GR19.30

BOLOGNA: UNIVERSITA', DOCENTI A CONTRATTO PER SOSTITUIRE I RICERCATORI CHE PROTESTANO

Il senato accademico dell'ateneo bolognese ha deciso all'unanimità la sostituzione con docenti a contratto dei ricercatori che aderiscono al blocco della didattica contro le politiche del governo sull'università: con la riforma in attesa di essere approvata alla Camera scomparirebbe di fatto la figura del ricercatore assunto a tempo indeterminato. Entro le 13 di venerdì i ricercatori dovranno comunicare nero su bianco se terranno i corsi, a cui per legge non sono obbligati, e che peraltro svolgono gratuitamente. Pare che si voglia generalizzare il modello Pomigliano, i rettori si rendono corresponsabili della dismissione dell' università.

Aprilia , No turbogas- la lotta continua!!

Proseguono le mobilitazione del comitato No Turbogas di Aprilia. Solo qualche giorno fa c'è stato il tentativo di installare le prime turbine necessarie per la costruzione della centrale. La risposta dei cittadini è stata immediata, hanno dimostrato la propria determinazione nel contrastare lo scempio del proprio territorio. La prossima settimana è prevista un'assemblea pubblica ad Aprilia alle ore 21.00 per discutere di come proseguire le mobilitazioni.

7mila pastori sardi invadono Cagliari

7mila pastori hanno attraversato ieri, arrivando da tutte le parti della Sardegna (con cavalli, asinelli e un agnellino), la città di Cagliari, andando ad assediare il Consiglio regionale di via Roma, nel centro cittadino. La protesta dei pastori va avanti da mesi, nella preoccupazione del presente e del futuro delle loro piccole aziende, soprattutto per quanto concerne il prezzo del latto.

Cagliari bloccata per oltre 6 ore, il corteo dei pastori è partito da piazza Marco Polo, dal parcheggio davanti alla Fiera campionaria, arrivando sino al cuore della città, in via Roma. Manifestazione preceduta da 35 cavalli montati da manifestanti Dietro alla cavalleria quattro asinelli grigi coperti da lenzuola con le scritte "Ugo Cappellacci" e "Andrea Prato", presidente della Regione e assessore dell'agricoltura, "Toto Meloni", presidente del Consorzio pecorino romano, e "Marco Scalas", presidente di Coldiretti Sardegna.

Si sono verificati piccoli momenti di tensione, sono stati lanciati petardi e sbattuti campanacci, le forze dell'ordine in tenuta anti-sommossa hanno controllato la situazione mentre una delegazione dei pastori veniva ricevuta nel palazzo, confrontandosi, per oltre 3 ore, con il governatore Ugo Cappellacci e gli assessori dell'Agricoltura e del Bilancio, Andrea Prato e Giorgio La Spisa.

Anche in Sicilia ieri i pastori hanno protestato: a Palermo i pastori siciliani hanno portato per la prima volta le pecore a pascolare in piazza Indipendenza, davanti alla sede della Regione, per denunciare l'impossibilità di continuare a mantenerle nelle proprie aziende a costi che superano il prezzo di vendita del latte; in strada circa 2mila manifestanti hanno distribuito formaggi locali contro il falso made in Italy...

