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NOTIZIE BREVI

ESTERI

Turchia, passa il referendum sulle riforme costituzionali

Netta vittoria del sì alle riforme costituzionali volute dal governo Erdogan nel referendum tenutosi ieri in Turchia. Il 58 percento ha votato a favore degli emendamenti a 22 articoli della Costituzione varata dai generali golpisti nel 1982. Alta l'affluenza, che ha superato il 76 percento in quella che era considerata come una prova di forza tra l'esecutivo filo-islamico e i nazionalisti e le forze armate. Il sì è destinato a ridimensionare il potere dei generali che dal 1960 condizionano la vita civile del Paese e rappresenta un passo avanti sulla via della democrazia e delle riforme, anche nell'ottica dell'avvicinamento all'Unione europea. Gli emendamenti aumentano infatti il numero dei componenti della Corte costituzionale e del Consiglio superiore della magistratura, che saranno nominati non soltanto dai giudici ma anche dal Parlamento e dal presidente della Repubblica. Inoltre, sarà possibile sottoporre i militari alla giustizia civile. "Abbiamo varcato una soglia storica sulla strada per far avanzare la democrazia e lo stato di diritto", ha commentato il premier Recep Tayyp Erdogan davanti a una folla festante a Istanbul.

FRANCIA: INCENDIATO UN CAMPO DI PROFUGHI AFGANI

Un campo di rifugiati afgani è stato incendiato ieri sera in modo "chiaramente volontario" a Cherbourg, cittadina portuale del nord-ovest della Francia, senza causare vittime. È quanto riferisce il procuratore Eric Bouillard, precisando che nel rogo sono andate in fumo ben 9 delle 13 tende comunali. Il campo profughi, piuttosto isolato nella periferia di Cherbourg, ospitava una trentina di rifugiati "essenzialmente afghani", che erano assenti al momento dell'attentato. I profughi sono stati provvisoriamente sistemati a carico dello Stato in alcuni hotel della città portuaria francese. "Siamo estremamente scioccati e sorpresi per ciò che è successo, in precedenza non avevamo mai visto segni di ostilità verso i rifugiati di Cherbourg", ha detto Pascal Besuelle, portavoce dell'associazione umanitaria Itinerence, secondo cui "possiamo solo fare un legame con il clima deleterio che regna nel nostro Paese per la stigmatizzazione di gruppi etnici e di caccia ai Rom".

PALESTINA: Netanyahu per colonizzazione al rallentatore

Alla vigilia del summit di Sharm al-Sheikh (Egitto) con il presidente palestinese Abu Mazen, il premier Benyamin Netanyahu si accinge ad optare per una "colonizzazione al rallentatore" che da un lato acquieti le apprensioni dei ministri nazionalisti del suo governo e che dall'altro non provochi una crisi nelle trattative con l'Anp. Secondo la stampa odierna alla fine di settembre, al termine della moratoria di dieci mesi nei nuovi progetti edili ebraici in Cisgiordania, Netanyahu adotterà tacitamente la politica elaborata dal suo predecessore Ehud Olmert (Kadima): ossia di una costruzione annua di circa duemila unità abitative per coloni, il 90 per cento delle quali in zone omogenee di insediamento ebraico in Cisgiordania. Ieri Netanyahu ha detto ai ministri del Likud che 19 mila unità abitative "sono sul tavolo". Da un lato, ha aggiunto, Israele non accetterà un congelamento totale delle costruzioni, ma dall'altro - ha precisato - non è necessario realizzare tutti i progetti. "Fra 0 e 1 ci sono opzioni intermedie" ha rilevato. La proroga del congelamento dei progetti edili ebraici in Cisgiordania è una delle richieste prioritarie di Abu Mazen. Netanyahu, da parte sua, ribadirà domani a Sharm el-Sheikh la richiesta che da parte palestinese venga riconosciuto il carattere ebraico di Israele, nel contesto di accordi definitivi di pace.

AFGHANISTAN: ATTACCO AEREO NATO CONTRO TALEBANI

Tre attacchi aerei compiuti ieri con munizioni di precisione avrebbero lasciato al suolo 14 talebani nella provincia di Uruzgan, nel sud dell'Afghanistan. Secono fonti Isaf, la missione multinazionale guidata dalla Nato, non ci sarebbero vittime tra i civili. Gli uomini avrebbero attaccato forze militari afghane e multinazionali prima che aerei militari li colpissero. Un poliziotto e un civile sono invece morti ad Helmand dopo l'esplosione di una motocicletta imbottita di esplosivo. Altri due agenti sono rimasti feriti. Lo ha riferito Daoud Ahmadi, portavoce del governatore provinciale.

