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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

Feminicidi

Italiano, accusato di aver tentato di uccidere donna che lo aveva rifiutato Posted on novembre 28, 2010 by maralibera

AMORE NON RICAMBIATO : 40ENNE EUGUBINO TENTA DI UCCIDERE LA DONNA PER CUI HA PERSO LA TESTA

La ragazza, 23 anni, si è difesa ed è rimasta ferita alle mani

Un 40enne di Gubbio è stato arrestato dai carabinieri, nella notte fra mercoledi e giovedi, per aver cercato di uccidere una ragazza di 23 anni della quale è innamorato ( non ricambiato ) . E’ piombato nella casa della giovane, alle 3,30 di notte, armato di un coltello con una lama di 21 centimetri e ha aggredito la ragazza che si è difesa e ha riportato ferite, non gravi, alle mani. In quel momento la donna non era sola in casa e, molto probabilmente, ciò le ha salvato la vita. Insieme a lei, infatti, c’erano due suoi amici che hanno costretto l’aggressore a desistere dai suoi propositi e ad andarsene.

Italiano, accusato di stalking nei confronti dell’ex convivente Posted on novembre 27, 2010 by maralibera

Formigine: perseguita la ex-convivente, arrestato per stalking

Il 6 Aprile scorso una 39enne si è presentata presso la Stazione Carabinieri di Formigine per denunciare il comportamento persecutorio di cui era vittima ad opera di C.G., un 43enne originario della provincia di Caserta e residente a Formigine, nullafacente, dal quale si era separata nell’autunno del 2009 dopo una convivenza durata quindici anni, padre di due dei suoi tre figli.

Italiano, accusato di stalking nei confronti di una impiegata comunale Posted on novembre 27, 2010 by maralibera

Perseguita impiegata arrestato per stalking

La donna veniva perseguitata perchè ritenuta responsabile di alcune lungaggini nella certificazione di una pratica anagrafica

La Spezia, 27 novembre 2010 – Un’impiegata comunale spezzina è stata perseguitata per un mese perchè ritenuta responsabile di alcune lungaggini nella certificazione di una pratica anagrafica. Un panettiere di 42 anni della vallata del Vara, è stato arrestato all’alba con l’accusa di stalking.

Due uomini, nonostante le ammonizioni, accusati di continuare a perseguitare le ex Posted on novembre 27, 2010 by maralibera

Donne perseguitate dagli ex due indagati per stalking Uno ha seguito l’ex fidanzata travestito con una parrucca bionda per poi aggredirla nel parcheggio di un supermercato. L’altro seguiva l’ex moglie nonostante il giudice gli avesse già ordinato di non avvicinarsi più a lei

Iatliano, accusato di stupro nei confronti di una ragazzina Posted on novembre 27, 2010 by maralibera

Pensionato di 70 anni arrestato per violenza sessuale su una ragazza

MANTOVA. Un pensionato settantenne è stato arrestato per aver violentato una ragazzina di 16 anni nei bagni del bar di un comune del Viadanese. La Procura, terminate le indagini, ha emesso l’ordine di cattura nei confronti dell’uomo, che ieri è stato prelevato dai carabinieri.

Italiano, accusato di aver violentato una quindicenne vicina di casa Posted on novembre 27, 2010 by maralibera

Padova, 15enne violentata due volte dal vicino di casa: salvata dal fratellino Arrestato 27enne accusato di aver stuprato la ragazza dopo averla attirata in un sottotetto. Trovate tracce biologiche

PADOVA (27 novembre) – È stato arrestato per aver violentato due volte una ragazzina quindicenne sua vicina di casa, attirata nel sottotetto del palazzo, ma la squadra mobile di Padova sospetta che abbia abusato anche di un’altra minorenne. Un padovano di 27 anni si trova in carcere con l’accusa, per il momento, di violenza sessuale nei confronti della vicina di casa, mentre gli investigatori, sulla base di una segnalazione dettagliata, stanno facendo accertamenti anche sull’altro caso.

Italiano, accusato di minacce e stalking nei confronti della ex fidanzata. Chiamava il figlio della ex per dirle che voleva ucciderla! Posted on novembre 27, 2010 by maralibera

Voleva uccidere l’ex fidanzata In manette un quarantenne L’ARRESTO. La Polizia Locale l’ha fermato davanti all’abitazione della donna in città. Già condannato due anni fa, non sopportava la fine della storia: nell’automobile aveva nascosto un manganello estensibile d’acciaio

In primo Piano

ITALIA

Cgil, esplode ordigno nell'Ascolano Camusso: "Fare subito chiarezza" La sede della Cgil danneggiata da una bomba carta

CASTEL DI LAMA (ASCOLI PICENO) - L'ingresso della sede Cgil a Villa Sant'Antonio (Ascoli Piceno) gravemente danneggiato e le vetrate di una palazzina di fronte in frantumi. È stato questo l'effetto provocato da un ordigno fatto esplodere la notte scorsa. Per fortuna, non ci sono stati feriti.

