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Appunti e note redazionali

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Gr 19:30

In primo Piano

ESTERI

NUOVE PROTESTE PALESTINESI DOPO LA STRAGE AL CONFINE ISRAELO-SIRIANO (da: Nena news)

Forte la tensione al confine tra la Siria e le Alture del Golan, occupato nel 1967 dallo Stato d’Israele. L’esercito israeliano ha aperto il fuoco contro centinaia di profughi palestinesi in marcia verso i confini, nel tentativo di attraversarli e riprendersi la propria terra. Un tentativo simile a quello del 15 maggio, quando i morti furono decine. Secondo quanto riportato dalle agenzie di stampa siriane, le forze di sicurezza israeliane hanno disperso la folla lanciando gas lacrimogeni. Quando circa 500 palestinesi sono arrivati a circa 20 metri dal confine, i soldati hanno sparato: secondo la tv di stato siriana il bilancio sarebbe di 13 morti (tra loro ci sarebbe un bambino di 12 anni) e 225 feriti. Manifestazioni di protesta anche in Cisgiordania. Nel villaggio di Al-Walaje, nel distretto di Betlemme, una cinquantina tra palestinesi residenti e internazionali si sono messi in marcia dalla moschea del paese, intenzionati a raggiungere il confine del 1967. L’esercito israeliano li ha subito bloccati, tentando di disperdere la manifestazione con il lancio di bombe sonore. Più grave la situazione a Qalandiyah, tra Gerusalemme e Ramallah. Centinaia di palestinesi hanno raggiunto il checkpoint, dove sono stati bloccati da lacrimogeni, proiettili gomma e bombe sonore dei soldati israeliani. “Andiamo a Gerusalemme”, “La libertà è un diritto umano”, dicevano i cartelli portati dai manifestanti diretti verso il Muro di Separazione. Mentre dalle retrovie è partito il lancio di sassi contro l’esercito, alcuni dimostranti hanno creato una catena umana nel tentativo di attraversare il checkpoint: i soldati li hanno spinti indietro e evacuati con la forza. Due i feriti gravi e circa 40 quelli portati in ospedale. A Nord della Striscia di Gaza, alcuni dimostranti hanno marciato da Beit Hanoun verso il valico di Erez. Sono stati bloccati con la forza dalle forze di sicurezza di Hamas, una decina gli arrestati. A Gerusalemme Est, nel quartiere di Silwan, quattro palestinesi sono stati arrestati dalle forze di sicurezza israeliane per aver lanciato delle pietre contro i soldati. Tre gli arresti a A-Tur.

“NO” AL NUCLEARE, I PARTITI UNANIMI IN THAILANDIA

È stato unanime il “no” al nucleare espresso dai partiti tailandesi in occasione di un forum promosso ieri a Bangkok dal ‘National institute of development administration’ (Nida) sulle politiche ambientalistiche. Rivali nella campagna elettorale per le legislative anticipate del prossimo 3 luglio, si sono accordati su questo punto anche l’attuale partito di maggioranza, il Partito democratico, e il ‘Pheu Thai’ (‘Per la Thailandia’, o ‘Per i tailandesi’) dell’ex primo ministro in esilio Thaksin Shinawatra, rappresentato dalla sorella Yingluck. “Non si costruiranno centrali nucleari se il Pheu Thai vincerà le elezioni. Ci impegneremo a sviluppare energie rinnovabili come l’energia solare, la biomassa e l’eolico” ha assicurato un esponente del partito delle cosiddette ‘camicie rosse’, ammettendo tuttavia che il paese non è autosufficiente in materia di energia. Anche i democratici hanno espresso le loro riserve, sottolineando che sono necessarie ulteriori ricerche e una migliore comprensione dell’energia nucleare prima di poterla adoperare. La Tailandia stava valutando un progetto di sviluppo energetico che prevedeva la costruzione di cinque centrali nucleari in grado di iniziare a produrre nel 2020, ma l’attuale governo di Abhisit Vejjajiva lo ha bloccato dopo un parere sfavorevole dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea).

