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'''MILANO:SOTTO LA NEVE CONTINUA LA PROTESTA SULLA TORRE A MILANO = DAL 5 NOVEMBRE I MIGRANTI MANIFESTANO PER UNA NUOVA SANATORIA''' | |
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Neanche la neve ferma la protesta dei due immigrati che, dall'alto della torre dell'ex Carlo Erba in via Imbonati a Milano, chiedono una nuova sanatoria. Una protesta, iniziata il 5 novembre scorso, con protagonisti cinque extracomunitari. Sabato scorso uno dei manifestati, un 23enne egiziano, era stato soccorso e trasportato in ospedale dopo un malore, causato proprio dal freddo. Un'ulteriore 'decimazionè: dopo dieci giorni due manifestanti erano scesi dalla torre. '''MIGRANTI: 'AVVENIRÈ, ITALIA FERMI LA MATTANZA IN ERITREA = ROMA GUARDI E AGISCA, RESPINGA L'INGIUSTIZIA''' «Li stanno uccidendo a tre e a tre, con l'inesorabile ferocia di chi non considera uomo un uomo d'eritrea». Così 'L'altro editorialè del quotidiano 'Avvenirè descrive la tragica situazione per decine di ostaggi in mano a predoni che chiedono per la loro vita ottomila dollari di riscatto. «Accade al di là dal mare, in un deserto d'Egitto - scrive il quotidiano - e tocca a eritrei che vengono dalla Libia, e questo non sfida solo la nostra umanità, ma anche quel che resta della nostra memoria storica d'italiani. L'Italia, però, non guarda e non agisce. Non guarda la nostra tv, che pure sa essere spasmodicamente curiosa e attenta di morte. Non guarda, o guarda poco, il mondo dei giornali. Non guardano i grandi della politica europea, anche quando, riuniti proprio a Tripoli, alzando appena un pò lo sguardo potrebbero sussultare e dire e agire.» «Non guarda la Roma politica - continua il giornale - a parte due voci solitarie di senatrici, e soprattutto non guarda la politica che ha le leve di governo, che più potrebbe, e deve, spendere una parola e un gesto per le decine di 'respintì che in Libia non hanno avuto vita e nel deserto egiziano, ora, sono incatenati e messi a morte. Ma anche per altri 170 eritrei, senza patria e senza asilo. Che il nostro governo apra gli occhi. Veda e s'impegni per fermare la mattanza, respionga l'ingiustizia». |
Gr 19:30
Sommario
In primo Piano
Editoriale
NOTIZIE BREVI
ESTERI
ITALIA
LAVORO
NAPOLI:DIPENDENTI CLINICA PER SECONDO GIORNO SU GRU
Hanno trascorso l'intera notte sulla gru di piazza Municipio, a Napoli, i due dipendenti di 'Villa Russò che protestano contro il mancato pagamento degli stipendi. Tutti i dipendenti della struttura sanitaria lamentano il mancato pagamento delle spettanze da nove mesi. I due dipendenti hanno fatto sapere che non scenderanno fino a quando non si aprirà uno spiraglio concreto nella vertenza. Nel pomeriggio è stato convocato un vertice con i rappresentanti sindacali, alcuni rappresentanti della Regione e dell'Aiop per capire ce c'è ancora spazio per una soluzione
CAGLIARI: SECONDO GIORNODI MOBILITAZIONI
Nuova manifestazione di protesta questa mattina, per il secondo giorno consecutivo, col blocco dei binari della stazione di Cagliari per circa un'ora, dei lavoratori dipendenti della ex Geas, ditta addetta alle pulizie dei convogli, da quattro mesi senza stipendio. Dopo il blocco dei treni di ieri mattina gli operai hanno nuovamente attuato una manifestazione che ha impedito arrivi e partenze dalle 7:40 alle 8:30. Il gruppo di dipendenti della ex Geas (Gruppo Mazzoni), esterna al Gruppo Fs, che cura i servizi di pulizia dei treni e di supporto alle attività di manutenzione, ha invaso i binari e la circolazione è poi ripresa gradualmente a conclusione dei controlli da parte delle squadre tecniche di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo Fs) per verificare il corretto funzionamento dei sistemi di sicurezza. Complessivamente 15 i treni coinvolti, di cui sette cancellati per l'intero percorso. Gli altri treni hanno accumulato ritardi tra i 15 e i 60 minuti. I lavoratori che già a fine ottobre avevano attuato un'altra azione di protesta per chiedere le spettanze arretrate e l'assunzione nella nuova impresa di pulizie subentrata alla Geas, proseguono la mobilitazione in assemblea. La Cgil ha inviato una lettera a Geas, a Trenitalia, al Presidente della Regione, agli Assessori regionali dei Trasporti e del Lavoro, per chiedere la convocazione urgente di un incontro «per trovare soluzioni al problema dei lavoratori e evitare esasperazioni e un inutile e dannoso nuovo blocco dei treni».
