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Appunti e note redazionali

Fonti

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Sommario

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

Afghanistan, doppia esplosione in due diverse zone: 5 civili morti

Un'esplosione nella provincia orientale di Paktiya, nell'Afghanistan Orientale, ha causato la morte di quattro civili e il ferimento di altri due. Lo ha reso noto la forza internazionale di sicurezza, l'Isaf. I militari dell'Isaf sarebbero già giunti sul posto e hanno già soccorso le vittime, trasportate in un vicino ospedale. Un altro attentato è avvenuto a Jalalabad, nella vicina provincia di Nangahar. Un ordigno esplosivo era piazzato su un risciò a motore. Quando è saltato in aria non aveva ancora raggiunto il suo target, ma è riuscito a ferire due civili e ad ucciderne uno. Lo ha riferito il responsabile del distretto di Ghanikhel, Haji Zalmay.

ITALIA

CIE: Nel fine settimana numerosi i presidi di solidarieta’ con i migranti reclusi (audio: ROR)

Un presidio di solidarieta’ con i migranti reclusi si è tenuto domenica pomeriggio davanti al Centro di identificazione ed espulsione di Corso Brunelleschi a Torino. Sabato scorso alcuni detenuti si erano cuciti le bocche in segno di protesta contro l’ingiusta detenzione : privati delle cure mediche sono stati messi in isolamento. Per questo altri detenuti hanno iniziato lo sciopero della fame. Al presidio hanno partecipato una trentina di solidali che negli interventi in varie lingue hanno ricordato l’estendersi delle proteste in altri CIE, da Milano a Gradisca a Lamezia Ieri pomeriggio si stava tenendo un presidio di compagne e compagni sotto il Cie di via Mattei a Bologna. Per impedire il contatto tra reclusi/e e solidali i militari sono intervenuti con gli idranti, come potete leggere nell’articolo di Zic riportato qui sotto. Dall’interno del lager i reclusi hanno poi fatto sapere che, nonostante non abbiano più nulla di asciutto da indossare e le sezioni siano completamente allagate, sono contenti della solidarietà che è stata portata loro, delle urla e degli slogan che sono riusciti a sentire.

Carcere: sabato 20 a Foggia il 59° suicida, a Palmi il 60°

Si chiamava Raffaele Ferrantino il detenuto suicida numero 59 che si è impiccato l’altra notte nella sua cella nel carcere di Foggia, trasformando i lembi dei suoi pantaloni in un cappio. Aveva 41 anni ed era stato arrestato lunedì scorso avendo dato evidenti segni di disagio psichico, dopo essere stato sorpreso mentre prendeva a calci la parta di casa di un parente. All’arrivo dei carabinieri, si era poi scagliato anche contro di loro. Ferrantino aveva manifestato i suoi problemi anche il giorno prima di morire, quando aveva tentato di uccidersi incendiando la cella che lo ospitava. Solo il pronto intervento della polizia penitenziaria aveva evitato conseguenze gravi. Lo avevano messo al riparo, spostandolo in un’altra cella priva di qualunque suppellettile o altro, che potesse usare per farsi del male. Alle prime luci dell’alba di ieri un altro uomo si è suicidato in carcere; si tratta di Antonio Gaetano, di 46 anni, impiccatosi alle sbarre della finestra coi lacci delle scarpe. L’uomo si trovava in isolamento in seguito ad un diverbio con un altro detenuto. Gaetano si trovava in carcere dal maggio scorso quando gli era stata notificata una ordinanza di custodia cautelare con l’accusa di associazione mafiosa; era infatti considerato l’armiere del clan Nicoscia, federato con la cosca Grande di Curto, e difatti nell’ambito dell’operazione Pandora, che aveva fatto luce sulla guerra di mafia di Isola, era stato trovato in possesso di un vero e proprio arsenale, custodito in un casolare di sua proprietà. Sono però ignote le cause del gesto, tra l’altro aveva chiesto di essere giudicato col rito abbreviato per cui l’ipotesi di una sua incarcerazione a vita era molto lontana.

