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Editoriale

NOTIZIE BREVI

ITALIA

UNIVERSITA': si moltiplicano le occupazioni delle facoltà

Oltre 50 facoltà occupate, migliaia di studenti, ricercatori, dottorandi scesi in piazza e saliti sui tetti; e dopo aver occupato i principali monumenti del nostro Paese per protestare contro la riforma del ministro Gelmini, mobilitazione anche all'estero: gli studenti italiani che partecipano al progetto Erasmus stanno protestando contro la riforma dell'università in più di 90 atenei in 19 Paesi: Francia, Germania, Spagna, Inghilterra, Portogallo ma anche Turchia Ungheria, Svezia, Lituania, Estonia, Irlanda, Norvegia, Olanda, Polonia, Scozia, Belgio, Danimarca, Galles e Finlandia. ROMA – Occupata Lettere e Filosofia a Roma Tre (audio). Stamattina, nella facoltà di Lettere e Filosofia di Tor Vergata si è svolta un'assemblea pubblica degli studenti parallelamente a quella convocata dal preside riguardante il riordinamento dell'offerta formativa. Al termine dell'assemblea gli studenti hanno dichiarato l'occupazione della facoltà. Tale decisione è stata presa tanto per aderire alla protesta nazionale che trova la sua prossima, ed importantissima tappa nel presidio di domani a Montecitorio, contemporaneamente alla seduta parlamentare che stabilirà il futuro della nostra università, quanto per permettere a studenti, ricercatori e lavoratori di protestare, esprimere il loro forte dissenso contro la riforma Gelmini, ultimo capitolo di un volume scritto con l'unico scopo di distruggere il diritto allo studio nella sua totalità in nome degli interessi economici. Gli studenti e le studentesse di Lettere e Filosofia, contestualmente all'occupazione, hanno scelto di riunirsi in assemblea permanente per organizzare le forme di lotta e la partecipazione al sit-in a Montecitorio. L'AQUILA - Dopo aver interrotto le attività didattiche nelle varie facoltà, questa mattina, è scattata l'occupazione. Interrotte le attività didattiche di Scienze, Medicina, Biotecnologie, Psicologia, Scienze della Formazione, Lettere e l'occupazione. La Facoltà di Medicina non è stata occupata per permettere lo svolgimento di un esame di stato. Gli studenti da Lettere e Scienze della Formazione, con l'aggiunta di delegazioni delle altre facoltà, stanno raggiungendo Piazza Duomo per un'assemblea in centro storico. FIRENZE: Un centinaio di studenti appartenenti alla sigla “Studenti Autorganizzati” ha bloccato il transito ferroviario presso i binari della stazione di Rifredi. Sui binari circa 100 studenti, di fronte la polizia. Alle 18 gli studenti in corteo hanno lasciato la stazione ferroviaria. Alle ore 10.30 di questa mattina, si è tenuta una manifestazione sotto il rettorato dell’Università di Firenze, in piazza San Marco. Gli studenti, si sono radunati con l’intento di ricevere dal Rettore chiarimenti in merito agli scontri tra studenti e forze dell’ordine di giovedì al Polo di Novoli. Con striscioni eloquenti (“No al ddl”, “Contro la militarizzazione delle Facoltà”, “Istruzione, Ricerca, Lavoro: riprendiamoci il nostro futuro”) hanno varcato, intorno alle 11.15, la soglia del Rettorato entrando nell’atrio. Intanto il rettore Alberto Tesi ha invitato i docenti a non fare lezione domani. NAPOLI - Uno striscione di protesta contro il Governo e la riforma Gelmini è stato esposto poco fa all'interno degli scavi di Pompei. Lo hanno fatto una quindicina di ricercatori entrati nell'area archeologica pagando il biglietto. All'università Orientale, dopo la partecipatissima assemblea di oggi pomeriggio un corteo di 200 studenti è partito da Palazo Giusso per bloccare con determinazione e di nuovo le strade di Napoli. Stasera gli studenti rimangono tutti a Palazzo Giusso per discutere ancora e preparare il corteo di domani mattina. ANCONA - Ripartita l'occupazione del tetto della Facoltà di Ingegneria, mentre inizia una veglia di studenti e ricercatori davanti al Rettorato per simboleggiare "la morte della nostra Università". Il presidio sarà permanente "fino a quando il provvedimento non sarà ritirato". Un altro gruppo di studenti sta organizzando per domani "un abbraccio simbolico" al Rettorato dell'Università Politecnica delle Marche. La veglia comincerà stasera intorno alle 19:30 e per domani un gruppo di ricercatori ha proposto l'abbraccio al Rettorato, di nuovo "senza bisogno di sigle sindacali, studentesche o associative che siano". Un modo per "rendere visibile il loro attaccamento all'Università in questo periodo di gravi difficoltà". PALERMO - Decine di manichini impiccati sono stati appesi nella notte davanti al rettorato. Spiccano anche cartelli con scritto "Riforma Gelmini: presunta meritocrazia, attacco al diritto allo studio, precarietà, tagli, privatizzazioni, università-aziende". Per domani si annuncia una "giornata di blocchi diffusi". TORINO - La protesta al Politecnico di Torino non si ferma. Dopo una lunga e partecipata assemblea indetta domenica pomeriggio, gli occupanti - per la prima volta in coordinamento con l'Università - hanno deciso di dare vita a un'iniziativa che possa dare ancora maggiore risalto alle proteste contro la Riforma Gelmini che martedì dovrebbe ricevere il via libero alla Camera dei Deputati. Il professore ordinario Massimo Zucchetti, sin dall'inizio delle proteste al fianco di studenti e ricercatori, dice: "A partire dalle 17 inizerà nell'aula magna dell'Ateneo 'La lunga notte dell'Università - ché non sia l'ultima notte dell'Università italiana'. Personaggi del mondo della cultura, dello spettacolo e dell'Accademia torinese si avvicenderanno al microfono dell'aula magna.

