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SALUTE, salvo saluta e apre. Da Paula: ci lavoro dalle 15.30 per il gr delle 17.00. per quello delle 19.30 ci sarà Fedigo. U bacio a tod@s. ||<tablestyle="background-color: #00FF00; align: right">[[rorinterattiva| Home page Ror interattiva]]||<style="background-color: #CCCCCC; align: right">[[#appunti|Appunti e note redazionali]]||<style="background-color: #FF0000; align: right">[[RorFonti| Fonti]]||
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= Gr di lunedi 11 novembre - ore 17.00 = ## FORMATO CON CUI INSERIRE LE NOTIZIE, RIPETUTO PER OGNI NOTIZIA DELLE DIVERSE SEZIONI
## Titolo:
## FONTE E DATA Fonte:
## Testo:
## EVENTUALE AUDIO COLLEGATO Audio:
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Dal mondo === Gr 19:30 ===

'''In primo Piano'''
Lavoratrici Omsa
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Dall'Italia
CARCERE - Dopo la prima tornata di lotta che ha visto impegnati detenute e detenuti di oltre 100 penitenziari italiani nella protesta iniziata il 9 settembre e durata un mese circa, oggi in molte carceri riprenderanno azioni di protesta per sollecitare le richieste contenute nella piattaforma di questa lotta che si propone di attenuare il sovraffolamento drammatico delle carceri italiane con provvedimenti di indulto, di depenalizzazione dei reati minori e di maggiori possibilità di accedere alle misure alternative alla detenzione attualmente concesse con il contagocce. A Roma da questa mattina un gruppo di ex-detenuti sta effettuando un sit-in davanti a Montecitorio, per sollecitare il parlamento ad accettare le richieste dei detenuti.

'''ESTERI'''

DOMANI PRESSO LA CORTE MILITARE DI GAZA CITY QUINTA UDIENZA DEL PROCESSO AGLI IMPUTATI PER IL RAPIMENTO ED ASSASSINIO DI VITTORIO ARRIGONI

Ricordiamo che Gaza è sotto assedio dalla metà del 2006, privando 1,6 milioni di persone della loro libertà e dei fondamentali diritti umani. Anche se l'assedio è stato condannato dalle Nazioni Unite e molti governi nazionali, nulla è stato fatto. La società civile ha dovuto agire laddove i governi hanno fatto orecchie da mercante. Due navi con 27 passeggeri provenienti da 5 paesi sono a vela a Gaza per affrontare il blocco navale israeliano, e per portare forniture mediche e lettere di sostegno.
Viene richiesto che Il nostro governo (che manda ad Israele 3 miliardi dollari in aiuti militari ogni anno), esige che venga assicurato il passaggio sicuro delle navi 'e che termini il blocco illegale di Gaza.


'''ITALIA'''

'''Lavoratrici Omsa in lotta'''

Un gruppo di lavoratrici continua a portare avanti l'impegno quotidiano, per mantenere i riflettori accesi sulla vertenza contro la chiusura dello stabilimento per il trasferimento della manodopera in Serbia.Diversificati i tentativi di denuncia: dalla via sindacale, all'apparizione mediatica, alla realizzazione del documentario "Licenziata" per la regia di Lisa Tormena, le "brigate teatrali dell'Omsa", per raccontare attraverso il palcoscenico la favola nera dell'azienda, fino al boicottaggio dei negozi Golden Lady, presidiandone l'entrata nei sabati dello shopping.Sono 242 le operaie allo stabilimento produttivo della Golden Lady Spa, di cui il marchio Omsa fa parte. Solo 30 di loro varcano i cancelli degli stabilimenti produttivi per 4 ore al giorno e intanto la cassintegrazione si avvicina. Restano 5 mesi al 14 marzo 2012, giorno in cui cesseranno gli ammortizzatori sociali. Intanto nessuna proposta risolutiva in arrivo nemmeno dopo il 25 maggio e il 25 luglio, quando sono stati organizzati 2tavoli ministeriali a Bologna e a Roma, per rilevare e riconvertire il sito produttivo dell'Omsa. "Ci sono dei contatti" è ciò che si sentono ripetere le operaie, ma non è dato loro sapere per "una questione di riservatezza".I problemi della faentina Omsa hanno ormai varcato i confini regionali e riguardano altri siti produttivi della Golden Lady. La multinazionale ha deciso di ridurre drasticamente la sua presenza in Italia: anche negli stabilimenti di Gissi (Chieti) e di Basciano (Teramo) sono in discussione centinaia di posti di lavoro e si prospetta il rischio chiusura.

