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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

In primo Piano

ITALIA

ROMA: PRESIDIO PERMANENTE PER I REFERENDUM DAVANTI AL PARLAMENTO

Un presidio permanente davanti a Montecitorio a difesa della democrazia, del diritto al voto e all’informazione. É l’iniziativa lanciata unitariamente dai Comitati referendari “Vota Sì per Fermare il Nucleare” e “2 sì per l’Acqua Bene Comune” per le giornate di lunedì 23 e martedì maggio, parallelamente al voto previsto alla Camera per il decreto Omnibus. “Una norma che prende in giro gli italiani con un finto addio al programma atomico e punta a cancellare il quesito sul nucleare sottraendo ai cittadini il diritto a scegliere sul loro futuro”. Allo stesso modo “il governo sta tentando di depotenziare i referendum sull’acqua, proponendo la creazione di fantomatiche autorità garanti”. La mobilitazione vuole altresì richiamare l’attenzione sulla necessità di garantire il diritto ad una corretta ed adeguata informazione rispetto alla scadenza referendaria. I due comitati denunciano, infatti, la censura che ha colpito i referendum e il silenzio quasi assoluto della tv pubblica, e chiedono sia data ampia visibilità all’appuntamento elettorale del 12 e 13 giugno affinché risulti garantito a tutti i cittadini il diritto al voto libero e informato. I Comitati referendari rivolgono infine pubblicamente un appello al mondo dello spettacolo, della cultura e della scienza affinché intervengano al presidio del 23 e 24 maggio portando il loro contributo alla causa referendaria.

BRESCIA: IL PRESIDIO DEI MIGRANTI IN PIAZZA DUOMO PROSEGUE A OLTRANZA.

Prosegue in Piazza Duomo il presidio permanente dei migranti e degli antirazzisti. La decisione era stata presa sabato scorso dopo l’ennesimo incontro infruttuoso con funzionari della Prefettura di Brescia. Gli immigrati e gli antirazzisti del Presidio sopra e sotto la gru e dell’associazione Diritti per tutti hanno deciso di cominciare un presidio permanente sul sagrato del Duomo ottenendo, dopo un iniziale momento di titubanza, l’appoggio del Vescovo alla richiesta di avviare al piu’ presto il rilascio dei permessi di soggiorno per tutti i migranti che avevano avuto il rigetto per la condanna di inottemperanza al foglio di espulsione. Il presidio continuera’ fino a quando non ci saranno fatti nuovi o segnali di apertura da parte della Prefettura. L’iniziativa di mobilitazione ha anche altri obiettivi:per i permessi di soggiorno per tutti gli immigrati truffati durante la sanatoria 2009; per la liberazione immediata di Harjinder Singh, migrante indiano del presidio, gia’ detenuto per circa tre mesi nel CIE di Gradisca d’Isonzo e successivamente riarrestato per una vecchia condanna per clandestinita’ divenuta definitiva; per ottenere verita’ e giustizia per la morte del trentaseienne senegalese Elhdy Seydou Gadiaga avvenuta nella cella di sicurezza del comando dei carabinieri di Brescia il 12 dicembre 2010 (a quasi 6 mesi ancora non si conoscono i risultati dell’autopsia).

FIRENZE: MIGRANTI IN PRESIDIO PER RIVENDICARE DIRITTI (audio: ROR)

VALSUSA: IN MIGLIAIA CONTRO LA DISTRUZIONE DEL TERRITORIO (audio: ROR)

Sta partendo in questi giorni la mobilitazione attiva per impedire l’inizio dei lavori per l’ormai famoso tunnel esplorativo di Chiomonte. Dopo anni di annunci, rinvii, scadenze non rispettate e proclami sembra proprio che nei prossimi giorni possa esserci il tentativo di partire con i lavori di posa della recinzione di una parte dell’area destinata al cantiere del tunnel. L’appalto per questi lavori preliminari è stato assegnato a due ditte di Susa: Ital.co.ge e Martina due imprese sull’orlo del fallimento e in odore di mafia per quello che si sa da queste parti. La credibilità del progetto Tav Torino-Lione oramai è pressoché inesistente, ma regge solamente grazie alla poderosa campagna mediatica che, attraverso dichiarazioni di politici e imprenditori altolocati, trascina avanti da anni questo carrozzone dedito allo sperpero di soldi pubblici e finalizzato alla distruzione del territorio. Sabato 21 maggio c’è stata una importante manifestazione No Tav da Rivalta a Rivoli che ha visto la partecipazione di oltre 10mila persone. Nel corteo anche i sindaci dei comuni della zona. Ora tutto si sposta a Chiomonte nella zona della Maddalena, li da ieri (22 maggio) è partito il presidio permanente giorno e notte che aspetterà l’arrivo dei mezzi e delle forze dell’ordine, prevedibilmente entro la fine di maggio. Giovedì 26 maggio alle 21 ci sarà a Bussoleno una grossa assemblea popolare che lancerà il blocco dei cantieri.