NAPOLI, DETENUTO SUICIDA A CARINOLA. E' IL 61° CASO DALL'INIZIO DELL'ANNO

Un detenuto ex collaboratore di giustizia, Rocco D'Angelo, di Frattamaggiore (Napoli), 53enne, si è tolto la vita nel carcere di Carinola (Caserta). Si tratta del 61.mo suicidio in cella avvenuto quest'anno in Italia. «Le modalità del suicidio di Carinola fanno, ragionevolmente, pensare che fosse un gesto premeditato: D'Angelo ha lasciato due lettere indirizzate alla moglie ed a proprio difensore. Il detenuto si trovava a Carinola per ragioni di giustizia ma era effettivo al carcere di Mammagialla a Viterbo».

BRESCIA: PROCESSO AL PRESIDIO SOLIDALE COI MIGRANTI

Udienze interlocutorie oggi al Palagiustizia di Brescia per cinque dei sei arrestati durante le cariche della polizia di lunedì 8 novembre, quando la Questura intervenne con la violenza per sgomberare il presidio solidale sotto la gru; ricordiamo i nomi degli arrestati in quella mattinata: fabio, Diego, Sherif, Farag, Khalid e Arjinder. Il processo è stato fissato per il prossimo 7 marzo 2011. Alla stessa data sono stati rinviati anche gli altri procedimenti giudiziari. L’avvocato Manlio Vicini, difensore di Farag e Sherif ha chiesto invece che vengano ammessi come testimoni della difesa 6 dei 9 ragazzi egiziani fermati l’8 novembre e succesivamente espulsi nel loro paese d’origine, in quanto fondamentali come testimoni oculari delle fasi che hanno portato all’arresto dei suoi assistiti; inoltre Vicini ha anche chiesto una perizia sull’estintore che secondo l’accusa sarebbe stato lanciato da Farag contro i poliziotti che hanno fatto irruzione nei locali della parrocchia di s faustino usati come dormitorio; un’accusa che farag nega in modo assoluto; la perizia servirebbe a ricercare le impronte digitali dell’imputato. Paradossale invece la situazione per Arjinder, l’immigrato indiano accusato di inottemperanza del foglio di espulsione e recluso nel CIE di Gradisca d’Isonzo: l’avvocato Vicini ha chiesto che gli sia consentito di presenziare al processo e che quindi venga accompagnato a Brescia e il giudice ha domandato la documentazione che provasse la sua detenzione.. Per Arjinder l’udienza e’ rinviata al 7 gennaio del nuovo anno. Questa sera importante appuntamento: alle 20.30 al centro sociale magazzino 47 di via Industriale 10 a Brescia si terrà un’assemblea pubblica nella quale si discuterà delle prossime iniziative di lotta e si raccolgieranno le denunce di coloro che sono stati truffati con la sanatoria 2009.

