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FEMMINICIDI

Palermo - Donna nigeriana uccisa Una giovane donna è stata trovata ieri sera in una strada del centro storico di Palermo con la gola tagliata. Vercelli – Uomo uccide la madre a coltellate Roma – Uomo italiano accusato di aver violentato la ex moglie straniera mentre l’amico filmava tutto Napoli – Cinque minorenni violentano in branco una ragazzina di 11 anni Ricordiamo che molte delle segnalazioni dei Femminicidi ad inizio gr come ogni martedì provengono dal sito BOLLETTINO-DI-GUERRA.NOBLOGS.ORG Dall'inizio del 2011 sono 25 le donne e le ragazze uccise in Italia per opera di uomini ex mariti, figli, compagni.

ITALIA BRESCIA: DOPO LA RIVOLTA DI IERI I SINTI CHIEDONO UNA SOLUZIONE DIGNITOSA Nessuno sgombero per ora nei confronti delle 4 famiglie del campo sinti di via Orzinuovi a Brescia. Contestano la forzatura vice sindaco sceriffo di Brescia Fabio Rolfi che intende trasferirli forzosamente in via Borgosatollo, nell’area occupata del cosiddetto “centro emergenza abitativa”; soluzione rifiutata dalle famiglie del gruppo Terenghi perchè l’area è già sovraffollata da famiglie rom. I sinti chiedono di poter restare in via Orzinuovi fino a quando non si troverà una soluzione definitiva e dignitosa. Dopo la rivolta di ieri da parte dei residenti il vicesindaco leghista ieri aveva promesso che questa mattina alle 8 le persone presenti nel campo sarebbero state sgomberate. Nonostante le minacce della polizia locale, che è passata questa mattina annunciando l’imminente intervento, per ora nessuno si è fatto concretamente vivo per dare seguito alle isterie razziste del vicesindaco.

LAMPEDUSA: SITUAZIONE TRANQUILLA A LAMPEDUSA MENTRE NEI CIE DI TUTTA ITALIA TORNA LA RABBIA Una nottata tranquilla senza nuovi sbarchi a Lampedusa dove nei giorni scorsi erano arrivate migliaia di migranti, provenienti soprattutto dalla Tunisia. Le condizioni del mare, infatti, non sono le più ottimali per nuove partenze. Sull’isola si trovano attualmente circa 2000 persone, accolte nel Cpa che però non riesce a contenere tutti gli immigrati. Il sindaco di Lampedusa sempre oggi emanerà un’ordinanza per impedire la vendita degli alcolici in tutta l’isola agli immigrati che sono sbarcati nei giorni scorsi. Fin qui la situazione relativamente tranquilla di Lampedusa, mentre nei Cie di tutta Italia continua la protesta da diversi giorni sia Torino che Bari, ieri sera la protesta è arrivata anche a Gradisca, dove erano arrivati 50 tunisini.

Detenuto di origine rumena muore suicida nel carcere di Castrovillari COSENZA - Nel carcere di Castrovillari si è suicidato, ieri, un detenuto di origine rumena. o. Con questo i suicidi sono già 7 da gennaio. Damiano Bellucci, segretario del Sappe Calabria ha resto noto che “a Castrovillari i detenuti hanno raggiunto punte di 300, a fronte di una capienza di circa 150 posti.” Pordenone - Licenziamento etnico

La lega vuole di fatto introdurre il “licenziamento etnico”, non sulla base delle capacità o delle competenze possedute, ma esclusivamente sulla base del luogo di nascita. E’ quanto richiede il capogruppo della lega nord al Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia. Danilo Narduzzi, politico leghista, sostiene che se proprio si deve arrivare agli esuberi per la Electrolux di Pordenone i primi a perdere il posto di lavoro debbano essere gli stranieri e non i lavoratori pordenonesi e chiede che questa linea sia condivisa da tutto il Consiglio regionale e dai sindacati. Sarebbe interessante vedere la compilazione di questa famigerata lista di licenziamento sui base etnica da presentare alla direzione dell’azienda. Piccolo particolare non trascurabile però, la lista arriverebbe direttamente a Stoccolma dove ha sede la Electrolux e bisognerebbe capire che accezione darebbero gli svedesi al termine “straniero”.

ESTERI

EGITTO – ascoltiamo la corrispondenza effettuata questo pomeriggio con una compagna che si trova in questo momento in Egitto e ci racconta cosa sta succedendo. CORRISPONDENZA

