Home page Ror interattiva

Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

In primo Piano

ITALIA

GENOVA: OCCUPAZIONE A OLTRANZA DELLA FINCANTIERI (audio: ROR)

Operai e maestranze del cantiere di Sestri Ponente hanno occupato lo stabilimento e bloccato l’accesso dell’autostrada dalla sopraelevata che collega Genova ovest con l’A11/A26. Lo sciopero e la manifestazione sono indetti dalla Fiom-Cgil che ha sottolineato come l’occupazione del cantiere, decisa durante l’assemblea di stamani, sia a tempo indeterminato. “La mancanza di commesse – dice la Fiom – e la sottoscrizione di un accordo tra Fim, Uilm e azienda dell’accordo su Riva Trigoso e Muggiano, accordo che di fatto esclude Sestri Ponente e in prospettiva anche Riva, sono elementi che contribuiscono a far salire la tensione tra i lavoratori”.

TORINO: FIAT CONFERMA USCITA DA CONFINDUSTRIA

Sergio Marchionne saluta Confindustria. "Cara Emma, ..." la letterina dell'amministratore delegato annuncia che Fiat Spa e Fiat industrial usciranno dall'associazione degli industriali dal 1° gennaio 2012, confermando quanto anticipato a giugno. "E' un addio ufficiale - ha detto Marchionne ai giornalisti - ; noi non facciamo entrate e uscite". Marchionne vuole carta bianca e mani libere, sulla contrattazione e sulla libertà di licenziare, una sponda che il ministro Maurizio Sacconi ha cercato di rilanciare forzando l'articolo 8 della manovra.

ROMA: SENTENZA ATESIA, CONDANNATO UN COMPAGNO (audio: ROR)

TORINO: CARICHE POLIZIESCHE DAVANTI AL CIE (da: senzafrontiere.noblogs.org)

Sabato 1 ottobre. Nel prato di fronte al CIE di corso Brunelleschi una settantina di persone: antirazzisti di un po’ tutte le aree, giovani immigrati che le gabbie le hanno assaggiate, famiglie, specie peruviane venute a sostenere la lotta di Ysmael, un attivista molto noto anche al di fuori della sua comunità. Ysmael è rinchiuso in una delle gabbie e da settimane si sta battendo perché la sua vita è a Torino e non la vuole lasciare. Il 27 settembre hanno provato a caricarlo su un aereo diretto a Lima. Pareva l’epilogo scontato della vicenda ma Ysmael ha cominciato a gridare, a divincolarsi, finché la sua protesta ha attirato l’attenzione del pilota, che gli ha fatto la domanda più ovvia, gli ha chiesto se voleva partire per il Perù. Di fronte al suo diniego ha ordinato di farlo sbarcare: i poliziotti non hanno potuto fare altro che ricondurlo al CIE, nella cella di isolamento nella quale ha trascorso buona parte della sua prigionia. Il presidio di sabato è un segnale di solidarietà che mette insieme tanta gente diversa, accomunata dalla volontà di chiudere i CIE. Musica, interventi, slogan. Niente altro. Il pretesto lo fornisce un cucciolo di cane, che si dirige verso gli uomini in divisa, una ragazza lo rincorre gridando “vado a prendere il cane!”. I gentiluomini in divisa calano i caschi e partono. Sembravano “una mandria di bufali impazziti” scriverà il giorno dopo una donna. I feriti sono numerosi. Una compagna viene colpita ripetutamente alla testa, si ripara con la mano e si aggiudica una frattura scomposta al mignolo. Gli altri hanno sul viso e sul corpo i segni dei colpi ricevuti. Le rivolte e le fughe degli immigrati si stanno moltiplicando in tutta Italia, spezzando reti e rompendo le gabbie. A Torino il 22 settembre si sono ripresi la vita in 22. Domenica 2 ottobre. In serata c’è agitazione tra le gabbie del CIE. L’Ansa parla di un tentativo di fuga, bloccato dalla polizia. Un immigrato colpito al viso da un candellotto lacrimogeno sparato come un proiettile è stato ricoverato all’ospedale Martini.