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=== Gr 13:00 ===

'''In primo Piano'''

Sommario :
 --ESTERI :

NUOVI INSEDIAMENTI IN CISGIORDANIA E A GERUSALEMME EST

CAMBIO AL VERTICE DELLE FORZE ARMATE

OPERAI UCCISI IN SIRIA

UN CANTANTE SAHRAWI PARLA DEL POLISARIO

REATTORE FUKUSHIMA DA' PROBLEMI

COME ALTRO REATTORE IN UCRAINA

--ITALIA

PROTESTA A TERMINI DEI LAVORATORI DELLA WAGON LITS

ATAC POSSIBILI PROTESTE SPONTANEE

IRISBUS ACCORDO TRA FIAT E SINDACATI

STUDENTI PROSEGUONO LA MOBILITAZIONE A TRIESTE

'''ESTERI'''

UNESCO; ISRAELE ACCELERA INSEDIAMENTI, SCONTRO CON ANP . È scontro tra Israele e Anp dopo l'ammissione della Palestina all'Unesco: altri duemila alloggi ebraici in Cisgiordania e nell'area di Gerusalemme est e lo stop temporaneo al trasferimento di fondi all'Autorit… nazionale palestinese sono la durissima risposta del governo israeliano alla contestata adesione, che lo Stato ebraico ha definito «una tragedia». Immediata è arrivata la replica palestinese. Quella israeliana è una decisione «disumana» che «accelera la distruzione del processo di pace», l'ha bollata l'Anp pochi minuti dopo la diffusione della notizia. Il congelamento dei fondi significa «rubare il denaro del popolo palestinese», ha tuonato Nabil Abu Rudeina, portavoce del presidente palestinese Abu Mazen. I nuovi passi, che aprono una fase difficilissima per il futuro dei rapporti tra Stato ebraico e Anp, sono stati comunicati dopo la riunione, ieri a Gerusalemme, del premier Benyamin Netanyahu con i sette ministri principali del suo governo, convocata per definire una linea di azione nei confronti sia dell'Unesco sia dell'Anp. Delle duemila nuove case, 1650 saranno edificate a Gerusalemme e le altre a sud di Betlemme, che sarà il primo sito per il quale i palestinesi chiederanno all'agenzia Onu la 'definizionè di Patrimonio dell'umanità .

GRECIA: GOVERNO SOSTITUISCE TUTTI I VERTICI FORZE ARMATE Con una mossa a sorpresa, il governo greco ha sostituito senza alcun preavviso, e apparentemente senza un motivo, tutti i vertici delle forze armate. Lo riferisce l'agenzia Ana precisando che la decisione è stata presa ieri nel corso di una riunione straordinaria del Consiglio di governo per gli Affari Esteri e la Difesa (Kysea). Il Kisea ha accettato la proposta in tal senso avanzata dal ministro della Difesa Panos Beglitis.

SIRIA: 10 OPERAI UCCISI IN FABBRICA A HOMS DA UOMINI ARMATI, - Dieci operai sono stati uccisi martedì da uomini armati in una fabbrica nella località di Kafrlaha nella provincia di Homs, nella Siria centrale. Lo riferisce l'Osservatorio siriano per i diritti umani in un comunicato. «Dieci operai sono stati uccisi nella loro fabbrica a Kafrlaha nella regione di Al-Houla ad Homs. Uomini armati provenienti da villaggi vicini hanno fatto irruzione nella fabbrica e hanno aperto il fuoco controgli operai», si legge nel comunicato.

ALGERIA: NAJIM ALLAL CANTANTE SAHRAWI, ORA PRIMAVERA ARABA ANCHE IN CAMPI POLISARIO = Algeri, 2 nov. - (Adnkronos/Aki) - «Che ci crediate o no, presto la primavera araba arriverà anche nei campi del Fronte Polisario come quello di Tinduf, nel sud dell'Algeria». È quanto afferma il più famoso cantante sahrawi, Najim Allal, in un'intervista al giornale arabo 'al-Akhbar', per spiegare cosa sta avvenendo all'interno del campo dove il 23 ottobre sono stati rapiti tre cooperanti europei, tra cui l'italiana Rossella Urru. Nel presentare il suo ultimo album dal titolo 'I giovani del cambiamentò, spiega che «nei campi della zona dell'Hammada c'è chi ora critica a viso aperto i capi del Polisario perchè per la popolazione la situazione è sempre più dura».


