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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

In primo Piano

ESTERI

ITALIA

FINCANTIERI: OPERAI IN LOTTA

GENOVA:

Nuova protesta alla Fincantieri di Sestri Ponente. Dopo l'incontro di ieri con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, questa mattina alcune centinaia di operai hanno lasciato lo stabilimento e si stanno dirigendo in corteo verso il centro di Genova. Chiedono assicurazioni sul futuro del cantiere, privo di commesse dal marzo del prossimo anno.

La manifestazione, l'ennesima delle ultime settimane, si è diretta verso la sede genovese di Confindustria. Alla loro protesta si e' aggiunta anche quella dei metalmeccanici delle Riparazioni Navali. Il corteo era aperto dagli studenti di un istituto superiore di Sestri Ponente. In tutto un migliaio di manifestanti!

????Si e' conclusa dopo circa un'ora la riunione della delegazione Fiom-Fincantieri con il responsabile delle relazioni industriali di Confindustria Genova. La Fiom, che aveva preannunciato un'occupazione della sede degli Industriali se non ci fossero stati risultati positivi, ha ritenuto l'incontro soddisfacente. Sciolto il sit in dei lavoratori su via Fiume.

ANCONA:

Lunga giornata di protesta degli operai della Fincantieri di Ancona. Hanno iniziato questa mattina con l'occupazione dello stabilimento, dopo aver forzato il lucchetto che chiudeva i cancelli, per protesta contro il comportamento irresponsabile dell'azienda che ieri, attraverso l'ad Giuseppe Bono, ha fatto sapere che non avrebbe partecipato all'incontro fissato questa mattina alle 12 in Regione.

Gli operai sono poi ripartiti in corteo e hanno bloccato il nuovo Varco Da Chio del porto del capoluogo. Verso le 15 hanno poi tolto il blocco e, di nuovo in corteo, si sono diretti verso lo stabilimento; da qui si sono diretti poi in Comune, dove alle 16.30 era convocata una seduta dell'assemblea municipale per l'esame di un ordine del giorno a sostegno dei lavoratori.


Gr 13:00

In primo Piano

ESTERI

Usa, sgombero manifestanti New York. Loro: Resisteremo

L'accampamento stabilito quasi un mese fa a Zuccotti Park, nel cuore di Lower Manhattan, dai manifestanti americani del movimento Occupy Wall Street verrà sgomberato alle 7 di questa mattina (le 13 in Italia).

L'immobiliare proprietaria del parco, la Brookfield Properties, ha comunicato ai manifestanti che l'area dovrà essere liberata per consentire operazioni di pulizia e manutenzione straordinaria del giardino - che durerà parecchie ore - e per restituirlo "al suo uso normale nel rispetto delle regole".

Regole che, vietando di stendersi a terra e sulle panchine, di usare sacchi a pelo o tende, sono incompatibili con la prosecuzione dell'occupazione del parco.

"Questa è una tattica già usata in passato dal sindaco Bloomberg per interrompere le proteste: difendiamo l'occupazione dallo sgombero", si legge in un comunicato dei manifestanti, che si preparano a resistere.

Grecia, nuovo sciopero trasporti. Ministeri ancora occupati

Secondo giorno di scioperi ad Atene: metro, autobus e da oggi anche i taxi, protestano contro il taglio di 30mila dipendenti nel settore pubblico. Insieme a loro, anche tutti i dipendenti pubblici iscritti ai due maggiori sindacati del Paese. Al ministero della Difesa, gli impiegati hanno già scioperato dalle 7 alle 10 di questa mattina, mentre i luoghi pubblici di Atene sono tutti occupati dai manifestanti. I doganieri cominciano oggi dieci giorni di blocco, in risposta alla decisione del Parlamento di accelerare l'approvazione della messa in mobilità di 30mila lavoratori del pubblico impiego.