Napoli: ancora emergenza, 2550 tonnellate di rifiuti (audio: ROR)

Sono 2550 le tonnellate di rifiuti non raccolti accumulate nelle strade di Napoli, secondo i dati dell'assessore comunale all' igiene Paolo Giacomelli. Ieri sono state raccolte 1100 tonnellate, sversate a Chiaiano e nei due impianti Stir di Tufino e Giugliano, ormai prossimi alla saturazione. "Abbiamo gia' circa 40 compattatori pieni, che non hanno potuto sversare - afferma l'assessore - e che questa notte non potranno raccogliere". Questa notte la raccolta sara' limitata alle 750 tonnellate che possono essere assorbite dalla discarica di Chiaiano, per cui domani saranno 3000 le tonnellate di rifiuti giacenti in citta'. "Da domani la situazione sara' difficilissima - afferma Giacomelli - ed e' chiaro che la citta' non puo' reggere ad un accumulo di 600 tonnellate al giorno di rifiuti non raccolti". "Anche il personale - aggiunge l' assessore all'igiene - e' demotivato dopo aver recuperato da martedi' scorso a venerdi' 1000 tonnellate. Adesso torniamo indietro". "Pericolo igienico-sanitario che puo' trasformarsi in un serio rischio per la salute". A lanciare l'allarme sono Maria Triassi, del Dipartimento di Igiene della Federico II, e Andrea Simonetti, entrambi membri della Societa' italiana di Igiene. I rischi connessi all'emergenza sono legati "alla presenza di randagi, ratti, blatte e insetti. Questi ultimi - sottolineano - sono vettori di malattie infettive gastro-intestinali". "Dopo due anni la situazione non è molto diversa. I rifiuti sono per le strade, non c'è ancora un piano di trattamento e gestione della differenziata". E' quanto ha detto il capo degli ispettori Ue, Pia Bucella, che è da oggi a Napoli per fare il punto sulla gestione del ciclo dei rifiuti.

MILANO: LA LOTTA ALLA COOP CLO VA AVANTI

I “soci”-lavoratori della Coop. Lavoratori Ortomercato (CLO), che effettuano movimentazione merci ai magazzini di Lacchiarella (MI) del supermercato BILLA (Rewe Group), sono in lotta contro i turni massacranti, la scarsa prevenzione antinfortunistica, il sottoinquadramento rispetto alle mansioni, salari inferiori a quanto previsto, i soprusi dei capetti, le minacce e le umiliazioni inflitti a chi rivendica i propri diritti. Molti di questi “soci”-lavoratori sono immigrati e, quindi, devono subire queste condizioni di supersfruttamento, per paura di perdere il permesso di soggiorno. All’iniziativa sindacale dei lavoratori la CLO ha risposto con 2 licenziamenti di rappresaglia, trasferimenti in altre sedi dei “soci”-lavoratori più attivi, provvedimenti disciplinari pretestuosi a raffica. La BILLA intanto “tace”, perchè ha tutto l’interesse a che i “soci”-lavoratori della CLO siano supersfruttati: così riesce ad ottenere appalti a prezzi più convenienti! Sabato 20/11, alle 3 di mattina, l’ennesima iniziativa di lotta dei “soci”-lavoratori della CLO e dei lavoratori, precari e studenti che li appoggiano, è stata duramente caricata da polizia e carabinieri, che hanno attaccato il blocco sulla strada che porta ai magazzini. Come sempre polizia e carabinieri servono a perpetuare lo sfruttamento dei lavoratori, a contrastare le lotte e il diffondersi della protesta, a cercare di impedire l’unificazione e la solidarietà tra i lavoratori, a reprimere le forme di lotta che possono incidere sulle tasche padronali.

BRESCIA: PROSEGUE LA LOTTA PER I PERMESSI DI SOGGIORNO

A Brescia altro giorno di lotta attraverso il presidio che si è dato appuntamento anche oggi in via San Faustino, di fronte alla chiesa, per fare il punto della situazione, organizzare i gruppi di lavoro che si sono istituiti e confrontarsi sulle prossime iniziative. Stasera, intanto, Arun – uno di quelli della gru – sarà ospite in diretta della trasmissione “Vieni via con me” su Rai Tre con Fazio e Saviano. Ad ascoltare e sostenere Arun non ci saranno purtroppo i dieci migranti egiziani deportati nei giorni scorsi a Il Cairo. Fra loro Mimmo, deportato in Egitto, uno degli esponenti più in vista della sua comunità e per questo finito anche nel mirino dei manifesti xenofobi della Lega Nord bresciana.