Grecia: crisi; nuovo sciopero camionisti, arriva troika Ue-Fmi

I camionisti greci sospendono di nuovo da oggi sine die tutti i trasporti merce per protesta contro "le promesse del governo non mantenute", mentre esperti Ue e Fmi, riprendono i contatti ad Atene sull'attuazione del piano di austerità. Lunghe code si sono formate sin da ieri ai distributori di benzina per timore che la protesta dei camionisti, come già lo scorso luglio, provochi scarsità di carburante, mentre si prepara ad essere approvata una legge che liberalizza il settore e che è al centro delle proteste degli autotrasportatori. Per evitare aumenti ingiustificati a causa della serrata dei camionisti, il governo si prepara a introdurre un tetto ai prezzi del carburante. La protesta dei camionisti, che porteranno i loro veicoli davanti al parlamento, fa seguito alle grandi manifestazioni di sabato scorso a Salonicco in occasione della presenza nella città del premier Giorgio Papandreou, che ha ribadito di voler andare avanti con austerity e riforme. E secondo un sondaggio pubblicato dal quotidiano socialista To Vima, i Greci cominciano a rendersi conto che il rispetto del Memorandum firmato con Ue-Fmi è l'unico modo per uscire dalla crisi. Il 50,9% degli intervistati infatti ritiene che l'opposizione dovrebbe sospendere lo scontro sul Memorandum.

INDIA: MANIFESTAZIONI RELIGIOSE ANTICRISTIANE, 15 MORTI

Almeno 15 morti nel Kashmir indiano in seguito alle proteste contro il falo' del Corano, minacciato e poi annullato dal pastore battista Kerry Jones, episodio che ha portato però all'incendio del libro sacro per i musulmani da parte di due pastori nel Tennessee. I manifestanti hanno assaltato e incendiato una scuola missionaria cristiana. Negli scontri nella ci sono stati anche 75 feriti. Tra le vittime, almeno 7 sono morte negli scontri con la polizia intervenuta dopo che migliaia di dimostranti musulmani hanno incendiato la missione ed alcuni edifici governativi nei distretti di Budgam e Tangmarg. La folla scandiva slogan contro gli Stati Uniti e i dissacratori del Corano. Alle proteste per il "Koran Burning Day" si sono unite quelle contro il governo centrale. In tre mesi le violenze scaturite a seguito delle proteste separatiste hanno provocato la morte di 83 persone.

ITALIA

GRADISCA: RIVOLTA DEI PRIGIONIERI DEL CIE

E' in corso una rivolta da parte di una quarantina di reclusi all'interno del CIE di Gradisca (GO), sono stati bruciati materassi e lenzuola, al momento gli immigrati in rivolta si sono barricati all'interno di una camera, dovrebbe intervenire la polizia in assetto antisommossa...

SCUOLA: LA PROTESTA DEI PRECARI A MESSINA (audio: ROd'U)

La scuola è ricominciata in nove regioni, dopodomani sarà il turno di altre tre. Entro il 20 di questo mese, 8 milioni di studenti e 700mila insegnanti saranno di nuovo in classe. Con la prima campanella dell'anno parte anche la riforma degli istituti superiori. Ma è un inizio segnato da molte proteste: nel mirino ci sono i tagli all'istruzione pubblica e al numero dei docenti. I precari hanno scelto di manifestare, ieri, tra le due sponde dello Stretto di Messina, per sottolineare che "la grande opera da compiere non è il ponte, ma un collegamento tra la scuola e il Paese". Sul lato di Messina erano circa 4mila le persone scese in piazza; dall'altra parte dello Stretto, a Villa San Giovanni, un gruppo di alcune centinaia di precari - arrivati da Puglia, Basilicata e Campania - faceva eco agli slogan dei colleghi siciliani, che hanno occupato la stazione ferroviaria, bloccando i treni per un'ora e mezza e invadendo uno degli imbarcaderi dei traghetti delle Fs. Una giornata senza incidenti, ma comunque all'insegna della tensione, con le forze di polizia che hanno denunciato 25 manifestanti.