MANTOVA: operaio intossicato al Petrolchimico

Si rompe una tubatura al Petrolchimico di Mantova, una rapida evacuazione ha scongiurato la tragedia al momento un operaio è rimasto intossicato per le esalazioni di idrogeno solforoso. Poco dopo le 14 e 30 gli operai hanno sentito un pesante odore sprigionato dalle tubature e sono scappati. Alcuni di loro hanno avuto mal di testa e conati di vomito, mentre un operaio è stato trasportato in ospedale in codice verde proprio perché accusava pesanti capogiri.

SALARI: IN UN ANNO, AUMENTI INFERIORI ALL'INFLAZIONE

Le retribuzioni contrattuali orarie a ottobre hanno registrato una variazione nulla su settembre e sono aumentate dell'1,5% su base annua. Lo rende noto l'Istat, sottolineando che il dato tendenziale e' il piu' basso dal marzo del 1999 e rimane sotto il livello dell'inflazione (+1,7% a ottobre). A ottobre risultano in attesa di rinnovo 41 accordi contrattuali, relativi a circa 4,9 milioni di dipendenti. Lo comunica l'Istat, precisando che la quota di dipendenti che aspettano il rinnovo e' pari, per l'intera economia, al 37,7%, in aumento rispetto allo scorso mese (36,4%) e in forte aumento rispetto a ottobre del 2009 (11,5%).

ESTERI

AFGHANISTAN: UCCISI 6 MILITARI NATO

Una persona che vestiva una uniforme della polizia di frontiera afghana ha rivolto oggi la sua arma contro un reparto della Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf, sotto comando Nato) nel corso di una missione di addestramento nell'Afghanistan orientale, uccidendo sei militari stranieri. L'individuo protagonista dell'attacco, indica un comunicato dell'Isaf, e' stato a sua volta ucciso dalle forze Isaf. Secondo quanto riferisce la tv araba 'al-Jazeera', la sparatoria e' avvenuta in una base militare controllata completamente dall'esercito afghano ed usata per l'addestramento dei suoi soldati, nella provincia orientale di Nangarhar, a pochi chilometri dal confine con il Pakistan. Le vittime del conflitto a fuoco sarebbero soldati statunitensi, anche se le fonti Isaf non hanno ancora annunciato in via ufficiale la nazionalita' delle vittime. Al momento non e' chiaro se l'aggressore sia davvero un poliziotto afghano o un talebano con addosso un'uniforme militare.

