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tutte da tagliare. baci dà

????ANSA/ USA: MILITARI GAY ESCONO ALLO SCOPERTO, SONO 13 MILA

20 settembre, dopo oltre 18 anni, e' finita l'era del 'don't ask, don't tell', il principio secondo cui gli omosessuali americani potevano servire il Paese in divisa a patto di non rivelare il proprio orientamento sessuale.

annunciare, tra le furiose proteste della destra, che i tantissimi soldati gay, lesbiche, bisessuali e transgender potevano finire di nascondere la loro natura sessuale, uscendo finalmente allo scoperto. Una conquista storica del movimento gay americano, grazie al quale si calcola che almeno 13 mila uomini e donne in uniforme potranno uscire da uno stato di semi clandestinita'.

SIRIA: NEI CAMPI PROFUGHI TURCHI SI VIOLENTANO DONNE: 'OLTRE 70 BAMBINE STUPRATE DA MILIZIANI E ADDETTI SICUREZZA'

autorita' turche di aver consentito a suoi militari di violentare oltre 70 tra donne e bambine siriane da giugno ospitate nei sei campi profughi allestiti nel sud della Turchia in fuga dalla repressione di Damasco.

confessioni di tre donne siriane, originarie della regione nord-occidentale di Jisr al Shughur al confine con la Turchia e teatro da giugno di massicce manifestazioni anti-regime e di conseguenti operazioni delle forze fedeli al presidente Bashar al Assad.

esser stata vittima di stupro da parte di miliziani vandali siriani e di turchi addetti alla sicurezza di uno dei campi in cui si trovava assieme alle figlie.

la repressione in corso in Siria, che secondo fonti Onu ha causato l'uccisione di circa 2.700 persone. Sono ancora oltre 10.000 i siriani rifugiati in Turchia, mentre circa 4.000 quelli presenti nel nord del Libano.

Gli stupri denunciati dalla tv di Stato sono confermati dalle altre due donne intervistate, che affermano di esser state costrette alla fuga da Jisr non dalla repressione del regime ma dagli atti di terrorismo e vandalismo compiuti dai manifestanti, che da marzo invocano la caduta del potere baatista.

Sana, autobus turchi sarebbero inoltre entrati in territorio siriano per trasportare oltre frontiera i civili siriani e accoglierli nei campi profughi.

donne sono state costrette a subire ripetute violenze e a non fare ritorno in patria perche' minacciate da parte dei loro aguzzini siriani e turchi.

una e' addirittura morta in seguito ai maltrattamenti, ha affermato Fatima alla tv di Stato siriana. (ANSA).

ARABIA SAUDITA:5.000 CANDIDATI A MUNICIPALI, VIETATE A DONNE

sono presentati per le seconde elezioni municipali in Arabia Saudita, in programma il 29 Settembre. Ma, come gia' successo per la prima consultazione, nel 2005, le donne non potranno parteciparvi ne' come votanti ne' come candidate.

di boicottare le elezioni per protestare contro la discriminazione femminile nel Paese. La situazione saudita risulta un caso sempre piu' anomalo e isolato dal momento che il suffragio femminile e' stato riconosciuto in diversi Paesi musulmani dell'area, come il Kuwait, il Qatar, l'Iran e gli Emirati Arabi Uniti.

285 membri dei consigli municipali. L'altra meta' viene assegnata su nomina governativa. E' la seconda volta che i sauditi vengono chiamati a votare nella storia del Paese, poiche' le elezioni municipali sono le uniche aperte al voto popolare.

del diritto di voto alle donne, e quindi la possibilita' di partecipare almeno come elettorato attivo, ma nella migliore delle ipotesi si dovra' attendere altri quattro anni prima che cio' possa accadere, in occasione delle prossime municipali.(ANSA).

regime di Muammar Ghedadfi ha portato le donne libiche ad assumere ruoli che prima erano loro preclusi. E' successo a Misurata, durante i sei mesi dell'assedio, dove per la prima volta studentesse di medicina hanno potuto lavorare in corsia a fianco degli uomini.

permesso di entrare in corsia come gli uomini. Ora ho imparato moltissime cose", ha raccontato Hannin Mohammed, 21 anni. Ed e' pensando a donne come lei che il gruppo Women4Lybia ha scritto una petizione, diffusa su Internet in arabo e inglese, in cui si ricorda come le donne libiche siano state coinvolte "in tutti gli aspetti della rivoluzione, dalla protesta al contrabbando di armi, dall'aiuto umanitario e le campagne per ottenere il sostegno dei governi". Per questo, continua la petizione, "dobiamo garantire di non venir piu' sottomesse all'oppressione o venir marginalizzate".

negli ultimi mesi a Bengasi, molti sono guidati da donne, sottolinea Fadwa al Mughairbi, professore di psicologia dell'Universita' degli Emirati Arabi uniti che ha recentemente visitato la citta' libica.


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gror110920 (last edited 2011-09-20 16:46:38 by anonymous)