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ITALIA LAVORO: CGIL, BLOCCARE RESCISSIONE CONTRATTI COCOPRO ITALIA LAVORO: CGIL, BLOCCARE RESCISSIONE CONTRATTI COCOPRO = OGGI SIT-IN DI PROTESTA A ROMA DAVANTI AD AGENZIA MINISTERO Roma, 28 apr. - (Adnkronos) - Presidio di protesta oggi a Roma davanti alla sede di Italia Lavoro, l'agenzia del ministero del lavoro nata per promuovere lavoro e occupazione, dei suoi collaboratori a progetto che si sono visti rescindere unilateralmente dall'azienda i propri contratti, come ritorsione per l'invio delle lettere cautelative previste dal 'collegato lavorò. A darne notizia è una nota della Cgil nel sostenere che: «Numerosi i lavoratori dell'ente che si sono fermati a solidarizzare con gli ex colleghi, dai dipendenti ai collaboratori preoccupati dall'entrata in vigore del termine dei 36 mesi: anche loro infatti rischiano di perdere il posto a causa dell'applicazione di un regolamento interno che non trova alcun fondamento normativo». «Nel più totale disinteresse dei ministeri competenti - ha commentato il segretario confederale della Cgil Fulvio Fammoni - l'agenzia strumentale del Ministero del Lavoro che, ironia della sorte, avrebbe fra i propri compiti anche la promozione dell'occupazione e dell'inclusione sociale rescinde il rapporto di lavoro con decine di collaboratori, che anche oggi hanno manifestato per chiedere il ritiro dei licenziamenti». La causa, prosegue il sindacalista, «è sempre il collegato lavoro. Nella confusione e nel giustificato timore degli effetti di quella legge sbagliata alcuni lavoratori hanno inviato delle semplici comunicazioni cautelative in vista della scadenza dei loro contratti. Italia Lavoro ha colto la palla al balzo per rescindere unilateralmente quei contratti, senza che vi fossero motivazioni legate alle prestazioni lavorative o al raggiungimento degli obiettivi assegnati. Licenziamenti ingiustificati che devono essere ritirati e per questo continuerà l'iniziativa di mobilitazione nelle diverse forme possibili». (segue) (Sec-Ada/Pn/Adnkronos) 28-APR-11 15:44 NNN FINE DISPACCIO

LAVORO: CONFCOMMERCIO ROMA, OK A DETASSAZIONE PRODUTTIVITÀ = SIGLATO ACCORDO CON SINDACATI Roma, 28 apr. (Adnkronos) - È stato siglato l'accordo sulla detassazione degli stipendi legati all'incremento della produttività tra la Confcommercio di Roma e le rappresentanze sindacali Filcams-Cgil Roma e Lazio, Fisascat-Cisl Roma e Lazio, Uiltucs-Uil Roma e Lazio. L'intesa raggiunta, si legge in una nota, interessa la detassazione degli istituti riguardanti incrementi di produttività, qualità, redditività, innovazione, efficienza organizzativa, in relazione a risultati riferibili all'andamento economico, agli utili dell'impresa o ad ogni altro elemento rilevante ai fini del miglioramento della competitività aziendale. In particolare, questa agevolazione fiscale consiste nell'applicazione, per il periodo 2011, dell'imposta sostitutiva del 10% sulle componenti accessorie della retribuzione corrisposte ai lavoratori dipendenti, in connessione agli incrementi di produttività. (segue) (Sec-Sim/Col/Adnkronos) 28-APR-11 11:59 NNN

