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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

FEMMINICIDI

#103 Trieste – Italiano ha accoltellato e ucciso la convivente e poi si è costituito.

#102 – Italiano, già condannato per tentato omicidio della prima moglia e dopo undici anni dopo ha ucciso la sua seconda moglie

#101 – Cosenza - Italiano, accusato di aver ucciso la convivente

#100 – Roma - Litiga con la madre e la uccide

#99 – Monza - Uomo, uccide la ex moglie e si suicida

Fonte bollettinodiguerra.noblogs.org

NO TAV

Aggiornamenti dalla val di susa. Le due compagne restano in carcere in attesa che il tribunale della libertà si esprima

CIE BARI

Da ieri pomeriggio, una bella fetta dei reclusi del Cie di Bari-Palese ha proclamato uno sciopero della fame e della sete, «per la libertà» e contro le condizioni di detenzione che sono, come sappiamo, peggiori di quelle carcerarie. Sono carichi e determinati, hanno una grande voglia di farsi sentire dal mondo esterno e, soprattutto, una grande voglia di ottenerla, la libertà, come testimoniano i continui tentativi di fuga che avvengono nel Centro.

CORRISPONDENZA ONDA D'URTO

PRESIDIO SOTTO IL PARLAMENTO Dopo due giorni di proteste il pesidio sotto il parlamento in vista dell'approvazione della manovra finanziaria si è sciolto e ha dato appuntamento per tutte e tutti domani alle 14.30 a Montecitorio.

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Cile, la lezione degli studenti

I giovani e giovanissime indignati cileni, che chiedono istruzioni gratis e di qualità, sono pronti ad andare fino in fondo. E, per rispettare il lutto nazionale per un incidente aereo che ha fatto 21 vittime, hanno rimandato la grande manifestazione ****

*"Inutili e sovversivi"*. Carlos Larrain, presidente di *Renovaciòn Nacional* (il partito di Sebastian Pinera), ha bollato così i giovani che da tre mesi stanno lottando per un'istruzione "gratis e di qualità", mettendo in seria difficoltà il governo di Santiago, già costretto a luglio a un rimpasto. Una frase che la dice lunga sulla distanza di posizioni che ancora esiste tra l'esecutivo e gli *studenti* <http://it.peacereporter.net/articolo/30121/Cile%2C+contestazione+degli+studenti%3A+la+polizia+spara%2C+muore+un+14enne+> - medi e universitari - più i professori, che a questo punto vedono seriamente compromesso il semestre in corso.

La distanza è stata ribadita questa mattina dal* leader degli studenti dell'Università di Santiago* (Usach), *Camilo Ballestreros*, che in un'intervista a Radio Cooperativa ha dichiarato che il nodo non sta nelle cifre, ma è ideologico. "È positivo che si stiano toccando temi quali finanziamento, qualità e rafforzamento dell'educazione pubblica - ha detto - ma quando ci si siede a parlare di lucro con il governo, si sa in anticipo la sua risposta". Gli studenti ritengono necessaria puntano a una riforma strutturale del *sistema educativo cileno, uno dei più cari e classisti del mondo* secondo un rapporto dell'Ocse.

A livello universitario, gli studenti trovano inaccettabile che lo stato eroghi fondi alle università private e non investa a dovere nelle pubbliche - interviene coprendo in media l'8% dei costi di gestione delle università statali -, con il risultato che anche queste finiscono per essere carissime. Il nodo non è tuttavia così facile da affrontare: a livello legale le università private non possono avere fini di lucro, ma allora come si spiega che la Andres Bello, una delle più rinomate, sia stata venduta pochi anni fa per 170 milioni di dollari? Il *grande business è quello dei servizi e degli immobili a queste collegati*, gestiti da società riconducibili alla stessa proprietà delle università.

A livello di studenti medi il punto è parzialmente più semplice. Quello che si chiede è *l'intervento* *diretto* dello stato e la fine del regime di municipalizzazione delle scuole pubbliche, implementato durante la dittatura. Un sistema che porta al paradosso che, nei municipi più ricchi, i giovani delle classi agiate abbiano *buone scuole a costo zero*, mentre nei settori marginali le famiglie debbano fare di tutto per mandare i propri figli nelle scuole private, per il livello infimo delle pubbliche, che contano su risorse minime.

