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Appunti e note redazionali

Fonti

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Sommario

In primo Piano

Editoriale

ROMA: A PROPOSITO DI VIOLENZA E DEL SINDACO ALEMANNO (da: Atenei in Rivolta)

Alemanno ha stigmatizzato l'altro giorno la "VIOLENZA VERGOGNOSA" degli studenti e ha censurato i giudici che hanno liberato i 23 studenti fermati. Evidentemente il sindaco di Roma, ex appartenente alla formazione di matrice fascista 'Fronte della gioventù' ha poca memoria del suo non tanto lontano passato di militante fascista (alcuni direbbero 'picchiatore'), e dei suoi trascorsi nei tribunali. Alemanno entra da giovanissimo in politica, nelle organizzazioni giovanili del MSI-DN diventando segretario provinciale romano del Fronte della Gioventù, il movimento giovanile missino. Ha al suo attivo 3 arresti: nel novembre 1981 per aver partecipato insieme ad altri quattro componenti del Fronte della Gioventù all’aggressione di uno studente di 23 anni. (Ansa, 20/11/1981). Nel 1982 viene fermato per aver lanciato una molotov contro l’ambasciata dell’Unione Sovietica a Roma, scontando poi 8 mesi di carcere a Rebibbia. (Ansa, 15/05/1988). Il 29 maggio 1989 viene arrestato a Nettuno per resistenza aggravata a pubblico ufficiale, manifestazione non autorizzata, tentato blocco di corteo ufficiale, lesione ai danni di due poliziotti, in occasione della visita del Presidente Usa George H. W. Bush (Ansa 29 e 30/05/1989). Alemanno era un militante di un'organizzazione post fascista che faceva della violenza (fisica, verbale, potendo anche armata) il proprio segno di riconoscimento, soprattuto (e chissa' quanti episodi non sono agli atti) verso i ragazzi di sinistra, i migranti, e tutti coloro giudicati 'non conformi', si direbbe oggi usando il linguaggio squadrista. Cosa che accomunava il Fronte a tante altre associazioni di estrema destra dell'epoca ma anche più recenti. Come per esempio il Foro753, figlio di An e di Alemanno, i cui picchiatori 6 anni fa presero di mira gli studenti di Roma3 ai tempi in cui Alemanno era ministro dell'agricoltura e, oltre alla scorta ufficiale, si portava dietro la 'scorta nera'. Quel giorno i fascisti di Foro753 che proteggevano l'allora ministro mandarono in ospedale 5 studenti che lo contestavano in un sit-in fuori dall'università. Ma Alemanno non si indignava...

NOTIZIE BREVI

ESTERI

Tunisia, scoppiata rivolta contro il governo

Nella città di Sidi Bouzid, a sudovest di Tunisi, si è consumata sabato scorso una dura rivolta contro il governo centrale. Secondo alcune testimonianze, le autorità centrali si starebbero rivelando incapaci nel fornire una soluzione efficace al problema della diffusa disoccupazione nella regione. In particolare l'evento che ha innescato la manifestazione è stato il sequestro del bancone di frutta e verdura di un giovane tunisino, Mohamed Bouazizi, che si è sparato come segno di protesta. L'incidente ha subito radunato una moltitudine di persone che si è scagliata contro le forze di sicurezza, mentre quest'ultime si difendevano sparando lacrimogeni. L'intervento della polizia ha permesso di sedare la rivolta. Testimoni invece riferiscono che la protesta si è protatta fino al giorno successivo. Intanto, mentre Bouazzi è in ospedale e versa in condizioni gravi, su Facebook e Youtube sono stati caricati i video della protesta, in evidente opposizione ai media tradizionali e alle tv locali che hanno ignorato completamente la notizia.

IRAN: IMPICCATI 11 CONDANNATI A MORTE

Accusati di aver partecipato ad attacchi terroristici nella regione del Sistan-Baluchistan, sono stati condannati a morte nel carcere di Zahedan Nella provincia meridionale iraniana del Sistan-Baluchistan sono state impiccate undici persone, appartenenti al gruppo sunnita Jundullah, ritenuti responsabili di alcuni attacchi terroristici in Iran. Come riportato dall'agenzia Irna, Ebraihim Hamidi, capo del Dipartimento provinciale della Giustizia, ribadisce che le undici persone "hanno avuto un ruolo in attentati condotti negli ultimi mesi nella provincia, scontrandosi con le forze di polizia e portando al martirio numerosi innocenti", eha aggiunto che la pena capitale è stata inflitta nel carcere di Zahedan. Una settimana fa, due agguati kamikaze sono avvenuti a Chahbahar, nel Sistan-Baluchistan, uccidendo 39 persone. Intanto, Teheran ha chiesto la collaborazione del governo di Islamabad, per il timore e il forte sospetto che gli attentatori siano stati addestrati in territorio pakistano.

