Una notte anti-nucleare contro un treno pieno di scorie: 2 arresti

Un treno che trasportava scorie nucleari dall'Italia verso la Francia è stato bloccato alle cinque di stamani da un gruppo di manifestanti nei pressi della stazione di Condove. La circolazione dei treni è rimasta bloccata fino alle 6.40.Le scorie nucleari, come in precedenti occasioni, provenivano dal deposito di accumulo di Saluggia.

Secondo le testimonianze trasmesse su Radio Blackout nella notte e nella prima mattina, il treno arriva un'ora dopo l'orario previsto (che era le 3.39). In stazione erano presenti almeno 15 camionette tra Polizia e CC per un totale di almeno 100 agenti; altre stazioni e passaggi a livello presidiate da auto in borghese e blindati oltre ad un numero cospicuo di carabinieri, vigili del fuoco e tecnici sul treno trasportante le scorie. Carica ripetuta della polizia attorno alle 3.50, alcuni feriti non gravi, oltre 30 identificati- schedati-perquisiti e tre fermati condotti in questura di cui uno rilasciato in seguito; violenza e arroganza gratuita da parte degli agenti. Un manifestante ha dovuto ricorrere alle cure del Pronto Soccorso. Altri due sono invece messi in arresto e portati al carcere delle Vallette a Torino.

Tornano i rifiuti a Napoli. E in Provincia è peggio

Chiaiano riceve ancora meno di quanto potrebbe. Stir di Caivano è chiuso. E così nelle strade di Napoli restano oggi circa 1.800 tonnellate. Almeno 400 in più di ieri. E in provincia la situazione non è migliore.

Ieri sono state conferite solo 481 tonnellate di immondizia: 324 nella discarica di Chiaiano, 109 nello Stir di Tufino e 48 in quello di Giugliano in Campania. Ottantotto compattatori sono rimasti carichi anche perché stanotte, nella discarica di Chiaiano, e' stato possibile depositare solo 279 tonnellate di spazzatura.

L'ingente numero di autocompattattatori ancora carichi renderà più difficoltose le operazioni di raccolta oggi. Unica nota positiva riguarda Santa Maria Capua Vetere (Caserta) dove, anche se iniziate in lieve ritardo, le operazioni di deposito stanno procedendo velocemente.

"Credo sia necessario individuare nelle prossime ore una soluzione per evitare la crescita delle quantità di rifiuti non raccolti", ha detto l'assessore all'Igiene del Comune di Napoli Paolo Giacomelli.

Lungo le strade della provincia, secondo una stima dei Verdi, invece, ci sono cumuli per oltre 5500 tonnellate. La situazione è difficilissima in diversi Comuni, tra cui Melito, Quarto e Pozzuoli i cittadini sono ormai allo stremo. A Melito i sacchetti ormai ostruiscono l'ingresso di diversi edifici. Vere e proprie montagne di spazzatura si sono formate lungo la circumvallazione esterna - una strada che collega numerosi comuni dell'hinterland - e lungo la strada adiacente al mercato ortofrutticolo. Spazzatura che invade la carreggiata con gravi rischi anche per gli automobilisti. Uno spettacolo che ricorda la peggiore crisi degli anni passati.

liberati arrestati arcore

Sono stati entrambi scarcerati i 2 giovani,Giacomo Sicurello e Simone cavalcanti, arrestati ieri in relazione agli scontri di Arcore. Lo hanno riferito i loro legali sottolineando che nei confronti dei 2 indagati non e' stata applicata alcuna misura cautelare, anche se l'arresto e' stato convalidato. Il giudice, scarcerando i 2 giovani, nel provvedimento ha definito il loro ruolo nei disordini 'connotato da non particolare gravita. Il processo nel merito e' stato rinviato al 7 marzo prossimo.

Egitto, attentanto contro caserma di polizia a Rafah

Miliziani armati hanno compiuto questa mattina un attentato contro una caserma della polizia a Rafah, città egiziana al confine con la Striscia di Gaza. Secondo quanto riferisce la tv satellitare al-Arabiya, uomini armati hanno lanciato quattro razzi contro la caserma, provocando il ferimento di due persone.

