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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

In primo Piano presidio alle 17.00 all'anfiteatro del gianicolo.diretta luciano

corrispondenza avv. Ricciardi sulle dichiarazione del ministro Maroni circa l'espulsione del ragazzo rumeno Robert Scarlat arrestato il 15 ottobre.

ESTERI

GRECIA: muore un manifestante

Nel secondo giorno di sciopero generale che anche oggi paralizza tutta la Grecia, decine di migliaia di manifestanti si sono radunati da stamani nella centrale piazza Syntagma ad Atene - dove sorge il Parlamento. Secondo radio locali, sono scesi in piazza oltre 30.000 compagne/i con striscioni e slogan contro le nuove misure di austerity che in queste ore il Parlamento si accinge ad approvare.

Tra i tanti diversi gruppi di manifestanti, in piazza ci sono anche i dipendenti del ministero della Sanita' e personale ospedaliero, che protesta contro i tagli degli stipendi e degli organici previsti dal decreto legge che oggi andra' al voto. Un morto oggi in piazza a causa del gas lacrimogeni, in quanto il medico ha confermato che il manifestante non era cardiopatico ma che le cause del decesso sono da ricondurre a: tensione e inalazione del gas lacrimogeno buttato ai suoi piedi.

corrispondenza tasso

GAZA-VITTORIO

Stamani alle 10 a Gaza city, presso la corte militare di al Mashtal, si è aperta la quarta udienza del processo ai rapitori ed assassini di Vittorio Arrigoni. Fissata inizialmente per il 17 ottobre, l'udienza e' stata spostata su richiesta del Pubblico ministero militare. La Corte Militare di Gaza City ha aggiornato al 3 novembre processo il processo ai responsabili della morte di Vittorio Arrigoni. L'udienza si è concentrata sugli elementi presentati dalla pubblica accusa e ritrovati sulla scena dell'omicidio: il computer, il cellulare e l'hard disk di uno degli imputati e due moto. La difesa si è opposta affermando di non aver ricevuto questi elementi ma la Corte non ha accettato l'opposizione della difesa e ha preso agli atti quanto presentato dalla pubblica accusa. Nelle prossima udienza verranno presentati nuovi elementi nelle mani della difesa.

ancora scontri tra gli studenti cileni e la polizia

La protesta di 48 ore indetta dal movimento studentesco cileno, si è aperta oggi, all'inizio della sua seconda giornata, con l'immagine di nuovi scontri con le forze dell'ordine. Barricate ed incendi sono stati infatti dislocati in diversi punti di Santiago del Cile.

La polizia ha risposto con lacrimogeni ed idranti, mentre durante le collutazioni, un ciclista sarebbe stato investito da una macchina della polizia. Secondo un primo bilancio sarebbero 263 gli arresti.

ITALIA

sabato corteo ad albano conrrispondenza

audio val susa in vista della manifestazione di domenica alle 10 a giaglione

BOBO E I DISOCCUPATI DI BRINDISI SONO LIBERI

Stamani , dopo 8 .giorni di arresti , gli inquirenti hanno rimesso in libertà Bobo e i 17 disoccupati , ritenendo dopo i loro interrogatori insussistenti i morivi dell’arresto , anticipando il giudizio del Tribunale del Riesame convocato per lunedì prossimo in merito alla montatura orchestrata contro l’importante lotta dei disoccupati per il lavoro.

Colpevoli. La Corte d’Appello di Bologna ha confermato la sentenza di primo grado che aveva condannato quattro agenti di polizia -Paolo Forlani, Monica Segatto, Enzo Pontani e Luca Pollastri- a 3 anni e sei mesi di reclusione per la morte di Federico Aldrovandi. La decisione dei giudici è arrivata dopo circa 4 ore di camera di consiglio. In primo grado erano stati i giudici di Ferrara, la città di Federico, a firmare la sentenza di condanna, datata 6 luglio 2009.

Aldrovandi, diciotto anni, morì all’alba del 25 settembre 2005 dopo essere stato fermato da una pattuglia della polizia mentre rientrava a casa, di notte, dopo una serata con amici. Gli agenti lo malmenarono, dicendo poi che sarebbe stato il ragazzo ad aggredirli, evidenziando segni di squilibrio. Secondo i poliziotti, la morte sarebbe stata improvvisa e accidentale. La tesi dell’accusa -accolta dal tribunale di primo grado e oggi confermata in Appello- è invece che il cuore di Federico abbia ceduto a causa di un colpo inferto da uno degli agenti.

Lunedì scorso il Procuratore Generale, Miranda Brambace, aveva chiesto la conferma della sentenza di condanna, raccomandandosi inoltre che agli agenti non venissero concesse le attenuanti generiche. Questo, sia per il comportamento processuale tenuto dagli imputati, sia perché fin dall’inizio della vicenda avevano tentato di depistare le indagini e attenuare le proprie responsabilità .


Gr 13:00

In primo Piano

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Gr 9:30

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gror111020 (last edited 2011-10-20 17:40:12 by anonymous)