GIAPPONE: FUKUSHIMA; IL REATTORE NON SI È RIACCESO . Il reattore 2 della centrale giapponese di Fukushima non si è riacceso. La reazione di fissione nucleare rilevata nelle ultime ore dalla società che lo gestisce, la Tepco, è un fenomeno parziale, «che può verificarsi in particolari condizione di densità e distribuzione geometrica del combustibile rimasto all'interno del reattore», spiega Emilio Santoro, dell'Enea. A mettere in allerta è stata l'emissione di Xenon 133 e Xenon 135, un gas velenoso che viene prodotto in condizioni normali durante le reazioni di fissione. «Poichè questo gas decade in tempi molto rapidi, è impossibile che i livelli rilevati adesso siano quelli rilasciati nell'incidente del marzo scorso». È quindi probabile che sia legato ad una reazione partita spontaneamente con il combustibile residuo rimasto nel reattore in fase di messa in sicurezza. Per questo motivo si è deciso, a scopo cautelativo, di iniettare acido di boro all'interno del circuito di raffreddamento. In questo modo sarà possibile 'spegnerè la reazione che molto probabilmente è ripartita e che non riguarda l'intero sistema.


UCRAINA: REATTORE NUCLEARE SPENTO DA SISTEMA SICUREZZA Uno dei reattori della centrale nucleare di Rivne, nell'Ucraina nord-occidentale, è stato spento la scorsa notte dal sistema di sicurezza automatico. Lo fa sapere oggi il ministero delle Situazioni di emergenza di Kiev sul suo sito web sostenendo che il livello di radioattività è nella norma. Il reattore, il numero 2 della centrale di Rivne, sarebbe stato disattivato alle 22.48 senza causare interruzioni nella fornitura di energia elettrica.
Line 17: Line 83:
G.R. FLASH ORE 9,30 '''ITALIA'''
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IRAQ- Caccia americani e britannici hanno attaccato domenica due postazioni irachene sospettate di essere armate di missili terra-aria SAM, nella zona di 'non volo' sud del paese, nei pressi di Tallil (circa 250 km a sud-est di Baghdad). E' questo il primo attacco del genere da quando il consiglio di sicurezza dell'Onu ha approvato venerdi' la niuova risoluzione sul disarmo dell'Iraq. I caccia hanno attaccto i due siti con bombe ad alta precisione. L'ultimo attacco del genere risaliva a giovedi' scorso. Venerdi' aerei statunitensi avevano sganciato sulla zona sud di 'non volo' 240 mila volantini che ammonivano i militari iracheni a non attaccare i velivoli Usa e britannici impagnati a pattugliare il rispetto del divieto di volo nell'area. Dall'inizio dell'anno gli aerei occidentali hanno attaccato 56 volte postazioni di difesa aerea irachena situate nelle due zone interdette. La grande maggioranza di queste azioni, ben 43, sono avvenute nella zona meridionale.

 KIBBUTZ METZER - Cinque israeliani - due bambini, due uomini e una donna - sono rimasti uccisi ieri sera quando uno o due palestinesi armati si sono infiltrati nel kibbutz di Metzer, nel nord di Israele, a ridosso della linea di demarcazione con la Cisgiordania. L'azione e' stata rivendicata con una telefonata anonima dalle Brigate dei martiri di al Aqsa, un gruppo legato ad al Fatah di Yasser Arafat.

GAZA, 11 NOV - Elicotteri da combattimento israeliani hanno lanciato in nottata razzi contro obiettivi nella citta' di Gaza. Lo hanno indicato testimoni palestinesi. Il raid e' avvenuto circa due ore dopo l&#8217;attacco palestinese contro un kibbutz nel nord di Israele, che ha causato cinque morti, israeliani. Gli elicotteri hanno tirato sei o sette razzi contro un'officina meccanica, che e' stata completamente distrutta, secondo quanto riferito da testimoni e responsabili della sicurezza palestinesi. Nessun ferito e' stato finora segnalato.

