PROBABILMENTE LA NOTIZIA DI BELLA CIAO è STATA DATA IERI SERA NN HO CONTROLLATO.NON HO POTUTO FAR DI MEGLIO.DEVO SCAPPARE PER MILLE GIRI.UN ABBRACCIOE BUON GR. LAURA NOTIZIE BREVI

ITALIA

Tutta una vita senza lavoro: I giovani e il vuoto incolmabile

Un vuoto incolmabile. Un'esperienza che manda in tilt anche la persona più razionale. Un'equazione crudele e irrisolvibile. Il tempo della disoccupazione, il tempo senza alcun impiego, per i giovani che stanno scrivendo a Repubblica.it, è un deserto difficilissimo da attraversare. Una specie di impresa a cui nessuno li ha preparati. Un test spietato in cui non è previsto alcun tipo di aiuto.

Protagonisti di questa sorta di dolente Spoon River da quell'al di là che è il mondo di chi viene privato del lavoro, e in cui moltissimi rischiano di precipitare, sono i giovanissimi della laurea breve, i diplomati e quelli delle scuole specialistiche. Ragazzi che, sui banchi delle università, hanno studiato come gestire i rischi ambientali e a cui ora non viene dato alcun ruolo nella società attiva. Giovani che hanno appreso il mestiere e sono diventi tecnici di logistica ma che al primo scossone sono stati espulsi dal mercato e nessuno li rivuole più. Commesse e ingegneri. Tutti condividono lo stesso destino. Qualcuno non ha mai trovato un impiego e qualcun altro è passato per 32 mestieri e ora fa il dog-sitter. E c'è anche chi è riuscito a lavorare, in tutta la sua vita, per soli due giorni. E chi, molti, neppure quelli.

Dalla provincia di Roma, una giovane laureata con 110 e lode e conoscenza certificata di quattro lingue, racconta di tirocini non retribuiti, di tante ricerche a vuoto e del suo progetto di vita lontano dall'Italia.-Decine di curriculum inviati, nessuna risposta. A settembre mi trasferirò in UK per un master di ricerca grazie ad una borsa di studio del governo inglese, che non solo mi paga le tasse universitarie ma anche una borsa di studio di 6000 sterline annue-.

Roma: Bella Ciao a scuola: vietato

-Sono stati rimproverati perché non autorizzati a cantare "Bella Ciao" durante un'iniziativa musicale al Ministero dell'Istruzione. E' successo agli alunni della scuola media romana Gioacchino Belli, le cui famiglie hanno ricevuto una lettera di protesta da parte della preside del'istituto..., indignata per un atto deplorevole. Due deputati del Pd in un'interrogazione parlamentare protestano con il ministro Gelmini.L'episodio risale al 27 maggio, quando durante un concerto svolto in occasione della Settimana della musica nel cortile del ministero dell'Istruzione a Roma, un gruppo di alunni del coro della scuola ha cominciato a cantare "Bella Ciao", spontaneamente e senza preavviso.Voleva essere un dono alla resistenza e a quelle istituzioni che ora esistono grazie a chi questa nazione l'ha liberata. Per il dirigente scolastico solo uno scomodo fuori programma che per qualche secondo ha colto di sorpresa solo i funzionari ministeriali.

ESTERI

GAZA:Nave umanitaria irlandese fa rotta su Gaza

La "Rachel Corrie", nave umanitaria irlandese, è salpata alla volta di Gaza dove intende consegnare degli aiuti per la popolazione: è quanto si legge in un comunicato diffuso dalla Rete Romana di solidarietà con il Popolo Palestinese. Il cargo - che stazza 1.200 tonnella...te ed è stato allestito dall'associazione internazionale Free Gaza Movement, si sta dirigendo al momento verso un porto non specificato per imbarcarvi "giornalisti e personalità di spicco, non più di 15 persone tra le quali non si esclude la presenza di cittadini italiani; quindi proseguirà alla volta di Gaza". La decisione, continua il comunicato, è stata presa in primo luogo dal comandante e dall'equipaggio del cargo nonostante il massacro compiuto dagli israeliani sulla flottiglia umanitaria al largo di Gaza che ha causato lunedì nove morti fra gli attivisti a bordo.