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E’ di un morto e quattro feriti il primo bilancio delle vittime dell’esplosione avvenuta nel centro di trattamento di scorie nucleari di Marcoule, nel sud della Francia <http://www.radiondadurto.org/tag/francia/>. L’esplosione non è avvenuta nei pressi dei reattori ma in un impianto esterno per il ritrattamento del combustibile, in un forno che sarebbe servito per trattare scorie definite dalle autorità “debolmente” radioattive. La centrale si trova a 242 km in linea d’aria da Ventimiglia, 257 da Torino, 342 da Genova. Centinaia le chiamate di cittadini impauriti del Ponente ligure ai vigili del Fuoco, l’Arpa annuncia di avere attivato un monitoraggio straordinario delle radiazioni ma al momento, sempre secondo l’Agenzia regionale per l’ambiente, non ci sarebbero valori fuori soglia. Un portavoce del Commissariato francese dell’energia atomica, ha detto che per il momento “non c’é stata fuga di radioattività all’esterno”. Nonostante queste rassicurazioni ufficiali le polemiche non mancano. Greenpeace, ad esempio, denuncia il comportamento del governo francese che non aveva inserito l’impianto di Marcoule fra quelli da controllare negli stress test annuali.

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India, emergenza alluvioni: 16 morti nell'Orissa

Le piogge monsoniche non danno tregua. Oltre un milione e 600 mila gli sfollati

È sempre più grave la situazione nello stato indiano dell'Orissa, colpito da piogge monsoniche d'impressionante violenza e intensità. *Sedici persone hanno perso la vita* mentre il numero degli sfollati ha ampiamente superato il milione e mezzo.

*Oltre 2600 sono i villaggi inondati*, spazzati via dalle precipitazioni e dai numerosi fiumi che sono esondati. Le strade non sono praticabili. Gli unici mezzi che riescono ad avvicinarsi alle aree colpite sono gli elicotteri dei servizi d'emergenza e le *1400 imbarcazioni che il governo indiano ha messo in campo*.

Anche in *Pakistan le piogge hanno provocato gravi danni*: le inondazioni che hanno flagellato la provincia del Sindh hanno fatto *oltre 130 morti*. L'Unicef stima che *i bambini colpiti dal disastro* e che hanno bisogno di aiuto sono circa *due milioni e mezzo*.

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Italia, lo Stato condannato a pagare 100 milioni ai familiari delle vittime di Ustica

"Omissioni e negligenze": lo Stato italiano paga per 31 anni di verità negata e per non aver fatto nullo per impedire la strage. Lo stabilisce una sentenza del Tribunale di Palermo

*Svolta nel processo di Ustica*: il giudice del Tribunale Civile di Palermo Paola Protopisani ha stabilito che *il ministero dei Trasporti e il ministero della Difesa devono risarcire 80 familiari delle vittime della strage del 27 giugno 1980 con 100 milioni di euro.* La sentenza riconosce lo Stato italiano colpevole di *“negligenze e omissioni”* che hanno impedito di prevenire la strage.

Il Tribunale siciliano ha ritenuto responsabili i dicasteri italiani per non aver garantito la sicurezza del volo civile della compagnia aerea Itavia, ma anche per l'*occultamento della verità con depistaggi e distruzione di atti. *

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Milano: immigrati ancora su una torre

Neanche un anno fa alcuni immigrati, sulla scia dei fatti di brescia, salirono sulla torre di via Imbonati a Milano. La protesta partiva dalla vicenda della sanatoria truffa ma si allargava anche ad altre questioni per rivendicare libertà e dignità. Sabato scorso due immigrati sono saliti sulla torre di piazza Selinunte sempre per protestare contro la sanatoria truffa. Questo perchè dopo tanto tempo nulla è cambiato per chi è stato raggirato da padroni e strozzini senza scrupoli, con la speranza di essere regolarizzato.

A Bologna stanotte invece un tunisino di 53 anni senza lavoro e senza permesso di soggiorno, che non riesce ad ottenere,è salito su una gru alta trenta metri e ha minacciato di buttarsi nel vuoto. Dopo circa mezz’ora l’uomo è stato convinto a scendere dalla polizia, che lo ha denunciato e deportato nel Cie di via Mattei.

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ESTERI

Francia FRANCIA: PAURA NUCLEARE DOPO L’ESPLOSIONE A MARCOULE. UN MORTO E QUATTRO FERITI

E’ di un morto e quattro feriti il primo bilancio delle vittime dell’esplosione avvenuta nel centro di trattamento di scorie nucleari di Marcoule, nel sud della Francia. L’esplosione non è avvenuta nei pressi dei reattori ma in un impianto esterno per il ritrattamento del combustibile, in un forno che sarebbe servito per trattare scorie definite dalle autorità “debolmente” radioattive.