MILANO: CORTEO PER I DIRITTI SAB. 20 (audio: ROR)

Oltre 2000 persone hanno dato vita ad un corteo vivace, colorato, meticcio e determinato nel chiedere diritti per tutte e tutti, contro l'ultima sanatoria truffa, per il permesso di soggiorno. La manifestazione è partita dalla torre di Via Imbonati, ha sfilato per le strade di Milano bloccando la città e si è conclusa sotto la torre, dove il presidio ha continuato a sostenere i migranti che ancora sono là. In testa uno spezzone bellissimo e meticcio, di cui protagonisti sono stati i migranti di Via Imbonati e molti altri migranti che hanno raggiunto il corteo. Subito dietro gli studenti dei collettivi e tutti i centri sociali della città. In fondo al corteo le partecipazioni di diversi sindacati e partiti. Fra gli slogan, oltre alla richiesta di diritti per tutti e alla denuncia della sanatoria-truffa, molti gridavano la vergogna delle deportazionideportazioni punitive dei giorni scorsi.

VALSUSA: RICONQUISTATO IL PRESIDIO NO-TAV DI CHIOMONTE

Centinaia di attivisti dei movimenti No Tav si sono radunati sabato mattina nella piazza del Municipio di Chiomonte (Torino) per protestare contro il sequestro dell’area del presidio nella zona della Maddalena. E’ la zona dove, dopo il via libera del Cipe due giorni fa, inizieranno i lavori per il tunnel geognostico della linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione. Tra i manifestanti anche le cinque persone che sono state raggiunte da un avviso di garanzia spiccato dal pubblico ministero Giuseppe Ferrando per il reato di costruzione abusiva, per il piccolo container messo a disposizione nel presidio. Il presidio era stato organizzato per impedire la costruzione del tunnel geognostico che di fatto apre il cantiere per la realizzazione della linea ferroviaria ad alta velocità. Oltre 300 No Tav hanno compiuto quanto necessario, riconquistando il presidio di Chiomonte messo sotto sequestro dalla magistratura. Questa la risposta No Tav dopo l’attacco partito dalla controparte, mascherato dai cavilli burocratici che s’allarmano per il presunto abusivismo, celando la natura politica dell’iniziativa del partito del Tav… E politica è stata la risposta del movimento che, dopo un’assemblea sotto il municipio di Chiomonte, è arrivato fino al fortino No Tav sotto sequestro, rompendo i sigilli della magistratura e riprendendosi la baita il presidio. cantiere della Maddalena…

SCUOLA: CRESCONO LE MOBILITAZIONI E LE OCCUPAZIONI (Indy)

A Milano, dopo il NO GELMINI DAY 17 novembre in cui sono scesi in piazza migliaia di studenti sono iniziate le autogestioni e le occupazioni, che continueranno fino al 4 dicembre, in preparazione del prossimo corteo del 10 dicembre, a due giorni dall'anniversario di Piazza Fontana, una data sempre utile a ricordare alla nostra città che senza memoria non c'è futuro e a rilanciare le mobilitazioni per l'istruzione e contro l'ignoranza, la paura e il razzismo. La scorsa settimana ha visto le prime scuole occupare e autogestire il Bottoni, il Volta, il Virgilio, il Leonardo, la mobilitazione si sta diffondendo in decine e decine di scuole, dal centro alla periferia e in tutta la Provincia. Questa mattina il Cremona ha occupato e nei prossimi giorni molte altre scuole partiranno... Non sono ovviamente mancati momenti di tensione,dettati dall’intervento di forze di polizia che hanno minacciato (o messo in pratica) tentativi di sgombero: gli studenti però non si sono fatti intimorire ed hanno continuato a portare avanti le iniziative decise dai singoli collettivi, dimostrando ancora una volta, maturità e fermezza nelle proprie posizioni. Un esempio lampante di questa determinazione è stato quello a cui abbiamo assistito al Tenca nella giornata di Sabato: nonostante lo sgombero effettuato da forze di polizia nelle prime ore del mattino, gli studenti hanno deciso di resistere, rientrando in massa nell’istituto e dando vita a un momento assembleare molto partecipato. Le scuole e i collettivi sono in mobilitazione dal 17 Novembre a Milano così come a Roma, dove nello stesso periodo, dal Mamiani al Virgilio e molti altri istituti stanno prendendo vita le occupazioni e le autogestioni. Tra le due città non sono solo le date ad essere comuni, ma anche e soprattutto la campagna Make School Not War. Anche a Roma, infatti, sono stati calati striscioni, organizzate assemblee e allestiti banchetti nelle scuole per la diffusione della petizione.Le scuole e i collettivi sono in mobilitazione dal 17 Novembre a Milano così come a Roma, dove nello stesso periodo, dal Mamiani al Virgilio e molti altri istituti stanno prendendo vita le occupazioni e le autogestioni. Tra le due città non sono solo le date ad essere comuni, ma anche e soprattutto la campagna Make School Not War. Anche a Roma, infatti, sono stati calati striscioni, organizzate assemblee e allestiti banchetti nelle scuole per la diffusione della petizione.

