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Appunti e note redazionali

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IN PRIMO PIANO

Stringiamo la cinghia

Berlusconi si arrabbia con il suo ministro, che si è dovuto rimangaiare mesi e mesi di 'va tutto bene' e rassicurazioni. Ora, forse, capiamo che per noi la Grecia è vicina, vicinissima. Lo è soprattutto nelle articolazioni di questa manovra, che colpiscono stipendi pubblici e pensioni, insegnanti della scuola e ricercatori precari.

Varata ieri la famosa manovra italiana per far fronte alla crisi, una serie di interventi che ricordano molto da vicino i maldestri tentativi della Grecia per salvare il salvabile. Il provvedimento riguarda 24 miliardi di euro. «L'Italia ha fatto una scelta molto chiara, quella di salvaguardare i livelli di stato sociale e di operare forti riduzioni di spesa dei governi centrale, regionale e locale» ha detto Tremonti, insistendo a più riprese sulla necessità di «salvaguardare la coesione sociale». La CGIL promette lo sciopero generale, convocato il 21 giugno da Guglielmo Epifani.

E intanto sono già uscite le misure:

STOP CONTRATTI PUBBLICO IMPIEGO - Stop agli aumenti degli stipendi dei dipendenti pubblici già a partire da quest'anno. Il congelamento vale quattro anni, fino al 2013.

TAGLI AI MINISTERI, GIRO VITE SU AUTO BLU -La sforbiciata è del 10% ma su formazione o missioni si arriva al dimezzamento della spesa. Arriva anche un giro di vite sulle auto blu. Saltano dal testo i tagli alla Presidenza del Consiglio e i limiti alla Protezione Civile. TAGLI AI PARTITI - Dimezzato il contributo per le spese elettorali e stop alle quote annuali se c'è uno scioglimento anticipato delle camere. Il taglio ai rimborsi per i partiti scende dal 50 al 20%. È quanto prevedrebbe, secondo quanto si apprende, la versione del decreto legge sulla manovra approvata dal Consiglio dei ministri. La riduzione porterebbe dunque il rimborso da 1 euro a 20 centesimi per elettore. Cala del 20% (e non viene dimezzato come inizialmente ipotizzato) il contributo per le spese elettorali. PAGAMENTI E TRACCIABILITÀ - Tetto a 5.000 euro (e non 7.000 come da prime ipotesi) per i pagamenti in contanti. Obbligo di fattura telematica oltre i 3.000 euro.

IRAP ZERO PER NUOVE IMPRESE SUD - Le regioni del Mezzogiorno avranno la possibilità di istituire un tributo proprio sostitutivo dell'Irap per le imprese avviate dopo l'entrata in vigore del dl con l'opportunità di ridurre o azzerare l'Irap. RETI IMPRESA E ZONE 'ZERO BUROCRAZIA' - Tremonti annuncia la creazione di reti d'impresa, per ottenere benefici fiscali e migliorare la capacità di incidere sui mercati, ma anche zone a burocrazia zero, nelle quale per aprire un'attività ci si potrà rivolgere ad un solo soggetto.

INSEGNANTI SOSTEGNO - Congelato l'organico.

DIVIDENDI A RIDUZIONE DEBITO - A partire dal 2011 500 milioni di dividendi che arrivano dalle società statali saranno impiegati per la riduzione degli oneri sul debito pubblico.

PENSIONI - Il provvedimento varato prevede che si possa andare in pensione dodici mesi (contro gli attuali nove per effetto del sistema di finestre vigente) dopo la maturazione dei requisiti vigenti nel caso dei lavoratori dipendenti pubblici e privati. La decorrenza sale a diciotto mesi (contro i 15 attuali) dopo la maturazione dei requisiti nel caso dei lavoratori autonomi. I trattamenti pensionistici decorrono inoltre dal primo giorno del mese successivo alla scadenza dei termini del nuovo sistema di decorrenze. Per le pensioni non è dunque previsto nessun intervento strutturale che riguardi requisiti, età, quote ma solo un cambiamento nel sistema delle finestre. La novità è invece l'accelerazione dei tempi per l'aumento dell'età pensionabile a 65 anni per le donne dipendenti del pubblica amministrazione che avverrà a gennaio 2016.

TAGLIA-ENTI - Vengono soppressi Ipsema,, Ispel e Ipost. Ma anche l'Isae, l'Ice e l'Ente italiano Montagna.