La centrale si trova a 242 km in linea d’aria da Ventimiglia, 257 da Torino, 342 da Genova. Centinaia le chiamate di cittadini impauriti del Ponente ligure ai vigili del Fuoco, l’Arpa annuncia di avere attivato un monitoraggio straordinario delle radiazioni ma al momento, sempre secondo l’Agenzia regionale per l’ambiente, non ci sarebbero valori fuori soglia. Un portavoce del Commissariato francese dell’energia atomica, ha detto che per il momento “non c’é stata fuga di radioattività all’esterno”. Nonostante queste rassicurazioni ufficiali le polemiche non mancano. Greenpeace, ad esempio, denuncia il comportamento del governo francese che non aveva inserito l’impianto di Marcoule fra quelli da controllare negli stress test annuali

MESSICO: UCCISE DUE GIORNALISTE DELLA RIVISTA CONTRALÍNEA

1 settembre 2011: la rivista Contralínea ci informa della morte delle giornaliste Ana María Marcela Yarce Viveros e Rocío González Trápaga. Le giornaliste sono state assassinate tra la notte del 31 agosto e la mattina del 1 settembre. I loro corpi sono stati ritrovati in un parco di Iztapalapa, a Città del Messico.

Marcela Yarce Viveros, fondatrice e reporter di Contralínea, era a capo dell'area Pubbliche Relazioni del settimanale. Rocío González Trápaga, ex reporter di Televisa e amica di questa casa editrice, attualmente esercitava il giornalismo in forma indipendente.

BELGIO: PRIMO GLOBAL FORUM INTERSEX INTERNAZIONALE

Il primo Forum Intersex Internazionale a livello globale si è tenuto a Bruxelles dal 3 al 5 settembre 2011. Questo evento storico ha riunito 24 attivisti di 17 diverse organizzazioni impegnate sulle tematiche intersex, da tutti i continenti.

In troppe parti del mondo le persone intersex sono ancora sottoposte a procedure inumane e degradanti, operazioni chirurgiche e trattamenti ormonali senza il consenso del diretto interessato e invece a discrezione dei medici, al di fuori di ogni regolamentazione legislativa.

Tutto questo viene fatto per ‘normalizzare’ e mutilare i corpi delle persone intersex per condurle all'interno dello stretto binario sessuale maschio/femmina.

Il Forum concorda sugli obiettivi di porre fine alle discriminazioni contro le persone intersex e di garantire loro il diritto all'integrità del proprio corpo e all’autodeterminazione.

ITALIA Dopo il successo dello sciopero generale di martedì 6 settembre, un altro sciopero contro l'infame regime della Banda Berluskoni. Venerdì 7 ottobre sciopero della scuola - organizza l'Unicobas, il sindacato più scioperofilo che ci sia, ed aderisce anche il SISA. Ecco il comunicato dell'Unicobas:

Vittime preti pedofili denunciano il Papa "E' colpevole di crimini contro l'umanità" Clamorosa iniziativa dell'associazione Snap. "Benedetto XVI ha diretta e superiore responsabilità per gli stupri e le altre violenze sessuali commesse nel mondo" BRUXELLES - Un gruppo di associazioni delle vittime dei preti pedofili, la Snap (Survivors network of those abused by priests) e il Centro per i diritti costituzionali (Center for Costitutional Right) ha depositato oggi presso la Corte penale internazionale dell'Aja un ricorso in cui accusa il Papa e tre alti esponenti del Vaticano - il segretario di Stato, cardinale Tarcisio Bertone, il suo predecessore, il cardinale Angelo Sodano, e il prefetto della Congregazione della dottrina della fede, cardinale William Levada - di crimini contro l'umanità per la copertura dei reati commessi da prelati contro i minori. Sul suo sito l'associazione spiega di aver deciso questo "storico passo" per proteggere "tutti i bambini innocenti e gli adulti vulnerabili".

Nella denuncia si chiede alla Corte penale internazionale di "incriminare il Papa" per la sua "diretta e superiore responsabilità per i crimini contro l'umanità degli stupri e altre violenze sessuali commesse nel mondo". Nei prossimi giorni i responsabili della Snap lanceranno un tour in Europa per illustrare le loro accuse e sostenere la denuncia al Cpi, che si occupa di crimini di guerra e contro l'umanità.

I legali delle associazioni hanno presentato all'Aja un dossier di 80 pagine ed hanno spiegato che il ricorso alla Corte internazionale si è reso necessario "poiché le azioni legali condotte a livello nazionale non sono state sufficienti a impedire che gli abusi contro i minori continuassero". La denuncia, a quanto si è appreso, riguarda in particolare cinque casi di abusi sessuali avvenuti in Congo e negli Stati Uniti e commessi da prelati provenienti dal Belgio, dall'India e dagli Usa.

