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'''Giappone, livello di radioattività elevato nei pressi del secondo reattore si teme per la fusione delle barre protettive'''

Livelli di radiazioni altissimi a Fukushima e una nuova forte scossa di terremoto. Le notizie che arrivano dal Giappone alimentano la preoccupazione, soprattutto per quanto riguarda la centrale nucleare gravemente danneggiata dal sisma e dallo tsunami dell'11 marzo. Malgrado gli sforzi dei tecnici, la situazione nell'impianto di Fukushima non sembra migliorare. Il governo di Tokyo ha fatto sapere che l'alta radioattività dell'acqua nel reattore n.2 della centrale potrebbe essere dovuta "alla parziale fusione delle barre di combustibile". Un fenomeno che il capo di gabinetto, Yukio Edano, definisce "temporaneo". Ma i tecnici della Tepco hanno intanto rilevato un "balzo" del livello di radioattività che fuori al reattore 2 ha superanto quota 1.000 millisievert/ora.
E nel nord-est del Giappone la terra continua a tremare. Una scossa di magnitudo 6,5 Richter è stata registrata al largo delle coste già devastate. Un allarme tsunami è stato lanciato e revocato dopo breve tempo per la prefettura di Miyagi. Il sisma, il cui epicentro è stato localizzato a oltre 17 chilometri di profondità, non ha provocato vittime né danni. Secondo le autorità va considerato come una replica di quello dell'11 marzo che raggiunse magnitudo 9.
Tornando alla situazione a Fukushima, va segnalato che nell'acqua di mare prelevata a 30 metri di distanza dai reattori 5 e 6 è stato rilevato un tasso di iodio 131 superiore al normale di ben 1.150 volte. L'Agenzia per
la sicurezza nucleare nipponica ha precisato che fino ad ora i test erano stati praticati nella parte sud dell'impianto, nei pressi dei reattori 1-4, i più danneggiati: qui il livello di iodio 131 nell'ultima rilevazione è risultato 2.000 volte superiore al normale.
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'''13 anni fa moriva Baleno suicida in carcere'''

5 marzo 1998. A Torino vengono arrestati tre anarchici - Edoardo Massari (conosciuto come Baleno) un compagno da sempre attivo negli squat torinesi, l'argentina Soledad Rosas (Sole) e Silvano Pelissero - accusati di terrorismo, di aver colpito con esplosivi i cantieri della TAV in Valsusa, di essere militanti di una fantomatica associazione sovversiva, i Lupi Grigi, di voler rovesciare violentemente le istituzioni democratiche.
Il 28 marzo Edoardo viene trovato impiccato nella sua cella nel carcere torinese delle Vallette. L'11 luglio dello stesso anno anche Sole viene ritrovata impiccata nella comunità Sotto i Ponti a Benevagienna, in provincia di Cuneo, dove era detenuta agli arresti domiciliari.
Silvano, nel gennaio 2001 viene condannato in primo grado a 6 anni e 10 mesi. Nello stesso anno il processo d'appello, mezza giornata in tutto per evitare che scadessero i termini di carcerazione preventiva, conferma le decisioni dei giudici di primo grado, scontando qualche mese.
Dopo una lunga serie di ingiustizie e agonie all'interno del sistenma giudiziario, nel marzo 2002, cioè 4 anni dopo l'arresto - la Corte d'Appello di Torino condannò a 3 anni e 10 mesi Silvano Pelissero.

'''L'aquila: pagata un'attrice in televisione per dire che chi protesta vuole scroccare dal governo'''

Mediaset manda in onda una finta terremotata pagata 300 euro. Pagata per leggere un copione scritto dagli autori del programma Forum, condotto da Rita Dalla Chiesa su Canale 5. "L'Aquila è ricostruita"; "Ci sono case con giardini e garage"; "La vita è ricominciata"; chi si lamenta "lo fa per mangiare e dormire gratis". Per questo "ringraziamo il presidente..." . "Il governo... ", precisa la conduttrice.
Marina Villa, 50 anni, nella trasmissione di venerdì si dichiara "terremotata aquilana e commerciante di abiti da sposa" in separazione dal marito Gualtiero. Ed è lì in tv con il coniuge a discutere della separazione davanti al giudice del tribunale televisivo. Ma è tutto finto: lei non è dell'Aquila, non è commerciante, il vero marito è a casa a Popoli, il paesino abruzzese nel quale la coppia vive: si chiama Antonio Di Prata e con lei gestisce un'agenzia funebre.

