⇤ ← Revision 1 as of 2010-10-18 11:31:15
Size: 1141
Comment:
|
Size: 9832
Comment:
|
Deletions are marked like this. | Additions are marked like this. |
Line 19: | Line 19: |
'''Terzigno brucia il Tricolore: "Proteggete i mafiosi"''' "Questa è la nostra democrazia. State proteggendo i mafiosi. Vergognatevi". Dopo la guerriglia notturna, in mattinata un manifestante ha dato fuoco ad una bandiera italiana, mostrata in segno di sfida ai poliziotti presenti, dopo essere salito sulla pianta di ulivo che si trova al centro della rotonda di via Panoramica nei pressi della discarica di Terzigno. "Invece di proteggere noi, persone perbene, difendete chi porta i rifiuti nella discarica". Un'altra bandiera italiana era stata bruciata ieri, in piazza Pace, nella vicina Boscoreale. Benvenuti nel Far West A Boscoreale e Terzigno auto bruciate e capovolte al centro della strada, alte colonne di fumo nero dai camion dati alle fiamme ma anche rami di grossi alberi al centro della carreggiata, bidoni, mobili e spazzatura dovunque. E' il lascito dell'ennesima notte di scontri nei comuni vesuviani. A scatenare gli scontri i gravi disagi provocati dalla discarica Sari, nel Parco nazionale del Vesuvio, e, nelle ultime ore, l'annunciata apertura del secondo sversatoio, il piu' grande d'Europa, in localita' Cava Vitiello a Terzigno. Devastazione In giro nella notte nei paesi vesuviani lo scenario appare drammatico. In via Passanti, a Boscoreale dove cinque compattatori sono stati incendiati dopo essere aver subito l'assedio, insieme con le forze dell'ordine che li scortano, da una folla di oltre duecento manifestanti, ad esempio, la strada e' per oltre trecento metri completamente impercorribile a causa delle violente proteste dei residenti. Cariche e fumogeni Alla rotonda Panoramica, dove si erano radunate oltre mille persone, e' stata una lunga notte di scontri con un gruppo di manifestanti, quasi tutti giovani,con le forze dell'ordine che hanno risposto con lacrimogeni, provocando fuggi fuggi e cariche. |
|
Line 25: | Line 41: |
'''Francia, la riforma delle pensioni sarà votata nelle prossime ore''' I senatori stanno per votare oggi la riforma delle pensioni in Francia, dopo il ricorso del governo - ieri - alla scorciatoia del "voto bloccato", contestatissima dall'opposizione. E questo nonostante le tre settimane di dibattito e le grandi manifestazioni di piazza che hanno paralizzato il paese. Il ministro del Lavoro, Eric Woerth, ha dichiarato a France 2 questa mattina che la riforma sarà votata "nelle prossime ore". Le due assemblee parlamentari si metteranno subito dopo d'accordo su un testo definitivo e "il voto finale si svolgerà all'Assemblea e al Senato la settimana prossima", ha aggiunto. Secondo la procedura, la riforma dovrebbe diventare definitiva dopo che la commissione mista paritaria di sette senatori e sette deputati avrà trovato un accordo ad inizio settimana su una versione comune. Intanto, la polizia ha ripreso il controllo della più grande raffineria del paese, bloccata dai manifestanti da dieci giorni. Duri gli scontri con gli scioperanti. Ci sarebbero dei feriti. Almeno dodici. Ma i sindacati non cedono. Previsti altri due giorni di sciopero. '''Spagna, arrestati 10 giovani del Segi, gruppo vicino all'Eta, nonostante la tregua dichiarata''' Nel corso di un'operazione condotta nei Paesi Baschi e nella vicina Navarra durante la notte, la polizia spagnola ha arrestato almeno 10 membri del Segi, il gruppo giovanile molto vicino all'Eta. Un arresto è stato compiuto anche a Barcellona dove è stata perquisita una serie di abitazioni. Tra i fermati, alcuni leader dell'organizzazione accusati di violenze durante manifestazioni di piazza. L'operazione è scattata all'indomani del giuramento come vicepremier del ministro dell'Interno Alfredo Perez Rubalcaba, sostenitore della linea dura contro l'Eta nonostante il cessate il fuoco dichiarato dai separatisti baschi in settembre. '''Turchia, l'identità curda alla sbarra''' Il 18 ottobre scorso si è aperto uno dei più grandi processi contro la società civile curda in Turchia. Al banco degli imputati erano presenti per la prima udienza al tribunale di Diyarbakir circa 150 politici e attivisti appartenenti all'organizzazione curda Koma Civakên Kurdistan (Kck). L'accusa è quella di legami con il terrorismo e sovversione ai danni dello Stato. Anche una delegazione italiana era presente davanti al tribunale di Diyarbakir per portare la propria solidarietà ai detenuti politici curdi; la presenza di delegazioni internazionali, tra cui anche una rappresentanza dell'Ue, ha garantito il pacifico svolgimento della