Gr 19:30
Sommario
In primo Piano
Editoriale
NOTIZIE BREVI
ESTERI Sudan, espulsi dal Darfur due operatori umanitari L'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Iom) ha reso noto sul proprio sito web che due dei propri operatori umanitari che lavoravano nel Darfur, zona colpita da una sanguinosa guerra civile, sono stati espulsi dal Paese su ordine del governo. Questa decisione è stata presa in seguito alla sentenza della Corte penale internazionale dell'Aja che che ha incolpato il presidente Omar al-Bashir di genocidio e altri crimini compiuti durante svolgimento della guerra civile in Darfur.Lo stesso tribunale aveva già emesso un mandato di cattura nei confronti dello stesso presidente nel marzo 2009 e in quell'occasione furono espulsi ben tredici organizzazioni umanitarie internazionali che fornivano aiuti alle popolazioni colpite dalla guerra civile.
Afghanistan: feriti 3 militari italiani
Tre militari italiani sono rimasti feriti in uno scontro a fuoco avvenuto oggi nell'ovest dell'Afghanistan. Lo si apprende da fonti della Difesa.Lo scontro a fuoco è avvenuto a sud di Bala Murghab, una delle aree da sempre più pericolose della regione occidentale dell'Afghanistan. I militari italiani erano impegnati in un'attività a supporto delle forze di sicurezza afgane, quando c'è stato il violento scontro a fuoco. Dei tre feriti, uno è grave ed ha riportato lesioni a un polmone e a una spalla; le condizioni di un altro vengono definite serie, per lesioni all'inguine, mentre il terzo non sarebbe grave.Nel violento scontro a fuoco di Bala Murghab è stato coinvolto anche un elicottero del nostro contingente che è stato danneggiato. L'attacco ai militari italiani e afghani da parte di un numero imprecisato di resistenti è avvenuto intorno alle 10 locali.
Piano sionista per separare la Striscia di Gaza dalla Palestina
Il Ministro degli Esteri israeliano, Avigdor Lieberman, ha in serbo un piano per 'delimitare' le responsabilità dell'occupazione sionista nella Striscia di Gaza.Il piano partirebbe dal porre fine agli attacchi contro il territorio palestinese assediato e, in senso più ampio, mirerebbe a farne un'entità indipendente e separata.Oggi, 16 luglio, il quotidiano israeliano Yediot Aharonot presenta la nuova idea di Lieberman come una manovra politica per ottenere un riconoscimento internazionale della fine dell'occupazione.Si parla dell'esistenza di documenti confidenziali secondo i quali il Ministro israeliano potrebbe incontrare, a breve, i colleghi statunitensi, il Segretario Generale Onu, Ban Ki-moon, e vari giuristi esperti di diritto internazionale proprio per valutare questa ipotesi.Tra gli incontri che Lieberman si prepara ad affrontare con l'intenzione di discutere il presente piano, anche quello con la responsabile per le relazioni con l'estero dell'Unione Europea, Catherine Ashton, ed altri sei ministri europei che, la prossima settimana, visiteranno Israele.Lierbeman proverà insomma a scaricare sulla comunità internazionale l'intera responsabilità israeliana del dramma di Gaza.In coerenza con il nuovo piano di separazione, tra le problematiche interne di Gaza - create deliberatamente dall'occupazione - il Ministro israeliano potrebbe chiedere ai rappresentanti europei di considerare unico interlocutore e responsabile il governo palestinese di Gaza.Questioni come il ripristino della centrale elettrica ed una soluzione ai sistemi si desalinizzazione e di depurazione delle risorse idriche, secondo Lieberman, dovrebbero essere affrontati unicamente dai palestinesi.Tra le altre richieste, il Ministro potrebbe avanzare la proposta dell'invio di una forza militare internazionale sui valichi di frontiera con Israele.Sami Abu Zuhri, portavoce di Hamas, respinge la possibilità che - attraverso simili approcci diplomatici - Israele riesca a sottrarsi dalla propria responsabilità penale per i crimini commessi a Gaza.Dichiara Abu Zuhri: "Ci rifiutiamo fermamente di accettare un progetto come quello di Lieberman. Gaza è parte integrante della Palestina occupata, e gli occupanti sionisti non potranno essere risparmiati alla giustizia. L'embargo israeliano su Gaza è un crimine di guerra, e solo attraverso l'apertura di tutte le frontiere (strade e porti) si potrà garantire ai palestinesi assediati la possibilità concreta di ricostruzione e di una vita dignitosa". E conclude: "Qualunque tentativo sionista, atto a raggirare la questione e le proprie responsabilità su Gaza, sarà sterile".