Messico: esplode oleodotto, decine di morti

È di almeno 27 morti e 52 feriti il nuovo bilancio dell'esplosione di un oleodotto nella città messicana di Puebla, a 150 chilometri dalla capitale Città del Messico. La deflagrazione, avvenuta ieri notte, è stata violentissima e le fiamme hanno avvolto anche le case che sorgevano attorno, cogliendo molte persone nel sonno. A causarla potrebbero essere stati alcuni malviventi che hanno perforato le tubature per sottrarre petrolio e poi rivenderlo.

ITALIA

MILANO: I ROM DOVRANNO AVERE LE CASE PROMESSE DAL COMUNE (audio: ROd'U)

Il Tribunale civile di Milano ha accolto il ricorso di dieci rom cittadini milanesi del campo di via Triboniano contro il sindaco Letizia Moratti, il ministro dell’ Interno Maroni e il prefetto Lombardi, col quale hanno chiesto l’assegnazione di case popolari in adempimento di un progetto di autonomia abitativa che era stato in un primo tempo sottoscritto dall’ amministrazione comunale e poi bloccato.

BRESCIA: LIBERATO NOURREDINE

Ieri sera è stato rilasciato Nourredine, uno dei protagonisti della lotta dei migranti per il permesso di soggiorno a Brescia, fermato lunedì scorso in un controllo di polizia e spedito in un Cie nel giro di poche ore a Modena. Un vizio di forma nella notifica del rigetto della richiesta di sanatoria lo ha fatto sfuggire dal carcere per migranti di Modena. Dopo la liberazione di Nourredine il presidio sotto la gru chiede anche la liberazione immediata di Andrej, il compagno indiano rinchiuso nel Cie di Modena dopo essere stato braccato dalla polizia che lo attendeva sotto casa.

TORINO: scarcerato ma subito imprigionato nel CIE

Dopo Ramzi (espulso il 4.12), Larbi (espulso il 14.12) e Hassan, un altro dei 6 condannati per la rivolta di luglio al CIE di Torino è stato scarcerato ed ora si trova in corso Brunelleschi: si tratta di Said. Rimangono in carcere altri due ragazzi, Hamid e Khalid; di questi, il secondo non ha un avvocato di fiducia, e forse per questo ha avuto una condanna pesante (due anni), che ora andrà in appello

STATISTICHE: Il 45% della ricchezza in mano al 10% delle famiglie italiane

Le famiglie italiane sono piu' povere: tar il 2007 e il 2008 la loro ricchezza e' calata del 3,5% a prezzi correnti, e del 6,5% a prezzi costanti tornando ai valori di inizio decennio. Secondo quanto si evince dal Bollettino di Bankitalia sulla ricchezza delle famiglie, nel 2008, la ricchezza netta pro capite ammontava a circa 138 mila euro: vale a dire, a prezzi correnti sul 2007 e' diminuita del 2,6% mentre a prezzi costanti 2008 il calo e' stato del 5,6% rispetto all'anno precedente. Bankitalia segnala comunque che la ricchezza non e' distribuita omogeneamente ma caratterizzata da un elevato grado di concentrazione: "Molte famiglie detengono livelli modesti o nulli di ricchezza mentre all'opposto poche dispongono di una ricchezza elevata". Il 45% della ricchezza complessiva delle famiglie italiane alla fine del 2008 e' in mano al 10% delle famiglie. La meta' delle famiglie italiane, quelle a basso reddito, detiene solo il 10% della ricchezza complessiva. Nel confronto internazionale le famiglie italiane risultano poco indebitate; alla fine del 2008 l'ammontare dei debiti era stato pari al 78% del reddito disponibile lordo: in Germania e in Francia esso risultava pari a circa del 100%, negli Stati Uniti e in Giappone al 130%. Lo afferma la Banca d'Italia. Il 41% dei debiti delle famiglie italiane e' rappresentato dai mutui per l'acquisto della casa.


Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

Tunisia, scoppiata rivolta contro il governo

Nella città di Sidi Bouzid, a sudovest di Tunisi, si è consumata sabato scorso una dura rivolta contro il governo centrale.