1 MAGGIO: MORATTI, CON NEGOZI APERTI SI TUTELA IL LAVORO 1 MAGGIO: MORATTI, CON NEGOZI APERTI SI TUTELA IL LAVORO = Milano, 28 apr. (Adnkronos) - Tenere aperti i negozi in occasione del 1^ maggio può essere un modo per tutelare il lavoro. Questo, in sintesi, quanto sostiene il sindaco di Milano, Letizia Moratti, in una lettera aperta al 'Corriere della Serà. «La decisione del Comune di Milano e del Comune di Firenze di lasciare liberi i commercianti di tenere i negozi aperti nella giornata del Primo Maggio, domenica, è apparsa subito 'sacrilegà a qualcuno -osserva il sindaco- nonostante neppure tutto il sindacato osteggi tale iniziativa, come testimonia la presa di posizione del segretario generale della Cisl». «È giusto -si chiede il sindaco- che città come Milano e come Firenze, grandi mete turistiche, si offrano 'chiusè ai turisti in una giornata importante come quella di domenica prossima e preda di venditori abusivi (e 'taroccarì)? Va davvero incontro all'interesse dei lavoratori impedire alle imprese commerciali non solo un'occasione di affari, ma anche di contribuire alla vitalità delle nostre città e a un autentico servizio a quanti le visitano, che li incoraggi a tornare e a parlare bene di noi nel mondo?». «Ridare slancio al territorio e all'economia attraverso politiche nuove, che incentivano e sostengono i consumi e il turismo -prosegue Moratti- non significa forse garantire più sviluppo e più occupazione per tutti? Qui sta il senso dell'iniziativa comunale -spiega il sindaco- una semplice deroga per permettere a chi vuole di aprire, ma che non impone nulla: nessuno sarà obbligato nè ad alzare nè a tenere abbassata la saracinesca».

ECO S0A QBXB 1 MAGGIO:NEGOZI;SACCONI,NORMA TOLLERA ECCEZIONI (ANSA) - ROMA, 28 APR - «Il 1 maggio è la festa del lavoro e come tutte le feste è un giorno di riposo: questa è la norma che tollera eccezioni, che possono essere apprezzate dalle parti sociali e dalle amministrazioni locali con buon senso e non con ideologia». Così il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, ha risposto a chi gli chiedeva cosa pensasse della possibilità che i negozi, domenica 1 maggio restino aperti. «Sarebbe un problema se lavorassimo tutti, allora negheremmo la festa del 1 maggio. Invece le eccezioni confermano la regola e non la negano», ha aggiunto Sacconi, sottolineando che «occorre duttilità di settore e di territorio, perchè una città turistica è diversa da una che non lo è». Il ministro del Lavoro ha, quindi, ribadito come «la nostra cultura ci porta a riconoscere la domenica come un giorno importante di risposo» ma ha invitato a mettere da parte «contrapposizioni ideologiche

INFORTUNI: IN TUTTO IL MONDO SI CELEBRA GIORNATA SICUREZZA LAVORO = ILO, FONDAMENTALI SISTEMI GESTIONE PER PREVENZIONE Ginevra, 28 apr. - (Adnkronos/Labitalia) - In tutto il globo, la Giornata mondiale per la sicurezza e la salute e sul lavoro viene celebrata oggi con numerose iniziative e un'unica parola d'ordine: mettere in luce l'importanza dei sistemi di gestione della sicurezza e della salute sul lavoro per un continuo miglioramento della prevenzione e del controllo dei rischi professionali. È questo, infatti, l'impegno rilanciato dall'Ufficio internazionale del lavoro (Ilo), che, in un nuovo rapporto pubblicato in occasione della Giornata mondiale, definisce l'approccio graduale da seguire nell'attuazione dei sistemi di gestione della sicurezza e salute sul lavoro (Sgssl) e, più concretamente, le modalità di utilizzo del sistema a livello nazionale e aziendale. Il rapporto descrive, inoltre, come attuare i Sistemi di gestione, in particolare nei settori produttivi caratterizzati da livelli di rischio elevati. L'applicazione dei sistemi di gestione della sicurezza è, infatti, indispensabile per contribuire a ridurre gli incidenti sul lavoro, le malattie professionali e i morti sul lavoro. Secondo i dati dell'Ilo, ogni anno nel mondo sono circa 337 milioni gli incidenti sul lavoro e circa 2,3 milioni i morti, ossia circa 6.300 morti al giorno. «In questa Giornata ricordiamo che, ogni anno, circa 337 milioni di persone sono coinvolte in incidenti sul lavoro e oltre 2,3 milioni muoiono a causa di infortuni o malattie professionali», ha detto Juan Somavia, direttore generale dell'Ilo. «Dalle miniere agli impianti di prodotti chimici, dai lavori in ufficio a quelli nei campi, gli incidenti sul lavoro e le malattie professionali - ha spiegato - rappresentano un carico pesantissimo in termini di perdita di vite umane e causa di invalidità rispetto a pandemie come l'Hiv/Aids e la tubercolosi»