L'ordigno, forse una bomba carta dotata di miccia, è esploso davanti alla Camera del Lavoro di via Monte Lieto 9, nella frazione di Villa Sant'Antonio, poco prima delle 2 del mattino. Gli abitanti della via, dove c'è anche una scuola, sono stati svegliati dal boato e dal rumore dei vetri andati in pezzi. Il portone della sede sindacale, in cristallo antisfondamento e ferro, è stato parzialmente divelto, con il vetro completamente crepato. Ridotta in schegge anche una finestra del palazzo che si affaccia di fronte. Pochi minuti dopo lo scoppio è accorsa una volante della Questura, per i primi rilievi: ma degli attentatori nessuna traccia, e la via non è sorvegliata da alcun circuito di telecamere esterne. Non nasconde sconcerto e preoccupazione il segretario provinciale della Cgil di Ascoli Piceno Giancarlo Collina: "Speriamo che si tratti di un gesto isolato - dice -, e che non tornino anni bui". "È difficile immaginare - si legge in una nota del sindacato - che un atto del genere, a poche ore dalla grande manifestazione di Roma, sia riconducibile ad una bravata o a teppismo comune, perché le modalità e il luogo scelto hanno un significato inconfondibile". "È evidente che quello che si è voluto colpire è un simbolo, quello della Cgil, che, soprattutto in un momento drammatico come quello attuale, continua ad essere punto di riferimento per la mobilitazione di giovani, studenti, lavoratori e pensionati".

Pakistan, vittima civile di un drone denucia Usa e Cia

Un pachistano del Nord Waziristan ha denunciato gli Stati Uniti e la Cia per un attacco missilistico lanciato da un drone che circa un anno fa ha ucciso suo figlio e suo fratello. Lo riporta oggi l'agenzia di stampa Ians da New Delhi, precisando che è stata avviata un'azione legale contro il segretario americano alla Difesa, Robert Gates e il direttore della Cia, Leon Panetta.

"Gli attacchi - spiega Karim Khan, l'uomo che ha sporto denuncia - sono condotti senza reali informazioni sui sospetti da eliminare e dal 2004 solo pochi terroristi sono stati uccisi in queste operazioni, mentre il numero di vittime civili è molto più alto di quello reso noto".

Un razzo lanciato in una delle tante operazioni segrete nel nord ovest aveva colpito la sua casa lo scorso 31 dicembre uccidendo i familiari. Il suo avvocato, Mirza Shahzad Akbar, ha dichiarato inoltre che intende chiedere al governo Usa un risarcimento di 500 milioni di rupie (oltre 8 milioni di euro) per i danni subiti. Ha inoltre annunciato l'intenzione di rivolgersi anche alla Corte Internazionale di Giustizia.

Dal 2004 centinaia di persone sono morte nei raid degli aerei guidati a distanza a ridosso del confine afghano, in particolare, nel Nord Waziristan dove sorgono le basi dei talebani e militanti di Al Qaeda e dove l'esercito di Islamabad non ha ancora lanciato un'offensiva militare.

La Casa Bianca non ha mai ammesso ufficialmente l'uso dei droni contro sospetti terroristi, mentre solo raramente è resa nota l'identità delle vittime. Dallo scorso settembre le operazioni sono diventate quasi quotidiane, nonostante le proteste del governo pachistano che le considera una violazione della propria sovranità territoriale, oltre che una causa di risentimento popolare contro l'alleato americano.

India, accusa di 'sedizione' per la scrittrice Arundhati Roy

La scrittrice indiana Arundhati Roy, autrice di 'Il dio delle piccole cose' e 'Quando arrivano le cavallette', è indagata dalla polizia di New Delhi per 'sedizione contro lo Stato indiano', a causa di opinioni da lei espresse in un convegno sul Kashmir il mese scorso.

Lo riferiscono oggi i media locali, precisando che l'inchiesta è stata aperta in seguito all'ordine di un tribunale che la scorsa settimana aveva accolto la denuncia di un privato cittadino. La stessa imputazione riguarda anche il leader separatista Syed Ali Geelani, che nella stessa occasione aveva pronunciato un discorso a favore dell'autodeterminazione della popolazione del Kashmir.