NAPOLI: Protesta al Centro Direzionale dei precari napoletani

Erano le undici di ieri quando alcune decine di precari napoletani, con le maschere simboliche di «V per vendetta» (ma anche di Anonymous) che hanno già riempito le piazze spagnole, hanno «impacchettato» la sede centrale di Equitalia nei pressi del centro direzionale. Mentre alcuni di essi entravano all’interno della sede distribuendo volantini e raccogliendo videointerviste, altri con la spontanea partecipazione degli astanti, hanno circondato con un «nastro di sicurezza», da cui pendevano cartelli del tipo «Pignorato» e «Cancellare il debito». La filiale è rimasta chiusa per circa un’ora nonostante il tempestivo arrivo delle Forze dell’Ordine che si sono trovati a fronteggiare una manifestazione nel suo complesso decisamente pacifica che ha trovato il plauso degli «utenti» Equitalia. «Abbiamo inscenato questa protesta – hanno spiegato gli organizzatori – per ribadire con forza il nostro no ad una riscossione del debito che, dopo essere stata appaltata a ditte private come Equitalia, spesso e volentieri rasenta una sorta di estorsione legalizzata con cartelle pazze, interessi di mora che schizzano alle stelle, sequestri giudiziari aggressivi anche vero le fasce più deboli della popolazione cui vengono ipotecati beni primari come la casa di abitazione. Una situazione che chiama in causa anche gli enti locali, a partire dal Comune, che lasciano applicare questi metodi anche in merito all’erogazione di servizi essenziali come l’acqua». Il prossimo appuntamento è previsto da oggi sino a domenica con la tre giorni ribattezzata «Precaria» che, tra il Maschio Angioino e Palazzo Gravina, vedrà un susseguirsi di incontri, workshop, musica, per un primo autocensimento dei Precari napoletani in vista del 15 ottobre.

MIGRANTI: IL CONSIGLIO D'EUROPA ACCUSA L'ITALIA

I centri d'accoglienza per migranti di Lampedusa sono delle vere e proprie prigioni. Lo scrive nella sua relazione una sottocommissione nominata dall'Assemblea del Consiglio d'Europa, che aveva visitato la struttura lo scorso maggio. Da allora la situazione non è migliorata, si legge nel dossier. In particolare, preoccupano episodi come quello dello scorso 20 settembre, quando un gruppo di migranti tenuti nel centro appiccarono un incendio per protestare contro le condizioni nelle quali erano tenuti. I commissari condannano quel tipo di azione che "non rende merito a tutti gli sforzi compiuti dagli abitanti di Lampedusa e dalla Guardia Costiera" e che ha ulteriormente esasperato gli abitanti facendo precipitare la situazione. Ma "i centri di accoglienza devono mantenere questa funzione e non trasformarsi in centri di detenzione", scrivono i relatori. L'Italia, concludono, deve adottare subito misure concrete per migliorare la sua capacità recettiva e le condizioni sanitarie e di sicurezza dei centri d'accoglienza.

CARABINIERI SPARANO E UCCIDONO UN IMMIGRATO

Un immigrato albanese, di 30-35 anni e' morto all'alba di oggi dopo essere stato colpito da un proiettile esploso da un carabiniere durante un inseguimento in localita' Pascarola di Caivano (Napoli). L'immigrato - come riferiscono i carabinieri - era con altri tre complici quando e' stato sorpreso in atteggiamento sospetto a bordo di un'auto e non si e' fermato all'alt dei militari. Tre immigrati, mentre il quarto e' stato bloccato, hanno aggredito i carabinieri con un piede di porco. Un militare e' stato portato in ospedale.(ANSA).

SONDRIO: MUORE COLPITO DA MANUFATTO IN CEMENTO Un operaio e' morto in un cantiere di Corteno Golgi (Brescia), al confine con Aprica (Sondrio), colpito, quasi sicuramente da un manufatto in cemento. L'esatta dinamica dell'incidente sul lavoro e' ancora in fase di chiarimento, da parte dei carabinieri di Edolo (Brescia). Al momento non sono state rese note le generalita' della vittima.