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Fonti

Gr 19:30

In primo Piano

ESTERI

Giappone, livello di radioattività elevato nei pressi del secondo reattore si teme per la fusione delle barre protettive

Livelli di radiazioni altissimi a Fukushima e una nuova forte scossa di terremoto. Le notizie che arrivano dal Giappone alimentano la preoccupazione, soprattutto per quanto riguarda la centrale nucleare gravemente danneggiata dal sisma e dallo tsunami dell'11 marzo. Malgrado gli sforzi dei tecnici, la situazione nell'impianto di Fukushima non sembra migliorare. Il governo di Tokyo ha fatto sapere che l'alta radioattività dell'acqua nel reattore n.2 della centrale potrebbe essere dovuta "alla parziale fusione delle barre di combustibile". Un fenomeno che il capo di gabinetto, Yukio Edano, definisce "temporaneo". Ma i tecnici della Tepco hanno intanto rilevato un "balzo" del livello di radioattività che fuori al reattore 2 ha superanto quota 1.000 millisievert/ora. E nel nord-est del Giappone la terra continua a tremare. Una scossa di magnitudo 6,5 Richter è stata registrata al largo delle coste già devastate. Un allarme tsunami è stato lanciato e revocato dopo breve tempo per la prefettura di Miyagi. Il sisma, il cui epicentro è stato localizzato a oltre 17 chilometri di profondità, non ha provocato vittime né danni. Secondo le autorità va considerato come una replica di quello dell'11 marzo che raggiunse magnitudo 9. Tornando alla situazione a Fukushima, va segnalato che nell'acqua di mare prelevata a 30 metri di distanza dai reattori 5 e 6 è stato rilevato un tasso di iodio 131 superiore al normale di ben 1.150 volte. L'Agenzia per la sicurezza nucleare nipponica ha precisato che fino ad ora i test erano stati praticati nella parte sud dell'impianto, nei pressi dei reattori 1-4, i più danneggiati: qui il livello di iodio 131 nell'ultima rilevazione è risultato 2.000 volte superiore al normale.

ITALIA

13 anni fa moriva Baleno suicida in carcere

5 marzo 1998. A Torino vengono arrestati tre anarchici - Edoardo Massari (conosciuto come Baleno) un compagno da sempre attivo negli squat torinesi, l'argentina Soledad Rosas (Sole) e Silvano Pelissero - accusati di terrorismo, di aver colpito con esplosivi i cantieri della TAV in Valsusa, di essere militanti di una fantomatica associazione sovversiva, i Lupi Grigi, di voler rovesciare violentemente le istituzioni democratiche. Il 28 marzo Edoardo viene trovato impiccato nella sua cella nel carcere torinese delle Vallette. L'11 luglio dello stesso anno anche Sole viene ritrovata impiccata nella comunità Sotto i Ponti a Benevagienna, in provincia di Cuneo, dove era detenuta agli arresti domiciliari. Silvano, nel gennaio 2001 viene condannato in primo grado a 6 anni e 10 mesi. Nello stesso anno il processo d'appello, mezza giornata in tutto per evitare che scadessero i termini di carcerazione preventiva, conferma le decisioni dei giudici di primo grado, scontando qualche mese. Dopo una lunga serie di ingiustizie e agonie all'interno del sistenma giudiziario, nel marzo 2002, cioè 4 anni dopo l'arresto - la Corte d'Appello di Torino condannò a 3 anni e 10 mesi Silvano Pelissero.

L'aquila: pagata un'attrice in televisione per dire che chi protesta vuole scroccare dal governo

Mediaset manda in onda una finta terremotata pagata 300 euro. Pagata per leggere un copione scritto dagli autori del programma Forum, condotto da Rita Dalla Chiesa su Canale 5. "L'Aquila è ricostruita"; "Ci sono case con giardini e garage"; "La vita è ricominciata"; chi si lamenta "lo fa per mangiare e dormire gratis". Per questo "ringraziamo il presidente..." . "Il governo... ", precisa la conduttrice. Marina Villa, 50 anni, nella trasmissione di venerdì si dichiara "terremotata aquilana e commerciante di abiti da sposa" in separazione dal marito Gualtiero. Ed è lì in tv con il coniuge a discutere della separazione davanti al giudice del tribunale televisivo. Ma è tutto finto: lei non è dell'Aquila, non è commerciante, il vero marito è a casa a Popoli, il paesino abruzzese nel quale la coppia vive: si chiama Antonio Di Prata e con lei gestisce un'agenzia funebre.