CONTROLLO MEF SU PROTEZIONE CIVILE - Si prevede tra l'altro che le ordinanze di Protezione civile con cui viene dichiarato lo stato d'emergenza siano emanate di concerto con il ministero dell'Economia.

CONTROLLO SPESA FARMACI - Acquisti centralizzati per le asl per trattare meglio il prezzo con i fornitori e interventi sui farmaci con una modifica delle quote di spettanza dei grossisti e dei farmacisti sul prezzo di vendita al pubblico delle specialità medicinali di classe a.

13 MLD DA AUTONOMIE TERRITORIALI -Alle Regioni vengono chiesti tagli per oltre 10 miliardi in due anni (2011 e 2012); ai Comuni e Province vengono chiesti risparmi di 1 miliardo e 100 nel 2011 e 2 miliardi e 100 nel 2012.

Ancora sui tetti: i lavoratori Isfol occupano la sede

La protesta contro il licenziamento di 269 precari e l'incerto collocamento del resto del personale

Sono rimasti nella sede di via Moprgangni, qui a Roma tutta la notte, i dipendenti dell'Isfol (Istituto per lo sviluppo della formazione dei lavoratori). L’occupazione è stata decisa per contrastare il tentativo di soppressione dell’ente che potrebbe causare il licenziamento di 269 precari e all’incerto ricollocamento del resto del personale.

I lavoratori, insieme al sindacato sindacato Usi RdB Ricerca (con l'appoggio dei confederali, esclusa la Cisl), hanno organizzato per domani alle ore 18, una fiaccolata in via XX settembre, davanti al ministero dell'Economia. Venerdì, invece, a partire dalle 10, ci sarà un presidio a piazza Montecitorio. «La manovra in discussione al governo - dicono i rappresentanti sindacali- prevede l'accorpamento e il taglio degli istituti di ricerca. È la fine della ricerca autonoma e indipendente e l'inizio di uno smantellamento progressivo della pubblica amministrazione». La protesta è iniziata a seguito della notizia dei tagli alla ricerca inseriti nella manovra di Tremonti e che minaccia lacrime e sangue soprattutto per i precari degli enti e degli issituti di ricerca.

Una notizia collegata a questa, dati dell'OSSERVATORIO COMUNALE, dai quali emerge che Roma sarebbe la 'capitale dei precari'

«Con oltre l'85% assunti a tempo determinato nel 2009 Roma si classifica senz'altro come la città più precaria d'Italia». Lo spiega il ricercatore della Sapienza Romano Benini che ha condotto la IV inchiesta «sul mercato del lavoro a Roma tra il 2008 e il 2010. Benini, presentando la ricerca insieme all'assessore capitolino alle attività produttive Davide Bordoni, ha spiegato che «nel 2009 i rapporti di lavoro a termine avviati a Roma superano l'85%, a fronte di una media nazionale che oscilla tra il 65% ed il 70%. Il numero degli avviamenti, inoltre, supera di molto il numero degli avviati questo indica che i lavoratori vengono "contrattualizzati" più volte in un anno, mediamente tre volte, ma ci sono anche contratti di soli tre giorni».

I PRECARI SONO GIOVANI - Il fenomeno della «precarizzazione del mercato del lavoro romano», per il ricercatore »riguarda soprattutto i giovani« e »si scontra con l'aumento delle cessazioni anticipate del lavoro che invece riguardano in primo luogo i contratti a tempo indeterminato, per più del 50%. Questo conferma come questa crisi abbia colpito il lavoro più strutturato«. L'impatto della crisi nel 2009, secondo la ricerca, ha colpito sostanzialmente i lavoratori maschi (57%) nella fascia di età più giovane, ovvero quella compresa tra i 25 e i 34 anni. »Parallelamente - spiega Benini - è cresciuta la presenza femminile nel mercato del lavoro, che si attesta al 53%. Roma quando si cerca un dipendente lo si cerca precario, donna e con un alto titolo di studio«.