NUORO: AGRICOLTORE MUORE TRAVOLTO DA TRATTORE

Un agricoltore e' morto questa mattina in Ogliastra travolto dal trattore che stava guidando. Romano Perino, di 78 anni, di Lotzorai, e' deceduto subito dopo l'arrivo degli operatori del 118 chiamati dai vicini di terreno.

cause ancora in corso di accertamento da parte dei carabinieri, il mezzo lo ha travolto senza lasciargli scampo. E' stato allertato anche l'elisoccorso di Alghero ma l'intervento non e' servito a salvargli la vita. (ANSA).

NAPOLI: MUORE PER ESALAZIONI DA MOSTO

Si chiamava Alessandro Coviello, aveva 55 anni ed era di Trentola Ducenta, nel Casertano, l'uomo ucciso per le esalazioni sprigionatesi dal mosto di vino questa mattina a Giugliano, nel Napoletano.

all'interno di alcune damigiane in un cantinato posto a sei metri sotto terra quando e' stato investito dalle esalazioni ed e' morto asfissiato. Per lui non c'e' stato nulla da fare. Portati in ospedale, si sono invece ripresi Antonio Escolino, 53 anni, proprietario del cantinato e un immigrato di 25 anni, Dabri Vehebo. Sul fatto indagano i Carabinieri mentre i vigili del fuoco hanno provveduto a rimettere l'area in sicurezza.(ANSA).

drammatico incidente sul lavoro in puglia 5 persone sotto le macerie

Una vecchia palazzina disabitata nel centro di Barletta è crollata interessando anche un attiguo laboratorio tessile. Sotto le macerie ci sarebbero cinque persone, tra le quali una bambina. Sul luogo sono al lavoro anche tecnici dell'Eni per fermare una fuga di gas proveniente dalle condutture danneggiate dal crollo.Le persone accorse sul posto stanno scavando con le mani per non ferire chi sotto le macerie potrebbe essere ancora viva.

ESTERI

A PIEDI NEL DESERTO”, MIGLIAIA DI CIVILI IN FUGA DA SIRTE

“Migliaia di persone stanno lasciando ancora oggi Sirte, anche a piedi, sia in direzione di Bengasi che verso ovest. La maggior parte di loro si ferma nelle immediate vicinanze, nel deserto, alcuni provano a spingersi oltre, tutti hanno bisogno di generi di prima necessità, di acqua, di ripari”. La portavoce del Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr), Dibeh Fakhr, fa il punto della situazione nella città natale di Muammar Gheddafi, da settimane assediata dai combattenti del Consiglio nazionale di transizione (Cnt).

A favorire il flusso dei civili è stata la sospensione delle operazioni militari da parte del Cnt che fino ai giorni scorsi ha bersagliato con l’artiglieria pesante Sirte appoggiata dai raid aerei della Nato.

“Non abbiamo dati precisi – aggiunge la Fakhr che si trova a pochi chilometri dalla città e che conferma la sospensione dei bombardamenti – ma sono sicuramente migliaia le persone riuscite a fuggire. In migliaia si trovano da giorni a Harawa, a una cinquantina di chilometri da Sirte, ma tanti sono dispersi in piccoli gruppi e si stanno concentrando in altre zone”.

Dai racconti di chi fugge emerge il quadro di una città dove da giorni mancano acqua potabile e corrente elettrica, generi alimentari e medicinali. “Negli ospedali manca di tutto – conclude la portavoce della Croce Rossa – oggi cercheremo di raggiungerne uno per una consegna di farmaci e ossigeno. Purtroppo però manca sufficiente personale sanitario ed è al momento impossibile portare via i feriti senza correre rischi”.