ITALIA
Siparietto
Gr 13:00
In primo Piano
NOTIZIE BREVI
ESTERI
IRAN
- – Sono state rivendicate dal gruppo sunnita ‘Jundullah’ le due esplosioni avvenute ieri alla moschea di Zahedan, nel sud-est del paese, in cui hanno trovato la morte almeno venti persone e altre decine sono rimaste ferite. Secondo la tv satellitare con sede a Dubai ‘Al Arabiya’, il gruppo avrebbe affermato che l’attentato sarebbe una vendetta per l’esecuzione del suo leader, Abdolmalek Rigi, impiccato il 20 Giugno. Le due esplosioni sarebbero state provocate da attentatori suicidi mentre il luogo di culto era affollato di fedeli sciiti che celebravano l’imam Hussein, nipote di Maometto.
India, le autorità dichiarano il coprifuoco nel Kashmir
La tensione nell'area è sempre più alta
La decisione di allentare le misure restrittive presa ieri in Kashmir non ha fatto altro che scatenare proteste. Le autorità indiane quindi hanno deciso di imporre nuovamente un rigido coprifuoco. Le proteste, avvenute a Srinagar hanno visto migliaia di persone manifestare contro le forze di sicurezza indiane colpevoli a loro avviso di aver ucciso 15 manifestanti nell'ultimo mese. Obiettivo del coprifuoco è bloccare la manifestazione del leader separatista Geelani. Ormai da molti giorni nell'area del Kashmir e del Jammu la tensione è salita alle stelle. La goccia che ha fatto traboccare il vaso e ha dato il via alle manifestazioni di protesta contro la polizia indiana è stata l'uccisione da parte degli agenti di un manifestante di 17 anni. Nelle due regioni le autorità hanno deciso di inviare migliaia di soldati.
STATI UNITI
- – E’ attesa già per la prossima settimana la firma del presidente Barack Obama alla riforma finanziaria, la più ampia dopo la Grande Depressione degli anni ‘30, approvata ieri in via definitiva dal Senato con 60 voti a favore e 39 contrari. Obiettivo del ‘Dodd-Frank Act’, una riforma – ha detto Obama – “che protegge i consumatori e mette fine agli oscuri maneggi” – è impedire una nuova crisi dopo quella che ha colpito dapprima gli Stati Uniti estendendosi poi al resto del mondo a fine 2008.
Marea nera, test Bp blocca la fuoriuscita del greggio.
Dalle 19.20 Gmt (Le 21.20 italiane) di ieri non fuoriesce più petrolio dal pozzo nel Golfo del Messico. Così il vicepresidente di BP ha annunciato il blocco di perdita di greggio che la compagnia è riuscita ad ottenere per la prima volta da aprile.
Le valvole della nuova struttura di contenimento sono state tutte chiuse e il petrolio non fuoriesce più, ha detto il vice-presidente di Bp Kent Wells. Un blocco almeno temporaneo, ha precisato Wells che ha messo in guardia contro aspettative smisurate. "Ci troviamo nella fase iniziale del test".
Per Obama i risultati conseguiti nelle ultime ore sono "un segnale positivo". Il presidente americano si è limitato a questo breve commento rimandando ad oggi dichiarazioni più diffuse sull'argomento. Il pozzo situato a 1500 metri di profondità è chiuso ai fini della realizzazione del test di integrità che potrebbe prolungarsi per 48 ore.
Durante il test, inizialmente programmato per martedì scorso e poi rimandato per due volte, i tecnici hanno chiuso progressivamente le tre valvole di arresto della cupola misurando nel contempo la pressione del petrolio all'interno. I dati acquisiti, spiega la Bp, verranno costantemente monitorati dagli esperti e discussi ogni sei ore. Se la pressione interna continuerà a mantenersi elevata, vorrà dire che la cupola continuerà a bloccare l'uscita del greggio, fungendo quindi da 'tappo' vero e proprio. Viceversa, un livello di pressione inferiore sarebbe indice di una fuga di greggio attraverso una nuova falla, e in quel caso, durante una delle riunioni in programma, i tecnici potrebbero decidere di interrompere il test di integrità prima che siano trascorse le 48 ore.
In ogni caso, ha precisato la compagnia, il test non proseguirà oltre le 48 ore stabilite. Al termine di questa fase, gli ingegneri apriranno nuovamente le valvole della cupola e ricominceranno a far fluire il greggio, aspirandolo verso le due navi cisterna in superficie, la Q4000 e la Helix Producer. Nel frattempo, gli esperti continueranno a esaminare i dati raccolti durante il test per decidere come procedere
ITALIA
Napoli: disoccupati bloccano molo Beverello, 21 denunciati
La Digos ha denunciato in stato di liberta' 21 disoccupati organizzati che in serata avevano bloccato il molo Beverello dove e' attivo l'attracco degli aliscafi in partenza e in arrivo verso le tre isole del Golfo. I 21 sono stati denunciati per interruzione di pubblico servizio. Si erano lanciati in mare bloccando ogni possibilita' di accesso e uscita degli aliscafi dal porticciolo turistico.
Siparietto
Gr 9:30
ESTERI
ITALIA
Appunti e note redazionali
Servizi audio della giornata