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'''Arabia Saudita, riconoscimento Israele solo nei confini del 1967'''

L'Arabia Saudita non ha intenzione di ''impegnarsi direttamente o indirettamente con Israele'' finché non si sarà ritirato da tutti i territori occupati con la guerra del 1967. Lo ha affermato il principe Turki al-Faisal, membro della famiglia reale saudita ed ex ambasciatore negli Stati Uniti.

''Per noi, compiere passi verso una normalizzazione con Israele prima che la terra occupata sia restituita ai suoi legittimi proprietari sarebbe una minaccia per il diritto internazionale e vorrebbe dire chiudere gli occhi di fronte a tanta immoralità'', ha detto al-Faisal in un discorso alla Carnegie Endowment for International Peace, a Washington.

Il principe, che al momento non ricopre cariche di governo ma è considerato un possibile successore del fratello Saud al-Faisal come ministro degli Esteri, ha ricordato che dal 2002 l'Arabia Saudita guida l'iniziativa araba per un riconoscimento di Israele in cambio della restituzione dei territori occupati, inclusa Gerusalemme est, e di ''una soluzione equa'' alla questione dei rifugiati palestinesi. Al-Faisal, che in passato ha anche guidato l'intelligence saudita, ha infine auspicato che gli Stati Uniti non conducano un attacco militare contro l'Iran a causa del suo programma nucleare, con l'obiettivo di dare una contropartita a Israele e spingerlo a siglare un accordo di pace. Questa ipotesi, a suo giudizio, è ''una minaccia di iniziare un nuovo conflitto come pretesto per concluderne un altro''.

'''Pakistan, attentato in moschea: quaranta morti'''

Sono almeno quaranta le vittime di un attentato avvenuto oggi all'interno di una moschea del Pakistan nord occidentale, durante le preghiere del venerdì. Lo riferisce l'emittente televisiva locale Geo.

La moschea Waali si trova nella zona di Spina Thana, nell'area di Darra Adam Khel, tra Peshawar e Kohat. Secondo al-Jazeera, la deflagrazione potrebbe essere stata provocata da un attentatore suicida, mentre l'emittente pakistana Dawn, che cita funzionari governativi locali, parla dell'esplosione di un ordigno. Anche il sito The News parla di un kamikaze, citando Shadid Ullah, alto dirigente del Governatorato provinciale.
''Si è trattato di un attacco suicida'', ha dichiarato Ullah, ''sono almeno quaranta le vittime''.

'''AFGHANISTAN: KAMIKAZE IN UN MERCATO, ALMENO 10 MORTI'''

Un kamikaze di 16 anni si e' fatto saltare in aria in un mercato affollato nel nord-ovest dell'Afghanistan. Almeno dieci persone sono morte e 30 sono rimaste ferite. L'attentato e' avvenuto nel distretto di Khwaja Sabzposh .
E sempre in Afghanistan, due militari italiani sono rimasti feriti in maniera lieve a causa dell'esplosione di un ordigno posizionato sulla strada in prossimita' di Shindand, nella provincia di Herat. .
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'''Marchionne contestato'''

Bandiere, striscioni e monetine lanciate contro l'amministratore delegato di Fiat Sergio Marchionne, a Mirandola nel Modenese, per ritirare il premio "Pico 2010". I manifestanti si sono ritrovati davanti all'ingresso del teatro Nuovo per contestare la politica di gestione aziendale dell'ad, arrivato verso le 9.45 e accolto da fischi, slogan e monetine. Marchionne è poi entrato nella sala, dove prendendo il microfono per ringraziare, è tornato sulle polemiche degli ultimi giorni, dichiarando nuovamente che l'intenzione di Fiat è rafforzare le radici in Italia..
Fra i cori più coloriti: "I nostri sacrifici per i tuoi guadagni. Fuck austerity, verso lo sciopero generale". E ancora: "Marchionne e Bonanni fate solo danni".

'''Esplosione in azienda chimica a Paderno Dugnano: due feriti in pericolo di vita'''

Sono in pericolo di vita due dei tre feriti nell'esplosione di ieri nell'azienda chimica di Paderno Dugnano, nel milanese, ricoverati all'ospedale Niguarda.

Uno dei feriti, si spiega dall'ospedale, ha riportato ustioni di terzo grado sul 95% del corpo, è in condizioni critiche e in pericolo di vita e la prognosi è riservata. Stesse condizioni per un altro dei feriti che presenta ustioni sul 75% del corpo.

Il terzo ha riportato ustioni di secondo e terzo grado sul 35 % della superficie corporea, è in via di stabilizzazione e in prognosi riservata, ma non in pericolo di vita.

