agricole, la manovra per agganciare il carrello della cisterna contenente il liquido al trattore cingolato. Nel momento in cui l'uomo si e' trovato dietro alla cisterna, il trattore, per cause ancora da accertare, e' improvvisamente partito in retromarcia. Nulla da fare per l'anziano, rimasto schiacciato fra il mezzo meccanico e la parete del magazzino. La morte e' stata istantanea. A accorgersi di quanto era accaduto e' stata la moglie che, notato l'insolito del ritardo del marito, è andata a vedere cosa fosse accaduto e ha fatto la tragica scoperta. Al loro arrivo i sanitari del 118 non hanno potuto fare altro che costatare il decesso. Sono intervenuti vigili del fuoco e carabinieri.

CAMPOBASSO - Un anziano di ottanta anni e' morto a Trivento (Campobasso) a causa di un incidente agricolo. L'uomo e' stato investito dal suo trattore. Sull'episodio sono in corso le indagini dei carabinieri. Sul posto sono intervenuti anche i medici del 118.

Ocse, salari: l'Italia peggio Grecia, Irlanda e Spagna

I salari netti italiani sono mediamente inferiori non solo a quelli di Paesi come Stati Uniti, Germania, Francia, Regno Unito, ma anche agli stipendi di altri Paesi europei che sembrerebbero in maggiori difficoltà economiche, come Grecia, Irlanda e Spagna. È quanto risulta dal Rapporto Ocse Taxing Wages, prendendo in considerazione la tabella sul salario medio di un singolo senza carichi di famiglia (calcolata in dollari e a parità di potere d'acquisto). I salari italiani risultano però più generosi rispetto a quelli dei portoghesi, polacchi, ungheresi. In coda alla classifica i messicani.

L'Italia si colloca per gli stipendi al 23/o posto, con guadagni inferiori al 16,5% rispetto alla media dei trenta Paesi che fanno parte dell'Ocse. I dati sono riferiti al 2009 e l'Italia si colloca nella stessa posizione dell'anno precedente.

Massa

A Massa, cittadina toscana poco lontana da Carrara, storico baluardo dell’antifascismo e dell’anarchia, i militanti di Forza Nuova, il partito neofascista guidato da Roberto Fiore, già condannato dalla magistratura per banda armata e associazione sovversiva in merito alla costituzione di Terza Posizione, sono riusciti ad organizzare un convegno su fede, aborto e vita, venendo ospitati presso il Teatro dei Servi, riempito da una ventina di militanti e dalla presenza, per alcuni minuti, anche dell’illustre leader nazionale.

Una decina di donne dell’associazione “Usciamo dal Silenzio”, nata nel 2005 al fine di difendere la legge 194 sull’aborto, hanno fatto irruzione nella sala per rivendicare la libertà di scelta della donna e contestare la presenza di Forza Nuova. Nel corso di questa azione alcuni fascisti hanno inveito contro le donne, alla presenza della stampa, urlando “stupratele, tanto poi abortiscono”.

Fuori dalla sala era presente anche la “Massa antifascista”, che aveva indetto un partecipato presidio con cui è stato chiesto al sindaco della città Roberto Pucci, eletto due anni fa con il sostegno dell’allora Sinistra Arcobaleno, di redarre una carta da far sottoscrivere ad ogni soggetto politico desideri utilizzare uno spazio pubblico affinché questo “accetti i valori della Costituzione e della Resistenza e riconosca il martirio dei partigiani”.

Bolzano: giovane gay picchiato per strada

Aggressione notturna davanti a un chiosco: "Quando ci siamo scambiati un bacio il gruppetto si è avvicinato e ha cominciato a insultare _ racconta il gay _ poi mi ha scaraventato a terra e mi ha preso a calci e pugni. Credevo di morire". Insultato, rapinato e selvaggiamente picchiato da sette-otto sconosciuti per aver scambiato in pubblico un bacio col suo fidanzato. È accaduto a un ragazzo gay, sabato notte, dopo essere uscito da una festa gay-lesbo alla discoteca “Sei come sei” di Bolzano. Gli aggressori sono fuggiti prima dell'arrivo della polizia.

Carcere - Chiodi e biscotti, scoperto tentativo di evasione ad Ancona

Avevano praticato in maniera rudimentale un foro nel muro della cella, ma sono stati scoperti dagli Agenti in servizio nell'istituto penitenziario di Ancona. Due detenuti: B.C., 54 anni di Africo (RC) e L.M., 49 anni di Catania, entrambi detenuti nel reparto di alta sicurezza del penitenziario, con l'aiuto di un cucchiaio e di un chiodo avevano iniziato a scavare conla speranza, forse, di poter evedare. Dopo il lavoro quotidiano richiudevano il buco, mascherandolo con dei biscotti savoiardi imbevuti con acqua e farina e coperti con un foglio di giornale. Avevano già praticato un buco di circa 22 cm e profondo circa 30 cm.

Speriamo che per una sventata molte di più vadano a buon fine.