Germania: sì governo a legge che spegne centrali nucleari 2022

Il governo tedesco ha adottato oggi il disegno di legge che prevede l'abbandono del nucleare entro il 2022. Lo ha annunciato il ministro dell'Economia Philipp Roesler. Secondo il progetto di legge, le nove centrali nucleari attualmente attive in Germania verranno chiuse gradualmente nei prossimi 11 anni. Le prime tre verranno chiuse nel 2015, nel 2017 e nel 2019. Per quanto riguarda le rimanenti centrali, tre verranno chiuse nel 2021 e tre nel 2022. Tutti gli impianti verranno chiusi "entro il 2022", ha detto il ministro dell'Economia, Philipp Roesler, nel corso di una conferenza stampa tenuta a Berlino. Da parte sua, il ministro dell'Ambiente, Norbert Roettgen, ha commentato che il piano approvato dal governo che prevede l'abbandono accelerato dell'energia nucleare e il rafforzamento delle fonti di energia rinnovabile segna l'avvio di un progetto "socialmente pionieristico". Come è noto, il governo di fatto ha già avviato il piano con la decisione di chiudere definitivamente le sette centrali più vecchie del paese, oltre a un impianto che non è attivo già dal 2009.

PERU': PRESIDENZIALI, HUMALA VIRTUALE VINCITORE

Con il 78% delle schede scrutinate attraverso il cosiddetto ‘conteggio rapido’, il candidato nazionalista Ollanta Humala avrebbe vinto, se pur di misura, il ballottaggio delle presidenziali di ieri: sono dati dell’Ufficio nazionale dei processi elettorali (Onpe), in base ai quali Humala, del partito ‘Gana Perú’, avrebbe ottenuto il 50.087% dei voti contro il 49.913% della sua rivale Keiko Fujimori di ‘Fuerza 2011’. Il virtuale 101° presidente della storia del Perù dall’indipendenza, nel 1821, ha costruito il suo vantaggio nelle regioni andina e della selva, le più arretrate al livello economico, guadagnando consensi anche nella regione costiera. La figlia dell’ex-presidente Alberto Fujimori (1990-2000), oggi in carcere per corruzione e violazioni dei diritti umani, si è affermata invece nella capitale Lima dove supera abbondantemente l’ex tenente colonnello dell’esercito (57% contro 42%) e in alcune zone del nord. Humala ha rivendicato la vittoria, annunciando un “governo di concertazione nazionale rappresentativo delle forze democratiche e aperto alla società civile”. Il voto si è svolto in un clima di relativa calma, fatta eccezione per una nuova azione armata della guerriglia di ‘Sendero Luminoso’ che, sebbene decimata negli anni ’90 mantiene ancora una sparuta presenza in alcune zone del sud. Sabato una pattuglia di militari che si dirigeva presso un seggio elettorale è stata attaccata a Cuzco: cinque soldati sono rimasti uccisi.

Sarahwi domani incontro a new york

I rappresentanti del fronte polisario e del marocco si incontrano oggi e domani a New York, negli Stati Uniti, insieme ai rappresentanti di Algeria e Mauritania. In agenda l’ulteriore discussione delle rispettive posizioni e soluzioni di una controversia quasi quarantennale. I colloqui seguono il prolungamento di un anno della locale missione dell’Onu (Minurso) incaricata di monitorare il cessate-il-fuoco e di organizzare il referendum sull’autodeterminazione del popolo sahrawi. Uno dei punti che contrappongono Polisario e governo di Rabat riguarda in realtà proprio le modalità di un eventuale referendum, con i sahrawi che denunciano il Marocco di stare alterando la composizione della popolazione incentivando i marocchini a trasferirsi a sud e discriminando allo stesso tempo gli abitanti originari.

Portogallo, svolta a destra del Paese. Socrates si dimette

Il Portogallo da ieri ha svoltato a destra e dopo sei anni di governo progressista si affida a Pedro Passos Coelho, presidente del partito social-democratico (centrodestra). Pedro Passos Coelho ha fatto sapere di voler costruire un governo di "maggioranza" e di essere disponibile anche a coalizzarsi con gli alleati storici. Il centrodestra portoghese ha ottenuto 105 dei 230 seggi parlamentari, 24 in più rispetto alle elezioni legislative di due anni fa. Il vero sconfitto di questa tornata elettorale è il partito socialista di il partito di Socrates che ha annunciato le dimissioni.