IL CAIRO, 11 NOV - Il Consiglio ministeriale della Lega araba, svoltosi ieri al Cairo, dopo aver invitato l&#8217;Iraq ad accettare lla risoluzione dell&#8217;ONU, ha rivolto un appello alla Libia perche' torni sulla sua decisione di ritirarsi dall'organizzazione panaraba. ''Il Consiglio - afferma una risoluzione resa pubblica al termine della riunione - invita la Jamahiriya libica a ritirare la sua domanda di uscita dalla Lega e sottolinea il suo desiderio che questo paese continui ad assumere il suo ruolo nel rafforzamento della solidarieta' araba, soprattutto nelle circostanze eccezionali attraversate attualmente dalla nazione araba''. La Libia ha annunciato il 24 ottobre scorso la decisione di ritirarsi dalla Lega Araba, rimproverando all'organizzazione la mancanza di azione nei confronti delle crisi della regione, in particolare quella irachena e palestinese. Il segretario generale della Lega, Amr Mussa, aveva compiuto il 26 ottobre una breve visita a Tripoli, ma era riuscito solo a convincere il leader libico Muammar Gheddafi a sospendere la decisione.

MOSCA, 11 NOV - Il testo della dichiarazione del premier ceceno Maskhadov, pubblicata oggi sul sito ufficiale della resistenza cecena, si e' incrociato con le dichiarazioni di chiusura di Putin a Mosca nei confronti di una trattativa con i leader ceceni. Maskhadov afferma che la presa di ostaggi nel teatro Dubrovka ''dimostra che il conflitto ha raggiunto un limite di guardia e non puo' essere risolto con l'uso della forza''. ''Nonostante la presenza di truppe russe sul territorio della repubblica cecena - continua il presidente indipendentista - la parte cecena ha detto piu' volte e ribadisce ora di essere pronta ad un dialogo politico senza condizioni''. Ieri Putin aveva escluso qualsiasi ipotesi di 'negoziato' in Cecenia dove il Cremlino vede ''una soluzione politica'' attraverso un referendum e l'elezione di istituzioni filorusse che la guerriglia non accetterebbe mai. Per Maskhadov ''le responsabilita del proseguimento della guerra e delle sofferenze dei nostri popoli gravano interamente sul potere russo''. Secondo il deputato Serghiei Yushenkov, co-presidente del partito Russia-Liberale, dal 1994 ad oggi in Cecenia sono morte 250.000 persone da tutte e due le parti civili compresi, ''ma la gente non lo sa perche' i mass media sono quasi tutti controllati dal Cremlino''.

FILIPPINE Manila, - E' di almeno quattordici morti e quattro dispersi il bilancio di una sciagura aerea avvenuta oggi nella baia di Manila, ove un Fokker 27 con a bordo 34 persone e' precipitato poco dopo il decollo dalla capitale delle filippine diretto a Laoag, una citta' situata 400 chilometri piu' a nordo e nota per il gioco d'azzardo. Tra le vittime ci sarebbero come minimo quattro bambini, e il loro numnero si teme sia destinato a salire giacche' chi manca all'appello e' probabilmente rimasto intrappolato nella cabina, avvinto al sedile dalle cinture di sicurezza. Tratti invece in salvo sedici passeggeri, tra cui due cittadini australiani. Testimoni oculari hanno raccontato che dal motore sinistro si e' all'improvviso levata una colonna di fumo nero, quindi il velivolo ha perso rapidamente quota; la ricostruzione e' stata confermata anche da riprese effettuate con una videocamera amatoriale. Sommozzatori della Marina Militare filippina si stanno immergendo nelle acque della baia, a circa 11 metri di profiondita', per raggiungere il relitto e verificare se all'interno vi siano ulteriori cadaveri da recuperare.

ITALIA

- ROMA, 11 NOV - Una scossa di magnitudo 3.0, corrispondente al terzo grado della scala Mercalli, e' stata registrata dall' Istituto nazionale di geofisica alle 8.17 in provincia di Campobasso. Sono stati interessati i comuni di Providente, Ripabottoni, Sant' Elia a Pianisi, San Giuliano e Bonefro. La scossa e' stata avvertita dalla popolazione.

