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ESTERI

La lista basca Bildu riammessa alle elezioni dal Tribunale costituzionale spagnolo: decisione storica

La coalizione basca Bildu potrà partecipare alle elezioni. Lo ha deciso il Tribunale costituzionale spagnolo, che ha ribaltato, con decisione storica, tutte le sentenze e le richieste del governo e del Tribunal Supremo di Madrid, che avevano chiesto e sancito l'esclusione dalla competizione elettorale amministrativa.

I magistrati Eugenio Gay, Elisa Pérez Vera, Pablo Pérez Tremps, Luis Ortega y Adela Asua e il presidente Pascual Sala, hanno votato a favore della presenza di Bildu, che riunisce Eusko Alkartasuna con Alternatiba, una scissione di Izquierda unida.

La sentenza sarà resa pubblica nelle prossime ore.

Secondo la tendenza che ha prevalso all'interno dei giudici costituzionali, il tribuinale supremo ha vulnerato il diritto alla partecipazione politica della coalizione, principio scritto nell'articolo 23 della Costituzione spagnola.

Grandi manifestazioni di giubilo si sono svolte nelle principali città basche, che hanno salutato la decisione storica dei giudici costituzionali. Bildu, una volta bocciato il nuovo partito della sinistra indipendentista Sortu - sempre in base al teorema politico-giudiziario che 'tutto è Eta'-, diventa l'unica lista capace di interpretare quel bacino elettorale, in maniera pienamente legale, negli ultimi otto anni.

La soddisfazione di queste ore non fa dimenticare, in ogni caso, che nemmeno i nuovi statuti di Sortu, vero motore della nuova proposta di pace con una condanna esplicita della violenza e una tregua generale e permanente ottenuta da Eta, sono riusciti a scalfire la pratica dell'esclusione dal diritto di partecipazione politica, secondo i voleri di socialisti e popolari spagnoli.

ESTERI

Siria, oggi il 'giorno della sfida' contro il regime di Assad Previste nuove manifestazioni in tutto il Paese. Militari dispiegati nelle principali città. Centinaia gli attivisti arrestati a Damasco La Siria si prepara a vivere un nuovo "venerdì della rabbia" che vedrà nuovamente scendere in piazza la popolazione in rivolta contro il regime di Bashar al-Assad, in una giornata che, secondo molti analisti, rappresenta una "prova di forza" tra le due parti.

Il governo, che negli ultimi giorni aveva invitato i cittadini ad astenersi dal partecipare a manifestazioni non autorizzate, ha disposto l'arresto di centinaia di attivisti a Damasco e, secondo quanto riferito dal dissidente Ammar Abdulhamid, le forze di sicurezza al comando di Maher al-Assad, fratello di Bashar, "stanno conducendo raid casa per casa nel sobborgo di Saqba".

Un regime "disperato", secondo l'attivista per i diritti umani Wissam Tarif, "che teme disordini nella piazza centrale di Damasco" e che, per intimidire la popolazione, ha disposto uno stanziamento massiccio di truppe nelle principali città del Paese. Già nei giorni scorsi Homs, Rastan e Banias erano state circondate militarmente, mentre, secondo quanto riferisce la tv di stato, si sarebbero ritirati ieri i carri armati presenti a Daraa, città meridionale assediata da giorni e simbolo della rivolta contro il presidente. fonte peace reporter

ITALIA

Sciopero e mobilitazione alla Leroy-Merlin di Porta di Roma

Alla Leroy-Merlin del centro commerciale porta di Roma stamattina sciopero ed assemblea di lavoratori e lavoratrici.

IL SINDACO DI MASSA MINACCIA L’INTERVENTO DELLA POLIZIA CONTRO IL PRESIDIO DEI MIGRANTI

Prosegue tra gli ostacoli posti dall’amministrazione comunale la mobilitazione dei migranti a Massa. L’occupazione della scalinata della Cattedrale della città ed il gazebo posizionato in via Zoppi, ai piedi della scalinata del Duomo, secondo il primo cittadino di Massa sono abusivi ed illegali. La Polizia municipale ha contestato ai manifestanti ‘l’occupazione abusiva, ora l’amministrazione auspica l’intervento della polizia per farlo rimuovere. I migranti che per tre giorni avevano occupato un chiostro del duomo di Massa, avevano preso la decisione di uscire dalla chiesa ed unirsi al presidio permanente che si era nel frattempo formato davanti al sagrato, in attesa di risposte concrete da parte della questura per quanto riguarda la regolarizzazione di molti lavoratori migranti che avevano fatto richiesta con in occasione di quella che si è rivelata la sanatoria truffa del 2009.

Italia, immigrazione'

Nelle ultime ventiquattro ore sono arrivate sull'isola circa ottocento persone. Si tratta soprattutto di profughi provenienti dall'Africa sub sahariana Sono ripresi nelle ultime ventiquattro ore gli sbarchi dei migranti a Lampedusa, sospesi per circa una settimana a causa del vento di maestrale che impediva la navigazione. Da ieri mattina sono circa ottocento le persone arrivate sull'isola, secondo quanto riferito dalle forze dell'ordine locali.

Gli ultimi a sbarcare sono stati sessanta tunisini (tra cui una donna), soccorsi nel tardo pomeriggio di ieri da una motovedetta della Guardia di Finanza, a circa 20 miglia da Lampedusa. Sono riusciti a raggiungere l'isola soltanto intorno all'una di stanotte. Un altro gruppo di tunisini era invece arrivato in mattinata sull'isola di Lanosa. Sempre nella giornata di ieri, un barcone con a bordo 216 migranti è giunto a Lampedusa dalla Libia, seguito da un successivo che trasportava altre 500 persone. Per la maggior parte, si tratta di profughi provenienti dall'Africa sub sahariana.

Nel frattempo, è attraccata a Lampedusa la nave-traghetto "Moby Vincent" che oggi trasferirà tutti i profughi sbarcati: le operazioni di imbarco inizieranno nella tarda mattinata. Al momento i migranti si trovano nel centro di accoglienza di contrada "Imbriacola", e molti di loro sono donne e bambini.


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gror110506 (last edited 2011-05-06 10:56:36 by anonymous)