BASILICATA NUOVE INUTILI TRIVELLAZIONI

E' notizia di questi giorni che la società texana Aleanna Resources LLC di Houston (USA) ha presentato all'Ufficio Compatibilità Ambientale del Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata, la verifica alla Valutazione di Impatto Ambientale per il permesso di ricerca idrocarburi in 13 comuni della Basilicata (e 2 in Puglia), per un territorio complessivo pari a 561 Kmq. L'Aleanna Resources LLC ha sede legale ad Houston (Texas), negli States, e a Matera in Basilicata, ed una società attiva nei campi di esplorazione e produzione di petrolio e gas. In Italia, unico Paese in cui è presente dopo gli USA, ha presentato 13 istanze di permessi di ricerca con obiettivi legati allo stoccaggio di gas. La società nutre un certo interesse nel realizzare operazioni di esplorazioni nella zona, per scovare gas e petrolio.

è palese la totale incompatibilità tra estrazione di idrocarburi e la normale vita agricola di un territorio come la Basilicata. Sono molti gli studi che parlano di una distruzione delle attività agricole in quei territori interessati da estrazione petrolifera. Sui danni alla salute che questo tipo di attività, con tutti gli incidenti ambientali annessi, porta è ormai chiaro e lo dicono in modo ancora più chiaro i dati che vedono in quei territori aumenti di patologie varie. La gente si ammala sempre di più. Non sono nuovi i casi di emissioni nocive nell'ambiente da parte degli impianti di estrazione e lavorazione degli idrocarburi nella vicina Val D'Agri.

Sussistono ragioni molto fondate per ritenere che la crisi finanziaria, partita nel 2007 in modo graduale ed evoluta nel 2008 in un vero e proprio ridimensionamento dell’economia globale, tragga in gran parte la propria origine nell’incapacità di estrarre petrolio greggio in quantità sufficienti, e a costi sufficientemente bassi, tali da sostenere la crescita imposta dall’economia aperta di mercato ormai affermata in tutto il mondo.

???27 maggio: udienza prelimiare per il 10 giugno

Giovedì 27 maggio presso l’aula bunker di Rebibbia, a Roma, si terrà la prima delle udienze di rinvio a giudizio per i compagni arrestati per l’inchiesta partita il 10 giugno 2009. L’accusa per tutti è quella di partecipazione ad un’associazione eversiva denominata ‘Per il comunismo - Brigate Rosse’. Per questa inchiesta, gestita e orchestrata dal procuratore aggiunto di Roma Piero Saviotti e con l’avallo del gip Maurizio Caivano, a giugno sono state fatte decine di perquisizioni in tutta Italia (Lazio, Liguria, Sardegna e Lombardia) e otto sono i compagni indagati. Per loro, in diversi periodi, sono state richieste le misure cautelari in carcere e attualmente sette si trovano nel carcere di Siano, mentre uno è ai domiciliari per ragioni di età. In questa inchiesta, come in molte altre, l’obiettivo ormai dichiarato dei paladini del regime democratico è quello dell’annientamento del pensiero e delle pratiche rivoluzionarie. Il messaggio per tutti i compagni è "spero proprio di sbatterti in carcere per un bel po’, ma se non ci riuscissi comunque ti rendo l’esistenza difficile, così magari avrai meno tempo e voglia di ribellarti". Uno dei prigionieri è stato recentemente licenziato a causa delle imputazioni, mentre ad altri era già successo dopo le perquisizioni ed anche questo è parte del gioco messo in atto dalle istituzioni al fine di fare terra bruciata nella vita dei militanti.

???TRIESTE. "Controllate le persone magre e tatuate"

«Verificate le persone magre e con tatuaggi, anche senza o con pochi denti e con scarsa igiene orale per vedere se hanno precedenti penali». La frase è scritta nel vademecum consegnato ai poliziotti che venerdì notte hanno effettuato i controlli in sette bar di Trieste. Il vademecum è allegato all’ordinanza del questore Francesco Zonno.

Padova - Rete anti-sfratti riunita davanti al Palazzo di giustizia. La casa è un diritto!

Nella giornata di oggi la Rete Anti-Sfratti di Padova ha dato vita ad un volantinaggio attivo di fronte al Palazzo di Giustizia, al fine di raggiungere ed informare tutte quelle persone su cui cade un avviso di sfratto. Sono 60 le sentenze di sfratto che vengono trattate ogni secondo e terzo martedì del mese; 120 sfratti mensili sono rappresentativi della condizione di malessere presente nel territorio padovano e provincia. La Rete Anti-Sfratti strategicamente ha scelto il presente luogo di volantinaggio al fine di offrire un contatto informativo e di sostegno con quanti in questo momento vivono in una situazione di emergenza abitativa.

Con la politica odierna sono previsti circa 1000 sfratti annui che coinvolgono sia cittadini italiani che migranti; pertanto, la Rete si augura di poter trovare una soluzione definitiva a questo problema, visto che le Istituzioni paiono non considerare tutti gli aspetti della problematica in questione, ovvero offrire una casa a tutte quelle persone che vivono dentro la crisi una situazione economicamente precaria.