RIPRENDE OGGI LA PROTESTA NELLE CARCERI ITALIANE
Dopo la prima tornata di lotta che ha visto impegnati detenute e detenuti di oltre 100 penitenziari italiani nella protesta iniziata il 9 settembre e durata un mese circa, oggi in molte carceri riprenderanno azioni di protesta per sollecitare le richieste contenute nella piattaforma di questa lotta che si propone di attenuare il sovraffolamento drammatico delle carceri italiane con provvedimenti di indulto, di depenalizzazione dei reati minori e di maggiori possibilità di accedere alle misure alternative alla detenzione attualmente concesse con il contagocce. A Roma questa mattina un gruppo di ex-detenuti effettuerà un sit-in con sciopero della fame davanti a Montecitorio, per sollecitare il parlamento ad accettare le richieste dei detenuti.
TERMINI, IN CORSO PROTESTA LAVORATORI WAGONS-LITS -
Alcune decine di dipendenti della Servirail Wagon Lits stanno protestando nella galleria della Stazione Termini di Roma, dove da qui a breve è previsto l'arrivo alla presenza delle più alte autorità dello Stato del Treno dell'Eroe ( il milite ignoto ) , per attirare l'attenzione sulla loro situazione lavorativa. A quanto raccontato da alcuni manifestanti, vestiti con l'uniforme da lavoro, sono 485 i dipendenti della società, che si occupa dei treni notturni, ad aver ricevuto una lettera di licenziamento che sarà operativa dal prossimo 11 di dicembre.
«Ci domandiamo perchè Trenitalia -affermano i manifestanti - abbia intrapreso questa politica, che penalizza in particolare il Sud Italia, dove tra l'altro la tanto sbandierata Alta velocità non arriva. Le ricadute occupazionali saranno molto pesanti, per noi così come per i lavoratori della manutenzione, delle pulizie e della logistica». «La via d'uscita - concludono - non è certo quella degli ammortizzatori sociali, come la cassa integrazione o i contratti di solidarietà, che risolvono il problema temporaneamente. Riteniamo giusto che debba essere Trenitalia, responsabile di questa situazione, a farsene pienamente carico».
Line 39: Line 90:
ATAC VENERDÌ INCONTRO MA POSSIBILI AZIONI SPONTANEE «Prima dello sciopero del 17 novembre indetto dalla Filt Cgil, Fit Cisl e Uil trasporti e Ugl, al momento, non ci sono altre mobilitazioni organizzate dai sindacati dell'Atac. Ma non si può garantire che, alla luce delle recenti dichiarazioni dell'azienda, non vi siano azioni di protesta spontanee da parte di singoli o gruppi di lavoratori esasperati dell'Atac». Lo afferma il segretario regionale della Filt Cgil Roma e Lazio .

FIAT: IRISBUS; INTESA CON SINDACATI SU CESSAZIONE ATTIVITÀ ORA ATTENZIONE SI SPOSTA SU TRATTATIVA CON AZIENDA ASIATICA AVELLINO,Cessazione dell'attività produttiva; cassa integrazione straordinaria fino a 24 mesi; stop alle procedure di messa in mobilità; impegno dell'azienda a verificare tutte le proposte industriali funzionali alla riapertura dello stabilimento. Insieme al ritiro dei provvedimenti disciplinari contestati a nove lavoratori, sono questi i punti dell'accordo raggiunto tra Fiat e i vertici dei sindacati provinciali sull'Irisbus di Valle Ufita, in provincia di Avellino. La firma dell'accordo, presso la sede irpina di Confindustria, è stata preceduta dall'assemblea svoltasi stamattina all'interno dello stabilimento nella quale i lavoratori, circa 700, a larghissima maggioranza, avevano approvato la piattaforma. Il ricorso alla cassa integrazione per crisi dovrà essere discusso e approvato dal ministero del Lavoro. L'intesa comprende anche lo sblocco dei presidi davanti ai cancelli dell'Irisbus, cominciati lo scorso sette luglio quando la Fiat annunciò la decisione di dismettere lo stabilimento irpino e la ripresa dell'attività produttiva per il completamento di commesse bloccate dallo sciopero ad oltranza dei lavoratori. L'attenzione adesso si sposta sulla trattativa avviata, ma sinora mai decollata, con l'Amsia, l'azienda asiatica che opera sui mercati internazionali per conto del colosso metalmeccanico cinese Dfm.
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=== GR 13.00 ===