MILANO:SOTTO LA NEVE CONTINUA LA PROTESTA SULLA TORRE A MILANO = DAL 5 NOVEMBRE I MIGRANTI MANIFESTANO PER UNA NUOVA SANATORIA
Neanche la neve ferma la protesta dei due immigrati che, dall'alto della torre dell'ex Carlo Erba in via Imbonati a Milano, chiedono una nuova sanatoria. Una protesta, iniziata il 5 novembre scorso, con protagonisti cinque extracomunitari. Sabato scorso uno dei manifestati, un 23enne egiziano, era stato soccorso e trasportato in ospedale dopo un malore, causato proprio dal freddo. Un'ulteriore 'decimazionè: dopo dieci giorni due manifestanti erano scesi dalla torre.
MIGRANTI: 'AVVENIRÈ, ITALIA FERMI LA MATTANZA IN ERITREA = ROMA GUARDI E AGISCA, RESPINGA L'INGIUSTIZIA
«Li stanno uccidendo a tre e a tre, con l'inesorabile ferocia di chi non considera uomo un uomo d'eritrea». Così 'L'altro editorialè del quotidiano 'Avvenirè descrive la tragica situazione per decine di ostaggi in mano a predoni che chiedono per la loro vita ottomila dollari di riscatto. «Accade al di là dal mare, in un deserto d'Egitto - scrive il quotidiano - e tocca a eritrei che vengono dalla Libia, e questo non sfida solo la nostra umanità, ma anche quel che resta della nostra memoria storica d'italiani. L'Italia, però, non guarda e non agisce. Non guarda la nostra tv, che pure sa essere spasmodicamente curiosa e attenta di morte. Non guarda, o guarda poco, il mondo dei giornali. Non guardano i grandi della politica europea, anche quando, riuniti proprio a Tripoli, alzando appena un pò lo sguardo potrebbero sussultare e dire e agire.» «Non guarda la Roma politica - continua il giornale - a parte due voci solitarie di senatrici, e soprattutto non guarda la politica che ha le leve di governo, che più potrebbe, e deve, spendere una parola e un gesto per le decine di 'respintì che in Libia non hanno avuto vita e nel deserto egiziano, ora, sono incatenati e messi a morte. Ma anche per altri 170 eritrei, senza patria e senza asilo. Che il nostro governo apra gli occhi. Veda e s'impegni per fermare la mattanza, respionga l'ingiustizia».
Mercoledì 1 Dicembre 2010 Giornata Mondiale della lotta contro l'AIDS CHI OSTACOLA LA PREVENZIONE PUO' RITENERSI FRA LE CAUSE DELLA DIFFUSIONE DEL VIRUS HIV?