Italia, l'Ue boccia norma che prevede il reato di clandestinità

Secondo la Corte di Giustizia, la legge italiana è in contrasto con la direttiva europea sul rimpatrio dei clandestini La Corte di Giustizia dell'Unione Europea ha bocciato la norma italiana, del 2009, che prevede il reato di clandestinità. Secondo i giudici, condannare al carcere gli immigrati privi dei permessi previsti dalla legge, è in contraddizione con la direttiva europea sul rimpatrio degli immigrati clandestini. "Una sanzione penale come quella prevista dalla legislazione italiana - si legge nella sentenza - può compromettere la realizzazione dell'obiettivo di instaurare una politica efficace di allontanamento e di rimpatrio nel rispetto dei diritti fondamentali". I Paesi dell'Unione, si legge ancora, "non possono introdurre, al fine di ovviare all'insuccesso delle misure coercitive adottate per procedere all'allontanamento coattivo, una pena detentiva, come quella prevista dalla normativa nazionale in discussione, solo perchè un cittadino di un Paese terzo, dopo che gli è stato notificato un ordine di lasciare il territorio nazionale e il termine impartito con tale ordine è scaduto, permane in maniera irregolare su detto territorio" La sentenza è arrivata alla fine del processo riguardante il caso dell'algerino Hassen el Dridi, condannato dal Tribunale di Trento, a fine 2010, ad un anno di reclusione per non aver rispettato l'ordine di espulsione.

GAY:GIOVANARDI,MANIFESTAZIONE SABATO A IKEA NUOCE LORO CAUSA CRO S43 QBXL GAY:GIOVANARDI,MANIFESTAZIONE SABATO A IKEA NUOCE LORO CAUSA COPPIA UOMO-UOMO NON ÈFAMIGLIA PREVISTA DA COSTITUZIONE (ANSA) - ROMA, 28 APR - «Le coppie uomo-uomo non sono una famiglia, perchè non c'è dubbio che la famiglia è quella descritta dalla Costituzione, cioè costituita da un uomo e una donna». Così Carlo Giovanardi, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, dopo le polemiche sorte per le sue dichiarazioni sulla campagna pubblicitaria di Ikea. «Ma Ikea dice quello che dico anch'io - ha precisato a margine di un convegno su alcol e giovani - Se loro si rivolgono a tutti i loro clienti nella generalità, cioè maschi, femmine, coppie sposate e omosessuali, non ho nulla da dire. Se invece il loro messaggio è che una coppia uomo-uomo è una famiglia, allora no». Secondo il Sottosegretario, manifestazioni come il flash mob del bacio libero, organizzato per sabato prossimo a Ikea a Porta di Roma, «danneggiano la causa dei gay - continua - e non la favoriscono, nei confronti di un fenomeno che in Italia è assolutamente accettato e rappresentato nel Governo, nel Parlamento, nell'impresa, nella moda, ovunque insomma. Non si capisce cosa vogliano dimostrare»

LIBIA, TORNADO ITALIANI EFFETTUANO PRIMA MISSIONE+++

Lo confermano fonti del ministero della Difesa. Continua l'assedio di Misurata, sette morti nella notte

I caccia italiani hanno attaccato in Libia, in quella che è formalmente la prima missione da quando il governo del premier Silvio Berlusconi ha concordato, con gli alleati, la partecipazione della flotta italiana ai bo,bardamenti. La notizia è stata confermata da fonti del ministero della Difesa.

Continua intanto il drammatico assedio della città di Misurata. Secondo fonti dell'ospedale cittadino, nella notte soldati fedeli al Colonnello Muhammar Gheddafi hanno attaccato con artiglieria pesante, facendo sette vittime.

Secondo il canale satellitare al Jazeera, la situazione starebbe precipitando in tutto il Paese. Combattimenti sono stati registrati anche nell'oasi di Cufra, nel sud est della Libia, aerea nella quale non si erano estesi i combattimenti tra forze ribelli e truppe lealiste che stanno insanguinando il nord.

