GR 19:30

ITALIA

NO TAV contestato il presidente della provincia a Torino

Oggi 22 agosto, sotto il sole cocente di una Torino semi-deserta, gli attivisti No Tav non si sono lasciati sfuggire l’occasione e in tarda mattinata hanno contestato Antonio Saitta, presidente della provincia di Torino. Saitta, in piazza con i sindaci dei piccoli comuni a rischio di accorpamento a seguito delle manovre del governo, quando ha preso parola è stato accompagnato da cori di protesta, primo fra tutti “vergogna!”. In piazza presenti numerosi sindaci con le fasce tricolori oltre ad un ingente schieramento di polizia in borghese . Numerosi gli esponenti del PD (e parte del loro servizio d’ordine) tra cui il disonorevole Esposito che non ha perso occasione per raggiungere il gruppo dei No Tav e, protetto dalla Digos di Torino, inscenare una provocazione a favore dei numerosi giornalisti presenti.

Centro di primo soccorso di pozzallo in rivolta

È stata una notte di guerriglia al centro di primo soccorso di Pozzallo (Ragusa) dove circa cento migranti hanno cercato di fuggire dalla struttura usando pezzi di ferro staccati dai letti a castello per spaccare i vetri delle porte d’ingresso dell’edificio. A fronteggiare la rivolta una quindicina di agenti che poco hanno potuto fare per fermare i ribelli, trasferiti a Pozzallo nei giorni scorsi da Lampedusa. Sedici dei fuggitivi sono stati rintracciati subito, ma una cinquantina mancano ancora all’appello e vengono ricercati dalle forze dell’ordine. Tredici migranti sono stati arrestati con l’accusa di danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale. Cinque agenti di polizia sono rimasti feriti negli incidenti e sono stati medicati al pronto soccorso dell’ospedale Maggiore di Modica, da dove sono stati poi dimessi.

cie di torino ieri ancora proteste ed oggi un appuntamento

Ancora un’altra notte di casino, dentro e fuori il Cie di corso Brunelleschi a Torino, dopo la sommossa di ieri. In serata, dopo una giornata di sciopero della fame, i prigionieri in lotta hanno iniziato una lunga e rumorosa battitura. Quando un gruppetto di solidali è andato fuori dalle mura per salutarli con grida, petardi e battiture, un recluso si è arrampicato sulle reti sventolando un lenzuolo. Nella notte, i reclusi hanno continuato la protesta e sono saliti sui tetti delle aree bianca e blu. Alcuni solidali sono accorsi per un nuovo saluto rumoroso, ma questa volta la polizia si è organizzata per catturarli. Mentre i compagni venivano dispersi e inseguiti della celere, i reclusi hanno continuato a protestare sui tetti: ora che scriviamo, e sono passate quasi dodici ore, sono ancora lassù. Alcuni di loro indossano magliette bianche con su scritto a pennarello “libertà!”. Durante la notte, la polizia è riuscita a fermare due compagne, tra le proteste dei reclusi che hanno visto la scena dall’alto e gli incitamenti al linciaggio da parte dei residenti. Dopo tre ore passate in Commissariato tra denunce e ramanzine sono state liberate.

ESTERO

gror110822 (last edited 2011-08-22 16:10:41 by anonymous)