ESTERI

Ecuador: La protesta degli indigeni contro il progetto di riforma dell'acqua

Dopo l'assedio indigeno al parlamento, con scontri e cariche della polizia, il progetto di Riforma dell'Agua (Ley de Agua) è ancora al centro delle mobilitazioni e del dibattito politico in Ecuador. I lavori parlamentari, sospesi per ben due volte mentre fuori migliaia di indigeni facevano pressione, sono tutt'altro che risolti. La Ley del Agua non è stata approvata.

Come già annunciato dalle organizzazioni indigene, alla mezzanotte di ieri è ripreso il levantamento: cortei e blocchi delle principali vie stradali nelle provincie di Pichincha, Imbabura e Cotopaxi hanno paralizzato il traffico e le attività commerciali con la capitale ecuadoriana. Il traffico è stato paralizzato ad intermittenza in più punti intorno alla città di Quito, tramite blocchi con alberi, pietre e pneumatici. Mentre il presidente della Revolucion Ciudadana Raffel Correa aumenta la sua campagna di criminalizzazione delle popolazioni indigene con ogni suo mezzo di comunicazione, la CONAIE promette resistenza al progetto di riforma dell'acqua e all'istituzione dell'Autorità Unica.

Marlon Santi, presidente della CONAIE, dice "Quando il movimento indigeno si solleva, lo fa per molto tempo". Sono attese infatti migliaia di persone che, dalla regione della Costa, della Sierra e dall'Amazzonia, arriveranno in città per difendere l'acqua, contrapponendo al modello unico di Correa, il modello dei sistemi comunitari delle Giunte dell'Acqua delle Giunte dei Regantes.

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non ho guardato per niente gli esteri...

ANCORA NON TAGLIATO, Nè SELEZIONATO

SABATO 15 MAGGIO 2010 - TORRE MAURA OCCUPATA: RESISTERE < DISTRUGGERE L'URBE TOTALITARIA

Assuefatti alle città del controllo, attraversiamo i loro spazi quotidianamente, ripetitivamente, percorrendo strade identiche l'una all'altra. Viviamo in una routine ambientata nello scenario di una città sottomessa ad una pianificazione territoriale altamente sofisticata e tecnologica: strade disegnate per facilitare l’accesso alla polizia, recinzioni e videosorveglianza ovunque, segregazione degli spazi in funzione del loro utilizzo o delle classi sociali che ne usufruiscono, un’edilizia abitativa che ricalca sempre più i criteri di quella carceraria.

La strada tende a scomparire come luogo di convivenza, di protesta, di rivolta. La perdita di identità dei quartieri, svuotati della propria capacità di vivere delle relazioni umane dirette e non mediate tra i propri abitanti, plasma un territorio vuoto di persone, di idee ed immaginazione. Allo stesso tempo la perdita di memoria storica, anche nei quartieri “popolari”, porta alla scomparsa di qualsiasi legame vivo con le trascorse esperienze di rivolta, che sopravvivono in forma di ricorrenze rituali, spesso semplicemente celebrative.

Il controllo sociale programmato diventa quindi compiutamente totalitario, nel momento in cui l’ideologia securitaria che lo sostiene arriva ad essere inculcata con successo nei singoli individui; è così che i nostri vicini, spinti e convinti a collaborare, sono pronti a trasformarsi all'occorrenza in spie. Il terrore di essere attaccati da una folla di delinquenti affamati, o di dover rinunciare a qualche briciola della tranquillità prodotta dal miraggio del benessere, spingono chi si sente incluso ad applaudire alla criminalizzazione e alla repressione degli esclusi e dei "devianti". Ed è precisamente questa propaganda sistematica della guerra tra poveri a rafforzare la crescente dinamica di fascistizzazione della società.

Intanto le città continuano a crescere: la migrazione dalle campagne, o dalle aree urbane di altre parti del pianeta, converge verso le grandi metropoli alla ricerca della cosiddetta “vita migliore”, spesso identificata in un innalzamento della propria condizione economica, che il più delle volte rimane un miraggio. L'esplosività di questa situazione è stata da tempo recepita dalle istituzioni politiche e militari dell'occidente, come testimonia il documento della NATO "Urban Operations in the year 2020", in cui si prefigurano le modalità di impiego degli eserciti in funzioni di controllo e contrasto dell'insorgenza urbana. Questo inquietante scenario proietta sotto una luce diversa la scelta governativa di dislocare dei militari nelle strade delle nostre città, solo apparentemente "folkloristica", ma in realtà volta ad abituare la popolazione ad uno stato di emergenza permanente; la gestione delle cosiddette calamità naturali recenti, in Abruzzo come ad Haiti, ce ne forniscono un significativo esempio.