Braccia incrociate da 24 ore anche per gli operatori ecologici che minacciano di mandare in tilt il sistema di raccolta rifiuti. Ieri il ministro degli Interni Haris Castanidis ha annunciato che il governo, per motivi di salute pubblica, ha deciso di intervenire: chi occupa discariche non verrà pagato come previsto dallo statuto dei lavoratori. Inoltre ha invitato i sindaci a fare uso del diritto previsto dalla legge di commissionare a privati il servizio della raccolta dei rifiuti. Infine ha rassicurato i cittadini garantendo lo smaltimento rifiuti nelle discariche di Atene e Salonicco.

Il braccio di ferro tra governo e sindacati proseguirà anche settimana prossima. Le due sigle più importanti, infatti, torneranno nelle piazze il 19 e il 20 ottobre, sempre con l'obiettivo di arginare le ultime misure del governo Papandreu.

Il primo ministro ellenico, ieri a Bruxelles per incontrare il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompouy e il presidente della Bce Jean-Claude Trichet, tornerà in Europa il prossimo 23 ottobre per un summit con gli altri leader del continente.

TASSO DI SOLIDARIETA'. Con una mossa che secondo lui “avrebbe reso più facile per i contribuenti pagare”, il ministro delle Finanze greco Evangelos Venizelos ha detto ieri in Parlamento che la cosiddetta tassa di solidarietà sui redditi nel 2012 e 2013 sarà detratta direttamente dai salari e stipendi mensili . Secondo il provvedimento un lavoratore dipendente con uno stipendio mensile netto di 1.500 euro riceverà 80 € di meno nella sua busta paga nel 2012. Quest'anno i contribuenti hanno dovuto pagare la tassa in un'unica soluzione o in rate fino a 300 euro o più. Introdotta nel mese di settembre, l'imposta si è rivelata estremamente impopolare e molti gruppi hanno invitato la gente a non pagare. Sotto il dominio di Venizelos , non pagare questa tassa sarà impossibile, ma pensiamo che i lavoratori sapranno immaginare qualcosa d’altro.

RIFIUTI Potrebbero essere ingaggiati netturbini privati per rimuovere le tonnellate di spazzatura che si sono accumulate nelle strade di Atene dopo quindici di giorni di sciopero dei lavoratori comunali. La decisione è stata presa da una maggioranza dei membri in una riunione del consiglio regionale dell’Attica, che ha esaminato i rapporti delle autorità di vigilanza della salute pubblica e il Centro ellenico per il Controllo delle Malattie e la Prevenzione (Kelpno). Parlando alla tv privata Skai (che non è SKY n. d. t.) questa mattina, un rappresentante sindacale ha detto che "potrebbe scorrere del sangue” se i netturbini privati saranno coinvolti nello smaltimento dei rifiuti.

Colombia, muore giovane durante manifestazioni contro la riforma universitaria

Durante una delle manifestazioni tenutasi in Colombia contro la riforma dell'Istruzione proposta dal governo, un giovane ha perso la vita, mentre altri 22 sono stati arrestati a Bogotà.

La vittima, Jan Farid Cheng Lugo, studente presso la facoltà di medicina all'Università Santiago di Cali, è rimasto mortalmente ferito a causa dello scoppio di alcuni esplosivi che portava con se.

L'incidente, che ha avuto luogo nella stessa cittadina dove il ragazzo studiava, ha provocato anche il ferimento di un altro giovane che si trovava accanto al luogo dell'esplosione.

Contemporaneamente altre 22 persone sono state detenute a Bogotà per disordini. Alcuni video mostrano gruppi di manifestanti intenti a danneggiare uffici, negozi, e bancomat.

Il governo, rammaricato per la morte del ragazzo, ha comunque sottolineato che non intende rivedere la riforma approvata in aula.

Portugal aumentará media hora la jornada laboral y elimina dos pagas extra a los funcionarios

Los portugueses comienzan ya a notar las duras exigencias del rescate económico practicado del pasado mayo. El primer ministro de Portugal, Pedro Passos Coelho, del Partido Social Demócrata (PSD), ha anunciado algunas de las medidas que albergará el draconiano presupuesto de Portugal para el año que viene, encaminado a cumplir las condiciones de las instituciones internacionales que prestaron dinero este país para escapar de la bancarrota. Entre estas medidas, se cuenta la de suprimir las pagas extra de Navidad y de Verano del año que viene para todos aquellos funcionarios y empleados de empresas públicas que ganen más allá de 1.000 euros al mes. Los pensionistas que ganen más de esa suma también se quedarán sin esas pagas extra, según ha anunciado el primer ministro.