Il continente più colpito dal HIV era e resta l'Africa. È un fatto.Il modo più efficace per contrastarlo nell'immediato almeno per diminuire le nuove infezioni è il preservativo. È un altro fatto. In Africa i cattolici sono 172 milioni, i cristiani tutti assieme 470 su circa 700 milioni di abitanti. Il cristianesimo è la religione di maggioranza fra i popoli neri, i musulmani sono, sempre nell’Africa sotto il Sahara, in 234 milioni. I dati sono del prestigioso “Pew Research Center” di Washington riferiti al 2010, secondo il quale i cristiani aumentano molto più rapidamente degli islamici.Non c’è dubbio che, nell’Africa nera, il cristianesimo è oggi la religione e l’ispirazione culturale-morale che più influisce sul cammino di quei popoli verso il mondo moderno. Nel 2010, con uno stuolo di cadaveri alle spalle ma non sulla coscienza, Ratzinger decide che vi possono essere singoli casi giustificati, ad esempio quando una prostituta utilizza un profilattico, tenendo a precisare pero' subito dopo che, tuttavia, questo non è il modo vero e proprio per vincere l’infezione dell’Hiv. Che dire, milioni di fedeli morti di HIV in questi anni, ringraziano per il gentile se pur tardivo pensiero. Nella recente conferenza internazionale sull'AIDS tenutasi a Vienna (e tristemente si registra l'assenza di rappresentanti d ella politica Italiana nonostante le promesse di Berlusconi durante il G8 del 2009 dove,tra le macerie dell'Aquila, promise altri 30 milioni di dollari che si sarebbero aggiunti ai 260 milioni promessi e mai visti) si e' ripetuto spesso rights here,right now. Diritti qui e subito. La morale della chiesa cattolica non può' sovrastare iI diritto alla salute, questa e' una violazione dei diritti umani. Il Governo Italiano deve destinare adeguate risorse a strutture e alla prevenzione a partire dalla promozione dell'uso del preservativo, nelle scuole ad esempio, anche a costo di fare un torto alla chiesa cattolica, al quale giudizio lo stato guarda sempre con troppa considerazione pur essendo per definizione laico. Perché il sito del ministero della sanità non aggiorna le statistiche dell'infezione dal lontano 2005?Perché in questi giorni non abbiamo ancora visto in televisione o tramite altri mezzi d'informazione, alcun messaggio da parte del Ministero della Sanità sull'argomento hiv?Chi si aspettava di vedere in televisione qualche cenno di campagna contro l'hiv in questi giorni, ha notato che l'unico segno di vita che il governo ha dato è quello di riproporre la campagna contro l'omofobia di novembre 2009. Perchè?Nel sito del ministero leggiamo testualmente: “C’è chi dice che l’AIDS non è più un problema e che comunque riguarda solo alcuni...”C'è chi dice... Chi lo dice?. Il governo italiano?...Riguarda solo alcuni... Alcuni chi? Gli omosessuali?E poi c'è quello spot pubblicitario ai libri di Moccia, commissionato da ANlAIDS , sotto l'alto Patronato del Presidente della Repubblica con il Patrocinio del Ministero della Gioventù. Tre metri sopra il cielo, ilucchetti di ponte Milvio e storie d'amore piene di passione... Ma di che cosa stiamo parlando?Ci chiediamo se fra le cause della diffusione del virus e le tante troppe vittime che ci sono state ci siano anche quelle organizzazioni, enti,stati, governi, amministrazioni che non incentivano politiche di prevenzione ma che addirittura le bloccano. Chi come il Papa fa disinformazione e vieta di fatto a milioni persone l'uso del preservativo per tutelare la propria vita e quella degli altri, va aggiunto alla lista delle principali cause di morte per AIDS, assieme al sesso non protetto eil sangue infetto. Tutto questo naturalmente con gran godimento delle multinazionali farmaceutiche che producono i farmaci antiretrovirali in grado di ridurre la mortalità degli individui che sono stati infettati dal virus e migliorare la loro qualità di vita.