Sceglie di vivere nelle metropoli, senza volersi rassegnare a subirne passivamente la deriva liberticida, è una prospettiva di resistenza. Resistere è agire direttamente, rendersi autonomi dalle decisioni imposte dalle istituzioni e responsabili delle proprie vite e dei propri territori, recuperare le strade come terreno di lotta, forzando le barriere dell'urbanismo, liberare spazi dal controllo e dal profitto per dare impulso all'autogestione; senza con ciò accontentarsi di sostituire all'isolamento imposto dall'alto un isolamento scelto autonomamente. Sta a noi passare dalla limitata prospettiva di resistenza a quella più insidiosa, ma allo stesso tempo più stimolante, della riscossa, che abbracci l'azione sovversiva nella più ostile delle condizioni.

ore 18:30 INCONTRO/DIBATTITO: RESISTERE < DISTRUGGERE L'URBE TOTALITARIA CON PRESENTAZIONE DELLO SCRITTO DI ANALISI SUL DOCUMENTO DELLA NATO "URBAN OPERATIONS IN THE YEAR 2020" A CURA DELLA REDAZIONE DI "NONOSTANTE MILANO"

a seguire: CENA VEGAN e CONCERTO con: Anti You - What? - Serial Drinkers

birreria, cucina vegan, distro anarchica, demasterizzazione selvaggia, gran bazar der raccatto, sottoscrizione libera

TORRE MAURA OCCUPATA via delle Averle 10 BUS 105/312/556 trenino ROMA-GIARDINETTI

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12/05 Iniziativa dei Collettivi sull'acqua pubblica alla sapienza

Il 25 aprile 2010, giornata di liberazione dal nazifascismo, è partita in tutta italia la raccolta firme per il referendum sulla ripubblicizzazione dell'acqua pubblica. Sin da grandissima è stata la partecipazione della società civile, in sole due settimane sono state raccolte 250.000 firme. Dietro a questa straordinario attivismo ci sono però delle motivazioni. C'è la volontà di riappropriazione da parte di una comunità espropriata, del bene comune per eccellenza: l'acqua, sul quale non concederemo mai margini di profitto! Per il sapere l'attacco è simile, si vuole ditruggere, definanziare e dismettere l'università pubblica a vantaggio di un uso privatistico. Chi ne trae vantaggio? Per questi motivi da settimane i collettivi universitari di tutta Italia stanno conducendo la campagna referendaria nelle facoltà. Alla Sapienza raccolte più di 1500 firme!

Il collettivo di giurisprudenza, il lab 6B resiste-economia e ateneinrivolta organizzano per domani, a partire dalle ore 17, una Iniziativa pubblica alla Sapienza Mercoledì 12 maggio ore 17 al pratone

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se non fosse che già ci sono molti guai ecco che a Cremona (nell'efficentissima lombardia) con la giunta provinciale di centro-DX fresca fresca di nomina (presidente è SALINI uomo di CL e Formigoniano doc ) si riparte con l'ennesima e iper_ipocrita "applicazione della legge" e: oggi 7 di maggio a Cremona ci sarà il primo "funerale-sepoltura di feti".

Lo so è triste......un po' più di triste.., ci addolora, ci disorienta ; fa persino - a tratti, ridere, anche se molto amaramente-...scandalizza, fa arrabbiare, interrogare, annichilire e poi no, ...non so, a voi che effetto fa ? é chiaro che non ci si riferisce qui alla possibilità-volontà-libertà eventuale dei genitori, della madre ecc...di poter procedere alla sepoltura del feto (penso agli aborti in stato di gravidanza avanzata ..a quelli c.d. terapeutici ....) qui si tratta di un'intesa ( ho richiesto il testo) tra l'Ospedale Maggiore di Cremona (pardon,l'Azienda Ospedale Riuniti di Cremona) e l'associazione " Difendere la vita con Maria": quest'ultima interviene anche se la madre non ha fatto nessuna richiesta e "per conto" non so di chi, forse direttamente di Dio (mi scuso con le cattoliche) si appriopria del feto e lo seppellisce con un rito funebre. ! mi fa venire la pelle d'oca...questo Vorrei anche capire meglio, soprattutto chiedo SE c'è qualche donna in ascolto nella mail-lista che è daccordo su questo, può dare elementi per un confrontiamo.

dopo di che perchè tanto silenzio? NON ho trovato tracce di dibattito da nessuna parte... Vero che anche qui in loco fatichiamo parecchio e io sto lavorando ad un testo, ma con grande difficoltà e un po' troppa solitudine. Ho chiesto anche alle donne di "Usciamodalsilenzio", ma per ora ... Mi scuso se qualcuna di voi leggerà questo appello come un'incursione.

In allegato (non fanno testo, OK, ma è per dire lo strombazzameto sui giornali locali solo dell'altro ieri ...chissà domani) potete vedere la cronaca, e.... siamo solo all'inizio...