Portugal entera llevaba días suspensa, pendiente de la presentación de este presupuesto, el más duro de la historia de este país, según han asegurado algunos economistas portugueses. Además de la supresión de las pagas extra, el Gobierno permitirá a las empresas privadas que alarguen la jornada laboral de sus empleados a razón de media hora más al día. Asimismo, el Gobierno revisará el calendario de días festivos con la intención de aumentar las jornadas de trabajo a base de eliminar puentes o fiestas patronales.

El diario Público de Portugal también ha asegurado en su edición de hoy que el Gobierno portugués se plantea la posibilidad de cobrar peajes en algunas autovías vitales, como la que va desde Lisboa a Oporto.

El presupuesto se presentará en el Parlamento el lunes que viene y será aprobado, ya que el Partido Social Demócrata goza de mayoría absoluta tras las últimas elecciones.

Para Passos Coelho, estas exigentes medidas, que ya inciden en un país deprimido, "son la única solución" para cumplir con los compromisos adquiridos por Portugal tras el rescate financiero de mayo. "Nunca pensé que tendría que articular unas medidas tan severas. Comprendo la frustración de aquellos que miren hacia atrás y piensen cómo se han podido acumular tantos errores", ha dicho.

También se subirá el IVA. Passos Coelho no ha querido precisarlo, pero algunos medios portugueses ya avisan de que esta tasa se incrementará del 13% al 235 en el sector hotelero. Los dueños de restaurantes han avisado de que la medida significará una merma de sus ya escasos clientes y algunos han anunciado, si la tasa se incrementa, una huelga, esto es, un "día sin restaurantes" en Lisboa.

Giappone, radioattività alta nella zona di Tokyo

Greenpeace tiene alto il livello d'allerta per i livelli di radioattività in Giappone. "Oggi sono stati registrati valori preoccupanti a Tokyo e nella vicina prefettura di Chiba, entrambe a più di 200 chilometri dalla centrale di Fukushima - ha rivelato il gruppo ambientalista - . Alcune misurazioni rivelano livelli di contaminazione addirittura superiori a quelli registrati nella zona di evacuazione intorno alla centrale".

"La dispersione del materiale radioattivo fuoriuscito dalla centrale di Fukushima è più ampia e più grave di quanto si pensasse", ha dichiarato all'Ansa Salvatore Berbera, responsabile di Greenpeace Italia per la Campagna nucleare. Secondo il rapporto Energy [R]evolution presentato dall'organizzaziuone verde a settembre, entro il 2012 il Giappone potrebbe abbandonare il nucleare "senza venir meno ai propri obiettivi di riduzione del gas serra", ha spiegato Barbera.

ITALIA

Studenti in corteo, un gruppo tenta irruzione a Goldman Sachs

Un gruppo di una ventina di studenti hanno tentato, staccandosi dal corteo studentesco che sta sfilando per il centro di Milano, di entrare di sorpresa nella sede meneghina della banca americana Goldman Sachs, in piazzetta Bossi, vicino piazza Cordusio. Respinti da alcuni dipendenti della sede, i giovani allora hanno imbrattato l'androne con vernice spray e gettando sacchi pieni di immondizia.

UOVA E VERNICE - Il corteo, formato da centinaia di ragazzi delle scuole superiori di Milano e provincia, sta intanto proseguendo il suo percorso per chiedere maggiori fondi per la scuola pubblica e per ribadire che «noi la crisi non la paghiamo», come recita uno dei cori più gettonati. La manifestazione ha preso di mira vetrine e sportelli bancomat degli istituti bancari incontrati lungo il tragitto. In particolare, a partire dall'inizio di via Mazzini, in pieno centro, gruppi di giovani hanno bersagliato con secchiate di vernice e uova ogni filiale bancaria, scrivendo sui muri e attaccando manifesti

***CINQUE ATTIVISTI SUL TETTO DI GREEN HILL!***

“Questo lager deve chiudere!” è scritto sullo striscione che dall’alba di oggi, venerdì 14 ottobre, campeggia sul tetto di uno dei capannoni dell’allevamento Green Hill a Montichiari (BS)!