 IRAQ - BAGHDAD, - Il regime di Baghdad esorta oggi i Paesi arabi a colpire gli interessi degli Stati Uniti se questi attaccheranno l'Iraq con il pretesto di non rispettare l'ultima Risoluzione dell'Onu sulla ripresa delle ispezioni per il disarmo iracheno. L'esortazione e' contenuta in un editoriale che compare sul quotidiano ufficiale Al-Jumouriya secondo il quale ''in caso di aggressione contro l'Iraq, sara' dovere di tutti gli arabi, governi e masse popolari, colpire gli interessi americani, ad utilizzare l'arma del petrolio e dei beni arabi (all'estero) nella lotta tra la nazione araba ed i suoi nemici. A questa opzione il popolo arabo non puo' che accettare un'alternativa, quella della Jihad'', conclude il giornale. Per il quotidiano Babel, diretto da Uday Hussein, figlio maggiore del presidente iracheno, ''non e' l'Iraq a sfidare il mondo ma l'amministrazione Usa con i suoi massacri, la sua tirannia ed il suo appoggio illimitato a quegli ambienti implicati nel terrorismo, prima di tutto tra essi l'entita' sionista'' (Israele). ''Tutto il mondo sa che l'Iraq ha cooperato con il Consiglio di Sicurezza nonostante tutte le (sue) ingiuste Risoluzioni, il proseguimento delle aggressioni militari quotidiane (nelle zone di non volo nel Nord e nel Sud del Paese) e le difficolta' causate dalle sanzioni''.
SCUOLA: TENDE A TRIESTE, STUDENTI PROSEGUONO LA PROTESTA Alle ore 14, gli studenti delle superiori di Trieste che dallo scorso venerdì hanno allestito una tendopoli in piazza Unità, terranno un'assemblea, per decidere come proseguire la protesta che si lega a quella degli indignati e che rivendica inoltre un'edilizia scolastica non fatiscente. Lo riferisce una delle dimostranti, Antonia 17 anni, dell'istituto d'arte 'Nordiò. «Sicuramente -afferma la studentessa- non resteremo in piazza Unità per farci sgomberare di nuovo». Ieri era infatti accaduto che la polizia avesse iniziato a sgomberare la piazza, che deve essere libera già domani per una cerimonia ufficiale.
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RUSSIA - San Pietroburgo - Cinque persone sono morte e almeno altrettante sono rimaste ferite (una delle quali in modo grave) nell'incidente provocato dal deragliamento di due vagoni di un treno elettrico che, usciti dalle rotaie, sono piombati su una banchina, nellala stazione Baltiisky a San Pietroburgo. Il treno, che era stato appena riparato e non aveva passeggeri a bordo - riferisce l'agenzia INTERFAX - era sottoposto a test di manovra, quando probabilmente si sono registrati problemi con i freni; cosi' due vetture, staccatesi dal convoglio, sono piombate sulla piattaforma, dove c'erano in attesa diversi passeggeri. Dalla stazione di San Pietroburgo, la seconda citta' della Russia per numero di abitanti e il primo porto commerciale, partono i treni per la parte meridionale e occidentale del Paese, ma anche direti ai palazzi dell'era zarista, come il Palazzo d'Estate e quello d'Inverno.

MOSCA - Un elicottero militare russo Mi-24 e' precipitato in Cecenia, a 15 chilometri da Grozny, a causa di un guasto, o perlomeno questa e' la versione ufficiale diffusa dal comando russo di Khankala. Tutti i militari che si trovavano a bordo sono riusciti a salvarsi. Dall'inizio dell'anno, nove elicotteri russi sono stati colpiti dalle forze ribelli. Nei giorni scorsi un Mi-8 e' stato abbattuto alla periferia di Grozny. Nove militari erano rimasti uccisi. E lo scorso agosto i combattenti ceceni avevano colpito un elicottero da trasporto vicino a Khankala, uccidendo i 124 militari che si trovavano a bordo.

ISRAELE Gerusalemme - Le prossime elezioni israeliane sono state fissate per il 28 gennaio 2003, secondo quanto ha deciso oggi la commissione Giustizia e Costituzione della Knesset, il parlamento dello stato israeliano. Le elezioni, anticipate di nove mesi rispetto alla scadenza prevista dell'ottobre 2003, sono state convocate dopo la crisi provocata dall'uscita dei laburisti dal governo di unita' nazionale. Intanto la radio dell'esercito ha reso noto che le primarie per la scelta del candidato laburista all'incarico di premier si terranno il 19 novembre. I sondaggi indicano come vincitore il sindaco di Haifa Amram Mitzna, contro il segretario del partito ed ex ministro della Difesa Benyamin Ben Eliezer. Terzo Haim Ramon, che potrebbe annunciare oggi il suo ritiro dalla corsa. Le primarie del Likud si terranno il 28 novembre, in base ad un accordo raggiunto fra i principali contendenti, il premier Ariel Sharon e il neo ministro degli Esteri Benyamin Netanyahu. I sondaggi indicano Sharon vincitore e al momento prevedono una netta affermazione del suo partito alle elezioni.