Attacco libico, l’Asgi contro Maroni: Dichiarazioni sconcertanti

L’associazione studi giuridici sull’immigrazione chiede chiarezza e la revisione del Trattato di amicizia italo-libica: - Non si tratta di un errore e le scuse servono solo a confondere le responsabilità. L’Associazione studi giuridici sull’immigrazione si dichiara sconcertata dalle dichiarazioni del ministro dell’Interno Roberto Maroni. Dopo l’attacco della motovedetta italo-libica a un’imbarcazione di pescatori siciliani in acque internazionali, il ministro ha derubricato le mitragliate sulla fiancata come un errore, dovuto forse alla errata convinzione che l’imbarcazione ospitasse dei clandestini. I giuristi sollevano anche un problema relativo alla lettera dello stesso Trattato di amicizia italo-libica: l’attacco e la presenza accertata di sei militari della GdF sulla motovedetta libica “costituiscono la prova incontestabile che la presenza dei militari italiani sulle unità donate alla Libia non si limita alla formazione ( che avrebbe dovuto peraltro esaurirsi nei primi sei mesi di attuazione degli accordi)- L’Asgi chiede quindi di sapere quante volte delle motovedette con a bordo militari italiani hanno aperto il fuoco o usato violenza contro cittadini stranieri che si trovavano su imbarcazioni di fortuna intercettate nel Mediterraneo e quale è stato l’esito di queste operazioni. Inoltre i giuristi si dichiarano convinti della necessità ed urgenza di “una profonda revisione del Trattato di amicizia italo-libica, sospendendo detti accordi fino a quando la Libia non avrà garantito il rispetto del diritto d’asilo e dei diritti fondamentali della persona e comunque introducendo procedure stringenti di controllo affinchè  tutte le operazioni che riguardano operazioni di intercettazione e controllo in mare aperto avvengano nel pieno rispetto del diritto internazionale e comunitario”.  Il capitano della nave Gaspare Marrone ha confermato la sua prima versione, ribadendo che al momento degli spari il motopeschereccio si trovava in acque internazionali

SCUOLA: GENITORI E FIGLI DISABILI MANIFESTANO A NAPOLI

Circa cinquanta genitori, con i loro figli disabili, dell'Associazione 'Tutti a Scuola' questa mattina a Napoli hanno manifestato davanti alla sede della Regione Campania contro i tagli agli insegnanti di sostegno del Ministero dell'Istruzione.Chiedono il rispetto del rapporto uno a uno tra docente e alunno disabile come sancito dalla sentenza della Corte costituzionale numero 80 del 2010. I genitori hanno lasciato gli zaini dei loro bambini all'assessore agli Affari generali della Regione Campania Pasquale Sommese perchè li porti al ministro Gelmini come simbolo di una scuola che per i bambini disabili quest'anno non inizierà. In Campania il numero degli alunni disabili è 22.010, di questi oltre 17.200 sono invalidi al 100% con diagnosi di gravità, insomma il 2,2% della platea scolastica della regione. La Campania in una tabella nazionale distribuita dall' associazione 'Tutti a scuolà è al nono posto in Italia per numero di disabili nelle scuole, al primo posto c'è il Lazio (2,9%), seguono l'Abruzzo (2,7%), la Sicilia (2,6%), il Piemonte (2,5%), e Lombardia, Liguria e Emilia Romagna (2,4%). La recente sentenza della Corte costituzionale numero 80 del 26 febbraio del 2010 ha decretato il riconoscimento del rapporto uno a uno tra alunno disabile e insegnante. Per i familiari degli alunni portatori di handicap questa sentenza non è stata rispettata dal Miur nell'assegnazione delle cattedre di sostegno. «L'organico di diritto di sostegno in Campania conta di 10.597 unità - spiega Toni Nocchetti - che saranno incrementati da organico di fatto di 1134 unità, in totale gli insegnanti di sostegno saranno 11.931. Alla luce di questi dati, sapendo che i bambini disabili sono 22.010, mancano all'appello circa 9 mila docenti». Il dato allarmante resta quello di Napoli e provincia dove nelle scuole ci sono 13.100 disabili.