Alle ore 6.00 è scattata l’azione a sorpresa del Coordinamento Fermare Green Hill. Cinque attivisti sono riusciti a salire sul tetto con una scala, eludendo la guardia dell’allevamento. Arrivata troppo tardi per fermarli. Nel frattempo altri attivisti stanno ancora stazionando vicino al capannone e al cancello d’ingresso, dando supporto a chi è sul tetto e monitorando l’attività lavorativa che sembra bloccata per la giornata. L’intenzione dei cinque attivisti è di rimanere ad oltranza sul tetto e impedire che partano carichi di cuccioli verso i laboratori. Hanno con sé tutto l’occorrente per restarci a lungo, per fare in modo di non essere sgomberati e poter comunicare con noi.

L’azione di questa mattina è stata coordinata con il lancio del “Presidio Non-Stop” di oggi pomeriggio, in modo che da tutta Italia centinaia di manifestanti e sostenitori possano venire a dare il loro supporto alle cinque persone che resteranno sul tetto di Green Hill. Siamo sicuri che i manifestanti oggi saranno molto più numerosi del previsto grazie a questa azione a sorpresa! Il “presidio non-stop” continua fino al pomeriggio di sabato, e per tutto il tempo ci saranno delle persone sul tetto di uno dei capannoni di Green Hill, che hanno bisogno di sostegno e della vostra presenza. Venite tutti il prima possibile! Venite subito!

Questo è un giorno simbolico di chiusura dell’allevamento, che vuole dare speranza a tutti coloro che invocano la chiusura di Green Hill e un forte segnale a tutti coloro che hanno deciso di mantenere aperto questo luogo di sfruttamento, siano essi il sindaco di Montichiari Elena Zanola, la Regione Lombardia, la Giunta Regionale Lombarda, la Asl di Montichiari o la Asl Regionale presieduta dal dott. Bresciani. A tutte queste persone un semplice messaggio, noi non ci fermiamo certo qui.

Se riuscite a venire immediatamente a Montichiari, potete chiamare per avere informazioni su come stanno andando le cose e dove siamo posizionati. Usate questo numero di telefono: 380-9097671. Vista la situazione delicata e impegnativa non inondateci di chiamate se non strettamente necessarie, grazie

VENERDì 14 OTTOBRE, ORE 17.00, ASSEMBLEA PUBBLICA P.ZZA S.PIETRO, ALBANO LAZIALE

Sono passati più di due mesi da quando il settimo invaso della discarica di Roncigliano è entrato in funzione. Sono diversi mesi che i rifiuti di dieci comuni dei castelli romani vengono scaricati in una buca dalla superficie di 4-5 campi da calcio e profonda più di trenta metri e lì vengono sotterrati, dimenticati per sempre. Nessun tipo di riciclaggio o differenziata viene fatta alla base della filiera così i rifiuti che finiscono sotto terra sono i rifiuti "tal quale", ovvero tutto l'indifferenziato possibile. Questo nuovo invaso è stato aperto tra mille illeciti amministrativi e legali, senza rispettare vincoli archeologici o paesaggistici, senza rispettare la normativa in materia di discariche nemmeno quando si tratta di tener conto delle distanze minime consentite dalle prime abitazioni. Per queste ragioni gli abitanti della zona, sostenuti dal coordinamento contro l'inceneritore e da i suoi legali, hanno presentato un ricorso al TAR del Lazio che si esprimerà sul merito della faccenda - e quindi sulla legalità dell'apertura di questa nuova buca - il prossimo 27 ottobre.

