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'''Nuovo centro di raccolta per gli immigrati a Manduria''' Da Manduria una corrispondenza che ci aggiornerà sulla costruzione del nuovo centro in cui verranno convogliati parte dei migranti giunti a Lampedusa; (ascolta audio) |
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klmkml,lòòl, | PROTESTE, GOVERNO IN PRECARIO EQUILIBRIO TRA RISPOSTA MILITARE E PROMESSA DI RIFORME Da ieri a Lattakia, città portuale del nord della Siria, ci sono più forze di sicurezza. Alle proteste che, partite al sud, sono arrivate fin qui (con un bilancio di almeno 12 vittime), il governo ha dato una prima risposta militare accompagnata dall’annuncio di riforme politiche e socio-economiche. Cautele e misure ritenute necessarie dal presidente Bashar al-Asad, anche alla luce della situazione di instabilità in altri paesi arabi. Queste le aperture annunciate da al-Asad: fine dello stato d’emergenza in vigore dal 1963, riforma delle leggi sulla libertà di stampa e sulla libertà di costituire movimenti e partiti politici. Accanto a queste, sono già state approvate diverse misure di carattere economico e sociale che prevedono l’aumento degli stipendi di alcune categorie e la riduzione delle tasse. Incerto il numero esatto delle vittime che hanno accompagnato sul campo questa mobilitazione: secondo il governo sono una trentina, secondo alcune fonti vicine ai dimostranti, almeno 126; decine anche i feriti e gli arresti. |
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Nuovo centro di raccolta per gli immigrati a Manduria
Da Manduria una corrispondenza che ci aggiornerà sulla costruzione del nuovo centro in cui verranno convogliati parte dei migranti giunti a Lampedusa; (ascolta audio)
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PROTESTE, GOVERNO IN PRECARIO EQUILIBRIO TRA RISPOSTA MILITARE E PROMESSA DI RIFORME
Da ieri a Lattakia, città portuale del nord della Siria, ci sono più forze di sicurezza. Alle proteste che, partite al sud, sono arrivate fin qui (con un bilancio di almeno 12 vittime), il governo ha dato una prima risposta militare accompagnata dall’annuncio di riforme politiche e socio-economiche. Cautele e misure ritenute necessarie dal presidente Bashar al-Asad, anche alla luce della situazione di instabilità in altri paesi arabi.
Queste le aperture annunciate da al-Asad: fine dello stato d’emergenza in vigore dal 1963, riforma delle leggi sulla libertà di stampa e sulla libertà di costituire movimenti e partiti politici. Accanto a queste, sono già state approvate diverse misure di carattere economico e sociale che prevedono l’aumento degli stipendi di alcune categorie e la riduzione delle tasse.
- Incerto il numero esatto delle vittime che hanno accompagnato sul campo questa mobilitazione: secondo il governo sono una trentina, secondo alcune fonti vicine ai dimostranti, almeno 126; decine anche i feriti e gli arresti.
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