FINCANTIERI: CHIUDERANNO CASTELLAMARE E SESTRI, 2500 ESUBERI

Pessime notizie dall’incontro di oggi a Roma sul piano industriale presentato ai sindacati dall’amministratore delegato della Fincantieri, Giuseppe Bono. Gli esuberi della Fincantieri sono 2.551 su una forza lavoro di 8.500 addetti: su otto stabilimenti, due (Castellammare di Stabia e Sestri Ponente) verranno chiusi, mentre quello di Riva Trigoso (Genova) verrà fortemente ridimensionato con il trasferimento delle costruzioni militari a Muggiano (La Spezia) e conserverà solo le costruzioni meccaniche. Gli esuberi riguarderebbero 1.400 addetti dei cantieri per i quali è prevista la chiusura e 1.150 negli altri cinque siti. No unitario dai sindacati. Appena saputa la notizia, i lavoratori dello storico stabilimento di Sestri Ponente hanno lasciato il posto di lavoro e si sono riversati in strada, dando vita a una manifestazione spontanea davanti ai cancelli. A Roma, davanti alla sede di Confindustria, dove si è svolto l’incontro, c’è stato un presidio di lavoratori dell’impianto di Castellammare di Stabia e di aziende dell’indotto.

ROMA: MORTO OPERAIO IN UN CANTIERE DELLA NUOVA METRO B1

E' stato trovato senza vita in un pozzo profondo 40 metri. Bruno Montaldi, operaio abruzzese di 48 anni, è la vittima dell'incidente sul lavoro avvenuto questa notte a Roma, in piazza Santa Emerenziana, nel quartiere africano. L'operaio, specializzato per la ditta Icotekne di Napoli in trattamento e congelamento dei terreni con l'azoto, stava lavorando nel cantiere per i lavori di realizzazione della linea B1 della metropolitana. A trovare il corpo, alle 6 di domenica 22, è stato un collega che cercava Montaldi per il passaggio di consegne. In mattinata vigili del fuoco e altri soccorritori si sono calati nelle profondità della voragine scavata dalle trivelle per recuperare il cadavere. Gli accertamenti sono stati affidati alla scientifica e agli agenti del commissariato Vescovio.

ROMA: LAVORATORI AUTORGANIZZATI CONTRO LA PRIVATIZZAZIONE DELLE FARMACIE COMUNALI (audio: ROR)

VITERBO: MORTO DETENUTO IN ATTESA DI GIUDIZIO (audio: ROR)

Arrestato con l'accusa di appartenere alle "nuove BR", è morto oggi, secondo la direzione del carcere, per infarto. Non era stato mai curato da quando era detenuto.

ESTERI

BARCELLONA: GLI INDIGNADOS CONTINUANO LA PROTESTA (audio: ROR)

SIRIA: SANZIONI UE CONTRO IL PRESIDENTE ASSAD

L'Unione europea ha decretato l'imposizione delle prime sanzioni contro il presidente siriano Bashar al-Assad, per indurlo a fermare la feroce repressione messa in atto contro i suoi oppositori. I ministri degli Esteri, riuniti a Bruxelles, hanno deciso di colpire Assad e altri nove funzionari con il divieto di viaggiare nei paesi dell'Unione e con il congelamento dei beni. Barack Obama ha già annunciato sanzioni contro il presidente siriano, accusato di violazioni dei diritti umani. É la prima volta che Assad in persona subisce provvedimenti da parte della comunità internazionale. Attivisti per i diritti umani ritengono che più di 850 persone siano state uccise, e migliaia arrestate, dall'inizio della repressione contro le dimostrazioni antigovernative.

YEMEN: IL PRESIDENTE SALEH rifiuta piano dei mediatori del Golfo

Il presidente Ali Abdullah Saleh, ininterrottamente al potere da 33 anni, ha rifiutato la proposta (per la terza volta da aprile) elaborata dal Consiglio di Cooperazione del Golfo (Ccg) che con una meticolosa attività di mediazione sta cercando di porre fine - dopo tre mesi - alle manifestazioni di piazza e alla dura repressione del governo che ha provocato, finora, la morte di almeno 180 persone. Il piano del Ccg prevede la formazione di un governo di riconciliazione nazionale con la partecipazione diretta dell'opposizione; le dimissioni di Saleh entro un mese in cambio dell'immunità per se stesso e per i suoi familiari; elezioni presidenziali entro sessanta giorni. Sabato, Saleh aveva definito l'accordo un "complotto", un colpo di mano condizionato da paesi stranieri, accusando le monarchie del Consiglio di essere i finanziatori delle proteste. Da parte sua, il Ccg ha deciso di sospendere la propria iniziativa, vista "la mancanza delle condizioni propizie per andare avanti", come si legge in un comunicato emesso al termine di una riunione che si è tenuta a Riyadh, in Arabia Saudita.