Siparietto
Gr 13:00
In primo Piano
NOTIZIE BREVI
ESTERI
WIKILEAKS
L'Interpol ha inserito Julian Assange nella lista dei più ricercati al mondo. Lo rende noto con un comunicato sul suo sito Internet dell'Organizzazione internazionale di polizia precisando che l'inserimento del fondatore di Wikileaks nella sua "lista rossa" fa scattare il mandato d'arresto nei suoi 188 Paesi membri. L'Interpol sottolinea che si tratta di aiutare un paese membro, appunto la Svezia, che già nelle scorse settimane aveva chiesto l'intervento dell'organizzazione di polizia internazionale, ad "ottenere la detenzione o l'arresto preventivo di una persona ricercata". Gli avvocati di Julian Assange in Svezia hanno intanto presentato un ricorso alla Corte Suprema di Stoccolma contro il mandato d'arresto per il fondatore di Wikileaks. La Corte suprema svedese dovrebbe pronunciarsi presto, al massimo per l'inizio della prossima settimana, hanno fatto sapere fonti del tribunale. Assange è ricercato dalla Svezia per essere interrogato per un caso di "stupro ed aggressione sessuale", in seguito alla denuncia di due donne che risale ad agosto. La "richiesta di arresto ai fini dell'estradizione" era stata inoltrata da Stoccolma all'Interpol il 20 novembre. Alla Svezia il fondatore di Wikileaks aveva intenzione di chiedere un permesso di residenza, per usufruire della tutela delle leggi svedesi sulla libertà di stampa per il suo sito Wikileaks.
COREE Stati Uniti e Corea del sud terranno nuove esercitazioni militari congiunte nel Mar Giallo entro la fine del mese: lo ha reso noto lo Stato maggiore di Seoul, pochi giorni dopo un conflitto a fuoco con le Forze armate di Pyongyang per un'isola contesa lungo il 38° parallelo. I servizi di intelligence di Seul valutano «altamente probabile» un nuovo attacco da parte della Corea del Nord, dopo la raffica di artiglieria sparata la scorsa settimana contro l'isola sudcoreana di Yeonpyeong. Lo afferma Won Sei-hoon, direttore del National Intelligence Service (Nis), nel corso di un'audizione parlamentare, spiegando che si tratta di azioni legate «alla successione al vertice» del regime di Pyongyang.
GRECIA
Irremovibili nelle loro richieste, i detenuti del carcere greco di Nea Alicarnassos sono oggi, per il terzo giorno consecutivo, in sciopero della fame. La situazione non Š migliore nelle altre prigioni della Grecia, mentre l'organismo di coordinamento dei reclusi chiede dal Ministro della Giustizia, Haris Kastanidis, di affrontare con urgenza i problemi cronici del sistema carcerario greco. Problemi che, secondo i detenuti, riguardano soprattutto il sovraffollamento e le condizioni sanitarie.
SPAGNA
La polizia spagnola ha arrestato questa notte nel quartiere immigrato del Raval, a Barcellona, sette pachistani accusati di fare parte di una rete internazionale di appoggio ad Al Qaida, riferisce la stampa spagnola. I sette arrestati sono sospettati di avere partecipato al furto e alla falsificazione di passaporti destinati a gruppi del terrorismo islamico in Pakistan. Secondo El Mundo online, i documenti falsificati erano inviati fra l'altro al gruppo vicino ad Al Qaida Lashkar-a-Taiba, accusato di essere responsabile degli attentati di Bombay del novembre 2008, che fecero 166 morti. Il gruppo di cui facevano parte a Barcellona, secondo El Pais online, era «perfettamente strutturato».
GRAN BRETAGNA
Scontri e arresti ieri in Gran Bretagna, teatro della terza manifestazione degli universitari contro l'aumento delle rette proposto dal governo. In manette sono finiti 153 studenti, 146 solo a Londra dopo gli scontri con la polizia a Trafalgar Square. Lo scrive il Guardian. Le manifestazioni sono state organizzate anche a Brighton, Birmingham, Bristol, Manchester, Newcastle e Oxford. Nella capitale, un gruppo di dimostranti si è rifiutato di lasciare Trafalgar Square alla fine della manifestazione, dando luogo a episodi di teppismo - la statua di Nelson è stata imbrattata dai graffiti, e molte vetrine sono andate in pezzi. Dopo il lancio di oggetti contro la polizia, gli agenti hanno caricato i dimostranti con i manganelli. In quasi tutte le dimostrazioni di ieri, gli universitari hanno tentato di scalare, come in Italia, tetti e sedi istituzionali.