Non è il primo attentato che si registra in questi giorni nella parte nord della penisola del Sinai ma non è al momento chiaro se l'attacco sia collegato o meno alle proteste antigovernative contro il presidente egiziano, Hosni Mubarak. Sabato scorso un gruppo di assalitori ha dato alle fiamme una chiesa copta nella stessa città mentre ieri ignoti hanno fatto saltare un ordigno contro il gasdotto che arriva in Giordania, provocando uno stop nei rifornimenti di gas verso il regno hashemita e Israele.

SOSPESO EX PARTITO AL POTERE, FINE SETTIMANA DI DISORDINI IN VARIE CITTÀ

La “sospensione” dell’ex partito al potere “Raggruppamento costituzionale democratico” (Rcd) è stata annunciata dal governo di transizione e prelude al suo prossimo scioglimento. Il provvedimento risponde a una richiesta degli oppositori all’ex presidente Zine El Abidine Ben Ali e segna una nuova tappa nel processo di profonde riforme avviato nel paese dal nuovo esecutivo. “Nell’interesse della nazione, il ministro dell’Interno ha deciso di sospendere le attività dell’Rcd, di vietare riunioni e raduni organizzati dai suoi membri e di chiudere tutti gli uffici appartenenti all’Rcd o da esso gestiti” precisa un comunicato ufficiale diffuso ieri. Membro dell’Internazionale socialista, l’Rcd ne era stato escluso lo scorso 17 gennaio, tre giorni dopo la caduta di Ben Ali. Il processo di democratizzazione avviato dalle autorità transitorie non ha tuttavia ancora bloccato le contestazioni. Ieri si è manifestato a Sfax (sud), Gafsa e Nabeul per chiedere la rimozione di alcuni governatori appena nominati dalle autorità transitorie e ritenuti troppo vicini al vecchio regime. Gravi disordini sono stati registrati sabato nella città nordorientale di Kef, dove due dimostranti sarebbero stati uccisi dalle forze dell’ordine e una quarantina di persone ferite, mentre circa un migliaio di manifestanti hanno incendiato la sede della polizia. Da ieri pomeriggio, la città è sotto stretto controllo dell’esercito. Un giovane è rimasto ucciso a Kebili, nel sud, a quanto pare a causa delle ferite causate dal lancio di un lacrimogeno. Alcune fonti riportano una quarta vittima nelle violenze di sabato.

La sinistra basca presenta una nuova formazione politica che rifiuta la violenza

E' in corso in questi minuti a Bilbao la conferenza stampa per presentare la nuova formazione politica che succederà a Batasuna, il movimento messo fuori legge nel 2003 con una legge di socialisti e popolari spagnoli. Nel palazzo Euskalduna una ressa di giornalisti, fotografi e operatori sta attendendo le parole di Rufi Etxeberria, che speigherà la natura politica della nuova formazione, mentre l'avvocato Iñigo Iruin spiegherà il percorso tecnico giuridico dello statuto, per demostrare la conformità di quest'ultimo a tutti i requisiti previsti dalla ley de partidos politicos, la stessa che mise fuori legge Batasuna.

Secondo El Pais nello statuto ci sarà un rifiuto della violenza, compresa 'quella di Eta se dovesse ripresentarsi'. Se davvero sarà così, lo si saprà nei prossimi minuti, il nuovo statuto fotograferà una situazione attuale e di portata storica per la sinistra basca.

Da Madrid accuse preventive: lo statuto non è ancora stato presentato, ma già la procura ha annunciato che il documento sarà comunque impugnato. Si annuncia una battaglia a colpi di carte giudiziarie per arrivare alla presenza della sinistra basca sul terreno di confronto politico ed elettorale.

Eta è in tregua permamente verificabile e generale. Il ritorno alla legalità della sinistra basca èm considerata da molti analisti e mediatori di conflitti come un passaggion fondamentale e necessario per avanzare in uno scenario di una possibile soluzione dialogata del conflitto basco.

gror110207 (last edited 2011-02-07 18:05:43 by anonymous)