manifestazione, osservata a distanza di sicurezza dalla polizia. Tra gli imputati sotto processo ci sono anche sindaci di alcune importanti città del sud est turco, a maggioranza curda. Tra loro risulta indagato anche Osman Baydemir, sindaco di Diyarbakir, che per il momento è in libertà a differenza degli altri 151 imputati presenti alla prima udienza. Baydemir non ha esitato ad affermare - all'agenzia di stampa Firat - come la prolungata detenzione dei colleghi e degli altri attivisti del Kck sia del tutto illegale e risulti un'ennesima tortura nei confronti della società civile curda. Anche molte organizzazioni non governative turche hanno dato il loro sostegno ai circa duemila detenuti, molti di loro in carcere dal 14 aprile 2009. Human Rights Association in un recente comunicato ha ricordato come l'attuale sistema processuale turco risulti ancora legato alla vecchia istituzione dei Tribunali per la sicurezza dello Stato, creati ad hoc per reati connessi con il terrorismo. Intanto il tribunale di Diyarbakir ha rifiutato la richiesta degli imputati di utilizzare la lingua curda durante il processo. Nella dichiarazione del giudice Menderes Yılmaz - riportata dal quotidiano Zaman - si fa appunto cenno al divieto di difesa in curdo in aula, tenendo in considerazioni anche le sentenze della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo (Cedu). Ma questa decisione mina palesemente la libertà di espressione dei cittadini curdi in Turchia e sicuramente avrà un impatto negativo nelle trattative tra il governo ed il partito curdo del Bdp, impegnati in questo periodo a trovare una soluzione democratica per i circa venti milioni di curdi nel Paese. Inoltre il processo potrebbe provocare il riacutizzarsi del conflitto tra esercito e guerriglieri del Pkk, quest'ultimi in tregua dal mese di settembre per dimostrare la propria volontà nel cercare una soluzione pacifica della questione curda in Turchia. La strada verso la pace è ancora lontana. |
|
Line 26: | Line 64: |
'''Cagliari, continua occupazione pastori''' Terza notte di presidio e occupazione dei pastori sardi dentro e fuori il palazzo del Consiglio regionale a Cagliari. Insieme ai 12 rappresentanti del Movimento pastori, asserragliati da martedi' nella sala della Commissione Bilancio, anche un gruppo di allevatori ha trascorso la notte sotto i portici davanti all'ingresso dell'edificio. Seconda notte all'addiaccio, invece, sul tetto della stazione per i 10 lavoratori della Geas che protestano per il mancato pagamento degli stipendi. '''Carceri sovraffollate: 68mila detenuti''' I detenuti presenti nei 206 istituti di pena sono 68.527 per 44.612 posti letto regolamentari. E' questa la fotografia del sovraffollamento carcerario in Italia secondo l'associazione 'Antigone' che ha presentato a Roma il VII rapporto sulle condizioni di detenzione. Dalle visite effettuate dall'associazione tra giugno e luglio scorsi in alcuni degli istituti penitenziari risulta che tutte queste carceri sono fuori legge dal punto di vista socio-sanitario. '''Si comprano meno alimentari''' In agosto le vendite al dettaglio sono rimaste invariate sul mese precedente in termini destagionalizzati. Su base annua l'indice grezzo è salito dello 0,3%. A luglio le vendite avevano mostrato un aumento dello 0,1% su mese (rivisto da 0,0) e dell'1,7% su anno. In termini congiunturali (al netto della stagionalità), le vendite di prodotti alimentari sono diminuite dello 0,5 per cento, mentre quelle di prodotti non alimentari hanno registrato un aumento dello 0,2 per cento. Rispetto ad agosto 2009, le vendite di prodotti alimentari hanno subito una flessione dello 0,8 per cento mentre quelle di prodotti non alimentari sono aumentate dello 0,9 per cento. "Permane una situazione di difficoltà sul versante dei consumi di beni da parte delle famiglie, che conferma quanto già anticipato dall'indicatore dei consumi di Confcommercio", commenta l'Ufficio studi dell'organizzazione. "C'e, dunque, la necessità e l'urgenza di un'ampia e condivisa riflessione sul tema delle riforme fiscali che a partire dai risparmi della spesa pubblica possa distribuire ai redditi da lavoro maggiori risorse", conclude la nota. |
Gr 19:30
Sommario
In primo Piano
Terzigno brucia il Tricolore: "Proteggete i mafiosi"
"Questa è la nostra democrazia. State proteggendo i mafiosi. Vergognatevi". Dopo la guerriglia notturna, in mattinata un manifestante ha dato fuoco ad una bandiera italiana, mostrata in segno di sfida ai poliziotti presenti, dopo essere salito sulla pianta di ulivo che si trova al centro della rotonda di via Panoramica nei pressi della discarica di Terzigno.
