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ANCORA IN PIAZZA, PER L’ISTRUZIONE PUBBLICA
Decine di migliaia di studenti delle scuole secondarie e dell’università sono tornati a sfilare ieri a Santiago per chiedere più fondi e impegno da parte dello Stato a sostegno dell’istruzione pubblica.
Secondo responsabili della polizia, il corteo si è svolto per lo più in modo pacifico; alla fine della manifestazione, però, nove agenti sarebbero stati feriti e 107 dimostranti tratti in arresto.
La piazza è tornata a riempirsi una settimana dopo una delle più imponenti manifestazioni studentesche degli ultimi anni. Liceali e universitari contestano le riforme avviate durante il regime del generale Augusto Pinochet (1973-1990) che, delegando la gestione degli istituti agli enti locali, hanno finito per rafforzare un settore privato costoso ed elitario.
Ieri esponenti del governo di centro-destra in carica dallo scorso anno sono tornati a esprimere disponibilità al dialogo, senza però avanzare proposte concrete. Secondo le stime dell’Onu lo Stato cileno investe nell’istruzione il 4,4% del Prodotto interno lordo a fronte di un tasso raccomandato del 7%.
Spagna, il ministro dell'Interno studia nuove misure repressive contro i 'violenti'
Il ministro degli Interni spagnolo Felip Puig, giovedì ha annunciato di aver creato un'unità specializzata per combattere i violenti che si nascondono all'interno delle proteste pacifiche in una nuova forma di "guerriglia urbana".
Parlando al Parlamento per spiegare la presenza della polizia il 14, 15 e 16 giugno nella manifestazione degli 'indignados' ha messo in luce le azioni di dei violenti che sfidano le forze di sicurezza e ha annunciato nuove strategie per combatterle.
Il ministro ha sostenuto che queste esplosioni occasionali di violenza promossa da gruppi specifici sono un fenomeno che avviene ormai da anni a Barcellona e ha chiamato a riflettere, perché si può invertire questa situazione solo se si manifesta una reazione della società contro le azioni sovversive.
Per il ministro, è necessario progettare nuove risposte poliziesche più appropriate, infatti è già al lavoro una commissione incaricata di rivedere le strategie di repressione e di creare una task force per studiare nuovi strumenti. Si parla anche di nuove risorse materiali da dare in dotazione alle forze dell'ordine.
GRECIA RAGGIUNGE ACCORDO CON FMI SI PIANO AUSTERITA'
Il ministro delle Finanze greco, Evangelos Venizelos, ha raggiunto un accordo con i rappresentanti dell'Fmi e della commissione Ue sul nuovo piano quinquennale di austerita'. La Grecia si impegna a tagli della spesa e aumenti delle tasse per coprire 3,8 miliardi di euro di buco di bilancio. Venizelos avrebbe incluso tra le nuove misure una tassa straordinaria sul reddito tra l'1% e il 5%, un abbassamento a 8 mila euro del livello minimo da redditi a partire dal quale si pagheranno le imposte e un incremento della tassa sul gasolio da riscaldamento. .
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Rifiuti: a Napoli blocco circolazione
Proteste e blocco della circolazione, nelle prime ore di oggi, nel centro storico di Napoli. E, intanto, e' partita, la scorsa notte, la scorta armata dei compattatori che trasportano l'immondizia nei siti di trasferenza. Alcuni cittadini hanno sparpagliato l'immondizia lungo la strada provocando lo stop della circolazione delle automobili, poco dopo le cinque, in via Foria, nel centro storico. Sul posto e' intervenuta la polizia mentre l'Asia ha provveduto a rimuovere i sacchetti.
Festa dell'Unita' Roma, fa discutere il manifesto
La gonna rosa di una donna che si alza a causa del vento e le sue mani che la tengono abbassata. E lo slogan "Cambia il vento". L'immagine scelta dal Partito democratico di Roma per la Festa de l'Unità 2011 della capitale fa discutere. Almeno quella in versione femminile, perché la cravatta svolazzante dell'altra "metà del manifesto" non entra nella polemica. Un dibattito scatenato ancor prima dell'inizio della festa e che ha visto schierarsi in posizione decisamente contraria le donne del Comitato 'Se non ora quando', che non hanno esitato a esprimere "sconcerto di fronte alla campagna pubblicitaria lanciata dal Pd romano". Per il Comitato "l'abbinamento fra lo slogan 'Cambia il vento' e l'ennesima immagine strumentale del corpo femminile ci lascia stupite e attonite. Il comitato protesta ancora una volta di fronte all'uso del corpo delle donne come veicolo di messaggi che nulla hanno a che fare con esso e invita il Pd romano a ritirare la campagna, anche per rispetto verso milioni di donne italiane il cui voto è stato fondamentale nelle amministrative e nei referendum nazionali del 12 e 13 giugno".
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