I DATI DELLA RICERCA - Nella Capitale il tasso di occupazione, è superiore a quello nazionale: 60% a fronte del 58%. Il 22% dei romani hanno un pubblico impiego (a fronte del 14% in Italia) e il 35% un »lavoro flessibile in piccole imprese private« rispetto al 25% in Italia. Il 77% dei lavoratori sono dipendenti, il 15% autonomi, l'1% hanno contratti di formazione e il 3,5% hanno rapporti di lavoro informali. La ricerca è stata affidata dall'Osservatorio comunale sul mercato e le condizioni del lavoro, al dipartimento di sociologia e comunicazione della facoltà di sociologia della Sapienza, sotto la direzione scientifica del professor Paolo De Nardis. Lo studio mette in luce la »polverizzazione dell' economia industriale romana iniziata nel 2008, a favore di una terziarizzazione del contesto produttivo« ed evidenzia la »necessità di un antidoto alla crisi occupazionale attraverso un nuovo patto tra Regione, Provincia e Comune, in grado di promuovere un modello funzionale di welfare locale per il lavoro, pensato sia per i soggetti pubblici che per i privati«. (Fonte Ansa)

ITALIA

BOLOGNA: AGIORNAMENTI DAL CIE DI VIA MATTEI A BOLOGNA

Dopo la protesta di lunedì 24, durante la quale sono stati bruciati materassi e materiale vario, 15 detenuti sono confinati fuori, nel cortile. Nella giornata di ieri la polizia ha effettuato perquisizioni con i cani nelle celle dei rivoltosi; non trovando nulla di meglio da fare si sono ridotti a calpestare i loro effetti personali per sfregio. Ora le celle sono chiuse e i detenuti passano giorno e notte all'esterno. Questa volta almeno hanno un materasso e il clima quasi estivo è dalla loro parte ma non si può certo dire che stiano bene: non possono provvedere alla loro igiene personale e alcuni tra loro accusano dolori di stomaco. Comunque in 10 sono in sciopero della fame.

PISA: SGOMBERATA UN'OCCUPAZIONE A SCOPO ABITATIVO

E' stato sgomberato stamani il palazzo occupato in via Marsala da otto famiglie che erano senza casa a Riglione, vicino Pisa. L'operazione e' scattata intorno alle 6, quando sono giunti sul posto oltre un centinaio di agenti tra polizia e carabinieri, che hanno eseguito il provvedimento ordinato dalla Procura della repubblica pisana dopo la denuncia presentata dal proprietario dell'immobile. Le case erano state occupate il 13 marzo scorso e gia' una settimana fa le forze dell'ordine avevano provato a sgomberare gli appartamenti, ma il provvedimento non era stato eseguito per la reazione di abitanti e solidali. Gli occupanti, oltre una trentina (tra loro molti minori), hanno lasciato le case e ora si trovano all'esterno dell'immobile insieme ai militanti della Rete Prendo Casa che li hanno supportati in questi mesi. Il servizio da Pisa con Giuliano, di Prendo Casa.

Resistenza sugli aerei delle deportazioni

Mamadou, il ragazzo senegalese che all’inizio di maggio era riuscito a perdere l’aereo della deportazione, finendo in carcere e poi di nuovo dentro al Cie di via Corelli? Ebbene, questa mattina, con la scusa di un foglio da firmare, lo hanno preso da dentro al Centro e lo hanno riportato a Malpensa dove, legato ed imbavagliato, è stato fatto salire sull’aereo. Questa innocente “precauzione” dei funzionari di polizia che lo accompagnavano, però, ha sortito l’effetto contrario di quanto desiderato: il comandante dell’aereo, vedendolo così impacchettato, si è rifiutato di accettarlo a bordo ed ora Mamadou, che ha fatto un bel casino una volta che si sono decisi a liberarlo da lacci e bavagli, è di nuovo in via Corelli

ESTERI

Li hanno suicidati

Ondata di suicidi in un grande stabilimento produttivo a Shenzen, in Cina, dove, tra le altre cose, si assembla l'I-PAD.

«Giuro che non mi suiciderò». Potrebbe suonare più o meno così l'impegno, verbale e scritto, chiesto dai vertici del gruppo taiwanese Foxconn ai propri dipendenti dopo l'ondata di suicidi nello stabilimento di Shenzhen, nel sud della Cina, finiti sui giornali di tutto il mondo anche perché la società, partner della Apple, assembla tra l'altro l' iPad. Gli impiegati devono anche autorizzare la società a sottoporre coloro che abbiano un «comportamento mentale anormale» a trattamenti medici. I dieci suicidi e i due tentativi andati a vuoto si sono verificati nell'ultimo anno, tutti nello stabilimento di Shenzhen e tutti nello stesso modo: lancio da piani altissimi degli edifici del complesso.

L’ultimo suicidio si è verificato martedì: un dipendente di 19 anni, Li Hai, si è gettato dal tetto di uno dei padiglioni del complesso. Lavorava alla Foxconn da appena 42 giorni. A luglio un 25enne, Sun Danyong, si era tolto la vita dopo essere stato interrogato per il presunto furto di un prototipo di iPhone.

