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CASA: OCCUPATA SEDE VII MUNICIPIO, 'DIRITTO RESIDENZÀ (ANSA) - ROMA, 6 OTT - Decine di persone, tra cui occupanti di abitazioni ed esponenti dei Blocchi Precari Metropolitani, hanno occupato la sede del VII municipio a Roma, chiedendo che «vengano riconosciute le residenze agli abitanti degli appartamenti occupati nella VII circoscrizione, visto che anche il Comune ha riconosciuto per loro il diritto alla casa
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audio pomigliano

occupy wall street, migliaia di persone in corteo, scontri con la polizia

Diecimila mila, o forse 30 mila. Comunque in tantissimi hanno marciato ieri sera dallo Zuccotti Park fino a Wall Street. Ma quando, giunti a destinazione, alcuni dimostranti hanno cercato di forzare le barriere a protezione della borsa di New York la polizia ha utilizzato gas urticanti per disperdere i manifestanti e sono cominciati gli scontri. Così, alle nove della sera (le tre del mattino italiane) si è conclusa la marcia degli indignados statunitensi: i manifestanti circondati (tra loro anche Michael Moore) e molti di loro portati via. Almeno diciotto gi arresti.

Occupy Wall Street, racconta da twitter che molti dei manifestanti sono tornati allo Zuccotti Park, il campo base della protesta. Ma da twitter si conoscono anche gli slogan urlati e e cantati dai manifestanti. Su tutti "we are the 99 percent" (noi siamo il 99%) e "this is what democracy looks like" (questa è la faccia della democrazia). Ma tra le canzoni, certamente ha spiccato la versione strumentale della banda dei dimostranti di "Bella ciao".

522 checkpoint israeliani in Cisgiordania. Nessuna libertà di movimento per i palestinesi

Scritto il 2011-10-06 in News

Al-Quds (Gerusalemme) - InfoPal. Un rapporto Ocha dimostra l'aumento dei checkpoint militari israeliani in Cisgiordania e ad al-Quds (Gerusalemme), e il conseguente peggioramento nella libertà di movimento dei cittadini palestinesi.

Il rapporto è firmato dall'Ufficio per il coordinamento degli affari umanitari Onu nei Territori palestinesi occupati.

In Cisgiordania sono presenti 522 posti di blocco per impedire gli spostamenti ai palestinesi.
A luglio 2010 ne erano stati rilevati 503. I dati vanno nella direzione opposta a quanto aveva dichiarato il premier di Israele, Benjamin Netanyahu, quando aveva promesso un "alleggerimento di questa situazione", lasciando quindi ad intendere che ci sarebbe stata la rimozione di tali restrizioni al movimento dei palestinesi.

I palestinesi non riescono a condurre una vita ordinaria e dignitosa, la loro economia ha subito delle gravi ripercussioni a causa dei checkpoint.

La presenza dei checkpoint tra i mesi di giugno e luglio dal 2007 ad oggi:
2007-2008: 351
2008-2009: 298
2009-2010: 325
2010-2011: 492

Oggi, 200mila palestinesi residenti in 70 villaggi sono costretti a percorrere distanze cinque volte più lunghe della norma. Ad essi sono precluse le autostrade, ad uso esclusivo di israeliani e coloni.

I palestinesi titolari di documento d'identità della Cisgiordania devono chiedere un permesso straordinario alle autorità d'occupazione israeliane per potersi recare a Gerusalemme.
Qualora dovessero ottenere questo permesso, i palestinesi dovranno comunque fermarsi presso quattro posti di blocco e 16 postazioni situati lungo il Muro d'Apartheid che separa la città Santa dal resto della Cisgiordania occupata.

Ad oggi, è stata completata la costruzione del 62% del Muro d'Apartheid, dividendo comunità e cittadine palestinesi l'una dall'altra. L'80% del percorso della barriera priva i palestinesi dell'accesso a proprietà e terreni agricoli propri che sono stati inclusi aldilà del Muro.

A un mese dall'avvio dell'anno scolastico: uno studente palestinese ucciso, 11 feriti, 12 arrestati da Israele

Scritto il 2011-10-05 in News

Ramallah - InfoPal. Un rapporto palestinese ha riportato i dati relativi alle aggresioni: uccisioni e arresti, violenza e divieti ai danni di studenti, docenti e scuole palestinesi a settembre scorso.

Uno studente palestinese è stato ucciso e altri 11 feriti dalle forze d'occupazione e i coloni israeliani.
Altri 12 studenti sono stati arrestati a settembre scorso, in concomitanza con l'inizio dell'anno scolastico.