GHANA
Il Ghana è sotto shock dopo che un'anziana è stata bruciata viva perché accusata di essere una strega. Lo scrive la Bbc online. La donna, 72 anni, è morta il giorno dopo il tragico evento per le ferite riportate. Il fatto è accaduto qualche giorno fa nella città portuale di Tema, vicino la capitale Accra. La donna è stata cosparsa di cherosene da un gruppo di cinque persone, uno dei quali, precisa la stessa fonte, potrebbe essere un religioso, un pastore evangelico. Le autorità di polizia hanno arrestato tre donne e due uomini con l'accusa di avere torturato e ucciso Ama Hemmah dopo che la vittima aveva confessato di essere una strega.
IRAN
La fidanzata di un calciatore iraniano, accusata di aver ucciso la prima moglie dell'uomo, è stata impiccata alle prime ore di questa mattina nel carcere di Evin a Teheran. Lo ha dichiarato l'avvocato della donna, Abdosamad Khorramshahi, all'agenzia di stampa Irna. Shahla Jahed era accusata di aver ucciso 9 anni fa Laleh Saharkhiza e il caso era stato molto seguito nella Repubblica islamica per la fama del calciatore. La famiglia di Jahed aveva cercato di convincere i familiari della donna uccisa a perdonarla, ma tutti gli sforzi sono falliti. La condanna a morte, ha spiegato Khorramshahi, è stata confermata dalla Magistratura. L'esecuzione odierna porta ad almeno 146 le condanne a morte eseguite dall'inizio dell'anno.
CHINA
Almeno sette minatori sono intrappolati nel fondo di una miniera di carbone allagata a Xiangtan, nella provincia centrale cinese dell'Hubei. Lo riferisce l'agenzia Nuova Cina. L'incidente è avvenuto ieri sera poco prima della mezzanotte nella miniera di carbone Yide. Al momento non si hanno ulteriori dettagli sullo stato di salute dei minatori. Sul posto per tutta la notte si sono adoperati i soccorritori
COLOMBIA
Tre poliziotti ed un civile sono rimasti uccisi ieri pomeriggio nel sud della Colombia per l'esplosione di un'autobomba attribuita alla guerriglia delle Farc; 16 i feriti. Lo rendono noto fonti ufficiali. L'esplosivo era stato piazzato in un mezzo del trasporto pubblico. La deflagrazione è avvenuta alle 16:45 di ieri ora locale (le 22:45 di ieri in Italia), mentre il veicolo era fermo davanti ad un posto di polizia di Vegalarga, nel dipartimento di Huila. «Tre delle vittime sono agenti, l'altra è un civile: il conducente del mezzo. L'esplosione ha fatto anche 16 feriti, otto dei quali sono poliziotti», hanno precisato fonti di polizia. Sabato scorso altre sei persone, tra le quali un poliziotto, erano morte sempre nel sud della Colombia per un attacco attribuito anche stavolta alle Farc. Gli scontri tra esercito, polizia e guerriglia hanno causato ad oggi oltre 785 morti (escluse le vittime civili), secondo un bilancio del ministero della Difesa colombiano.
ITALIA
CAGLIARI
Nuova manifestazione di protesta questa mattina, per il secondo giorno consecutivo, col blocco dei binari della stazione di Cagliari per circa un'ora, dei lavoratori dipendenti della ex Geas, ditta addetta alle pulizie dei convogli, da quattro mesi senza stipendio. Dopo il blocco dei treni di ieri mattina gli operai hanno nuovamente attuato una manifestazione che ha impedito arrivi e partenze dalle 7:40 alle 8:30. Il gruppo di dipendenti della ex Geas (Gruppo Mazzoni), esterna al Gruppo Fs, che cura i servizi di pulizia dei treni e di supporto alle attività di manutenzione, ha invaso i binari e la circolazione è poi ripresa gradualmente a conclusione dei controlli da parte delle squadre tecniche di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo Fs) per verificare il corretto funzionamento dei sistemi di sicurezza. Complessivamente 15 i treni coinvolti, di cui sette cancellati per l'intero percorso. Gli altri treni hanno accumulato ritardi tra i 15 e i 60 minuti. I lavoratori che già a fine ottobre avevano attuato un'altra azione di protesta per chiedere le spettanze arretrate e l'assunzione nella nuova impresa di pulizie subentrata alla Geas, proseguono la mobilitazione in assemblea
Siparietto
Gr 9:30
ESTERI
ITALIA
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