In un comunicato affidato alla stampa, il Cicr ha invitato le parti in conflitto a rispettare il diritto umanitario e a garantire l’incolumità dei civili e il loro libero accesso agli ospedali. “Le condizioni di lavoro cui sono stati costretti medici e infermieri nelle ultime settimane sono state estremamente difficoltose” ha detto Hichem Khadraoui che sta guidando le operazioni sul posto e ha potuto visitare l’ospedale Ibn Sina. “Nella struttura – ha aggiunto – arrivano sempre più pazienti, le scorte medicinali sono in esaurimento e c’è un disperato bisogno di ossigeno”.

GRECIA

Quella che comincia oggi sarà un'altra settimana di passione non solo per i pendolari ma per tutti i greci. Proseguono infatti gli scioperi dei dipendenti del settore dei trasporti pubblici che protestano contro le riduzioni del personale e degli stipendi decisi dal governo nell'ambito delle misure di austerità tese a risanare la dissestata economia del Paese.

Oggi dalle 11 alle 17 è sospeso il servizio degli autobus perchè ad Atene, in quelle ore, si svolgerà un'assemblea generale dei dipendenti dei trasporti. Tra oggi e domani sono previste riunioni di quasi tutte le centrali sindacali per decidere i modi in cui proseguire la protesta. Per mercoledì prossimo 5 ottobre è stato intanto confermato lo sciopero generale proclamato dall'Adedy, il sindacato dei dipendenti pubblici, al quale parteciperanno pure i controllori di volo. La loro astensione dal lavoro provocherà quindi l'annullamento dei voli previsti da e per la Grecia, isolando di fatto il Paese dal resto del mondo per 24 ore.

SIRIA: ATTIVISTI, 40 SOLDATI DISERTORI UCCISI A DAMASCO

Citato dalla tv panaraba al Jazira, un portavoce dei Comitati responsabile della provincia di Damasco ha detto che circa 40 militari disertori sono stati uccisi in scontri con esercito (governativo) e shabbiha (milizie lealiste).

di 65 militari che si sono ribellati agli ordini. I corpi delle vittime sono stati gettati in una fossa comune poco lontana dalla cittadina di Dumayr. Non si hanno ulteriori notizie sulla sorte degli altri disertori. (ANSA).

USA: INDIGNADOS WALL STREET VESTITI DA ZOMBIE

Giunti ormai alla terza settimana, i manifestanti di Occupy Wall Street non danno segni di voler cedere e, anzi, si preparano oggi a manifestare vestiti da businessman-zombie.

settimane sono accampati in un parco del distratto fInanziario di New York, ha riferito che l'idea e' quella di sfilare con il volto truccato di bianco, con le labbra sporche di sangue e mangiando dollari del Monopoli per dare il benvenuto agli agenti di cambio e agli intermediari finanziari che arrivano a lavorare a Wall Street, riflettendo la metafora delle loro azioni.

la brutalita' della polizia, che sabato scorso ha arrestato circa 700 persone che manifestavano sul ponte di Brooklyn contro l'avidità di Wall Street, bloccando il traffico stradale. (ANSA).

DESAPARECIDOS:ASSOLUZIONE PODLECH;CORTE, PROVE INSUFFICIENTI DEPOSITATE LE MOTIVAZIONI DELLA SENTENZA

emersi dall'istruttoria dibattimentale non consentono di affermare che l'imputato abbia materialmente contribuito alla scomparsa di Omar Venturelli avvenuta il 22 settembre e all'occultamento del suo cadavere E' quanto scrivono i giudici della prima corte di Assise di Roma, presieduta da Anna Argento, nella motivazione della sentenza con la quale l'11 luglio scorso ha assolto il cileno Michaud Oscar Podlech accusato di essere il responsabile della scomparsa e dell'uccisione di Venturelli, cittadino cileno di origini italiane tenuto prigioniero nel settembre del 1973 in quanto oppositore del regime di Pinochet.

dell'imputato al programma di repressione degli oppositori politici del regime instaurato nel 1973 e l'altrettanto certa collaborazione da lui prestata nella gestione della struttura criminale ove erano state ristrette le vittime, non appaiono idonee a far ipotizzare neppure l'esistenza di un concorso morale nel delitto contestato.