Perciò Amiche-sorelle-maestre- compagne-donne tutte, faccio quest'appello perchè vengano in aiuto le voci delle donne autorevoli che conosciamo: una riflessione con voi, a partire da Lidia, ci darebbe una mano, e poi credo che ci riguardi tutte ( anzi TUTTI) , no?

Ci date una mano ?

Chi volesse quindi contribuire lo faccia nelle forme che crede e se verranno anche suggerimenti sul da farsi , bene

Vi sono grata fin da subito e tenendo conto di questo che, al momento, è un appello di iniziativa personale ritenetevi tutte abbracciate, anche solo per l'attenzione dedicata !

da Cremona (sic)

Cosetta

Azienda Ospedaliera-Ass. "Difendere la vita con Maria"

In questo panorama legislativo si inquadra il protocollo d'intesa firmato lo scorso 23 febbraio dall'Associazione "Difendere la vita con Maria", nella persona del suo presidente nazionale don Maurizio Gagliardini, e l'Azienda ospedaliera di Cremona, con il direttore generale Piergiorgio Spaggiari. L'accordo prevede che dal 2 aprile, nel caso in cui i genitori non richiedano i resti del proprio bambino abortito per esplicare in proprio la sepoltura, l'Associazione si occuperà della procedura d'inumazione accollandosi ogni eventuale spesa.

Dall'inizio di aprile, così, i prodotti abortivi vengono raccolti in speciali contenitori biodegradabili conservati nell'obitorio dell'ospedale in un'apposita cassetta per l'inumazione all'interno di uno speciale frigorifero, tutto materiale a norma di legge acquistato dell'Associazione, che dunque sgrava l'ospedale da spese che altrimenti dovrebbe obbligatoriamente sostenere.

NESSUN TELEGIORNALE HA AVUTO IL PERMESSO DI DIFFONDERE QUESTA NOTIZIA

Ieri il Senato ha approvato il cosiddetto pacchetto sicurezza (D.d..L. 733) tra gli altri con un emendamento del senatore Gianpiero D'Alia (UDC) identificato dall'articolo 50-bis: "Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet"; la prossima settimana Il testo approderà alla Camera come articolo nr. 60.

Questo senatore NON fa neanche parte della maggioranza al Governo... il che la dice lunga sulle alleanze trasversali del disegno liberticida della Casta.

In pratica in base a questo emendamento se un qualunque cittadino dovesse invitare attraverso un blog (o un profilo su fb, o altro sulla rete) a disobbedire o a ISTIGARE (cioè.. CRITICARE..??!) contro una legge che ritiene ingiusta, i providers DOVRANNO bloccarne il blog o il sito.

Questo provvedimento può far oscurare la visibilità di un sito in Italia ovunque si trovi, anche se è all'ESTERO; basta che il Ministro dell'Interno disponga con proprio decreto l'interruzione dell'attività del blogger, ordinandone il blocco ai fornitori di connettività alla rete internet. L'attività di filtraggio imposta dovrebbe avvenire entro 24 ore; pena, per i provider, sanzioni da 50.000 a 250.000 euro.

Per i blogger è invece previsto il carcere da 1 a 5 anni oltre ad una pena ulteriore da 6 mesi a 5 anni perl'istigazione alla disobbedienza delle leggi di ordine pubblico o all'ODIO (!) fra le classi sociali. MORALE: questa legge può ripulire immediatamente tutti i motori di ricerca da tutti i link scomodi per la Casta.

In pratica sarà possibile bloccare in Italia (come in Iran, in Birmania e in Cina) Facebook, Youtube e la rete da tutti i blog che al momento rappresentano in Italia l'unica informazione non condizionata e/o censurata.

ITALIA: l'unico Paese al mondo in cui una media company (Mediaset) ha citato YouTube per danni chiedendo 500 milioni euro di risarcimento.

Con questa legge non sarà più necessario, nulla sarà più di ostacolo anche in termini PREVENTIVI. Dopo la proposta di legge Cassinelli e l'istituzione di una commissione contro la pirateria digitale e multimediale che tra meno di 60 giorni dovrà presenterà al Parlamento un testo di legge su questa materia, questo emendamento al "pacchetto sicurezza" di fatto rende esplicito il progetto del Governo di "normalizzare" con leggi di repressione internet e tutto il sistema di relazioni e informazioni che finora non riusciva a dominare.

Mentre negli USA Obama ha vinto le elezioni grazie ad internet, l'Italia prende a modello la Cina, la Birmania e l'Iran. Oggi gli UNICI media che hanno fatto rimbalzare questa notizia sono stati la rivista specializzata "Punto Informatico" e il blog di Grillo.

Fatela girare il più possibile per cercare di svegliare le coscienze addormentate degli italiani perché dove non c'è libera informazione e diritto di critica la "democrazia" è un concetto VUOTO.