Ma il settimo invaso è solo l'ottava buca (si comincia a contare dall'invaso zero) di una discarica che è aperta da più di trent'anni. Trent'anni di sversamenti di immondizia tal quale sotterrata senza scrupoli in invasi dove per alcuni manca anche la coibentazione necessaria per evitare che si inquini il terreno e le falde acquifere circostanti. Le ultime analisi dell'acqua presa dai pozzi spia presenti sulla discarica (costruiti anche per monitorare lo stato delle falde acquifere) riportano infatti dati a dir poco sconvolgenti. Le acque delle falde acquifere presentano concentrazioni di ARSENICO, CLOROFORMIO e FERRO molto superiori ai limiti consentiti per legge. In poche parole l'acqua di quelle zone è contaminata da veleni e sostanze cancerogene ! Di conseguenza non è potabile e non si può usare neanche per cucinare la pasta o sciacquare le verdure! Come se non bastasse dall'inizio di agosto la puzza che proviene dalla discarica è diventata insopportabile e diverse persone hanno riportato gravi malori (documentati con referti medici) tra cui conati, allergie, infammazioni cutanee e agli occhi dovute alle esalazioni inquinanti che provengono dal settimo invaso. Vivere a villaggio Ardeatino, villaggio Valle Gaia, Montagnano, Cecchina è diventato impossibile al punto che gli abitanti di quelle zone sono costretti a tenere le finestre di casa perennemente chiuse per fuggire alla puzza e alle sostanze nocive che si diffondono nell'aria. Ad aggravare la situazione l'evento di mercoledì 12 ottobre: del materiale grigiastro schiumoso, denso e compatto è fuoriuscito in prossimità del pozzo F della discarica diffondendosi a raggiera per circa 10 mt costringendo alla fuga gli operai che stavano lavorando sulla zona e finendo per inquinare ulteriormente il terreno. Per questo ed altri motivi, proprio mercoledì stesso il coordinamento ha avuto un incontro con ildirettore del dipartimento prevenzione ASL RM H sig. Messineo per sollecitare controlli sanitari su una zona che sembra dimenticata da politici ed amministratori.

Qualcuno si chiederà "ma l'inceneritore ?" Ci dicevano che l'avrebbero fatto lo stesso, che non ce l'avremmo mai fatta invece grazie alle lotte nelle piazze e nelle aule dei tribunali il TAR del Lazio ha accolto i nostri 3 ricorsi presentati durante questi anni e ha sancito la vittoria degli abitanti dei castelli romani sul monopolista dei rifiuti Cerroni: il bruciatore è "formalmente bloccato". Ma non possiamo ancora cantar vittoria definitiva nemmeno su questo: Cerroni sta cercando di invalidare il parere del TAR a nostro favore e per questo ha presentato ricorso al Consiglio di Stato. L'udienza dovrebbe tenersi tra ottobre e novembre e solo allora sapremo se avremo vinto o se si riaprirà una nuova stagione di lotte anche su questo! Sappiamo tutti che la filiera dei rifiuti può essere gestita attraverso riduzione, riuso, riciclaggio porta a porta e compostaggio. Inceneritori e discariche fanno gli interessi delle aziende e finiscono per ammalare intere popolazioni e contaminare interi territori. E' ora di mettere un punto a tutto questo: all'inceneritore e anche alla discarica di Roncigliano. FARLA CHIUDERE E BONIFICARLA! Trent'anni di inquinamento posso bastare crediamo! E' ora di rendere l'aria respirabile e l'acqua potabile! E' ora di restituire un territorio martoriato agli/alle abitanti dei castelli romani! Non abbiamo da delegare a nessuno il nostro futuro, sappiamo di poter contare sulle nostre forze , sulla partecipazione attiva di tutti/e e sulla sollevazione popolare come abbiamo sempre fatto. Così continueremo a fare. SCENDIAMO IN PIAZZA IL 22 OTTOBRE, ORE 16.00, P.ZZA MAZZINI ALBANO

NON LASCEREMO CHE QUESTO SCEMPIO VADA AVANTI ANCORA!


Gr 9:30

ESTERI

ITALIA


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gror111014 (last edited 2011-10-14 14:53:21 by anonymous)