ESTERI

Francia, Sarkozy contro l'Europa. E' polemica sulle espulsioni dei Rom

E' dura la replica del governo francese al commissario europeo per la giustizia che ieri aveva annunciato l'apertura di una procedura d'infrazione contro Parigi per il rimpatrio dei Rom. Sarkozy ha definito le critiche mosse a Parigi 'inaccettabili'. Dopo aver cercato di moderare i toni della discussione, il presidente francese ha provocato il commissario Vivienne Reding: "Che faccia venire i rom nel suo Paese, che li accolga in Lussemburgo", ha affermato Sarkozy durante una colazione di lavoro con alcuni senatori. Reding aveva paragonato l'espulsione dei Rom da parte dell'amministrazione francese a quanto accaduto nella seconda guerra mondiale. Il vicepresidente della Commissione con delega per la Giustizia dei Diritti umani, aveva aggredito Sarkozy quando alcuni giorni fa è stata scoperta una circolare del ministero degli Interni francese datata 5 agosto, tenuta nascosta. L'Eliseo ha precisato - la prima circolare era del 5 agosto ed è stata sostituita da quella del 13 settembre che il ministro degli Interni stesso ha firmato. Ora è tempo di un dialogo pacifico per trattare il fondo degli argomenti. C'è la volontà di trattare le cose sul fondo e non lasciarsi trascinare in sterili polemiche -. Dall'inizio di quest'estate Parigi ha inasprito ulteriormente la sua politica 'raziale' di rimpatrio dei Rom in situazione irregolare, e l'iniziativa ha suscitato numerose critiche sia in Francia che all'estero.

Germania, sottostimate dalla polizia le vittime dei neonazisti

Secondo la polizia sono solo 47, ma potrebbero essere molte di più le vittime di gruppi neonazisti e di estrema destra negli utlimi vent'anni. Lo dice una ricerca condotta dal settimanale Die Ziet e dal quotidiano Tagesspiegel secondo la quale, dal 1990 a oggi, sarebbero ben 137 le persone uccise: quasi il triplo rispetto alle stime ufficiali. I dati dei giornali, raccolti per il ventesimo anniversario della riunificazoine tedesca, sottolineano come nelle statistiche della polizia federale non ci sarebbero vittime nel 1994 e neppure dal 2003 al 2007. Secondo la ricerca giornalistica, invece, in questi periodi, gli omicidi dei neonazisti sarebbero 21. Omessi anche casi eclatanti come quello di Thomas A. che nel 2003 ha ucciso a Overath un avvocato, la moglie e la figlia della coppia.

Nessuna "tregua" da parte del governo spagnolo Operazione poliziesca durante la giornata di ieri che ha portato, secondo quanto afferma lo stesso Ministero dell'Interno spagnolo, a un totale di 28 perquisizioni, non ha fatto mancare un dispiegamento militare degno di operazioni in grande stile come quella di ieri, dando vita a numerose tensioni, soprattutto nel momento delle detenzioni. Tra le 9 persone arrestate, si trova una militante del movimento femminista basco, persone che lavorano in associazioni in difesa della lingua basca e un militante del movimento pro-amnistia. Nonostante ciò, l'accusa è una sola: i detenuti farebbero parte della "direzione di Ekin", secondo quanto affermano fonti della lotta contro ETA. Il Ministero degli Interni spagnolo ha affermato successivamente che considera "disarticolata la nuova direzione di Ekin", e poco dopo il Ministro degli Interni Alfredo Perez Rubalcaba ha aggiunto che è "la struttura che ETA utilizza per strumentalizzare e dirigere la sinistra abertzale".L'organizzazione Ekin è per il ministero degli interni spagnolo, sinonimo di "colonna vertebrale" del movimento indipendentista basco: i nove militanti arrestati sarebbero quindi "commissari dell'ETA" atti a guidare i diversi organismi della sinistra abertzale "sotto le direttive" dell'organizzazione armata.

Questa operazione altro non fa che dimostrare il nervosismo dello stato spagnolo che tra le reazioni suscitate dalla tregua dell'ETA del 5 settembre , ha risposto con più repressione, sintomo della volontà del governo spagnolo che il nuovo processo politico in atto in Euskal Herria non continui. Attualmente i 9 militanti detenuti si trovano in regime di incomunicazione, secondo quanto fa sapere il movimento pro-amnistia che si dichiara oltremodo preoccupato per possibili casi di tortura che sovente si verificano durante i giorni di incomunicazione. Sembra quindi non arrestarsi la propaganda del governo spagnolo che ha come fine quello di contrastare un reale processo democratico di risoluzione del conflitto, e che palesa in questo momento quanto la tregua sia unilaterale, dimostrando la volontà e l'interesse che il movimento basco ha di uscire dal conflitto, e chiarendo dall'altra parte come l'Audiencia Nacional e l'esecutivo spagnolo non siano "in tregua".