Nel seminario, organizzato nella capitale indiana il 21 ottobre, la Roy aveva detto che "il Kashmir non è parte dell'India", sollevando vivaci reazioni da parte dei gruppi della destra nazionalista indù. Alcuni giorni dopo, in un comunicato da Srinagar, capoluogo della vallata mussulmana, si era difesa precisando di "avere detto quello che pensano milioni di persone e quello che altri commentatori sostengono da anni". "Parlo a difesa della giustizia per il popolo del Kashmir che vive sotto la più brutale occupazione militare del mondo", aveva aggiunto ribadendo la sua posizione anti-indiana. In base al codice penale indiano, il reato di attività sediziosa è punito con la pena dell'ergastolo. La Roy è da tempo nel mirino delle autorità di New Delhi soprattutto per la sua battaglia culturale a sostegno degli Adivàsi, le popolazioni tribali indiane, colpite dalle operazioni militari contro la guerriglia maoista 'naxalita', anch'essa difesa dalla scrittrice.

Kenya, premier Odinga: Carcere per tutti gli omosessuali

Gli omosessuali in Kenya da oggi sono condananti alla galera. Il primo ministro Raila Odinga ha disposto che "se scoperti, gli omosessuali dovranno essere arrestati e condotti davanti alle autorità competenti". Lo ha detto durante un comizio sabato scorso. Secondo il premier, il loro comportamento è "innaturale".

A difesa della sua teoria, Odinga mostra i dati dell'ultimo censimento, che registrano un numero maggiore di donne rispetto agli uomini, perciò "non c'è posto per le relazioni tra persone dello stesso sesso". Quindi è una "follia" che un uomo si innamori di un altro uomo. Per quanto riguarda le donne "non c'è bisogno che le donne diventino lesbiche quando possono occuparsi dei loro figli".

Questa è la risposta di Odinga alle campagne condotte recentemente dagli attivisti per la lotta all'omofobia. Azioni su cui spicca la richiesta alla società keniana del ministro per i Programmi Speciali, Esther Murugi, di tollerare gli omosessuali. Il Kenya è uno dei 38 paesi africani in cui l'omosessualità viene considerata un crimine perseguibile dalla legge.

Europa

Iniziativa trasversale di deputate UE per promulgare una legislazione anti-stalking Stalking: l’Ue riconosca il reato in tutti i paesi

di Redazione

Nonostante lo stalking sia un fenomeno sempre più diffuso nell’Unione europea, soltanto nove paesi su 27 hanno adottato una legge in materia: per questo la eurodeputata Pdl e vice presidente del Parlamento europeo Roberta Angelilli ha avanzato la proposta di armonizzare le normative comunitarie in materia e arrivare a un riconoscimento del reato in tutti gli Stati membri.

I nove paesi che si sono dotati di una legge sullo stalking sono Danimarca, Belgio, Paesi Bassi, Germania, Malta, Irlanda, Austria, Gran Bretagna e Italia. “Esistono molte differenze – ha spiegato Angelilli – nelle normative anti-stalking dei nove paesi, sia sulla definizione del reato sia sul tipo di pene previste per gli stalker. Proprio per questo motivo l’Unione europea deve intervenire per armonizzare la legislazione in materia e fare in modo che si intervenga per l’introduzione di questo reato anche negli altri paesi membri”.

Secondo quanto annunciato da Angelilli, “presenteremo insieme ad altre eurodeputate (Eva-Britt Svensson, svedese della Sinistra Europea e presidente della Commissione del PE per i diritti della donna, Barbara Matera, Pdl, vicepresidente della stessa commissione e Silvia Costa, Pd, che ne è membro, Ndr) una dichiarazione scritta in cui chiederemo a tutti gli stati Ue di riconoscere lo stalking come reato e di promulgare una legislazione anti-stalking. Bisogna fare di più aumentare la consapevolezza in merito a tale problematica, e fornire ai funzionari di polizia una formazione più specifica oltre a creare misure a sostegno delle vittime. A tal fine proporremo anche misure per uno scambio di buone prassi in questo settore”.

L’Italia è stata tra gli ultimi paesi ad adottare, nell’aprile 2009, una legge ad hoc, che dà già i primi riusltati. Secondo i dati dell’Osservatorio nazionale sullo stalking, in poco più di un anno sono state 5.369 le persone denunciate e 942 le persone arrestate. La regione in cui si registra il maggior numero di denunce è la Lombardia, con 727 casi denunciati, mentre il Lazio con 371 casi denunciati è all’ultimo posto.

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