era difeso dagli avvocati Nicola Caricaterra e Stefano Toccano, era responsabile in quanto procuratore militare: venne arrestato in Spagna ed estradato in Italia nel 2008 dove era imputato nell'inchiesta sul cosiddetto "Piano Condor"per sequestro di persona e omicidio volontario aggravato.

all'accusa di sequestro di persona, che " se pure non è emersa la prova dell'esistenza di personali contatti con Venturelli, non sussiste alcun dubbio che nel Podlech debba individuarsi la persona che, più di altri rivestendo nel carcere di Temuco una posizione di comando, ha materialmente contribuito ad apprestare i mezzi necessari perché il Venturelli permanesse in un regime di detenzione illegale".

giudici le dichiarazioni dei numerosi testimoni ascoltati dalla corte, pur confermando che Podlech deve essere considerato uno dei maggiori responsabili della gestione del campo di prigionia, non hanno però fornito una prova convincente per ritenerlo responsabile della tragica fine di Venturelli.(ANSA)

ITALIA


Gr 13:00

In primo Piano

ESTERI

STATI UNITI

GRAN BRETAGNA

Israele-Palestina, incendiata moschea in Galilea

Una moschea del villaggio di Tuba-Zangaria, a nord del lago di Tiberiade, in Galilea, è stata incendiata stamani all'alba. Secondo fonti locali l'edificio ha subito ingenti danni materiali, ma nessuno è rimasto ferito nel rogo. Gli abitanti accorsi sul luogo hanno trovato tracciati sulle pareti slogan nazionalistici ebraici fra cui: 'Il prezzo da pagare è 'Palmer', riferimento al rabbino Asher Palmer, un colono morto dieci giorni fa con il figlio piccolo nel ribaltamento della loro automobile a Hebron (Cisgiordania) dopo che - secondo la polizia - il parabrezza era stato sfondato da una pietra scagliata da un automezzo palestinese. Tutti gli edifici pubblici di Tuba-Zangaria sono stati chiusi in segno di protesta. Gruppi di giovani hanno anche bloccato alcune strade con pneumatici in fiamme.

ITALIA

Processo alle compagne ed i compagni di Atesia

Si è concluso con 14 assoluzioni ed una condanna ad un mese di reclusione il processo nei confronti di compagni e compagne attivi nel collettivo Precari atesia, la corrispondenza prima e dopo il verdetto

Torino CIE

Cariche e violenze della polizia fuori e dentro il CIE di corso Brunelleschi a Torino durante il fine settimana, la corrispondenza con Andrea della redazione di macerie

Fincantieri, occupazione a oltranza a Genova

Questa mattina (3 ottobre) presso la Fincantieri di Sestri Ponente a Genova si è svolta un'assemblea con sciopero al termine della quale è stata decisa l'occupazione ad oltranza del cantiere. Ne dà notizia la Fiom Cgil del capoluogo ligure. I dipendenti diretti e i colleghi delle aziende in appalto, si legge nel comunicato, "sono fortemente preoccupati per il futuro occupazionale e per quello del sito produttivo".

"La mancanza di commesse e la sottoscrizione di un accordo tra Fim, Uilm e azienda su Riva Trigoso e Muggiano - afferma ancora la Fiom -, accordo che di fatto esclude Sestri Ponente e in prospettiva anche Riva, sono elementi che contribuiscono a far salire la tensione tra i lavoratori".

Dopo lo sciopero e manifestazione della settimana scorsa per chiedere la convocazione da parte del governo, le tute blu Cgil proseguono la protesta con una manifestazione in programma per domani in cui i lavoratori si recheranno in consiglio regionale e poi in prefettura, mentre oggi stesso è stato deciso di dare vita a un corteo che si sta recando verso il centro di Genova.


Gr 9:30

ESTERI

ITALIA


Appunti e note redazionali

Servizi audio della giornata


Torna a inizio pagina

gror111003 (last edited 2011-10-03 18:12:15 by anonymous)