GR 13.00

ESTERI

EUSKAL HERRIA

GAZA

Infopal riferisce che alcune ruspe sono penetrate per circa 400 m nel territorio della Striscia e che alcuni colpi d'artiglieria israeliana sono caduti nella zona della discarica. Fonti mediche dell'ospedale al-Aqsa riferiscono di cinque feriti a causa di quest'ultimo bombardamento, uno dei quali in gravissime condizioni. Nel contempo, elicotteri Apache e droni israeliani sorvolavano il cielo di al-Bureij per fornire copertura alle ruspe e ai mezzi corazzati a terra, intenti a spianare la zona nei pressi della discarica del campo profughi precedentemente bombardata.

Due colpi di mortaio e un razzo sono stati sparati nelle prime ore di oggi dalla Striscia di Gaza contro Israele, senza provocare vittime. Lo hanno riferito le forze di difesa israeliane, citate dal sito del quotidiano Yedioth Ahronoth. I due colpi di mortaio sono caduti nel distretto di Eshkol, nel deserto del Negev, senza provocare feriti, mentre poco prima un razzo è caduto nei pressi della città di Ashkelon

NEGOZIATI MEDIORIENTE

Dopo la frenetica giornata di ieri a Sharm el-Sheikh, con diversi incontri bilaterali e due sessioni di colloqui tra il premier israeliano Benyamin Netanyahu e il presidente dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) Abu Mazen Mahmud Abbas alla presenza del segretario di Stato Usa Hillary Clinton, i negoziati israelo-palestinesi riprendono oggi, spostandosi a Gerusalemme. Sulle trattative pesa il nodo delle colonie, con la moratoria israeliana sulle nuove costruzioni che scade il 26 settembre: Washington e l'Egitto premono per il rinnovo, ma Israele non pare intenzionato a cedere.

FRANCIA-ROM

Circa 160 rom rimpatriati dalla Francia, tra cui 12 bambini, sono atterrati ieri sera a Bucarest, con due voli da Marsiglia e Parigi. Stando all'agenzia Agerpres, le autorità francesi hanno annunciato che i 160 rom hanno accettato il «rimpatrio volontario»: gli adulti hanno ricevuto 300 euro a testa e i bambini 100 euro. I rimpatri fanno seguito alla nuova circolare in cui il ministro degli Interni francese Brice Hortefeux chiedeva ai prefetti lo smantellamento dei campi illegali. La misura è stata peraltro oggetto di dure critiche alla politica di Parigi sui rom espresse dalla vice presidente della Commissione Ue , Viviane Reding. La commissaria, responsabile per la Giustizia e i diritti fondamentali, ha annunciato l'imminente apertura di una procedura di infrazione contro la Francia. Il ministro degli Interni Vasile Blaga ha dichiarato frattanto che l'ingresso della Romania nell'area Schengen, previsto per aprile 2011, non può essere condizionato dall'inclusione sociale dei rom. «La Romania dovrà rispettare la direttiva europea anche dopo l'adesione a Schengen: se uno non ha i mezzi di sussistenza dopo 90 giorni, qualsiasi Stato membro lo può rimandare a casa», ha detto Blaga, ricordando le misure del Governo per accelerare l'integrazione sociale dei rom.

IRAQ

Sette persone sono morte e tre sono rimaste ferite durante un raid delle forze amercane e irachene su due case a Falluja nella provincia occidentale irachena di Anbar. Il raid si è svolto alle 2 di notte ora locale, quando i militari hanno compiuto l'assalto su due abitazioni nel quartiere di Jubail. Le forze americane non confermano l'episodio. Casi del genere sono sempre più frequenti in Iraq a causa delle deteriorate condizioni di sicurezza, provocate dagli scarsi risultati prodotti dal governo nel ripristinare la normalità da quando nelle scorse settimane le forze Usa hanno annunciato il ritiro dal paese.