MAROCCO: MANIFESTAZIONE NAZIONALISTA PER IL SAHARA OCCIDENTALE

“Sahara sei nostro. Sahara marocchino e per sempre marocchino”: sono alcuni degli slogan scanditi nella manifestazione tenutasi ieri tra le strade di Casablanca da parte dei nazionalisti Marocchini per opporsi alla richiesta del Parlamento europeo di avviare un'inchiesta sulle violenze degli inizi di Novembre a El Aaioun, seguite ad un’operazione militare dell’esercito marocchino contro un campo di rifugiati saharawi. Per la stampa governativa, che parla di 3 milioni di manifestanti con in mano il ritratto del re, si sarebbe trattato formalmente di una manifestazione “per rivendicare la natura marocchina del Sahara Occidentale”. Ma da parte del Polisario (Fronte popolare di liberazione di Saguía el Hamra e del Río de Oro) si continua a chiedere di fermare le violenze contro il popolo saharawi, che rivendica la sua indipendenza dal 1975. Secondo l'osservatorio sui diritti umani Human Rights Watch (Hrw), in queste ultime settimane l'esercito di Rabat avrebbe inflitto inoltre maltrattamenti e violenti pestaggi ad attivisti saharawi detenuti, oltre ad aver attaccato direttamente alcuni civili: “Le forze di sicurezza hanno il diritto di ricorrere ad un'applicazione della forza al fine di prevenire la violenza e proteggere le vite umane ma non si possono giustificare pestaggi tali da far perdere conoscenza ai detenuti” ha osservato Sarah Leah Whitson, direttrice della divisione Medio Oriente e Africa del Nord dell'Hrw.

Spagna, elezioni Catalogna: vittoria dei nazionalisti moderati

Alle elezioni regionali catalane i nazionalisti di Convergencia i Unio di Artur Mas hanno ottenuto la maggioranza dei seggi, sconfiggendo i socialisti del Psc, che tradizionalmente deteneva il primato nella regione. E' senza dubbio una sconfitta per il premier José Luis Zapatero, e di cattivo auspicio per le prossime elezioni amministrative del 2011 e per le politiche del 2012. I nazionalisti moderati hanno ottenuto 62 seggi su 135, 29 per i socialisti. In calo anche la sinistra, che dimezza i suoi deputati. Il nuovo presidente catalano sarà quasi certamente il leader di CiU Artur Mas. Non si conosce ancora se il governo che formerà includerà anche elementi esterni per formare una coalizione.

HAITI: ELEZIONI, INCIDENTI E SACCHEGGI

Preoccupazione per i numerosi incidenti verificatisi nel corso del voto” è stata espressa dalla Comunità internazionale al termine delle elezioni presidenziali e legislative svoltesi ieri nel paese. In una nota, diffusa dalla missione di pace dell’Onu (Minustah), le nazioni Unite esortano la popolazione e i protagonisti della scena politica a “restare calmi” sottolineando che “un’eventuale deteriorarsi delle condizioni di sicurezza nel paese avrebbe conseguenze drammatiche e immediate sulle numerose vittime dell’epidemia di colera in corso”. In un clima teso, ad appena 12 mesi dal terremoto che ha devastato la parte settentrionale dell’isola di Hispaniola, circa quattro milioni e mezzo di haitiani si sono recati ieri alle urne per eleggere un nuovo presidente e un nuovo parlamento. Validate dalla Commissione elettorale, le operazioni di voto sono state però turbate da incidenti, che hanno provocato due morti, e saccheggi anche in numerosi seggi. Almeno 12 dei 18 candidati in lizza hanno chiesto l’annullamento e accusato il governo di aver approfittato delle violenze per avvantaggiare il candidato di maggioranza Jude Celestin.

IRAN: attentati contro fisici nucleari

Due fisici nucleari sono stati vittime di altrettanti attentati eseguiti questa mattina a Teheran, intorno alle 7 ora locale, nella parte nord della capitale iraniana. Uno dei due, Faridun Abbasi, è morto dopo che la sua auto era stata imbottita di tritolo e collegata a un detonatore che si è azionato con l'accensione del veicolo. Il secondo, Majid Shahriani, è invece rimasto ferito poco dopo in un attentato analogo. Insieme ai due scienziati c'erano anche le rispettive mogli, che sono rimaste ferite. Il governo ritiene che gli attentatori siano agenti dei servizi segreti di Paesi occidentali o di Israele: le modalità sono simili a quelle usate per uccidere i capi di Hamas in Libano o in altri paesi mediorientali.