MILANO: SCIOPERO DELLA FAME NEL CIE DI VIA CORELLI (audio: ROR)

VAL SUSA: 6000 NO-TAV IN CORTEO SABATO SCORSO (audio: ROd'U)

Sabato scorso più di 6mila persone sono scese in corteo lungo il cammino delle Gorge, che unisce gli abitati di Chiomonte e di Giaglione. Obiettivo dalla manifestazione: scoprire e indicare i terreni in cui si svolgerà la madre di tutte le battaglie del popolo No Tav, ovvero l'opposizione contro la costruzione del "tunnel di base", sventata nel 2005 a Venaus, ora riproposta in località Maddalena. Da sottolineare anche il dato politico emerso dal corteo, che ha visto nuovamente riuniti amministratori locali e movimento No Tav. La mobilitazione proseguirà anche nelle prossime settimane.

GENOVA: Si rompono fusti tossici, 15 intossicati

Quindici operai sono rimasti intossicati nella notte mentre stavano lavorando alla bonifica di una portacontainer nel porto di Genova. Sabato pomeriggio una nube tossica provocata dalla rottura di fusti chimici aveva causato malori tra equipaggio e portuali. Le esalazioni di cloro benzaldeide, sostanza che a contatto con l'acqua provoca una reazione tossica, hanno colpito gli operai, che hanno accusato irritazione agli occhi, rossore cutaneo e difficolta' respiratorie. Aperta inchiesta. Siparietto


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NOTIZIE BREVI

ESTERI

Turchia, passa il referendum sulle riforme costituzionali

Netta vittoria del sì alle riforme costituzionali volute dal governo Erdogan nel referendum tenutosi ieri in Turchia. Il 58 percento ha votato a favore degli emendamenti a 22 articoli della Costituzione varata dai generali golpisti nel 1982. Alta l'affluenza, che ha superato il 76 percento in quella che era considerata come una prova di forza tra l'esecutivo filo-islamico e i nazionalisti e le forze armate. Il sì è destinato a ridimensionare il potere dei generali che dal 1960 condizionano la vita civile del Paese e rappresenta un passo avanti sulla via della democrazia e delle riforme, anche nell'ottica dell'avvicinamento all'Unione europea. Gli emendamenti aumentano infatti il numero dei componenti della Corte costituzionale e del Consiglio superiore della magistratura, che saranno nominati non soltanto dai giudici ma anche dal Parlamento e dal presidente della Repubblica. Inoltre, sarà possibile sottoporre i militari alla giustizia civile. "Abbiamo varcato una soglia storica sulla strada per far avanzare la democrazia e lo stato di diritto", ha commentato il premier Recep Tayyp Erdogan davanti a una folla festante a Istanbul.

Mo: Netanyahu per colonizzazione 'al rallentatore', stampa

TEL AVIV - Alla vigilia del summit di Sharm al-Sheikh (Egitto) con il presidente palestinese Abu Mazen, il premier Benyamin Netanyahu si accinge ad optare per una "colonizzazione al rallentatore" che da un lato acquieti le apprensioni dei ministri nazionalisti del suo governo e che dall'altro non provochi una crisi nelle trattative con l'Anp.

Secondo la stampa odierna alla fine di settembre, al termine della moratoria di dieci mesi nei nuovi progetti edili ebraici in Cisgiordania, Netanyahu adotterà tacitamente la politica elaborata dal suo predecessore Ehud Olmert (Kadima): ossia di una costruzione annua di circa duemila unità abitative per coloni, il 90 per cento delle quali in zone omogenee di insediamento ebraico in Cisgiordania.

Ieri Netanyahu ha detto ai ministri del Likud che 19 mila unità abitative "sono sul tavolo". Da un lato, ha aggiunto, Israele non accetterà un congelamento totale delle costruzioni, ma dall'altro - ha precisato - non è necessario realizzare tutti i progetti. "Fra 0 e 1 ci sono opzioni intermedie" ha rilevato.

La proroga del congelamento dei progetti edili ebraici in Cisgiordania è una delle richieste prioritarie di Abu Mazen. Netanyahu, da parte sua, ribadirà domani a Sharm el-Sheikh la richiesta che da parte palestinese venga riconosciuto il carattere ebraico di Israele, nel contesto di accordi definitivi di pace.