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http://www.rassegnastampa.comune.roma.it/View.aspx?ID=2010050615628197-1

intanto beccateve sti spicci. oggi ci siamo viste alla casa internazionale per l'appello che avevano lanciato le donne lise per fare qualcosa il 22, la partecipazione è stata scarsina...ci rivediamo domani al centro donna lisa dalle 20 e 30 per fare un volantino e trovare parole d'ordine, idee. intanto abbiamo deciso di fare qualcosa il 21 e di prendere piazza trilussa il 22. scusate la brevità ma vado di fretta, era solo per invitare a partecipare alla costruzione di queste due date.

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Torino

E' avvenuto in provincia di Torino. La giovane donna ha riportato ustioni di primo e secondo grado ma non è grave. Marco Langellotti, questo il nome dell'uomo, entrato in cucina dove la giovane era in compagnia di un'amica, avrebbe urlato "Se non sei mia non sarai di nessuno". A quel punto ha gettato il combustibile addosso alle due amiche, appiccando poi il fuoco con l'accendino. Le ragazze hanno cercato di scappare, ma lui le ha trattenute e spintonate più volte a terra. Fortunatamente entrambe sono riuscite a liberarsi, a spegnere le fiamme che ormai le avevano raggiunte alle gambe e a dare l'allarme

Siparietto


Gr 13:00

Russia, sale il bilancio delle vittime delle esplosioni nella miniera di carbone: almeno 43 morti

Sale il bilancio della serie di esplosioni nella miniera di carbone di Raspadskaia, a Kemerovo (Siberia) avvenuta sabato notte. Almeno 43 i morti. Lo hanno reso noto oggi agenzie russe riportando dichiarazioni ufficiali. Il numero delle vittime potrebbe ancora aumentare. Le esplosioni sono state innescate dalla fuga di gas metano in un condotto che veniva utilizzato per scavare carbone. Dopo la prima deflagrazione, 295 operai sono riusciti a uscire e a mettersi in salvo, ma subito dopo, quando 54 uomini della protezione civile erano entrati nei condotti per recuperare 64 minatori, è avvenuta una seconda esplosione ben più grave.

Thailandia, camicie rosse scontente dell'incontro con il vicepremier. Sfuma la fine della protesta

Uno dei leader delle Camicie rosse, i manifestanti anti-governativi che da mesi protestano A Bangkok ha precisato che le condizioni che avrebbero dovuto porre fine alla loro occupazione del distretto commerciale della capitale non sono state raccolte. E', dunque, probabile che la protesta continui ancora per molto tempo. Da quasi tre mesi le Camicie rosse occupano la piazza principale della capitale in segno di protesta contro il governo e chiedono lo scioglimento del Parlamento. Il rinnovato scetticismo delle camicie rosse arriva adesso dopo la visita del vice premier, Suthep Thaugsuban, al quartier generale del Dipartimento delle indagini speciali (Dsi) dove avrebbe dovuto ascoltare le denunce avanzate nei suoi confronti dalle famiglie dei 25 morti e degli 800 feriti negli scontri fra i manifestanti e i soldati il 10 aprile scorso. Secondo i manifestanti, Suthep dovrebbe essere formalmente incriminato dalla polizia e non dal Dsi. "Non possiamo porre fine alla protesta senza una vera riconciliazione, il che significa che devono assumersi la responsabilità delle proprie azioni", ha detto Weng Tojirakarn, uno dei portavoce della protesta.

Filippine, ribelli attaccano funzionari elettorali: altri 6 morti Imboscata contro soldati e funzionari elettorali nelle Filippine: ribelli comunisti hanno ucciso 6 persone, facendo salire a 12 i morti di queste giornate elettorali. Molti i feriti. Lo riferiscono fonti dell'esercito. Due soldati, due miliziani governativi, un funzionario elettorale e un collaboratore di un candidato sono stati uccisi in un attacco sferrato nella regione meridionale di Mindanao. A riportarlo è il colonnello Romeo Calizo, comandante militare locale. Lo spoglio dei voti delle elezioni presidenziali è ancora in corso. Uno dei candidati, Manuel Villar, ha già riconosciuto la vittoria di Benigno Aquino il senatore, detto Noynoy. Nessuna dichiarazione ufficiale invece da parte del principale rivale, Joseph Estrada. Ennesimo atto di violenza in un periodo caratterizzato da molto spargimento di sangue. Durante la campagna elettorale sono state ammazzate più di trenta persone. Altre 57 sono invece morte in massa nella strage di novembre.