SUDAN: RISCHIO DI GUERRA TRA LO STATO DEL NORD E QUELLO DEL SUD

La tensione, che nelle ultime settimane era andata crescendo, è esplosa laddove era più prevedibile: l'area di Abiyei, la regione petrolifera contesa da Juba (Sud) e Khartoum (Nord). Tra venerdì e sabato, l'esercito sudanese ha lanciato un'operazione militare con elicotteri da combattimento e artiglieria pesante occupando il distretto e costringendo al ritiro le forze del Sud. Azione in risposta all'imboscata in cui, il 19, erano stati uccisi 22 soldati di Khartoum che un contingente Onu stava scortando fuori dai confini dell'area, ultimo atto di uno stillicidio di aggressioni, omicidi e raid che dura da mesi. Non si conosce al momento il bilancio delle vittime. Si sa solo che Abiyei è una città fantasma, che i circa 20 mila abitanti sono scappati, che l'Unmis (United Nations Mission in Sudan) sta tentando una mediazione ma che il suo personale ha ricevuto l'ordine di non uscire per nessun motivo dalla sede e di raggiungere subito i bunker in caso di allarme. Testimoni sul posto nel pomeriggio raccontavano di saccheggi e devastazioni, di una città in fiamme e di una situazione in progressivo peggioramento.


Gr 13:00

In primo Piano

PRESIDIO PERMANENTE PER I REFERENDUM E LA DEMOCRAZIA: 23-24 MAGGIO A PIAZZA MONTECITORIO – ROMA

Un presidio permanente davanti a Montecitorio a difesa della democrazia, del diritto al voto e all’informazione. É l’iniziativa lanciata unitariamente dai Comitati referendari “Vota Sì per Fermare il Nucleare” e “2 sì per l’Acqua Bene Comune” per le giornate di lunedì 23 e martedì maggio, parallelamente al voto previsto alla Camera per il decreto Omnibus. “Una norma che prende in giro gli italiani con un finto addio al programma atomico e punta a cancellare il quesito sul nucleare sottraendo ai cittadini il diritto a scegliere sul loro futuro”. Allo stesso modo “il governo sta tentando di depotenziare i referendum sull’acqua, proponendo la creazione di fantomatiche autorità garanti”.

La mobilitazione vuole altresì richiamare l’attenzione sulla necessità di garantire il diritto ad una corretta ed adeguata informazione rispetto alla scadenza referendaria. I due comitati denunciano, infatti, la censura che ha colpito i referendum e il silenzio quasi assoluto della tv pubblica, e chiedono sia data ampia visibilità all’appuntamento elettorale del 12 e 13 giugno affinché risulti garantito a tutti i cittadini il diritto al voto libero e informato.

I Comitati referendari rivolgono infine pubblicamente un appello al mondo dello spettacolo, della cultura e della scienza affinché intervengano al presidio del 23 e 24 maggio portando il loro contributo alla causa referendaria. A loro va la richiesta, data l’emergenza democratica sui referendum, di trasferire il loro impegno dalla stampa alla piazza.

ESTERI

ITALIA

BRESCIA: IL PRESIDIO DEI MIGRANTI IN PIAZZA DUOMO PROSEGUE A OLTRANZA.

Prosegue in Piazza Duomo il presidio permanente dei migranti e degli antirazzisti. La decisione era stata presa sabato scorso dopo l’ennesimo incontro infruttuoso con funzionari della Prefettura di Brescia. Gli immigrati e gli antirazzisti del Presidio sopra e sotto la gru e dell’associazione Diritti per tutti hanno deciso di cominciare un presidio permanente sul sagrato del Duomo ottenendo, dopo un iniziale momento di titubanza, l’appoggio del Vescovo alla richiesta di avviare al piu’ presto il rilascio dei permessi di soggiorno per tutti i migranti che avevano avuto il rigetto per la condanna di inottemperanza al foglio di espulsione. Il presidio continuera’ fino a quando non ci saranno fatti nuovi o segnali di apertura da parte della Prefettura. L’iniziativa di mobilitazione ha anche altri obiettivi:per i permessi di soggiorno per tutti gli immigrati truffati durante la sanatoria 2009; per la liberazione immediata di Harjinder Singh, migrante indiano del presidio, gia’ detenuto per circa tre mesi nel CIE di Gradisca d’Isonzo e successivamente riarrestato per una vecchia condanna per clandestinita’ divenuta definitiva; per ottenere verita’ e giustizia per la morte del trentaseienne senegalese Elhdy Seydou Gadiaga avvenuta nella cella di sicurezza del comando dei carabinieri di Brescia il 12 dicembre 2010 (a quasi 6 mesi ancora non si conoscono i risultati dell’autopsia).

NO TAV: MIGLIAIA DI PERSONE IN CORTEO PER DIRE NO ALLA DISTRUZIONE DEL TERRITORIO

Alcune migliaia di persone, 20.000 secondo gli organizzatori, appartenenti al movimento dei No Tav hanno manifestato la propria opposizione all’ipotesi di apertura dei cantieri per il tunnel geognostico propedeutico alla realizzazione della linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione. Il corteo, che ha visto alla sua testa circa 70 trattori della Coldiretti, è partito da Rivalta di Torino e ha raggiunto Rivoli. Alle spalle dei trattori ci sono bandiere e striscioni bianchi con il treno crociato di rosso. Nel corteo ci sono anche il presidente della comunità montana Valli di Susa e Sangone, Sandro Plano, e alcuni sindaci dei comuni della zona.


Gr 9:30

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gror110523 (last edited 2011-05-23 18:09:13 by anonymous)