GR 19.30

ITALIA

ROMA - NUOVA PROTESTA SUL RED CARPET DELLA FESTA DEL CINEMA Un centinaio di persone con striscioni e megafoni hanno tentato di entrare questo pomeriggio nell'Auditorium per manifestare contro il precariato e i tagli alla cultura. I cancelli della struttura sono stati prontamente chiusi dalla polizia, appena in tempo perchè la folla non invadesse il red carpet. La chiusura dei cancelli ha bloccato anche la fila di spettatori che, provvisti di biglietto, si stavano recando all'interno per assistere alla proiezione dei film in programma. Per ora, per motivi di sicurezza, nemmeno l'esibizione dei documenti ha convinto gli organizzatori a riaprire le porte. Circa una quindicina di manifestanti hanno occupato il palco della sala Petrassi dall'Auditorium leggendo volantini di protesta contro il governo Berlusconi Il corteo di manifestanti che ha protestato lungamente davanti allo spazio antistante all'Auditorium, dove si sta svolgendo il Festival di Roma, costringendo le forze dell'ordine a chiudere i cancelli si è sciolto e sta defluendo su viale De Coubertin, seguito dalla polizia antisommossa. Il corteo, che si dirige ora verso piazza Apollo d'Oro, continua a manifestare il suo dissenso cantando slogan contro la politica del governo e Berlusconi, al grido di 'Berlusconi hai detto un sacco di fandonie ora dimettitì. Il corteo era composto da vari movimenti uniti dalla comune protesta contro la crisi, che hanno cantato slogan contro il sindaco Alemanno e di solidarietà alla protesta dei cento autori contro i tagli al cinema.

Milano- studenti contro la guerra make school not war Questa mattina, nel giorno della festa nazionale delle forze armate, Milano non ha assistito ad una parata in divisa, ma al corteo di migliaia di studenti e dei collettivi delle scuole superiori, che, dopo le mobilitazioni dell' 8 ottobre e le azioni contro "Allenati per la vita", hanno scelto proprio questa data per ribadire MAKE SCHOOL NOT WAR! Abbiamo voluto innanzitutto smascherare e denuciare l'enormità di fondi destinati alla guerra: infatti lo striscione di apertura citava "29 miliardi per la guerra e -8 miliardi alla scuola: i soldi per la scuola si devono trovare tagliando la spesa militare! Cancellare la Mini-naja e Allenati per la vita!". Questi sono i prinicipali punti della campagna "Make School Not War" lanciata dagli studenti di Milano, anche sotto forma di petizione e rivolta a tutti quelli che si battono per un futuro di diritti, istruzione e libertà e non di guerra e militarismo.Uno stendardo citava "4 novembre 2010, il governo Berlusconi fa feste mentre con guerre, ville, interessi privati, ci ruba soldi, scuola, futuro!" riferendosi agli ultimi episodi che hanno coinvolto il premier e altri esponenti del governo. In l.go Cairoli e in Cadorna abbiamo lasciato un segno, con due scritte a vernice a caratteri cubitali sul manto stradale "Make school not War!". Oltre alle scritte anche diverse locandine lasciate sui muri della città, che denuciavano le spese di guerra del governo; ad esempio: "Come spenderesti 12 miliardi? Acquistare cacciabombardieri Eurofighter...o 2 anni di stipendio a 180mila precari della scuola?". O ancora: "15 miliardi?...jet F35 o 3000 asili?"

ROMA, DIBATTITO A FISICA, contro la crisi uniamo le lotte! Giovedì 4 novembre ore 17, dipartimento di Fisica, Sapienza: Contro la crisi, uniamo le lotte - costruiamo lo sciopero generale dal basso. COMUNICATO Dopo la straordinaria manifestazione del 16 ottobre, che ha visto in piazza insieme lavoratori e studenti, comitati territoriali e collettivi di donne, torniamo a parlare insieme a tutte le lotte sociali che sono vive nella penisola di come costruire uno sciopero generale dal basso, in grado realmente di bloccare questo Paese.

Vogliamo parlarne dando particolare importanza alla tenace lotta della popolazione di Terzigno, che ormai da tempo si batte in difesa del proprio territorio e della propria salute. Ne parliamo all'università perché siamo convinti che questo possa essere un luogo di incontro, discussione e ricomposizione tra le tante soggettività e le tante lotte che si oppongono alla crisi, al Governo e a Confindustria. Ne parliamo insieme perché l'unico modo per opporci alla prossima finanziaria, che sarà ancora fatta di tagli, licenziamenti, guerra e devastazione ambientale, è costruire una reale opposizione dal basso.