BAHRAIN: STUDENTI IRANIANI MANIFESTANO DAVANTI UFFICIO ONU A TEHERAN = PROTESTA CONTRO 'SILENZIÒ COMUNITÀ INTERNAZIONALE SU REPRESSIONE Teheran, 28 apr. - (Aki) - Gli studenti iraniani hanno manifestato davanti alla sede delle Nazioni Unite a Teheran per protestare contro «il silenzio» della comunità internazionale riguardo alla repressione dei manifestanti sciiti in Bahrain. Lo ha riferito l'agenzia d'informazione 'Isnà. I dimostranti hanno lanciato slogan come 'morte agli Usà, 'morte ad Israelè e 'il silenzio dei musulmani è un tradimento del Coranò. Alcuni manifestanti hanno sventolato la bandiera iraniana, mentre alcuni cartelli riportavano lo slogan 'UN, il dittatore internazionalè e 'l'interferenza esterna deve essere condannatà, riferendosi alla presenza in Bahrain di truppe saudite ed emiratine, inviate nei mesi scorsi per fermare la rivolta. Secondo l' 'Isnà, gli studenti hanno scritto una lettera al segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, in cui si esprime «risentimento contro gli Usa che hanno aperto la via al dominio egemonico di alcuni paesi, come Israele e i suoi alleati». Nella lettera si invita Ban a «vendicare» i diritti dei musulmani e a «tagliare le mani dei paesi aggressori».

OMR0083 3 POL TXT Omniroma-ATAC, PIVA (PD): INCIUCI SAREBBERO INTOLLERABILI (OMNIROMA) Roma, 28 APR - «Sorrisi e caffè al bar della mensa per i nuovi dirigenti Atac che dovrebbero salvare l'Atac. Anch'io faccio i migliori auguri per il loro lavoro! Però, non vedo dov'è la novità? Non vorrei fare la Cassandra, ma cominciò così anche la fine di Alitalia, seri professionisti e abili manager che lasciavano la poltrona ad altri seri professionisti e altrettanto abili manager, e ancora seri professionisti che se ne andavano per far posto ad altri... Basile e Legnani si sono dimessi per l'impossibilità di realizzare un severo piano di risanamento e vengono sostituiti da altri due, Tosti e Carbonetti, magari altrettanto bravi che però hanno un vincolo in più, quello di essere legati ai principali creditori dell'Atac. Il nuovo direttore generale, Cassano, non è neppure una novità, perché già ricopriva importanti incarichi all'interno dell'azienda». Lo dichiara in una nota Amedeo Piva, vicesegretario del Pd Roma. «Eppure i problemi sono noti - continua - ma per affrontarli e tentare di risolverli occorre un deciso affrancamento dalla politica, intesa nella sua accezione meno nobile, di spartizione di incarichi, clientelismo, sponde e giochi di interessi, attività di lobbying. Insieme occorre una visione di sistema, che superi l'ambito metropolitano per abbracciare la provincia di Roma e l'intera Regione e dialoghi con gli altri sistemi di trasporto pubblico, fino a coinvolgerli e a creare le necessarie sinergie e integrazioni. I manager debbono poter lavorare con le mani libere. Occorre subito ricapitalizzare l'azienda, eventualmente anche ri-conferendole gli immobili; risolvere il problema della liquidità con le banche; lavorare sul contenimento dei costi di produzione (processi industriali arcaici ed inefficienti, esternalizzazioni costose da ripensare profondamente) e sul miglioramento dei ricavi (la lotta all'evasione, indispensabile, non sarà sufficiente); rivedere le relazioni industriali e sindacali e rivoluzionare la governance aziendale. Si è forse ancora in tempo a salvare l'occupazione dei lavoratori e rispondere alle esigenze dei cittadini. Ma con un piano industriale che si possa davvero concretizzare e che apra un confronto con l'intero sistema di trasporti, metropolitano e regionale. Non capisco su che cosa dovrebbe basarsi un nuovo credito verso la giunta Alemanno che finora non ha saputo che sostituire per la quinta volta i dirigenti alla guida dell'Atac, utilizzare l'azienda a fini non propriamente imprenditoriali, lasciandola affondare. Non voglio assolutamente credere che ci sia un abbassamento della guardia da parte dell'opposizione, né ritengo credibili le insinuazioni che riguardano 'inciucì sulle nomine attuali o prossime. Sarebbe assolutamente intollerabile, e non senza conseguenze, se interessi di parte o obiettivi di piccolo cabotaggio, indebolissero l'impegno che la cittadinanza si aspetta, proprio dall'opposizione, per una severa vigilanza»

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gror110428 (last edited 2011-04-28 17:34:06 by anonymous)