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IDENTIFICATI 10.000 ‘DESAPARECIDOS’

Dopo cinque mesi di lavoro, il ministro dell’Interno e della Giustizia, Germán Vargas, ha annunciato di aver restituito un nome e un volto a circa 10.000 ‘desaparecidos’ riesumati da diversi cimiteri del paese, per la maggior parte vittime del conflitto interno, su un totale di 57.854 persone che risultano scomparse su tutto il territorio nazionale.

“E’ una vera vergogna di fronte al mondo che la Colombia abbia un elenco così elevato di cittadini scomparsi. Di fronte a questa cifra e al dolore molto più grande che i numeri non possono riflettere, la loro identificazione deve essere una priorità dello Stato colombiano” ha detto Vargas, presentando a Bogotá i risultati di un’indagine condotta dal suo dicastero e dall’Istituto statale di medicina legale.

Il dramma delle sparizioni forzate in Colombia ha raggiunto una portata che il rappresentante dell’Alto commissario Onu per i diritti umani, Christian Salazar, ha definito “agghiacciante”. Le organizzazioni dei familiari degli scomparsi vanno ben oltre i dati del governo sostenendo che i casi di ‘desaparecidos’ sarebbero almeno 200.000.

Dei corpi identificati, la maggior parte sono stati rinvenuti nel dipartimento sud-occidentale di Valle del Cauca e in quello nord-occidentale di Antioquia; circa un migliaio nella capitale.

ITALIA

BRESCIA: LA LOTTA DEI MIGRANTI SEGNA L’ENNESIMA VITTORIA

La lotta continua a pagare. Le mobilitazioni contro la sanatoria truffa del 2009 e in favore dei permessi di soggiorno, come quella della gru e del duomo di Brescia, hanno portato finalmente i frutti sperati. Con una circolare redatta ieri, il Ministero dell’Interno ha dato indicazione agli Sportelli Unici degli enti locali di “agire in autotutela”, dopo la sentenza del Consiglio di Stato che ha ritenuto non ostativa, per il rilascio dei permessi di soggiorno, la condanna per il reato di clandestinità.

In pratica, il Viminale è stato costretto a rimangiarsi mesi di angherie e soprusi ordinando di rivedere i rigetti dei permessi di soggiorno adottati per inottemperanza al decreto di espulsione, per evitare che gli enti pubblici vengano condannati a risarcire i migranti che faranno ricorso dopo la decisione del Consiglio di Stato. Gli Sportelli Unici dovranno dunque riaprire i procedimenti non ancora giunti a conclusione, anche nel caso in cui il rigetto sia già arrivato, ma il richiedente abbia fatto ricorso, oppure quando non siano ancora scaduti i termini di tempo per l’impugnazione del rigetto stesso. Se invece la procedura di negazione è già definitiva, l’istruttoria potrà essere riaperta caso per caso, su iniziativa del migrante che ha richiesto il permesso.

Il Ministero dell’Interno ha sospeso con una circolare di ieri sera la precedente circolare del 24-05-2011 che dava indicazione alle Prefetture per avviare il riesame delle pratiche rigettate e il rilascio dei permessi di soggiorno ai migranti che erano stati esclusi dalla regolarizzazione perche’ avevano una condanna per inottemperanza del foglio di espulsione. Nella circolare si invitano le Prefetture a considerare temporaneamente sospese le indicazioni precedenti ” in relazione alla necessita’ di effettuare ulteriori e piu’ approfondite valutazioni sull’argomento, per corrispondere compiutamente ai numerosi quesitiinterpretativi relativi alla richiamata circolare. Si fa riserva di fornire, a breve, definitivi chiarimenti.”

Qualsiasi sia la motivazione di questo dietro-front, stato confusionale o deliberata scelta politica, si tratta di una provocazione che dimostra la mancanza di rispetto e il disprezzo nei confronti della vita, delle aspirazioni e delle sofferenze di decine di migliaia di migranti.

Sestri e Castellammare 'chiuse' per Fincantieri

Oltre duemila persone si sono radunate in piazza Baracca, a Sestri Ponente, per protestare contro il piano industriale di Fincantieri. Con gli operai del cantiere navale, in piazza sono arrivate le delegazioni di Elsag, Esaote e Ericsson. A Sestri Ponente serrata generale dei commercianti. Molti negozi chiusi questa mattina anche a Castellammare di Stabia. I commercianti hanno aderito compatti alla serrata indetta dall'Ascom, in solidarieta' con le maestranze del cantiere navale che il piano industriale di Fincantieri ha deciso di chiudere. Anche il mercato è deserto, nessun ambulante questa mattina ha messo in mostra le sue mercanzie, solo le farmacie assicurano il servizio di emergenza tenendo le serrande abbassate a metà.

La serrata precede il tavolo tra i sindacati nazionali e il commissario europeo


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gror110527 (last edited 2011-05-27 10:56:45 by anonymous)