CENA SOCIALE E FESTA A FISICA VD. www.ateneinrivolta.org

MOBILITAZIONI DI STUDENTI IN DIVERSE CITTA' ITALIANE:

Flash Mob a Bologna: Gli attivisti e le attiviste di C.U.A. e C.A.S. hanno effettuato un flash mob in pieno centro di Bologna, con l'obiettivo di dare un segnale verso la giornata del 17 novembre, quando un corteo del mondo della formazione sfilerà per le vie della città.

Dapprima c'è stata un'irruzione in sala Borsa, la cui normalità è stata interrotta dagli interventi al megafono che rilanciavano verso il 17, giornata internazionale di mobilitazione che precede di un giorno l'inizio probabile della discussione del ddl Gelmini alla Camera.

Subito dopo ci si è spostati al Nettuno, al quale sono stati appesi alcuni cartelli contro la riforma, la crisi e il governo Berlusconi. Un breve corteo spontaneo ha chiuso l'azione, attraversando per qualche minuto via Indipendenza e riprendendo l'immagine del blocco che sarà centrale anche nel corteo del 17

Migranti sulla gru, Arun: Non abbiamo paura

Parla il pachistano che insieme ad altri 5 colleghi sta protestando a Brescia: "Avevamo una tenda, ma il vento l'ha strappata via. La pioggia ha bagnato le coperte. Ora va un po' meglio, sentiamo la stanchezza, ma stiamo bene” Nel 2009 ho fatto domanda di emersione, ma il mio datore di lavoro è scomparso. Mi è arrivata la lettera per presentarmi in prefettura, non so cosa fare”. Arun, 24enne pachistano, è uno dei sei migranti che sabato scorso è salito su una gru a Brescia per protestare contro la “sanatoria truffa”. Il gruppetto, composto da sei immigrati, resiste sulla gru (a 35 metri d'altezza) ormai da sei giorni e cinque notti. “Le prime tre notti sono state molto difficili -racconta Arun -. Non ho parole per descrivere: avevamo una tenda, ma il vento l'ha strappata via. La pioggia ha bagnato le coperte. Ora va un po' meglio, sentiamo la stanchezza, ma stiamo bene”. Arun vive in Italia dal 2006. Si è mantenuto distribuendo volantini pubblicitari, lavorando anche dieci ore al giorno per 500 euro di stipendio al mese. “Ho fatto la domanda per la sanatoria, ma il mio datore di lavoro è scappato -racconta a Redattore sociale-. I suoi vicini di casa dicono che se n'è andato da tre mesi, non so dov'è, il cellulare è spento. Sono qui, con i miei fratelli sulla gru”, aggiunge Arun riferendosi agli altri immigrati che, con lui, condividono questa lotta. “Non abbiamo paura di nessuno e se cercheranno di farci scendere, ci butteremo di sotto”, ribadisce. Tre le richieste fondamentali: risposte positive da Roma rispetto alle domande di sanatoria 2009, autorizzazione ad un presidio permanente a Brescia e apertura di un tavolo presso la prefettura. “Siamo saliti sulla gru per i nostri diritti e non scenderemo fino a quando non avremo risposte positive”, conclude Arun.

INCIDENTI LAVORO: GRAVE OPERAIO TRAVOLTO DA PERFORATRICE Incidente sul lavoro in un cantiere edile, in una villa, a Valgiano, località nel Comune di Capannori. Un muratore algerino di 31 anni è stato travolto da una macchina perforatrice per la posa di micropali. La perforatrice si sarebbe ribaltata su un fianco, forse per un cedimento del terreno, schiacciando l'operaio. Gli altri due muratori che si trovavano nel cantiere hanno dato l'allarme. Il ferito è stato trasportato prima in ambulanza sul piazzale del cimitero di Marlia, poi qui è stato prelevato da un elicottero del 118 e trasferito al pronto soccorso dell'ospedale di Pisa dove gli è stato riscontrato un trauma addominale da schiacciamento. Le sue condizioni sono gravi tuttavia non sarebbe in pericolo di vita. Per ricostruire l'esatta dinamica di quanto accaduto nel cantiere è intervenuto il personale della Asl di Lucca più la polizia municipale. Il cantiere è stato posto sotto sequestro dalla Asl che ha avviato gli accertamenti necessari per verificare se sono state osservate le norme sulla sicurezza.

INCIDENTI LAVORO:CADONO DA TETTO A BARLETTA, FERITI 2 OPERAI Il titolare di una ditta e un suo operaio sono rimasti feriti dopo essere precipitati dal tetto di un calzaturificio di Barletta mentre stavano facendo lavori di coibentazione. È accaduto nello stabilimento Gemar nella zona industriale della città, in via Madrid. I due, uno ha 35 anni, l'altro 25, hanno riportato traumi in varie parti del corpo e sono stati sottoposti a esami diagnostici: le loro condizioni non sono considerate gravi dai medici. La ditta che stava eseguendo i lavori è la Carbon Nemo di Barletta. Secondo la ricostruzione del'accaduto, la superficie del tetto non ha retto al peso dei due operai che sono precipitati all'interno del capannone da un'altezza di oltre sei metri. Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco, agenti del locale commissariato di polizia e personale del 118. I feriti sono stati accompagnati negli ospedali di Barletta e di Andria dove i medici si sono riservata la prognosi per entrambi. Le indagini sull'accaduto sono coordinate dal sostituto procuratore della repubblica presso il Tribunale di Trani Michele Ruggiero. Accertamenti sul rispetto delle norme di sicurezza vengono compiuti anche da personale dello Spesal.