SPETTACOLO: OGGI SCIOPERO GENERALE

Oggi il mondo dello spettacolo si ferma. Più di 250mila lavoratori del settore parteciperanno allo sciopero generale organizzato da Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil contro i tagli previsti nella finanziaria 2011. Con la manifestazione, infatti, si chiede il reintegro del contributo statale (Fus), attualmente ridotto al minimo storico di 288 milioni di euro; il ripristino delle agevolazioni fiscali; la legge dello spettacolo dal vivo e lo stop alla delocalizzazione delle produzioni cineaudiovisive. Saranno chiuse le sale da concerto, i cinema, i circhi, i teatri, che cancellano le prove, e i set cinematografici.


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Afghanistan, doppia esplosione in due diverse zone: 5 civili morti

Un'esplosione nella provincia orientale di Paktiya, nell'Afghanistan Orientale, ha causato la morte di quattro civili e il ferimento di altri due. Lo ha reso noto la forza internazionale di sicurezza, l'Isaf. I militari dell'Isaf sarebbero già giunti sul posto e hanno già soccorso le vittime, trasportate in un vicino ospedale.

Un altro attentato è avvenuto a Jalalabad, nella vicina provincia di Nangahar. Un ordigno esplosivo era piazzato su un risciò a motore. Quando è saltato in aria non aveva ancora raggiunto il suo target, ma è riuscito a ferire due civili e ad ucciderne uno. Lo ha riferito il responsabile del distretto di Ghanikhel, Haji Zalmay.

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Nel fine settimana sono stati numerosi i presidi di solidarieta’ ai migranti reclusi nei Cie

Un presidio di solidarieta’ con i migranti reclusi si è tenuto domenica pomeriggio davanti al Centro di identificazione ed espulsione di Corso Brunelleschi a Torino. Sabato scorso alcuni detenuti si erano cuciti le bocche in segno di protesta contro l’ingiusta detenzione : privati delle cure mediche sono stati messi in isolamento. Per questo altri detenuti hanno iniziato lo sciopero della fame. Al presidio hanno partecipato una trentina di solidali che negli interventi in varie lingue hanno ricordato l’estendersi delle proteste in altri CIE, da Milano a Gradisca a Lamezia

A Napoli 2550 tonnellate di rifiuti

ono 2550 le tonnellate di rifiuti non raccolti accumulate nelle strade di Napoli, secondo i dati dell'assessore comunale all' igiene Paolo Giacomelli. Ieri sono state raccolte 1100 tonnellate, sversate a Chiaiano e nei due impianti Stir di Tufino e Giugliano, ormai prossimi alla saturazione.

"Abbiamo gia' circa 40 compattatori pieni, che non hanno potuto sversare - afferma l'assessore - e che questa notte non potranno raccogliere". Questa notte la raccolta sara' limitata alle 750 tonnellate che possono essere assorbite dalla discarica di Chiaiano, per cui domani saranno 3000 le tonnellate di rifiuti giacenti in citta'.

"Da domani la situazione sara' difficilissima - afferma Giacomelli - ed e' chiaro che la citta' non puo' reggere ad un accumulo di 600 tonnellate al giorno di rifiuti non raccolti". "Anche il personale - aggiunge l' assessore all'igiene - e' demotivato dopo aver recuperato da martedi' scorso a venerdi' 1000 tonnellate. Adesso torniamo indietro".

Il mondo dello spettacolo si ferma

Oggi il mondo dello spettacolo si ferma. Più di 250mila lavoratori del settore parteciperanno allo sciopero generale organizzato da Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil contro i tagli previsti nella finanziaria 2011. Con la manifestazione, infatti, si chiede il reintegro del contributo statale (Fus), attualmente ridotto al minimo storico di 288 milioni di euro; il ripristino delle agevolazioni fiscali; la legge dello spettacolo dal vivo e lo stop alla delocalizzazione delle produzioni cineaudiovisive. Saranno chiuse le sale da concerto, i cinema, i circhi, i teatri, che cancellano le prove, e i set cinematografici.

Siparietto


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gror101122 (last edited 2010-11-22 18:34:10 by anonymous)