Da questa mattina è in corso a Baghdad, capitale irachena, un violento scontro a fuoco fra la polizia locale e e un commando di combattenti legati probabilmente a al-Qaeda. La notizia è stata confermata dalla televisione al-Arabya.

PAKISTAN

I droni in forza all'Isaf hanno ucciso questa mattina 14 talebani nella zona del Waziristan del Nord. A riferire la notizia sono fonti della sicurezza pakistane che parlano di dieci missili lanciati dai velivoli senza pilota. Il raid è il terzo compiuto nelle ultime 24 ore in cui sono morti complessivamente 29 combattenti. Il Waziristan è noto per essere il rifugio di molti miliziani islamici provenienti dalla vicina Afghanistan. I talebani trovano in queste zone montagnose protezione dalle forze Isaf. Le vittime sarebbero tutte affiliate alla rete Haqqani, guidata dal signore della guerra afghano Jalaluddin Haqqani

INDIA

Un moro e otto feriti. E' il bilancio degli scontri tra la polizia e i manifestanti nel Kashmir indiano, un territorio a maggioranza musulmano ai confini con il Pakistan. I primi spari si sono sentiti a Mendhar, nella regione di Jammu, quando i manifestanti, scesi in piazza per protestare contro il governo di Nuova Delhi, si sono scontrati con la polizia. "Gli agenti hanno aperto il fuoco quando i manifestanti sono diventati violenti" ha dichiarato un dirigente delle forze di sicurezza, spiegando che si è fatto ricorso alle armi da fuoco "dopo che i gas lacrimogeni e i manganelli non hanno dato risultati". L'indipendenza dall'India è l'obiettivo politico dei separatisti musulmani. Gli ultimi scontri sono avvenuti lunedì, giornata in cui sono morte 18 persone. 79 sono invece rimaste uccise dall'inizio delle proteste, in giugno. Lo scontro avvenuto oggi è conseguenza dell'uccisione di un 17enne colpito da un lacrimogeno sparato dalla polizia ieri, durante una manifestazione. In venti anni di scontri la battaglia per l'indipendenza del Kashmir indiano ha fatto 100 mila vittime

GRECIA

I camionisti greci continuano oggi per il terzo giorno consecutivo la mobilitazione in tutto il paese per protesta contro la riforma del settore, approvata ieri sera dal Parlamento. «Andiamo avanti, non abbiamo ormai nulla da perdere», ha detto il presidente della Federazione degli autotrasportatori Giorgio Tzotzatos dopo gli infruttuosi colloqui di ieri con il ministro dei Trasporti Dimitri Reppas. E oggi una delegazione si recherà in Parlamento per presentare le loro richieste, malgrado i deputati abbiano già approvato ieri sera in linea di principio il testo della riforma che liberalizza le professioni fra cui quella del settore. I ferrovieri, che hanno scioperato ieri contro la parziale privatizzazione dell'impresa statale Ose hanno annunciato nuove mobilitazioni durante il mese e uno sciopero quando il disegno di legge sarà discusso in Parlamento. Per il terzo giorno consecutivo centinaia di camion rimangono oggi incolonnati lungo le grandi vie di comunicazione terrestri e alle entrate delle principali città, da Atene a Salonicco, per protesta contro il progetto di legge che riguarda in particolare l'estensione del periodo transitorio per la liberalizzazione della professione e delle licenze

ITALIA

MAZARA DEL VALLO

È arrivato all'alba di oggi a Porto Empedocle, nell'agrigentino, il motopeschereccio della flotta di Mazara del Vallo (Trapani) colpito nella serata di domenica da una mitragliatrice sparata da una motovedetta libica in acque internazionali. L'Ariete, questo il nome del motopesca, è stato posto sotto sequestro dalla Procura di Agrigento e oggi verrà sottoposto ad una serie di esami balistici che verranno eseguiti dai Carabinieri del Ris di Messina. I reati ipotizzati dalla Procura agrigentina, guidata da Renato Di Natale, sono tentato omicidio plurimo aggravato e danneggiamento.

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

ITALIA


Appunti e note redazionali

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gror10915 (last edited 2010-09-15 17:39:18 by anonymous)