Il rapporto pubblicato dal ministero dell'Istruzione e dell'Università di Ramallah ha fatto menzione del caso di Farid Jaber, studente palestinese alle elementari della scuola maschile "Osama", investito da un colono israeliano. Farid è morto a circa 48 ore dall'incidente.

Le forze d'occupazione israeliane hanno effettuato irruzioni nelle scuole dei villaggi beduini di al-Jahalin, as-Sarayi'a, az-Zuweidin, al-Musafer, ad-Dakika e hanno piazzato posti di blocco impedendo agli insegnanti di raggiungere le scuole. In un episodio, 50 docenti palestinesi sono stati trattenuti per due ore.

Si legge nel rapporto: "I soldati d'occupazione e i coloni israeliani hanno intensificato le aggressioni contro scuole e studenti, soprattutto nelle zone a sud di Nablus, a nord di al-Khalil (Hebron) e a Betlemme. In queste circostanze hanno fatto ricorso all'uso di armi da fuoco, arrestando e maltrattando alcuni studenti palestinesi".

Il rapporto espone la situazione della scuola elementare mista di Khan al-Ahmar, alla periferia di al-Quds (Gerusalemme), dove le forze d'occupazione israeliane hanno inasprito le misure di sicurezza serrando la zona, chiudendo l'unica via d'accesso ai veicoli palestinesi ed emettendo una circolare nella quale si minaccia di demolire la scuola entro due settimane.

Stessa sorte per la scuola di ad-Dakika, a sud Hebron, dove Israele ha sequestrato un container mobile che funge da aula donato da "Islamic Relief" per rispondere alla carenza di classi proprio a causa della demolizione di una classe nel secondo semestre dell'anno scolastico 2010-2011.

Il ministero ha definito questi comportamenti "aggressivi".

"Uccisioni, aggressioni e irruzioni nelle scuole terrorizzano gli studenti ed è un comportamento razzista e criminale con l'obiettivo di distruggere il processo di istruzione privando del futuro un'intera generazione di studenti.

"L'uccisione di Jaber e gli attacchi - con l'obiettivo di uccidere - contro il resto degli studenti palestinesi rappresentano un crimine contro l'umanità, l'infanzia e contro l'istituzione dell'istruzione".

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In primo Piano

ESTERI

ITALIA


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CASA: OCCUPATA SEDE VII MUNICIPIO, 'DIRITTO RESIDENZÀ (ANSA) - ROMA, 6 OTT - Decine di persone, tra cui occupanti di abitazioni ed esponenti dei Blocchi Precari Metropolitani, hanno occupato la sede del VII municipio a Roma, chiedendo che «vengano riconosciute le residenze agli abitanti degli appartamenti occupati nella VII circoscrizione, visto che anche il Comune ha riconosciuto per loro il diritto alla casa

audio pomigliano

occupy wall street, migliaia di persone in corteo, scontri con la polizia

Diecimila mila, o forse 30 mila. Comunque in tantissimi hanno marciato ieri sera dallo Zuccotti Park fino a Wall Street. Ma quando, giunti a destinazione, alcuni dimostranti hanno cercato di forzare le barriere a protezione della borsa di New York la polizia ha utilizzato gas urticanti per disperdere i manifestanti e sono cominciati gli scontri. Così, alle nove della sera (le tre del mattino italiane) si è conclusa la marcia degli indignados statunitensi: i manifestanti circondati (tra loro anche Michael Moore) e molti di loro portati via. Almeno diciotto gi arresti.

Occupy Wall Street, racconta da twitter che molti dei manifestanti sono tornati allo Zuccotti Park, il campo base della protesta. Ma da twitter si conoscono anche gli slogan urlati e e cantati dai manifestanti. Su tutti "we are the 99 percent" (noi siamo il 99%) e "this is what democracy looks like" (questa è la faccia della democrazia). Ma tra le canzoni, certamente ha spiccato la versione strumentale della banda dei dimostranti di "Bella ciao".

522 checkpoint israeliani in Cisgiordania. Nessuna libertà di movimento per i palestinesi

Scritto il 2011-10-06 in News

Al-Quds (Gerusalemme) - InfoPal. Un rapporto Ocha dimostra l'aumento dei checkpoint militari israeliani in Cisgiordania e ad al-Quds (Gerusalemme), e il conseguente peggioramento nella libertà di movimento dei cittadini palestinesi.

Il rapporto è firmato dall'Ufficio per il coordinamento degli affari umanitari Onu nei Territori palestinesi occupati.