Sarà ora il procuratore generale della Corte, Louis Moreno-Ocampo, a dover decidere se accogliere o meno il ricorso andando incontro al rischio di sollevare un acceso quanto delicato dibattito sul ruolo e le competenze della Cpi. La speranza dei ricorrenti è che la Corte dell'Aja decida quanto meno di aprire un'indagine preliminare per verificare se il caso rientra sotto la sua giurisdizione. La Corte penale internazionale, organismo indipendente dall'Onu, è diventata operativa il primo luglio de 2002 e, in base al trattato costitutivo sottoscritto a Roma, viene chiamata a giudicare i presunti responsabili di crimini contro l'umanità e i genocidi. L'ultima iniziativa partita della Corte è stato il mandato d'arresto emesso nei confronti di Muammar Gheddafi.

Il primo commento all'iniziativa da parte Vaticana è arrivato da Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli e prefetto emerito di Propaganda Fide. "Qui c'è, dobbiamo dirlo molto concretamente, il solito tentativo anti-cattolico che tende in qualche maniera ad offuscare un'immagine che, dal punto di vista umano, è quanto di più prestigioso abbiamo nella nostra società", ha affermato il cardinale.

(13 settembre 2011)

CONTRO LA MANOVRA DEL GOVERNO IL 7 OTTOBRE SCIOPERO E MANIFESTAZIONI PER LA SCUOLA

La pesantissima manovra finanziaria del governo continua l'opera di smantellamento della scuola pubblica: altri tagli al tempo pieno della Primaria ed alle cattedre in ogni ordine e grado di scuola; altri tagli sul personale amministrativo, tecnico ed ausiliario. Al drastico calo dei finanziamenti per l'istruzione, nel Paese che già spende la più bassa percentuale di PIL nella UE e retribuisce peggio insegnanti ed ATA, s'accompagnano le economie sulla pelle degli alunni con una controriforma minimalista che smantella la qualità del sistema formativo italiano a vantaggio dei diplomifici privati. Il nuovo Liceo Scientifico privo del latino ne è esempio lampante. La manovra passa persino tramite un 'riordino' delle classi di concorso che consente l'utilizzazione dei soprannumerari perdenti posto su insegnamenti per i quali non risultano preparati e abilitati. È, fra gli altri, il caso del frazionamento della cattedra di lettere al Ginnasio, dove italiano, latino e greco verranno affidati a differenti soggetti, alcuni dei quali non in possesso dei requisiti necessari. L'Unicobas ha già opposto ricorso al TAR del Lazio contro il riordino delle classi di concorso e sta avviando una class-action nazionale anche per gli insegnanti tecnico-pratici, di geografia, informatica e stenodattilografia, vittime sacrificali designate. La manovra condanna il grosso dei 130.000 precari alla disoccupazione ed introduce un inaccettabile ribaltamento del diritto del lavoro con la clausola dell'azzeramento della carriera. Fra i 36.488 non docenti ed i 30.482 insegnanti che pare vengano assunti da settembre, solo una parte arriverà dal precariato. Di questa, la stragrande maggioranza (che ha meno di 8 anni di supplenze) percepirà aumenti d'anzianità solo dopo altri 8 anni dall'assunzione, anziché dalla fine del secondo anno com'è stato sinora per i lavoratori della scuola. In tal modo percepiranno ben poco di più di ciò che veniva dato loro in regime di precariato, perché retribuiti sempre allo stipendio base. La creatività tremontiana ha inventato il precariato di ruolo, con l'aiuto vergognoso dell'Agenzia per la negoziazione di parte pubblica e delle organizzazioni sindacali che hanno sottoscritto addirittura una modifica sui neo-assunti a livello di contratto nazionale. Non di meno CISL, UIL, SNALS e Gilda hanno il coraggio di gridare al 'grande successo sulle assunzioni' e la CGIL fa il pesce in barile. Nessuno dice che i posti coperti sono anche molti di meno dei pensionamenti e che non viene rispettato neppure il regolare turn-over sui posti disponibili, tagliati in modo drastico con l'accorpamento delle classi e l'aumento del numero di alunni o affidate in buona misura a quella parte di precari che riuscirà ancora a lavorare. Infine ci sono i tagli sugli altri comparti. La Sanità pubblica ridotta al livello dell'onere delle prestazioni privatistiche con ticket esosi, la riduzione dei trasferimenti agli Enti Locali, che potranno investire sempre meno in asili-nido, trasporti e servizi e la fiscalità generale che premia ancora gli evasori mentre elimina gli sgravi fiscali. Sono 483 le agevolazioni investite dalla manovra, con un risparmio progressivo per lo stato del 5% nel 2013 (8 miliardi) e poi del 15% dal 2014 (32 miliardi). Tutto ciò equivale a 1.000 euro di tassazione diretta ed indiretta in più a contribuente in due anni: vengono colpite le detrazioni per i figli a carico, l'istruzione, gli asili-nido, le spese mediche, mutui per la prima casa e per le ristrutturazioni edilizie. I tagli colpiranno peraltro anche gli sgravi per i no-profit, il meccanismo dell'IVA e le accise per i crediti d'imposta. Di fronte a questa vera e propria macelleria sociale, il dovere precipuo delle organizzazioni sindacali degne di questo nome è quello di organizzare la più grande protesta possibile. Il mondo della scuola, docenti, non docenti e studenti, colpito in modo feroce sia frontalmente che indirettamente, reagirà con forza non appena l'anno scolastico avrà inizio. L'Unicobas Scuola proclama per Venerdì 7 Ottobre un'intera giornata di sciopero con manifestazioni di piazza. Dal proprio canto, la Confederazione Italiana di Base Unicobas sta studiando la proclamazione dello sciopero generale e generalizzato di tutte le categorie per la medesima data.