LIBIA: GHEDDAFI CHIEDE ALL'UE 5 miliardi di euro per "fermare" i clandestini

E' quanto oggi torna a chiedere all'Eruropa, durante il vertice Ue-Africa, il leader libico Muammar Gheddafi. "Per fermare l'immigrazione clandestina - ha detto Gheddafi - occorre fare qualcosa di consistente altrimenti un altro Continente si riverserà in Europa. Se l'Europa ci dara' 5 miliardi di euro la Libia potrà arginare i flussi, ha detto il colonnello ribadendo la richiesta avanzata in agosto a Roma. "L'unico Paese che collabora con noi" nel contrasto dell'immigrazione clandestina "è l'Italia".


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ESTERI

Spagna, elezioni Catalogna: vittoria dei nazionalisti moderati

Alle elezioni regionali catalane i nazionalisti di Convergencia i Unio di Artur Mas hanno ottenuto la maggioranza dei seggi, sconfiggendo i socialisti del Psc, che tradizionalmente deteneva il primato nella regione. E' senza dubbio una sconfitta per il premier José Luis Zapatero, e di cattivo auspicio per le prossime elezioni amministrative del 2011 e per le politiche del 2012.

I nazionalisti moderati hanno ottenuto 62 seggi su 135, 29 per i socialisti. In calo anche la sinistra, che dimezza i suoi deputati. Il nuovo presidente catalano sarà quasi certamente il leader di CiU Artur Mas. Non si conosce ancora se il governo che formerà includerà anche elementi esterni per formare una coalizione.

ELEZIONI: INCIDENTI E SACCHEGGI, CANDIDATI CHIEDONO ANNULLAMENTO DEL VOTO

Preoccupazione per i numerosi incidenti verificatisi nel corso del voto” è stata espressa dalla Comunità internazionale al termine delle elezioni presidenziali e legislative svoltesi ieri nel paese. In una nota, diffusa dalla missione di pace dell’Onu (Minustah), le nazioni Unite esortano la popolazione e i protagonisti della scena politica a “restare calmi” sottolineando che “un’eventuale deteriorarsi delle condizioni di sicurezza nel paese avrebbe conseguenze drammatiche e immediate sulle numerose vittime dell’epidemia di colera in corso”. In un clima teso, ad appena 12 mesi dal terremoto che ha devastato la parte settentrionale dell’isola di Hispaniola, circa quattro milioni e mezzo di haitiani si sono recati ieri alle urne per eleggere un nuovo presidente e un nuovo parlamento. Validate dalla Commissione elettorale, le operazioni di voto sono state però turbate da incidenti, che hanno provocato due morti, e saccheggi anche in numerosi seggi. Almeno 12 dei 18 candidati in lizza hanno chiesto l’annullamento e accusato il governo di aver approfittato delle violenze per avvantaggiare il candidato di maggioranza Jude Celestin.

Iran, attentati contro fisici nucleari

Due fisici nucleari sono stati vittime di altrettanti attentati eseguiti questa mattina a Teheran, intorno alle 7 ora locale, nella parte nord della capitale iraniana. Uno dei due, Faridun Abbasi, è morto dopo che la sua auto era stata imbottita di tritolo e collegata a un detonatore che si è azionato con l'accensione del veicolo. Il secondo, Majid Shahriani, è invece rimasto ferito poco dopo in un attentato analogo.

Insieme ai due scienziati c'erano anche le rispettive mogli, che sono rimaste ferite. "Siamo convinti che dietro ci siano i servizi segreti di Paesi importanti perchè le modalità usate per gli attentati sono simili a quelle usate per uccidere ad esempio i capi di Hamas in Libano o in altri paesi mediorientali - ha aggiunto il direttore di 'al-Alam' -. Abbiamo saputo che terroristi a bordo di un motorino hanno attaccato dell'esplosivo sulle auto dei due fisici nucleari e questo è esploso pochi secondi dopo. Si tratta di una modalità propria dei servizi segreti di alcuni Paesi come Stati Uniti, Israele o Gran Bretagna perchè nessun altro gruppo armato in Iran è in grado di aggirare in questo modo le maglie della sicurezza presente in città". La tv iran

Okinawa, vince Nakaima: no alla base militare Usa

"La basi Usa non esistono solo per Okinawa, ma per tutto il Giappone e l'Asia Orientale". Queste sono state le prime parole espresse ieri da Hirokazu Nakaima, governatore in carica dell'isola giapponese di Okinawa, dopo la sua rielezione. "Dato che a Okinawa è difficile trovare un sito adatto a ricollocarla - ha aggiunto - voglio che tutto il Giappone pensi a una soluzione".