In Cisgiordania sono presenti 522 posti di blocco per impedire gli spostamenti ai palestinesi. A luglio 2010 ne erano stati rilevati 503. I dati vanno nella direzione opposta a quanto aveva dichiarato il premier di Israele, Benjamin Netanyahu, quando aveva promesso un "alleggerimento di questa situazione", lasciando quindi ad intendere che ci sarebbe stata la rimozione di tali restrizioni al movimento dei palestinesi.

I palestinesi non riescono a condurre una vita ordinaria e dignitosa, la loro economia ha subito delle gravi ripercussioni a causa dei checkpoint.

La presenza dei checkpoint tra i mesi di giugno e luglio dal 2007 ad oggi: 2007-2008: 351 2008-2009: 298 2009-2010: 325 2010-2011: 492

Oggi, 200mila palestinesi residenti in 70 villaggi sono costretti a percorrere distanze cinque volte più lunghe della norma. Ad essi sono precluse le autostrade, ad uso esclusivo di israeliani e coloni.

I palestinesi titolari di documento d'identità della Cisgiordania devono chiedere un permesso straordinario alle autorità d'occupazione israeliane per potersi recare a Gerusalemme. Qualora dovessero ottenere questo permesso, i palestinesi dovranno comunque fermarsi presso quattro posti di blocco e 16 postazioni situati lungo il Muro d'Apartheid che separa la città Santa dal resto della Cisgiordania occupata.

Ad oggi, è stata completata la costruzione del 62% del Muro d'Apartheid, dividendo comunità e cittadine palestinesi l'una dall'altra. L'80% del percorso della barriera priva i palestinesi dell'accesso a proprietà e terreni agricoli propri che sono stati inclusi aldilà del Muro.

A un mese dall'avvio dell'anno scolastico: uno studente palestinese ucciso, 11 feriti, 12 arrestati da Israele

Scritto il 2011-10-05 in News

Ramallah - InfoPal. Un rapporto palestinese ha riportato i dati relativi alle aggresioni: uccisioni e arresti, violenza e divieti ai danni di studenti, docenti e scuole palestinesi a settembre scorso.

Uno studente palestinese è stato ucciso e altri 11 feriti dalle forze d'occupazione e i coloni israeliani. Altri 12 studenti sono stati arrestati a settembre scorso, in concomitanza con l'inizio dell'anno scolastico.

Il rapporto pubblicato dal ministero dell'Istruzione e dell'Università di Ramallah ha fatto menzione del caso di Farid Jaber, studente palestinese alle elementari della scuola maschile "Osama", investito da un colono israeliano. Farid è morto a circa 48 ore dall'incidente.

Le forze d'occupazione israeliane hanno effettuato irruzioni nelle scuole dei villaggi beduini di al-Jahalin, as-Sarayi'a, az-Zuweidin, al-Musafer, ad-Dakika e hanno piazzato posti di blocco impedendo agli insegnanti di raggiungere le scuole. In un episodio, 50 docenti palestinesi sono stati trattenuti per due ore.

Si legge nel rapporto: "I soldati d'occupazione e i coloni israeliani hanno intensificato le aggressioni contro scuole e studenti, soprattutto nelle zone a sud di Nablus, a nord di al-Khalil (Hebron) e a Betlemme. In queste circostanze hanno fatto ricorso all'uso di armi da fuoco, arrestando e maltrattando alcuni studenti palestinesi".

Il rapporto espone la situazione della scuola elementare mista di Khan al-Ahmar, alla periferia di al-Quds (Gerusalemme), dove le forze d'occupazione israeliane hanno inasprito le misure di sicurezza serrando la zona, chiudendo l'unica via d'accesso ai veicoli palestinesi ed emettendo una circolare nella quale si minaccia di demolire la scuola entro due settimane.

Stessa sorte per la scuola di ad-Dakika, a sud Hebron, dove Israele ha sequestrato un container mobile che funge da aula donato da "Islamic Relief" per rispondere alla carenza di classi proprio a causa della demolizione di una classe nel secondo semestre dell'anno scolastico 2010-2011.

Il ministero ha definito questi comportamenti "aggressivi".

"Uccisioni, aggressioni e irruzioni nelle scuole terrorizzano gli studenti ed è un comportamento razzista e criminale con l'obiettivo di distruggere il processo di istruzione privando del futuro un'intera generazione di studenti.

"L'uccisione di Jaber e gli attacchi - con l'obiettivo di uccidere - contro il resto degli studenti palestinesi rappresentano un crimine contro l'umanità, l'infanzia e contro l'istituzione dell'istruzione". In primo Piano

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