 PER L&#8217;IRAQ GLI USA GIA&#8217; PENSANO AD AMMINISTRAZIONE INTERNAZIONALE In vista della progettata invasione dell&#8217;Iraq, gli USA già pensano al dopo Saddam con un governo di transizione guidato da iracheni che dovrebbe durare almeno due anni. Nel frattempo verra' scritta una nuova costituzione e sara' condotto un censimento per tenere nuove elezioni, che si svolgeranno prima a livello locale e solo successivamente a livello nazionale. L'amministrazione Usa assieme ad un gruppo di esiliati iracheni ha gia' stilato tre possibili liste di persone coinvolte nel regime di Saddam che dovranno essere giudicate in tribunale. Tecnocrati iracheni non troppo legati al regime potrebbero essere nel frattempo progressivamente coinvolti come consiglieri e nell'amministrazione quotidiana, anche con l'obiettivo di rassicurare il mondo musulmano sul fatto che gli americani vogliono agire come liberatori e non conquistatori. Il ruolo americano nella transizione e' una delle principali questioni da definire. Il dipartimento di Stato vuole evitare di dare l'impressione che Washington voglia prendere il controllo del paese o installarvi un governo fantoccio, temendo che cio' possa favorire forti reazioni anti americane nella regione. Per questo i diplomatici statunitensi vogliono un'amministrazione internazionale, creata o forse guidata dall'Onu, per amministrare l'Iraq durante la transizione. Ma i vertici civili del Pentagono e l'ufficio del vice presidente Dick Cheney non condividono questi timori e vogliono assicurarsi un maggior controllo. Il segretario alla Difesa Donald Rumsfeld sostiene che l'amministrazione di transizione deve essere guidata da un americano che risponda a lui personalmente. Ultima incognita e' cosa succedera' se i militari iracheni effettueranno un colpo di stato prima dell'eventuale invasione americana o nei primi giorni dell'operazione militare. La Casa Bianca ha esortato i militari a rivoltarsi, ma in privato alti funzionari spiegano che cio' potrebbe complicare le cose.
=== Gr 9:30 ===
Line 55: Line 101:
'''ESTERI'''

'''ITALIA'''
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ITALIA ---------------
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Operai della Fiat, camionisti delle imprese di derattizzazione, persino medici e operatori sanitari: dalle otto di stamane cortei di camion e blocchi stradali paralizzano il centro di Palermo. Dalla stazione centrale non e' possibile raggiungere piazza Politeama, lungo l'arteria principale, via Roma, transennata da vigili urbani. I vigili hanno consigliato agli automobilisti percorsi alternativi, ma in parecchi sono rimasti intrappolati tra gruppi di operai sistemati agli incroci delle traverse del centro. La tensione e' alta, gruppi di agenti e carabinieri pattugliano le zone bloccate ma fino ad ora non si sono registrati incidenti. Per far defluire il traffico attorno al teatro Politeama sono stati rimossi i blocchi di via Roma e via principe di Scordia, ma la situazione non e' migliorata. Agli operai della Fiat giunti con dieci pullman da Termini Imerese si sono aggiunti i lavoratori del settore delle derattizzazioni, sfilati in corteo con i loro autocarri, una ventina, per le strade del centro tra via della Liberta', piazza Politeama e piazza Pretoria. Davanti piazzale delle Cliniche, al Policlinico hanno manifestato anche 200 tra medici ed operatori sanitari che hanno organizzato un sit-in. <<Anchor(appunti)>>
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RIPRENDE OGGI LA PROTESTA NELLE CARCERI ITALIANE
Dopo la prima tornata di lotta che ha visto impegnati detenute e detenuti di oltre 100 penitenziari italiani nella protesta iniziata il 9 settembre e durata un mese circa, oggi in molte carceri riprenderanno azioni di protesta per sollecitare le richieste contenute nella piattaforma di questa lotta che si propone di attenuare il sovraffolamento drammatico delle carceri italiane con provvedimenti di indulto, di depenalizzazione dei reati minori e di maggiori possibilità di accedere alle misure alternative alla detenzione attualmente concesse con il contagocce. A Roma da questa mattina un gruppo di ex-detenuti sta effettuando un sit-in davanti a Montecitorio, per sollecitare il parlamento ad accettare le richieste dei detenuti.(ASCOLTIAMO LA CORISPONDENZA)
'''Appunti e note redazionali'''