IRAN - Duri scontri in Iran, la protesta torna in piazza dopo un lungo silenzio Il 14 febbraio il popolo iraniano è tornato a sfilare coraggiosamente per le strade, nonostante la massiccia presenza delle forze di sicurezza in tutto il Paese. In migliaia hanno risposto all'appello lanciato nelle scorse settimane dai leader dell'opposizione MirHosein Mousavi e Mehdi Karroubi, marciando in segno di solidarietà alle rivolte arabe esplose contro i regimi in Egitto e Tunisia. Il governo non aveva concesso il permesso di indire la manifestazione, svoltasi infatti con la dura condanna di numerosi politici e alti rappresentanti della Repubblica Islamica che l'hanno definita "un espediente inaccettabile dell'opposizione per provocare rivolte di massa che dividono il popolo". Per intimidire i manifestanti, le forze di sicurezza sono state massicciamente impiegate nelle vie centrali di Teheran e lungo le strade principali, poi è stata bloccata la metropolitana lungo Valiasr Street: la principale arteria stradale che corre da nord a sud attraverso il cuore della città. Lo scopo era tentare di impedire ai cittadini di raccogliersi come previsto e di raggiungere piazza Imam Hossein, punto di partenza della manifestazione. Ai media stranieri presenti nel Paese è stato vietato di seguire gli eventi relativi alle proteste, mentre i media di Stato le hanno completamente ignorate: le notizie sono circolate soprattutto attraverso i social network e alcuni siti dell'opposizione, che hanno riportato anche i resoconti di numerosi testimoni oculari. Per questo l'accesso a numerosi siti internet è ancora bloccato, unitamente ai canali televisivi che trasmettono notizie via satellite. Tramite Radio Zamaneh i manifestanti hanno raccontato che la polizia anti-sommossa, dispiegata in modo massiccio in tutta Teheran, confiscava i telefoni cellulari non appena la gente cercava di utilizzarli, ricorrendo poi all'uso di lacrimogeni per disperdere i cittadini ed impedirne grandi raduni. Sporadici, ma violenti scontri si sono verificati a Teheran, presso piazza Engelab e piazza Valiasr, tra le forze di sicurezza e i manifestanti dell'opposizione che gridavano "Morte al dittatore" in riferimento a Mahmoud Ahmadinejad: il presidente rieletto nel 2009 tra accuse di brogli e violente rivolte di massa.

Numerose proteste sono state segnalate anche in altre grandi città, tra cui Tabriz, Shiraz, Esfahan, Ahavaz, Rasht e Kermanshah: secondo l'agenzia di stampa Fars, un numero imprecisato di manifestanti è stato arrestato e consegnato alle forze di sicurezza e un manifestante sarebbe rimasto ucciso durante i disordini. Tuttavia i manifestanti iraniani sono rimasti nelle strade delle città anche dopo il tramonto: come riporta la Bbc hanno continuato a scandire slogan anti-governativi contro il leader supremo, l'Ayatollah Khamenei, mentre iniziava a scendere la notte, intorno a cassonetti dati alle fiamme. Secondo i partiti riformisti e dell'opposizione presenti nel Paese, la manifestazione del 25 Bahman (il 14 febbraio) è il chiaro segno della crisi del regime. Oltre ai partiti anti-governativi, hanno partecipato infatti tutte le organizzazioni studentesche, le madri in lutto delle vittime della violenza di Stato nelle proteste post-elettorali del 2009 e la Società dei Seminaristi e dei Ricercatori di Qom, unita ad altre organizzazioni del mondo della cultura.

GAZA – PALESTINA Striscia di Gaza, incursioni via terra accompagnate dall'aviazione israeliana Questa mattina, veicoli militari israeliani hanno invaso l'area ad est di Khan Younes, nella Striscia di Gaza sud. Terreni agricoli palestinesi sono stati devastati dal fuoco dell'artiglieria, mentre bulldozer accompagnavano l'operazione spianando i campi palestinesi. E' accaduto a soli 200mt dalla frontiera e la manovra è stata condotta dalla base militare di as-Sufiyah. Le operazioni sono state accompagnate anche dall'aviazione israeliana, che ha costantemente sorvolato i cieli del territorio palestinese assediato. Proprio nella parte meridionale di Gaza, aerei da guerra israeliani hanno infranto la barriera del suono creando panico tra i cittadini, in particolare tra i bambini. Incursioni via terra e operazioni di ricognizioni aeree sono all'ordine del giorno nella Striscia di Gaza, dove agricoltori e operai locali rischiano la vita nel raggiungere il proprio campo o il sito di lavoro.

INGHILTERRA: sventata la deportazione di una lesbica ugandese

Ha vinto la sua battaglia Brenda Namigadde, lesbica ugandese che aveva cercato asilo politico nel Regno Unito. La settimana scorsa era stata scortata da due agenti dell'immigrazione su un aereo che l'avrebbe deportata in Uganda, dove probabilmente sarebbe stata condannata a morte. Ma all'ultimo minuto i suoi sostenitori avevano ottenuto dall' High Court di Londra una ingiunzione che ha bloccato la sua deportazione. Ora è stata liberata anche dal centro di detenzione di confine e potrà presentare una nuova richiesta di asilo. Un giudice aveva respinto la sua prima richiesta motivando il rifiuto di asilo con la mancanza di "prove" del suo lesbismo e accusandola di simularlo. Immediata la mobilitazione della comunità lgbt inglese e internazionale, che ha portato alla conclusione positiva del suo caso.

BAHREIN: arresto di massa di omosessuali

Almeno 200 persone sono state arrestate il 2 febbraio durante quella che gli organi di stampa locali hanno definitivo una "festa gay", anche se ancora nessuna accusa è stata presentata nei loro confronti.

Nessuno è stato in grado di confermare il luogo in cui sono detenute le persone arrestate. Sembra che siano stati tutti accusati di "comportamento immorale". Ma non sono state ancora rese note le motivazioni su cui si basano le accuse. Se queste persone sono detenute esclusivamente a causa del loro orientamento sessuale, devono essere immediatamente rilasciate. Molti detenuti arrivano dalla zona del Golfo e da altri paesi arabi.

gror110215 (last edited 2011-02-15 18:34:06 by anonymous)