"Invece di proteggere noi, persone perbene, difendete chi porta i rifiuti nella discarica". Un'altra bandiera italiana era stata bruciata ieri, in piazza Pace, nella vicina Boscoreale. Benvenuti nel Far West A Boscoreale e Terzigno auto bruciate e capovolte al centro della strada, alte colonne di fumo nero dai camion dati alle fiamme ma anche rami di grossi alberi al centro della carreggiata, bidoni, mobili e spazzatura dovunque. E' il lascito dell'ennesima notte di scontri nei comuni vesuviani. A scatenare gli scontri i gravi disagi provocati dalla discarica Sari, nel Parco nazionale del Vesuvio, e, nelle ultime ore, l'annunciata apertura del secondo sversatoio, il piu' grande d'Europa, in localita' Cava Vitiello a Terzigno.
Devastazione In giro nella notte nei paesi vesuviani lo scenario appare drammatico. In via Passanti, a Boscoreale dove cinque compattatori sono stati incendiati dopo essere aver subito l'assedio, insieme con le forze dell'ordine che li scortano, da una folla di oltre duecento manifestanti, ad esempio, la strada e' per oltre trecento metri completamente impercorribile a causa delle violente proteste dei residenti.
Cariche e fumogeni Alla rotonda Panoramica, dove si erano radunate oltre mille persone, e' stata una lunga notte di scontri con un gruppo di manifestanti, quasi tutti giovani,con le forze dell'ordine che hanno risposto con lacrimogeni, provocando fuggi fuggi e cariche.
Editoriale
NOTIZIE BREVI
ESTERI
Francia, la riforma delle pensioni sarà votata nelle prossime ore
I senatori stanno per votare oggi la riforma delle pensioni in Francia, dopo il ricorso del governo - ieri - alla scorciatoia del "voto bloccato", contestatissima dall'opposizione. E questo nonostante le tre settimane di dibattito e le grandi manifestazioni di piazza che hanno paralizzato il paese. Il ministro del Lavoro, Eric Woerth, ha dichiarato a France 2 questa mattina che la riforma sarà votata "nelle prossime ore". Le due assemblee parlamentari si metteranno subito dopo d'accordo su un testo definitivo e "il voto finale si svolgerà all'Assemblea e al Senato la settimana prossima", ha aggiunto. Secondo la procedura, la riforma dovrebbe diventare definitiva dopo che la commissione mista paritaria di sette senatori e sette deputati avrà trovato un accordo ad inizio settimana su una versione comune.
Intanto, la polizia ha ripreso il controllo della più grande raffineria del paese, bloccata dai manifestanti da dieci giorni. Duri gli scontri con gli scioperanti. Ci sarebbero dei feriti. Almeno dodici. Ma i sindacati non cedono. Previsti altri due giorni di sciopero.
Spagna, arrestati 10 giovani del Segi, gruppo vicino all'Eta, nonostante la tregua dichiarata
Nel corso di un'operazione condotta nei Paesi Baschi e nella vicina Navarra durante la notte, la polizia spagnola ha arrestato almeno 10 membri del Segi, il gruppo giovanile molto vicino all'Eta. Un arresto è stato compiuto anche a Barcellona dove è stata perquisita una serie di abitazioni. Tra i fermati, alcuni leader dell'organizzazione accusati di violenze durante manifestazioni di piazza. L'operazione è scattata all'indomani del giuramento come vicepremier del ministro dell'Interno Alfredo Perez Rubalcaba, sostenitore della linea dura contro l'Eta nonostante il cessate il fuoco dichiarato dai separatisti baschi in settembre.
Turchia, l'identità curda alla sbarra
Il 18 ottobre scorso si è aperto uno dei più grandi processi contro la società civile curda in Turchia. Al banco degli imputati erano presenti per la prima udienza al tribunale di Diyarbakir circa 150 politici e attivisti appartenenti all'organizzazione curda Koma Civakên Kurdistan (Kck).
L'accusa è quella di legami con il terrorismo e sovversione ai danni dello Stato. Anche una delegazione italiana era presente davanti al tribunale di Diyarbakir per portare la propria solidarietà ai detenuti politici curdi; la presenza di delegazioni internazionali, tra cui anche una rappresentanza dell'Ue, ha garantito il pacifico svolgimento della manifestazione, osservata a distanza di sicurezza dalla polizia.