TURCHIA: TENSIONE IN KURDISTAN PER LE ELEZIONI POLITICHE (audio: ROR)

ITALIA

PADOVA: ancora un suicidio in carcere

Alessandro Giordano, 38 anni, è morto ieri pomeriggio nel carcere “Due Palazzi” di Padova. Era originario di Salerno e stava contando una condanna per reati legati alla sua condizione di tossicodipendente. A termini di legge avrebbe potuto essere in “affidamento terapeutico”, invece era in cella - come altri 20mila tossicodipendenti - ed in cella ha lasciato la vita. Nella Casa di Reclusione di Padova è il quarto decesso negli ultimi due mesi e tutte le vittime avevano meno di 40 anni. Un detenuto si è impiccato, gli altri 3 sono morti per avere inalato del gas. Dieci giorni fa Giordano aveva visto morire uno dei due compagni di cella, anch’egli ucciso dal gas butano. Dal 2000 ad oggi sono ben 1.821 le persone decedute nei penitenziari italiani; tra loro 651 si sono sicuramente suicidate, mentre i casi analoghi a quello di Giordano (dove l’intento suicidario non è certo) solo oltre 100.

Bolzano: ancora 2 morti sul lavoro

Due operai sono rimasti uccisi in un incidente sul lavoro oggi pomeriggio a Vipiteno, in provincia di Bolzano. Le due vittime, una di 33 anni di Appiano, l'altra di 46 anni di Chermes, lavoravano per un'impresa di manutenzione dei pozzi neri. Quando i due addetti sono stati estratti dal pozzo nel quale stavano lavorando, erano ormai privi di vita.

LATINA: 25enne cade da un tetto sul lavoro

Un operaio romeno di 25 anni e' morto sul colpo dopo essere precipitato da un'altezza di circa sei metri dal tetto di un capannone industriale. E' accaduto a Borgo Isonzo, a Latina. Secondo una prima ricostruzione, l'operaio stava eseguendo lavori di manutenzione in un capannone di un'azienda metallurgica, per conto di una ditta esterna. Si trovava sul tetto di un capannone quando, per cause da accertare, e' scivolato cadendo a terra.

PIEMONTE: ENNESIMA PROVOCAZIONE CONTRO MOVIMENTO NO-TAV (da: comunic. No Tav)

Ieri due proiettili sono stati inviati ai deputati Stefano Esposito e Giorgio Merlo, accaniti sostenitori del TAV a tutti i costi, compreso l’intervento dell’esercito. E’ l’ennesima provocazione contro i cittadini della Valle di Susa, secondo un copione già visto altre volte:

albano perquisizioni a casa di attivisti contro l'inceneritore

Alcuni attivisti contro l'inceneritore di albano hanno subito delle perquisizioni questa mattina nelle proprie abitazioni. La perquisizione è avvenuta in merito dei sabotaggi ad alcuni mezzi di lavoro presenti sui cantieri dei lavori di ampliamento della discarica di roncigliano.-Ascoltiamo la corrispondenza-


Gr 13:00

In primo Piano

ESTERI

“NO” AL NUCLEARE, I PARTITI UNANIMI IN THAILANDIA

È stato unanime il “no” al nucleare espresso dai partiti tailandesi in occasione di un forum promosso ieri a Bangkok dal ‘National institute of development administration’ (Nida) sulle politiche ambientalistiche.

Rivali nella campagna elettorale per le legislative anticipate del prossimo 3 luglio, si sono accordati su questo punto anche l’attuale partito di maggioranza, il Partito democratico, e il ‘Pheu Thai’ (‘Per la Thailandia’, o ‘Per i tailandesi’) dell’ex primo ministro in esilio Thaksin Shinawatra, rappresentato dalla sorella Yingluck.

“Non si costruiranno centrali nucleari se il Pheu Thai vincerà le elezioni. Ci impegneremo a sviluppare energie rinnovabili come l’energia solare, la biomassa e l’eolico” ha assicurato un esponente del partito delle cosiddette ‘camicie rosse’, ammettendo tuttavia che il paese non è autosufficiente in materia di energia.

Anche i democratici hanno espresso le loro riserve, sottolineando che sono necessarie ulteriori ricerche e una migliore comprensione dell’energia nucleare prima di poterla adoperare.

La Tailandia stava valutando un progetto di sviluppo energetico che prevedeva la costruzione di cinque centrali nucleari in grado di iniziare a produrre nel 2020, ma l’attuale governo di Abhisit Vejjajiva lo ha bloccato dopo un parere sfavorevole dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea).