La base in questione è quella di Futenma che, in base a un accordo tra Tokyo e Washington, avrebbe dovuto essere trasferita a Henoko, sempre nell'isola. Da anni, la popolazione di Okinawa protesta contro tale situazione e contro la presenza delle basi Usa.

Nakaima, in origine favorevole alla presenza statunitense, ha scelto di cavalcare il malcontento popolare e si è espresso contro la dislocazione delle installazioni Usa a Henoko. Nelle elezioni sconfitto per la carica di governatore Yoichi Iha (52 contro 46 per cento), che chiedeva il trasferimento della base di Futenma fuori dal Giappone.

ITALIA

Università, occupata anche l'Aquila A Pompei striscione contro la riforma

L'Aquila. Dopo aver interrotto le attività didattiche nelle varie facoltà, questa mattina, è scattata l'occupazione. Interrotte le attività didattiche di Scienze, Medicina, Biotecnologie, Psicologia, Scienze della Formazione, Lettere e l'occupazione. La Facoltà di Medicina non è stata occupata per permettere lo svolgimento di un esame di stato. Gli studenti da Lettere e Scienze della Formazione, con l'aggiunta di delegazioni delle altre facoltà, stanno raggiungendo Piazza Duomo per un'assemblea in centro storico.

Napoli. Uno striscione di protesta contro il Governo e la riforma Gelmini è stato esposto poco fa all'interno degli scavi di Pompei. Lo hanno fatto una quindicina di ricercatori entrati nell'area archeologica pagando il biglietto.

Ancona. Ripartita l'occupazione del tetto della Facoltà di Ingegneria, mentre inizia una veglia di studenti e ricercatori davanti al Rettorato per simboleggiare "la morte della nostra Università". Il presidio sarà permanente "fino a quando il provvedimento non sarà ritirato". Un altro gruppo di studenti sta organizzando per domani "un abbraccio simbolico" al Rettorato dell'Università Politecnica delle Marche. La veglia comincerà stasera intorno alle 19:30 e per domani un gruppo di ricercatori ha proposto l'abbraccio al Rettorato, di nuovo "senza bisogno di sigle sindacali, studentesche o associative che siano". Un modo per "rendere visibile il loro attaccamento all'Università in questo periodo di gravi difficoltà".

Palermo. Decine di manichini impiccati sono stati appesi nella notte davanti al rettorato a Palermo. Spiccano anche cartelli con scritto "Riforma Gelmini: presunta meritocrazia, attacco al diritto allo studio, precarietà, tagli, privatizzazioni, università-aziende". Per domani si annuncia una "giornata di blocchi diffusi".

Retribuzioni a ottobre +1,5%

Le retribuzioni contrattuali orarie a ottobre hanno registrato una variazione nulla su settembre e sono aumentate dell'1,5% su base annua. Lo rende noto l'Istat, sottolineando che il dato tendenziale e' il piu' basso dal marzo del 1999 e rimane sotto il livello dell'inflazione (+1,7% a ottobre).

A ottobre risultano in attesa di rinnovo 41 accordi contrattuali, relativi a circa 4,9 milioni di dipendenti. Lo comunica l'Istat, precisando che la quota di dipendenti che aspettano il rinnovo e' pari, per l'intera economia, al 37,7%, in aumento rispetto allo scorso mese (36,4%) e in forte aumento rispetto a ottobre del 2009 (11,5%).

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gror101129 (last edited 2010-11-29 18:40:39 by anonymous)