Tra gli imputati sotto processo ci sono anche sindaci di alcune importanti città del sud est turco, a maggioranza curda. Tra loro risulta indagato anche Osman Baydemir, sindaco di Diyarbakir, che per il momento è in libertà a differenza degli altri 151 imputati presenti alla prima udienza. Baydemir non ha esitato ad affermare - all'agenzia di stampa Firat - come la prolungata detenzione dei colleghi e degli altri attivisti del Kck sia del tutto illegale e risulti un'ennesima tortura nei confronti della società civile curda.
Anche molte organizzazioni non governative turche hanno dato il loro sostegno ai circa duemila detenuti, molti di loro in carcere dal 14 aprile 2009. Human Rights Association in un recente comunicato ha ricordato come l'attuale sistema processuale turco risulti ancora legato alla vecchia istituzione dei Tribunali per la sicurezza dello Stato, creati ad hoc per reati connessi con il terrorismo.
Intanto il tribunale di Diyarbakir ha rifiutato la richiesta degli imputati di utilizzare la lingua curda durante il processo. Nella dichiarazione del giudice Menderes Yılmaz - riportata dal quotidiano Zaman - si fa appunto cenno al divieto di difesa in curdo in aula, tenendo in considerazioni anche le sentenze della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo (Cedu). Ma questa decisione mina palesemente la libertà di espressione dei cittadini curdi in Turchia e sicuramente avrà un impatto negativo nelle trattative tra il governo ed il partito curdo del Bdp, impegnati in questo periodo a trovare una soluzione democratica per i circa venti milioni di curdi nel Paese. Inoltre il processo potrebbe provocare il riacutizzarsi del conflitto tra esercito e guerriglieri del Pkk, quest'ultimi in tregua dal mese di settembre per dimostrare la propria volontà nel cercare una soluzione pacifica della questione curda in Turchia. La strada verso la pace è ancora lontana.
ITALIA
Cagliari, continua occupazione pastori
Terza notte di presidio e occupazione dei pastori sardi dentro e fuori il palazzo del Consiglio regionale a Cagliari. Insieme ai 12 rappresentanti del Movimento pastori, asserragliati da martedi' nella sala della Commissione Bilancio, anche un gruppo di allevatori ha trascorso la notte sotto i portici davanti all'ingresso dell'edificio. Seconda notte all'addiaccio, invece, sul tetto della stazione per i 10 lavoratori della Geas che protestano per il mancato pagamento degli stipendi.
Carceri sovraffollate: 68mila detenuti
I detenuti presenti nei 206 istituti di pena sono 68.527 per 44.612 posti letto regolamentari. E' questa la fotografia del sovraffollamento carcerario in Italia secondo l'associazione 'Antigone' che ha presentato a Roma il VII rapporto sulle condizioni di detenzione. Dalle visite effettuate dall'associazione tra giugno e luglio scorsi in alcuni degli istituti penitenziari risulta che tutte queste carceri sono fuori legge dal punto di vista socio-sanitario.
Si comprano meno alimentari
In agosto le vendite al dettaglio sono rimaste invariate sul mese precedente in termini destagionalizzati. Su base annua l'indice grezzo è salito dello 0,3%. A luglio le vendite avevano mostrato un aumento dello 0,1% su mese (rivisto da 0,0) e dell'1,7% su anno.
In termini congiunturali (al netto della stagionalità), le vendite di prodotti alimentari sono diminuite dello 0,5 per cento, mentre quelle di prodotti non alimentari hanno registrato un aumento dello 0,2 per cento.
Rispetto ad agosto 2009, le vendite di prodotti alimentari hanno subito una flessione dello 0,8 per cento mentre quelle di prodotti non alimentari sono aumentate dello 0,9 per cento.
"Permane una situazione di difficoltà sul versante dei consumi di beni da parte delle famiglie, che conferma quanto già anticipato dall'indicatore dei consumi di Confcommercio", commenta l'Ufficio studi dell'organizzazione.
"C'e, dunque, la necessità e l'urgenza di un'ampia e condivisa riflessione sul tema delle riforme fiscali che a partire dai risparmi della spesa pubblica possa distribuire ai redditi da lavoro maggiori risorse", conclude la nota.
Siparietto
Gr 13:00
In primo Piano
NOTIZIE BREVI
ESTERI
ITALIA
Siparietto
Gr 9:30
ESTERI
ITALIA
Appunti e note redazionali
Servizi audio della giornata