Secondo alcune testimonianze, le autorità centrali si starebbero rivelando incapaci nel fornire una soluzione efficace al problema della diffusa disoccupazione nella regione. In particolare l'evento che ha innescato la manifestazione è stato il sequestro del bancone di frutta e verdura di un giovane tunisino, Mohamed Bouazizi, che si è sparato come segno di protesta.

L'incidente ha subito radunato una moltitudine di persone che si è scagliata contro le forze di sicurezza, mentre quest'ultime si difendevano sparando lacrimogeni. L'intervento della polizia ha permesso di sedare la rivolta. Testimoni invece riferiscono che la protesta si è protatta fino al giorno successivo.

Intanto, mentre Bouazzi è in ospedale e versa in condizioni gravi, su Facebook e Youtube sono stati caricati i video della protesta, in evidente opposizione ai media tradizionali e alle tv locali che hanno ignorato completamente la notizia.

Corea: le esercitazioni su Yeonpyeong fanno innervosire la Corea del Nord

Alle cinque di questa mattina è iniziata un'esercitazione militare dal parte dei militari sudcoreani con lancio di razzi e colpi di artigieria sull'isola di Yeonpyeong, la stessa che un mese fa è stata attaccata dalla Corea del Nord con un bombardamento che ha ucciso 4 persone. Le simulazioni stanno però innervosendo il Nord che ha minacciato di reagire.

Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu, nonostante otto ore di colloqui, non è riuscito a raggiungere un accordo sulla questione, mentre Cina e Russia hanno esortato Seul a fermare le simulazioni. Al contrario l'inviato Usa alle Nazioni Unite ha detto che le esercitazioni sono "pienamente coerenti con il diritto all'autodifesa della Sud Corea".

L'ambasciatore russo Vitaly Chrkin ha detto che la comunità internazionale non sta affrontando le tensioni della penisola attraverso un piano coerente. Il Governo del Sud, spinto dalle pressioni interne, ha adottato una posizione ferma nei confronti di Pyongyang e dell'attacco del 23 novembre. Il Ministro della difesa sudcoreano ha riferito che le esercitazioni sono durate meno di due ore e mezza e che i cannoni di artiglieria erano puntati a sud Ovest, quindi lontano dalla Corea del Nord.

Messico: esplode oleodotto, decine di morti

CITTÀ DEL MESSICO - È di almeno 27 morti e 52 feriti il nuovo bilancio dell'esplosione di un oleodotto nella città messicana di Puebla, a 150 chilometri dalla capitale Città del Messico. La deflagrazione, avvenuta ieri notte, è stata violentissima e le fiamme hanno avvolto anche le case che sorgevano attorno, cogliendo molte persone nel sonno. A causarla potrebbero essere stati alcuni malviventi che hanno perforato le tubature per sottrarre petrolio e poi rivenderlo.

ITALIA

Il 45% della ricchezza in mano al 10% delle famiglie italiane

Le famiglie italiane sono piu' povere: tar il 2007 e il 2008 la loro ricchezza e' calata del 3,5% a prezzi correnti, e del 6,5% a prezzi costanti tornando ai valori di inizio decennio. Secondo quanto si evince dal Bollettino di Bankitalia sulla ricchezza delle famiglie, nel 2008, la ricchezza netta pro capite ammontava a circa 138 mila euro: vale a dire, a prezzi correnti sul 2007 e' diminuita del 2,6% mentre a prezzi costanti 2008 il calo e' stato del 5,6% rispetto all'anno precedente. Bankitalia segnala comunque che la ricchezza non e' distribuita omogeneamente ma caratterizzata da un elevato grado di concentrazione: "Molte famiglie detengono livelli modesti o nulli di ricchezza mentre all'opposto poche dispongono di una ricchezza elevata".

Il 45% della ricchezza complessiva delle famiglie italiane alla fine del 2008 e' in mano al 10% delle famiglie. E' uno dei dati contenuti nel rapporto su "La Ricchezza delle famiglie italiane" elaborato dalla Banca d'Italia. La meta' delle famiglie italiane, quelle a basso reddito, detiene solo il 10% della ricchezza complessiva.

Nel confronto internazionale le famiglie italiane risultano poco indebitate; alla fine del 2008 l'ammontare dei debiti era stato pari al 78% del reddito disponibile lordo: in Germania e in Francia esso risultava pari a circa del 100%, negli Stati Uniti e in Giappone al 130%. Lo afferma la Banca d'Italia. Il 41% dei debiti delle famiglie italiane e' rappresentato dai mutui per l'acquisto della casa.

Siparietto


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gror101220 (last edited 2010-12-20 18:54:11 by anonymous)