INCIDENTI LAVORO: MORTO OPERAIO NEL FOGGIANO Un operaio è morto nel pomeriggio schiacciato da una gru che si è ribaltata in un cantiere alla periferia di Torremaggiore. La vittima è Salvatore Silvestri, di 58 anni, di Foggia, dipendente della ditta di impianti e cablaggio 'All'. L'incidente, sul quale non si hanno altre informazioni, è avvenuto in contrada Mezzana dei monaci GR 13.00

Interni:

4 Novembre festa delle forze armate, anche le istituzioni della nostra città si uniscono al coro di "ringraziamento" alle forze militari che esportano la pace e di retorica militarista

«Certamente si», servono più risorse per le forze armate «ma questo è un momento difficile per tutti e tutte le strutture del nostro Stato, compresi gli enti locali, sono in grande sofferenza». Lo ha detto il sindaco di Roma Gianni Alemanno, rispondendo a chi gli chiedeva se fosse necessario un aumento di risorse per le forze armate. Nel giorno in cui si ricorda il 4 novembre il sindaco ha sottolineato che «bisogna stringere i denti, in questo momento di crisi economica, ma il ministro La Russa sta facendo di tutto per garantire le esigenze delle forze armate»

SACCONI CHIUDE ALLE RICHIESTE DI INVESTIMENTO DI RISORSE PER WELFARE E LAVORO Il patto sociale pone «una richiesta di spesa pubblica che guarderemo con attenzione, nell'ambito delle limitatissime possibilità perchè il bilancio è fisso, è bloccato». Così il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, a margine dell'Assemblea Cna, risponde alle richieste del mondo produttivo e sindacale. «Ovviamente è facile trovarsi d'accordo nel chiedere più spesa - ha aggiunto Sacconi - è difficile da parte nostra cercare di corrispondervi

MOBILITAZIONI DI STUDENTI IN DIVERSE CITTA ITALIANE:

Flash Mob a Bologna: Gli attivisti e le attiviste di C.U.A. e C.A.S. hanno effettuato un flash mob in pieno centro di Bologna, con l'obiettivo di dare un segnale verso la giornata del 17 novembre, quando un corteo del mondo della formazione sfilerà per le vie della città.

Dapprima c'è stata un'irruzione in sala Borsa, la cui normalità è stata interrotta dagli interventi al megafono che rilanciavano verso il 17, giornata internazionale di mobilitazione che precede di un giorno l'inizio probabile della discussione del ddl Gelmini alla Camera.

Subito dopo ci si è spostati al Nettuno, al quale sono stati appesi alcuni cartelli contro la riforma, la crisi e il governo Berlusconi. Un breve corteo spontaneo ha chiuso l'azione, attraversando per qualche minuto via Indipendenza e riprendendo l'immagine del blocco che sarà centrale anche nel corteo del 17

Anche a MIlano un corteo di studenti:(audio)

BRESCIA:MIGRANTI ANCORA SULLA GRU

Continua la lotta dei migranti a Brescia contro la "sanatoria truffa", dopo sei giorni sei migranti resistono su una Gru a sei metri d'altezza nonostante le minacce della prefettura e del comune. Per sabato è annunciato un nuovo corteo con presenza di delegazioni anche da altre città di tutta italia, mentre i migranti annunciano "la lotta continua fino ad un incontro con il ministro dell'interno e al permesso di soggiorno"

ANCORA VOLI DI RIMPATRI FORZATI DI MIGRANTI DALL'ITALIA

Sono stati rimpatriati, nella serata di ieri con un volo charter partito dall'aeroporto di Crotone e diretto a Il Cairo, 72 clandestini di nazionalità egiziana sbarcati martedì scorso, sulle coste del litorale ionico. Tutte le operazioni, di rintraccio e rimpatrio, sono state coordinate dalla Direzione Centrale dell'Immigrazione e della Polizia delle Frontiere. I clandestini erano complessivamente 105, di cui 89 adulti e 16 minori, questi ultimi tutti affidati a strutture appositamente dedicate. Degli 89 maggiorenni, 13 sono stati arrestati per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, a seguito delle indagini svolte dalla Direzione Centrale Anticrimine e grazie alla testimonianza di quattro extracomunitari. Gli altri 72 sono stati ricondotti in patria con il volo di ieri sera. Il rimpatrio dei clandestini, sottolinea il Viminale, avvenuto nelle ore immediatamente successive al loro rintraccio, conferma gli eccellenti rapporti di cooperazione, sempre più saldi, che intercorrono tra la Direzione Centrale dell'Immigrazione e della Polizia delle Frontiere e la Rappresentanza diplomatica egiziana in Italia