Mo: Israele, aeroporto Tel Aviv bloccato da agitazioni

TEL AVIV - L'aeroporto internazionale Ben Gurion di Tel Aviv è stato bloccato stamane da uno sciopero a sorpresa del personale di terra, da settimane impegnato in una aspra vertenza sindacale legata alla gestione del fondo pensione dei dipendenti.

Senza alcun preavviso, alle nove di mattina i dipendenti hanno bloccato tutte le partenze. Gli atterraggi per il momento vengono ancora autorizzati, ma ai passeggeri non viene distribuito il bagaglio al seguito.

La agitazione è stata criticata dal ministro delle finanze Yuval Steinitz (Likud), che peraltro ha ammesso che le richieste dei lavoratori sono "comprensibili". Febbrili contatti sono adesso in corso dietro le quinte per ripristinare nella tarda mattinata il traffico aereo.

Nel frattempo disordini sono avvenuti nella sala arrivi quando una comitiva di ebrei ortodossi provenienti dalla Ucraina (dove si erano recati in pellegrinaggio) hanno dato in escandescenze non avendo ricevuto le loro valige. Per sedare i tumulti è stato necessario l'intervento della polizia.

Grecia: crisi; nuovo sciopero camionisti, arriva troika Ue-Fmi

ATENE - I camionisti greci sospendono di nuovo da oggi sine die tutti i trasporti merce per protesta contro "le promesse del governo non mantenute", mentre esperti Ue e Fmi, riprendono i contatti ad Atene sull'attuazione del piano di austerità.

Lunghe code si sono formate sin da ieri ai distributori di benzina per timore che la protesta dei camionisti, come già lo scorso luglio, provochi scarsità di carburante, mentre si prepara ad essere approvata una legge che liberalizza il settore e che è al centro delle proteste degli autotrasportatori. Per evitare aumenti ingiustificati a causa della serrata dei camionisti, il governo si prepara a introdurre un tetto ai prezzi del carburante.

La protesta dei camionisti, che porteranno i loro veicoli davanti al parlamento, fa seguito alle grandi manifestazioni di sabato scorso a Salonicco in occasione della presenza nella città del premier Giorgio Papandreou, che ha ribadito di voler andare avanti con austerity e riforme. E secondo un sondaggio pubblicato dal quotidiano socialista To Vima, i Greci cominciano a rendersi conto che il rispetto del Memorandum firmato con Ue-Fmi è l'unico modo per uscire dalla crisi. Il 50,9% degli intervistati infatti ritiene che l'opposizione dovrebbe sospendere lo scontro sul Memorandum.

Ue, la crisi fa scendere le emissioni di Co2

Secondo l'Agenzia europea per l'ambiente, nel solo 2009 le emissioni di Co2 sono scese nel continente del 6,9 per cento, raggiungendo un -17,3 rispetto al 1990. A ridurle drasticamente ha contribuito indubbiamente la crisi economica, con la diminuizione dei ritmi produttivi, ma l'Agenzia è convinta che la crisi sia solo una delle ragioni e che un'eventuale ripresa economica porterebbe a cali meno vistosi ma difficilmente a un'inversione di tendenza.

A questo punto l'obiettivo del -20 per cento rispetto al 1990 è assolutamente a portata di mano, sicché Francia, Germania e Regno Unito propongono di arrivare al 2020 con un taglio del 30 per cento. L'Italia non condivide. Il Wwf vorrebbe che i tagli si spingessero fino al 40 per cento: "Con riduzioni già ora del 17,3% - commenta Maria Grazia Midulla, responsabile clima ed energia dell'organizzazione ambientalista - l'idea che l'Europa tagli le emissioni solo del 20% per il 2020 è ridicola, vorrebbe dire smettere di ridurre le emissioni e aspettare il 2020 a braccia conserte".

ITALIA

Si rompono fusti tossici, 15 intossicati

Quindici operai sono rimasti intossicati nella notte mentre stavano lavorando alla bonifica di una portacontainer nel porto di Genova. Sabato pomeriggio una nube tossica provocata dalla rottura di fusti chimici aveva causato malori tra equipaggio e portuali. Le esalazioni di cloro benzaldeide, sostanza che a contatto con l'acqua provoca una reazione tossica, hanno colpito gli operai, che hanno accusato irritazione agli occhi, rossore cutaneo e difficolta' respiratorie. Aperta inchiesta.

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gror100913 (last edited 2010-09-13 18:26:50 by anonymous)