Testimonianze del sequestro del governo israeliano da parte degli attivisti pacifisti della Freedom Flotilla

-Siamo stati picchiati. Prima sulla nave dai militari e poi ancora all'aeroporto di Tel Aviv dalla polizia.- E' il racconto di Giuseppe Fallisi, uno degli attivisti italiani arrivati stanotte a Istanbul dopo l'espulsione da Israele 3. -Ci picchiavano a esempio se non ci sedevamo, e dopo averci picchiati ci mandavano i medici a visitarci,- afferma il tenore milanese. -Siamo stati portati in un carcere in mezzo al deserto, appena finito di costruire: sembrava lo avessero costruito apposta per noi. In prigione non ci sono state violenze, avevamo a disposizione anche una doccia-, ha raccontato Fallisi.

Luppichini trattenuto. Manuel Zani è rientrato a Roma in mattinata. Angela Lano, Giuseppe Fallisi e Ismail Abdel-Rahim Qaraqe Awin partiranno nel primo pomeriggio da Istanbul alla volta di Milano, mentre Marcello Faraggi è gia partito per Bruxelles. Il sesto attivista italiano, Manolo Luppichini, rimasto a Tel Aviv perché senza passaporto, dovrebbe invece rientrare a Roma nel pomeriggio con la missione del sottosegretario Stefania Craxi in Medio Oriente. Luppichini è rimasto coinvolto in una "violenta discussione- con le forze di polizia israeliane, ha raccontato Fallisi al suo arrivo in Turchia. -Un ragazzo di origine palestinese di nome Osama si è messo a discutere con la polizia, sono cominciate a volare parole grosse e qualche sberla, a quel punto Manolo è intervenuto per difenderlo. I poliziotti lo hanno portato via-, ha detto. -Quando stavamo per muoverci per l'aeroporto, io ho chiesto che fine avesse fatto Manolo, la polizia mi ha risposto che sarebbe arrivato di lì a poco e invece non l'ho più visto-.

-Abbiamo subito un vero e proprio rapimento.Sia sulla nave che in prigione, dove non avevamo nessun tipo di diritto: non potevamo fare telefonate, chiamare i nostri avvocati-, aggiunge Angela Lano -Sono anni che mi occupo di Palestina - ha affermato la giornalista torinese, 47 anni - ma la violenza che ho visto su quelle navi è stata incredibile.Ho già chiamato mio marito: ora è molto più tranquillo,- ha aggiunto. La giornalista fa sapere di non aver firmato alcun foglio del governo israeliano prima di uscire da Israele.

BERLINO: Il capo della Chiesa tedesca indagato per complicità in abusi su minori

- Si aggrava in modo pesantissimo la crisi scatenata nella Chiesa cattolica dallo scandalo mondiale degli abusi sessuali e delle violenze sui minori. Proprio in Germania, il Paese natale di papa Benedetto XVI, il presidente della Conferenza episcopale, monsignor Robert Zoellitsch, è indagato dalla magistratura con l'accusa di complicità in un caso di abuso sessuale su un bambino. Lo hanno indicato fonti ufficiali delle autorità giudiziarie a Friburgo, la città di cui Zoellitsch è vescovo.Il fatto risale agli anni Sessanta. Secondo le accuse, su cui la magistratura indaga, monsignor Zoellitsch avrebbe saputo della violenza sessuale compiuta su un bimbo, probabilmente in un istituto scolastico religioso, da un prete del monastero di Birnau. La diocesi di Friburgo ha immediatamente respinto come "infondate" le accuse nei riguardi del presidente della Conferenza episcopale, precisando che solo nel 2006 si è venuti a conoscenza di un caso di abuso sessuale commesso da un sacerdote a Birnau.