p. l'Unicobas Scuola Stefano d'Errico (Segretario Nazional Celle piccole al limite della vivibilità, detenuto risarcito per danno esistenziale Il tribunale di sorveglianza condanna amministrazione penitenziaria: si tratta della prima sentenza in Italia Penitenziario di Lecce

Penitenziario di Lecce

LECCE - «Lesioni della dignità umana, intesa anche come adeguatezza del regime penitenziario, soprattutto in ragione dell’insufficiente spazio minimo fruibile nella cella di detenzione». Sono queste le motivazioni con cui un giudice del Tribunale di sorveglianza di Lecce (chiamato per la prima volta a esprimersi in materia) ha condannato, con una sentenza definita epocale, l’amministrazione penitenziaria a risarcire un detenuto tunisino, recluso nel carcere di Borgo San Nicola, con una cifra pari a 220 euro.

Il giudice ha accolto il ricorso del legale del detenuto, l’avvocato Alessandro Stomeo, che nel giugno scorso aveva evidenziato le condizioni disumani e degradanti in cui i carcerati sono costretti a vivere, divedendo in tre una cella di circa 11,50 metri quadri, dotata di una sola finestra ed un bagno cieco sprovvisto di acqua calda, con il riscaldamento in funzione d'inverno per una sola ora al giorno, e le cui grate sono chiuse per ben 18 ore. Il terzo dei letti a castello presenti nella cella si trova inoltre a soli 50 centimetri dal soffitto, privando di ogni possibilità di movimento il detenuto. Nella sua ordinanza, seppur limitandola a un breve periodo (escludendo i mesi in cui il tunisino ha diviso la cella con una sola persona o in cui ha potuto frequentare il corso di scuola elementare), il giudice della Sorveglianza ha ritenuto di condannare l’amministrazione penitenziaria a risarcire il detenuto, la cui reclusione «non si è accompagnata ad alcun processo rieducativo». «In virtù della coraggiosa decisione del magistrato di Sorveglianza di Lecce – commenta l’avvocato Alessandro Stomeo –, aumenteranno le speranze dei detenuti di vedere riconosciuta, anche sotto forma di risarcimento, la condizione di sovraffollamento e carenza di servizi che sono costretti a subire».

questa che segue va commentata, sennò non la darei. ricordiamoci che l'aggrevante per omofobia doveva essere inserita proprio nel pacchetto sicurezza (per questo tanta parte delle femministe istituzionali e dei gruppi glt lo appoggiavano, mentre noi siamo scese in piazza contro nel 2007)

Lesbica picchiata a Milano, per pm e' stata 'omofobia' Contestati a uomo motivi abietti come 'discriminazione sessuale'

(ANSA) - MILANO, 12 SET - Il pm di Milano ha contestato 'l'aggravante dell'aver agito per motivi abietti quali l'omofobia' all'uomo di 35 anni che il 7 settembre, in un ristorante a Milano, ha colpito con un pugno al naso una donna di 29 anni che era in compagnia di un'amica. L'uomo e' accusato di lesioni e violenza privata. Nell'ordinamento italiano non esiste l'aggravante dell'omofobia. L'uomo, indagato a piede libero, avrebbe 'con violenza' aggredito le due donne per costringerle a non 'baciarsi' e per fare in modo che la loro amica smettesse di fotografarle mentre si baciavano. (ANSA).


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gror110913 (last edited 2011-09-13 17:22:22 by anonymous)