Esteri:

Reazioni alle elezioni di Mid-term che hanno visto sconfitti i democratici e Obama:

Il Waschington Post:

Anche se il Senato resta in mano Democratica, sarà più complicato arrivare alla ratifica dei Trattati, processo che richiede 67 voti. La Casa Bianca spera che il Senato approvi uno dei maggiori risultati ottenuti da Obama in politica estera, il Trattato per la riduzione delle armi nucleari con la Russia, prima di gennaio quando i seggi controllati alla Camera dai Democratici potranno passare a 52 dagli attuali 58. I funzionari dell'amministrazione ammettono che sarà più difficile fare approvare lo Start se il voto slitterà al prossimo anno. I principali sconfitti delle elezioni di mid-term, scrive ancora il Washington Post, sono stati i Democratici moderati, ossia i più decisi sostenitori della politica dell'amministrazione per l'Afghanistan. La loro sconfitta comporterà la nascita di un caucus - gruppo parlamentare - democratico sostanzialmente molto più contrario alla guerra. L'amministrazione Obama, in cambio, sarà probabilmente costretta a dipendere maggiormente dai Repubblicani, che hanno in linea di massima appoggiato la strategia in Afghanistan. «Il livello di fastidio potrebbe crescere per l'amministrazione Obama, ma non credo che questo porterà ad un cambiamento politico», commenta Stephen Biddle, del Council on Foreign Relations. «Comincia ad emergere un filone nel Partito Repubblicano...che ha chiesto riduzioni significative nella spesa per la difesa», gli fa eco Todd Harrison, del Center for Strategic and Budgetary Assessments, think tank della Difesa.

Il commento del premier cinese:

Rispondendo alla domanda di un giornalista che chiedeva di commentare le elezioni americane, il portavoce ha detto che «relazioni a lungo termine, stabili e robuste tra Cina e Stati Uniti, sono nel fondamentale interesse dei due paesi e sono utili alla pace mondiale e allo sviluppo. Siamo sicuri - ha detto Hong - che i Democratici e i Repubblicani e altri settori della società americana saranno d'accordo con questo». Il portavoce ha ribadito che il governo di Pechino intende continuare a lavorare con gli Usa per migliorare e rafforzare le relazioni bilaterali

Le forze Isaf danno notizia della morte del 617 soldato straniero in Afghanistan

Un funzionario responsabile dell'Educazione nella provincia Kandahar è stato ucciso da un commando armato mentre si stava recando a fare compere insieme alla figlia. Il commando secondo alcuni testimoni era composto da uomini armati arrivati sul posto a bordo di motociclette. Nel frattempo, le forze di sicurezza afgane presenti nella provincia di Ghazni fanno sapere di aver ritrovato i corpi senza vita di quattro persone, tutti agenti della polizia locale scomparso lunedì scorso. E dall'Isaf intanto, arriva la tragica notizia della morte di un soldato, di cui non sono state rese note le generalità e nemmeno il luogo del decesso, avvenuta nel corso di un attacco talebano.

M.O.: CLINTON VEDE NETANYAHU SETTIMANA PROSSIMA, TROVEREMO SOLUZIONE = Gerusalemme, 4 nov. - (Aki) - Il segretario di Stato Usa, Hillary Clinton, la prossima settimana incontrerà il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu che sarà in visita negli Stati Uniti. «Ho intenzione di incontrare il premier quando verrà negli Usa la prossima settimana» ha detto Clinton, attualmente in missione in Nuova Zelanda, secondo quanto riporta il sito del quotidiano israeliano Haaretz. «Stiamo lavorando senza tregua con i nostri amici israeliani e palestinesi per definire una strada per andare avanti» ha detto Clinton, sostenengo che sia Netanyahu che il presidente dell'Anp Mahmoud Abbas sono impegnati nel perseguire una soluzione di 'due Statì. Clinton ha mostrato un cauto ottimismo sul futuro delle trattative di pace, rilanciate con la mediazione Usa a inzio settembre, ma poi sospese causa della mancata proroga israeliana alla moratoria sulle costruzioni negli insediamenti. Per ritornare al tavolo negoziale i dirigenti palestinesi esigono lo stop delle ruspe nelle colonie, richiesta fino ad oggi respinta da Israele. «Sono molto impegnata nel trovare un modo per progredire, - ha concluso Clinton - credo che ci riusciremo»

gror101104 (last edited 2010-11-04 18:28:30 by anonymous)