Germania: sì governo a legge che spegne centrali nucleari 2022

Il governo tedesco ha adottato oggi il disegno di legge che prevede l'abbandono del nucleare entro il 2022. Lo ha annunciato il ministro dell'Economia Philipp Roesler.

Secondo il progetto di legge, le nove centrali nucleari attualmente attive in Germania verranno chiuse gradualmente nei prossimi 11 anni. Le prime tre verranno chiuse nel 2015, nel 2017 e nel 2019. Per quanto riguarda le rimanenti centrali, tre verranno chiuse nel 2021 e tre nel 2022.

Tutti gli impianti verranno chiusi "entro il 2022", ha detto il ministro dell'Economia, Philipp Roesler, nel corso di una conferenza stampa tenuta a Berlino.

Da parte sua, il ministro dell'Ambiente, Norbert Roettgen, ha commentato che il piano approvato dal governo che prevede l'abbandono accelerato dell'energia nucleare e il rafforzamento delle fonti di energia rinnovabile segna l'avvio di un progetto "socialmente pionieristico".

Come è noto, il governo di fatto ha già avviato il piano con la decisione di chiudere definitivamente le sette centrali più vecchie del paese, oltre a un impianto che non è attivo già dal 2009.

PRESIDENZIALI: HUMALA VIRTUALE VINCITORE

Con il 78% delle schede scrutinate attraverso il cosiddetto ‘conteggio rapido’, il candidato nazionalista Ollanta Humala avrebbe vinto, se pur di misura, il ballottaggio delle presidenziali di ieri: sono dati dell’Ufficio nazionale dei processi elettorali (Onpe), in base ai quali Humala, del partito ‘Gana Perú’, avrebbe ottenuto il 50.087% dei voti contro il 49.913% della sua rivale Keiko Fujimori di ‘Fuerza 2011’.

Il virtuale 101° presidente della storia del Perù dall’indipendenza, nel 1821, ha costruito il suo vantaggio nelle regioni andina e della selva, le più arretrate al livello economico, guadagnando consensi anche nella regione costiera. La figlia dell’ex-presidente Alberto Fujimori (1990-2000), oggi in carcere per corruzione e violazioni dei diritti umani, si è affermata invece nella capitale Lima dove supera abbondantemente l’ex tenente colonnello dell’esercito (57% contro 42%) e in alcune zone del nord.

Il ‘conteggio rapido’ è considerato sufficientemente affidabile: consiste nello scrutinio di 50 schede estratte da urne considerate rappresentative. Dopo la diffusione dei primi dati, Fujimori ha abbandonato l’hotel dove aveva trascorso la giornata di ieri, ritirandosi nella sua residenza. Humala ha rivendicato la vittoria, annunciando un “governo di concertazione nazionale rappresentativo delle forze democratiche e aperto alla società civile”.

Il voto si è svolto in un clima di relativa calma, fatta eccezione per una nuova azione armata della guerriglia di ‘Sendero Luminoso’ che, sebbene decimata negli anni ’90 mantiene ancora una sparuta presenza in alcune zone del sud. Sabato una pattuglia di militari che si dirigeva presso un seggio elettorale è stata attaccata a Cuzco: cinque soldati sono rimasti uccisi.

Portogallo, svolta a destra del Paese. Socrates si dimette

Il Portogallo da ieri ha svoltato a destra e dopo sei anni di governo progressista si affida a Pedro Passos Coelho, presidente del partito social-democratico (centrodestra).

Pedro Passos Coelho ha fatto sapere di voler costruire un governo di "maggioranza" e di essere disponibile anche a coalizzarsi con gli alleati storici.

Il centrodestra portoghese ha ottenuto 105 dei 230 seggi parlamentari, 24 in più rispetto alle elezioni legislative di due anni fa.

Il vero sconfitto di questa tornata elettorale è il partito socialista di il partito di Socrates che ha annunciato le dimissioni. "La sconfitta è interamente mia - ha detto Socrates - ora ritengo necessario avviare un nuovo ciclo politico che sia in grado di preparare un'alternativa consistente. Voglio dare al Partito Socialista lo spazio per discutere del proprio futuro e scegliersi una nuova leadership".

ITALIA


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ESTERI

ITALIA


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gror110606 (last edited 2011-06-06 18:11:42 by anonymous)