Gr 13:00

In primo Piano

Nuovo centro di raccolta per gli immigrati a Manduria

Da Manduria una corrispondenza che ci aggiornerà sulla costruzione del nuovo centro in cui verranno convogliati parte dei migranti giunti a Lampedusa; (ascolta audio)

ESTERI

PROTESTE, GOVERNO IN PRECARIO EQUILIBRIO TRA RISPOSTA MILITARE E PROMESSA DI RIFORME

Da ieri a Lattakia, città portuale del nord della Siria, ci sono più forze di sicurezza. Alle proteste che, partite al sud, sono arrivate fin qui (con un bilancio di almeno 12 vittime), il governo ha dato una prima risposta militare accompagnata dall’annuncio di riforme politiche e socio-economiche. Cautele e misure ritenute necessarie dal presidente Bashar al-Asad, anche alla luce della situazione di instabilità in altri paesi arabi.

Queste le aperture annunciate da al-Asad: fine dello stato d’emergenza in vigore dal 1963, riforma delle leggi sulla libertà di stampa e sulla libertà di costituire movimenti e partiti politici. Accanto a queste, sono già state approvate diverse misure di carattere economico e sociale che prevedono l’aumento degli stipendi di alcune categorie e la riduzione delle tasse.

  • Incerto il numero esatto delle vittime che hanno accompagnato sul campo questa mobilitazione: secondo il governo sono una trentina, secondo alcune fonti vicine ai dimostranti, almeno 126; decine anche i feriti e gli arresti.

Libia

Il governo libico sarebbe disponibile ad una soluzione negoziata della crisi sulla base di una proposta dall’Unione Africana:secondo il comunicato diffuso dalla delegazione ministeriale della Libia nella capitale etiopica, il governo di Muammar Gheddafi è “pronto ad adottare e ad applicare un piano di riforme politiche da realizzare nel corso di “un periodo di transizione”.

Non è chiaro se e in che modo la disponibilità espressa da Tripoli possa condizionare l’evolversi della crisi. Combattimenti tra forze governative e rivoltosi sono stati segnalati oggi nelle città di Misurata e Ajdabiya, mentre continuavano i bombardamenti dei caccia inglesi, francesi e americani. Fonti vicine ai ribelli hanno riferito che Sirte, città natale del colonnello Muammar Gheddafi, è per la prima volta sotto il loro controllo. La notizia è stata data da un portavoce dei ribelli a un giornalista della televisione satellitare araba ‘al-Jazira’, ma non è ancora stata confermata da fonti indipendenti. Secondo questa ricostruzione, la città sarebbe stata abbandonata dalle forze lealiste aprendo così la strada agli avversari, in grado di entrare senza far ricorso alle armi.

Combattimenti sono invece in corso in altre aeree e il fronte più caldo appare ancora quello della città di Misurata dove almeno nove persone avrebbero perso la vita nel corso della notte trascorsa colpiti da cecchini. L’avanzata dei ribelli – che dallo scorso venerdì hanno riconquistato Bin Jawad, Ras Lanuf, Uqayla, Brega e Ajdabiya – è stata favorita dalle incursioni aeree degli alleati che ancora nella notte tra ieri e oggi hanno colpito Tripoli e altre aree. L’avanzata ribelle, secondo diversi resoconti giornalistici, non è accompagnata da significativi combattimenti, piuttosto trae vantaggio dalla ritirata delle forze di Gheddafi.

Sul fronte internazionale, da ieri il comando delle operazioni militari è affidato alla Nato che ha ribadito come l’obiettivo della missione autorizzata dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sia quello di proteggere i civili. Tuttavia, proprio sulla situazione umanitaria ci sono molti dubbi e poche notizie, soprattutto su quelle comunità rimaste intrappolate in aree di conflitto e su migliaia di lavoratori stranieri ancora presenti in Libia.

ITALIA


Gr 9:30

ESTERI

ITALIA


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gror110328 (last edited 2011-03-28 17:52:26 by anonymous)