La flottilla arriva Gaza

Sta per giungere a Gaza la flotilla del free gaza movement, una carovana che dovrebbe approdare sulla costa palestinese in questi giorni, in balia, però, delle decisioni dei militari delle Israeli defecnce forces, che hanno già minacciato di cannoneggiare ed allestito al confine dei container per gli interrogatori degli e delle internazionali. L'appello a favore delle inizaitive come questa arriva anche dalla UNRWA, che sostiene l'importanza di rompere l'embargo che ancora regna su Gaza.


ESTERI ala

STRISCIA DI GAZA

TAILANDIA

Tensione in Corea

La Corea del Nord annuncia che romperà tutti i rapporti con la Corea del Sud e che non si impegnerà nel dialogo intercoreano per tutto il restante mandato del presidente sudcoreano ed espellendo i 2.000 dipendenti sudcoreani dall'area industriale di Kaesong. Di più: i rapporti bilaterali saranno regolati «dalle leggi in tempo di guerra». La Corea del Nord ha minacciato di ricorrere ad «azioni militari» se la Corea del Sud continuerà a superare il limite nelle acque del mar Giallo.

NIGERIA

La Nigeria ha “molto sofferto” per gli abusi delle multinazionali straniere, pronte a pagare tangenti milionarie per ottenere concessioni vantaggiose sui ricchi giacimenti di petrolio e gas del paese: lo ha sottolineato la presidentessa della Commissione nigeriana per i reati economici e finanziari. Le dichiarazioni della dirigente, riprese da diversi quotidiani, si collocano sullo sfondo delle inchieste e delle audizioni che in questi giorni contribuiscono a far luce su vicende e contratti controversi. Oggi è previsto l’interrogatorio dell’ex-ministro Olarenwaju, figura centrale in uno scandalo che coinvolge la società tedesca di telecomunicazioni “Siemens”. L’ipotesi dell’accusa è che, tra il 2001 e il 2004, esponenti e funzionari del governo di Abuja abbiano intascato mazzette per oltre 10 milioni di euro. Il caso non è l’unico nella storia recente della Nigeria. L’anno scorso, le società statunitensi Halliburton e Kellogg Brown hanno accettato di versare l’equivalente di 470 milioni di euro dopo aver ammesso pagamenti di tangenti per la costruzione di un impianto petrolifero nella regione meridionale del Delta del Niger.[VG]

ITALIA

Operaio si uccide al lavoro

omicidi di stato

«Senta, qui al quarto piano c’è uno che sta nudo in un monolocale e butta giù petardi». È il 27 ottobre 2006: sono passate da poco le 8 di sera. In un palazzone di Borgo San Sergio, quartiere popolare di Trieste, c’è trambusto: Riccardo Rasman, un uomo di 36 anni in cura per disturbi psichici, ha lanciato un paio di mortaretti dal balcone del suo piccolo appartamento. Annamaria Rinaldi, moglie del portiere del caseggiato, chiama il 113. Un’ora più tardi, Rasman è a terra: prono, dopo una lunga colluttazione con gli agenti. Ferito al volto, le mani ammanettate, i piedi bloccati con il filo di ferro, esamine.

Resistenza sugli aerei delle deportazioni

Mamadou, il ragazzo senegalese che all’inizio di maggio era riuscito a perdere l’aereo della deportazione, finendo in carcere e poi di nuovo dentro al Cie di via Corelli? Ebbene, questa mattina, con la scusa di un foglio da firmare, lo hanno preso da dentro al Centro e lo hanno riportato a Malpensa dove, legato ed imbavagliato, è stato fatto salire sull’aereo. Questa innocente “precauzione” dei funzionari di polizia che lo accompagnavano, però, ha sortito l’effetto contrario di quanto desiderato: il comandante dell’aereo, vedendolo così impacchettato, si è rifiutato di accettarlo a bordo ed ora Mamadou, che ha fatto un bel casino una volta che si sono decisi a liberarlo da lacci e bavagli, è di nuovo in via Corelli.

abusò di un tredicenne per tre anni

Nella casa del sacerdote trovato materiale pedopornografico Un sacerdote di 73 anni della Diocesi di Lodi, Domenico Pezzini è stato arrestato con l'accusa di pedofilia

gror100526 (last edited 2010-05-26 17:29:04 by anonymous)