Pakistan

Una squadriglia di droni, gli aerei senza pilota da tempo al centro della strategia militare statunitense in Afghanistan e dintorni, ha lanciato 18 missili contro alcuni edifici nel Waziristan settentrionale pakistano alla frontiera afgana: almeno otto persone uccise, ritenute dagli stati uniti d america "presunti talebani" Altri cinque i feriti. L'operazione avrebbe avuto per obiettivo l'area di Lawara Mandi, che secondo fonti di intelligence è diventata un bastione dei talebani più radicali e di elementi legati ad Al Qaeda. Un responsabile pakistano della sicurezza che non ha voluto essere identificato ha confermato l'attacco che, oltre alle vittime, ha provocato la distruzione di edifici e automezzi

Clamoroso abbaglio della polizia di Karachi che ha scambiato per terrorista un passeggero che indossava delle scarpe terapeutiche. Faiz Mohammad doveva imbarcarsi su un volo diretto a Muscat, ma è stato fermato dagli agenti dopo il ritrovamento di alcuni cavi elettrici e batterie all'interno delle sue scarpe. La polizia di frontiera ha ipotizzato che Mohammad volesse fare esplodere un ordigno dopo essere salito a bordo dell'aereo. Tra le sue valigie ed effetti personali, non sono stati rinvenuti altri dispositivi esplosivi sospetti. Mohammad ha spiegato che le sue sono scarpe speciali "Good Vibrations" che servono per massaggio plantare.

ITALIA

ROMA: caso Gugliotta

Da ieri mattina i contorni giudiziari della vicenda hanno cominciato a delinearsi. Ai poliziotti è stata chiesta una relazione dettagliata sull´accaduto. Tre di loro sono già stati identificati grazie a uno dei video girati dai residenti di viale Pinturicchio. Saranno ascoltati in tribunale, nei prossimi giorni, dal pubblico ministero che, visionando il video dell´aggressione, ha accolto l´istanza presentata dal difensore. Intanto il ragazzo picchiato dalla polizia,resta in carcere. Il giovane romano di 25 anni è ancora a Regina Coeli accusato di aver partecipato agli scontri tra ultrà. Quando invece verranno accertati gli abusi della polizia che sembra abbiano fratturato una vertebra al ragazzo, la questura «sanzionerà i responsabili, oltre che penalmente perseguiti, saranno anche disciplinarmente sanzionati». Questa la dichiarazione del questore di roma: cittadino al di sopra di ogni sospetto! Intanto sono salite a 15 le persone pronte a confermare la versione fornita dal ragazzo che, provato dalla permanenza in carcere, continua a sostenere la sua innocenza. «Con i tifosi della Roma non c´entro niente. Sono uscito di casa quindici minuti dopo l´inizio del secondo tempo della partita. Col motorino, insieme a un mio amico che ha il tutore alla gamba, sono andato a vedere in viale del Pinturicchio se era aperto un pub per festeggiare il quindicesimo compleanno di mio cugino. Quando ho girato lo scooter per tornare indietro sono stato avvicinato dalla polizia». Il resto è stato filmato dalle finestre dei palazzi. Disperata la madre del ragazzo, Raimonda che Ieri, davanti al carcere di Regina Coeli, ha ricevuto una telefonata dalla madre di Stefano Cucchi.

Palermo. Discarica Partinico perde percolato, allarme ambientale Perde percolato la discarica di Baronia Provenzano, a Partinico, in provincia di Palermo. L’Arpa, l’Agenzia regionale protezione ambiente, ha trasmesso alla procura di Palermo una relazione in cui emerge che il liquido inquinante rilasciato dai rifiuti si riversa all’esterno delle vasche di stoccaggio. Dalle analisi sui campioni prelevati in un terreno vicino ai serbatoi di contenimento, in un canale che costeggia l’impianto e in un’area esterna, l’acqua è risultata contaminata da percolato. Il timore che possa accadere quanto già si pensa sia successo a Bellolampo [ovvero che il liquido possa aver inquinato le falde acquifere] potrebbe essere fondato.

Uxoricido

Nicola Incorvaia, una guardia giurata in via di separazione ha scaricato sulla giovane moglie, Emanuela Vallecchi, cinque colpi di pistola calibro 7.65, non lasciandole scampo. L'uxoricidio si è verificato nella tarda serata di ieri nell'abitazione dei due a Gela. L'uomo avrebbe chiamato il fratello dichiarando di aver ucciso Emanuela e poi, con la sua auto, si e' dato alla fuga, abbandonando la pistola sul luogo del delitto e portando via con sé la figlia di appena due anni.

Successivamente, dopo una trattativa “telefonica” con un poliziotto, conoscente del fratello, Incorvaia è stato arrestato. L'uomo, arrestato per omicidio volontario, è stato rinchiuso nel carcere di Caltagirone.

Gr 9:30

ESTERI

ITALIA


12 MAGGIO 2010

A 33 ANNI DALLA MORTE DI GIORGIANA MASI:

ORE 18.00 Presidio a Ponte Garibaldi

Nell'anniversario della morte di Giorgiana Masi non vogliamo ricordare la mera ricorrenza della morte di una donna, uccisa brutalmente dalla polizia e dallo Stato fascista, ma vogliamo ribadire la nostra LIBERTA' DI SCELTA. Giorgiana scelse di scendere in piazza per il diritto al divorzio e lo fece nonostante il divieto di manifestare emesso da Cossiga. Noi vogliamo urlare con forza che SIAMO LIBERE DI SCEGLIERE sulla nostra salute, sul nostro corpo e sulla nostra sessualità. Siamo stanche di dover ascoltare e leggere dichiarazioni fasciste e retrograde che non parlano della tutela della salute delle donne me che danno solo giudizi morali; non per ultime le affermazioni di Cota e Zaia (neo presidenti delle regioni Piemonte e Veneto), di Gasparri e anche dei fascisti quali Forza Nuova e Giovane Italia che pretendono di insegnarci cosa sia contro la vita e vogliono impedirci, con la benedizione del Vaticano, di avere libero accesso all'aborto farmacologico attraverso la somministrazione della pillola abortiva RU486. Siamo stanche di dover ascoltare chi, con palesi dichiarazioni post-elettorali, temporeggia su questioni urgenti come il protocollo applicativo per l'aborto farmacologico nelle strutture sanitarie del Lazio. Siamo stanche di questa società maschilista e patriarcale che vuole decidere cosa sia più giusto per noi, accusandoci di essere assassine e di prendere con leggerezza la scelta di abortire. E' per questo che abbiamo deciso di riappropriarci degli spazi che ci stanno togliendo, per affermare che non si può parlare di sicurezza utilizzando la tutela dei nostri corpi come giustificazione per le loro politiche razziste e per rinchiuderci dentro casa a badare alla famiglia. È nelle case, in famiglia, che avvengono la maggior parte delle violenze sulle donne i cui responsabili sono mariti, padri, fratelli. E, non per ultimo nei C.I.E., lager istituzionalizzati, dove le donne subiscono vessazioni maschiliste e stupri dalla polizia che rimane impunita. Noi però non abbiamo più paura e vogliamo essere LIBERE di sentire nostro ogni luogo, dalla casa alla strada, di giorno come di notte e di decidere sulla nostra vita pienamente, senza l'ingerenza del Vaticano o dello Stato. Non siamo disposte a sottostare agli attacchi politici contro le donne e siamo pronte a difendere i nostri diritti, senza dover essere rappresentate dalle Livia Turco o Mara Carfagna o chi per loro. Chi ci rappresenta sono le donne come Giorgiana, consapevoli e combattive che, contro ogni divieto scendono in piazza per difendere i propri diritti e la propria libertà di scelta.

GIORGIANA VIVE NELLE NOSTRE LOTTE!

Le studentesse del Pasteur, Kennedy, Mariani, Virgilio, Manara, Assemblea Donne Valle Aurelia, Le Ribellule, Le Rosse dei Castelli, Donne ACCCP, Facinorosse-Roma 3, Le Malefiche-La Sapienza, CSOA Macchia Rossa-Magliana, Spazio Sociale Ex 51, Tifiamo Rivolta

Appunti e note redazionali

Per ricordare la NAKBA, per fermare la catastrofe

Sabato, 15 maggio, ore 18-22

Piazza dell'Immacolata (San Lorenzo)

Il 15 maggio 2010 segna il 62esimo anniversario della Nakba ("catastrofe"), la pulizia etnica della Palestina da parte delle forze sioniste, prima e durante la creazione dello Stato di Israele. Il 1948 ha visto l'espulsione dalle loro case e dalla loro terre di oltre 700.000 Palestinesi, il massacro indiscriminato di migliaia di civili e la sistematica distruzione di più di 450 villaggi palestinesi.

La pulizia etnica in Palestina non è finita, ma continua ancora oggi. Il Muro dell'Apartheid, le colonie in Cisgiordania e Gerusalemme, l'assedio di Gaza, ridotta ormai ad una prigione a cielo aperto, la demolizione delle case palestinesi, le espulsioni dalla Cisgiordania (a cui i due nuovi decreti militari israeliani 1649 e 1650 entrati in vigore il 13 Aprile 2010 danno una forte accelerazione), la detenzione di migliaia di prigionieri tra cui donne e bambini, la repressione e la negazione del diritto al ritorno dei profughi, sono tutte azioni che hanno un unico obiettivo: il completamento della conquista del territorio e della espulsione della popolazione palestinese, cancellandone l'identità.

La Rete romana di solidarietà con il popolo palestinese invita tutti quelli che hanno a cuore la Palestina e una pace giusta in Medio Oriente Sabato, 15 maggio, dalle ore 18.00 fino alle 22 a Piazza dell'Immacolata a San Lorenzo per ricordare la Nakba con musica, teatro di strada, cantastorie, testimonianze dalla Palestina e video.

Info point sulle azioni concrete per fermare le politiche coloniali di Israele: dalla campagna BDS (Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni), alla flotta in partenza entro fine Maggio per rompere l'assedio di Gaza via mare, alla raccolta firme per impdire l'entrata di Israele nell'OCSE.

Contro chi occupa. Dalla parte di chi resiste. Solidarietà attiva alla PALESTINA.

Rete romana di solidarietà con il Popolo Palestinese

reteromanapalestina@gmail.com

Servizi audio della giornata

ore 9:30 chiamare napoli

ore 10:00 marco per incontro con nora cortiñas

ore 10:30 alessandra per libro boycott


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