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ESTERI

Arabia Saudita, riconoscimento Israele solo nei confini del 1967

L'Arabia Saudita non ha intenzione di impegnarsi direttamente o indirettamente con Israele finché non si sarà ritirato da tutti i territori occupati con la guerra del 1967. Lo ha affermato il principe Turki al-Faisal, membro della famiglia reale saudita ed ex ambasciatore negli Stati Uniti.

Per noi, compiere passi verso una normalizzazione con Israele prima che la terra occupata sia restituita ai suoi legittimi proprietari sarebbe una minaccia per il diritto internazionale e vorrebbe dire chiudere gli occhi di fronte a tanta immoralità, ha detto al-Faisal in un discorso alla Carnegie Endowment for International Peace, a Washington.

Il principe, che al momento non ricopre cariche di governo ma è considerato un possibile successore del fratello Saud al-Faisal come ministro degli Esteri, ha ricordato che dal 2002 l'Arabia Saudita guida l'iniziativa araba per un riconoscimento di Israele in cambio della restituzione dei territori occupati, inclusa Gerusalemme est, e di una soluzione equa alla questione dei rifugiati palestinesi. Al-Faisal, che in passato ha anche guidato l'intelligence saudita, ha infine auspicato che gli Stati Uniti non conducano un attacco militare contro l'Iran a causa del suo programma nucleare, con l'obiettivo di dare una contropartita a Israele e spingerlo a siglare un accordo di pace. Questa ipotesi, a suo giudizio, è una minaccia di iniziare un nuovo conflitto come pretesto per concluderne un altro.

Pakistan, attentato in moschea: quaranta morti

Sono almeno quaranta le vittime di un attentato avvenuto oggi all'interno di una moschea del Pakistan nord occidentale, durante le preghiere del venerdì. Lo riferisce l'emittente televisiva locale Geo.

La moschea Waali si trova nella zona di Spina Thana, nell'area di Darra Adam Khel, tra Peshawar e Kohat. Secondo al-Jazeera, la deflagrazione potrebbe essere stata provocata da un attentatore suicida, mentre l'emittente pakistana Dawn, che cita funzionari governativi locali, parla dell'esplosione di un ordigno. Anche il sito The News parla di un kamikaze, citando Shadid Ullah, alto dirigente del Governatorato provinciale. Si è trattato di un attacco suicida, ha dichiarato Ullah, sono almeno quaranta le vittime.

AFGHANISTAN: KAMIKAZE IN UN MERCATO, ALMENO 10 MORTI

Un kamikaze di 16 anni si e' fatto saltare in aria in un mercato affollato nel nord-ovest dell'Afghanistan. Almeno dieci persone sono morte e 30 sono rimaste ferite. L'attentato e' avvenuto nel distretto di Khwaja Sabzposh . E sempre in Afghanistan, due militari italiani sono rimasti feriti in maniera lieve a causa dell'esplosione di un ordigno posizionato sulla strada in prossimita' di Shindand, nella provincia di Herat. .

ITALIA

Marchionne contestato

Bandiere, striscioni e monetine lanciate contro l'amministratore delegato di Fiat Sergio Marchionne, a Mirandola nel Modenese, per ritirare il premio "Pico 2010". I manifestanti si sono ritrovati davanti all'ingresso del teatro Nuovo per contestare la politica di gestione aziendale dell'ad, arrivato verso le 9.45 e accolto da fischi, slogan e monetine. Marchionne è poi entrato nella sala, dove prendendo il microfono per ringraziare, è tornato sulle polemiche degli ultimi giorni, dichiarando nuovamente che l'intenzione di Fiat è rafforzare le radici in Italia.. Fra i cori più coloriti: "I nostri sacrifici per i tuoi guadagni. Fuck austerity, verso lo sciopero generale". E ancora: "Marchionne e Bonanni fate solo danni".

Esplosione in azienda chimica a Paderno Dugnano: due feriti in pericolo di vita

Sono in pericolo di vita due dei tre feriti nell'esplosione di ieri nell'azienda chimica di Paderno Dugnano, nel milanese, ricoverati all'ospedale Niguarda.

Uno dei feriti, si spiega dall'ospedale, ha riportato ustioni di terzo grado sul 95% del corpo, è in condizioni critiche e in pericolo di vita e la prognosi è riservata. Stesse condizioni per un altro dei feriti che presenta ustioni sul 75% del corpo.

Il terzo ha riportato ustioni di secondo e terzo grado sul 35 % della superficie corporea, è in via di stabilizzazione e in prognosi riservata, ma non in pericolo di vita.

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