'''Servizi audio della giornata'''


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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

In primo Piano Lavoratrici Omsa

ESTERI

DOMANI PRESSO LA CORTE MILITARE DI GAZA CITY QUINTA UDIENZA DEL PROCESSO AGLI IMPUTATI PER IL RAPIMENTO ED ASSASSINIO DI VITTORIO ARRIGONI

Ricordiamo che Gaza è sotto assedio dalla metà del 2006, privando 1,6 milioni di persone della loro libertà e dei fondamentali diritti umani. Anche se l'assedio è stato condannato dalle Nazioni Unite e molti governi nazionali, nulla è stato fatto. La società civile ha dovuto agire laddove i governi hanno fatto orecchie da mercante. Due navi con 27 passeggeri provenienti da 5 paesi sono a vela a Gaza per affrontare il blocco navale israeliano, e per portare forniture mediche e lettere di sostegno. Viene richiesto che Il nostro governo (che manda ad Israele 3 miliardi dollari in aiuti militari ogni anno), esige che venga assicurato il passaggio sicuro delle navi 'e che termini il blocco illegale di Gaza.

ITALIA

Lavoratrici Omsa in lotta

Un gruppo di lavoratrici continua a portare avanti l'impegno quotidiano, per mantenere i riflettori accesi sulla vertenza contro la chiusura dello stabilimento per il trasferimento della manodopera in Serbia.Diversificati i tentativi di denuncia: dalla via sindacale, all'apparizione mediatica, alla realizzazione del documentario "Licenziata" per la regia di Lisa Tormena, le "brigate teatrali dell'Omsa", per raccontare attraverso il palcoscenico la favola nera dell'azienda, fino al boicottaggio dei negozi Golden Lady, presidiandone l'entrata nei sabati dello shopping.Sono 242 le operaie allo stabilimento produttivo della Golden Lady Spa, di cui il marchio Omsa fa parte. Solo 30 di loro varcano i cancelli degli stabilimenti produttivi per 4 ore al giorno e intanto la cassintegrazione si avvicina. Restano 5 mesi al 14 marzo 2012, giorno in cui cesseranno gli ammortizzatori sociali. Intanto nessuna proposta risolutiva in arrivo nemmeno dopo il 25 maggio e il 25 luglio, quando sono stati organizzati 2tavoli ministeriali a Bologna e a Roma, per rilevare e riconvertire il sito produttivo dell'Omsa. "Ci sono dei contatti" è ciò che si sentono ripetere le operaie, ma non è dato loro sapere per "una questione di riservatezza".I problemi della faentina Omsa hanno ormai varcato i confini regionali e riguardano altri siti produttivi della Golden Lady. La multinazionale ha deciso di ridurre drasticamente la sua presenza in Italia: anche negli stabilimenti di Gissi (Chieti) e di Basciano (Teramo) sono in discussione centinaia di posti di lavoro e si prospetta il rischio chiusura.


Gr 13:00

In primo Piano

Sommario :

  • --ESTERI :

NUOVI INSEDIAMENTI IN CISGIORDANIA E A GERUSALEMME EST

CAMBIO AL VERTICE DELLE FORZE ARMATE

OPERAI UCCISI IN SIRIA

UN CANTANTE SAHRAWI PARLA DEL POLISARIO

REATTORE FUKUSHIMA DA' PROBLEMI

COME ALTRO REATTORE IN UCRAINA

--ITALIA

PROTESTA A TERMINI DEI LAVORATORI DELLA WAGON LITS

ATAC POSSIBILI PROTESTE SPONTANEE

IRISBUS ACCORDO TRA FIAT E SINDACATI

STUDENTI PROSEGUONO LA MOBILITAZIONE A TRIESTE

ESTERI

UNESCO; ISRAELE ACCELERA INSEDIAMENTI, SCONTRO CON ANP . È scontro tra Israele e Anp dopo l'ammissione della Palestina all'Unesco: altri duemila alloggi ebraici in Cisgiordania e nell'area di Gerusalemme est e lo stop temporaneo al trasferimento di fondi all'Autorit… nazionale palestinese sono la durissima risposta del governo israeliano alla contestata adesione, che lo Stato ebraico ha definito «una tragedia». Immediata è arrivata la replica palestinese. Quella israeliana è una decisione «disumana» che «accelera la distruzione del processo di pace», l'ha bollata l'Anp pochi minuti dopo la diffusione della notizia. Il congelamento dei fondi significa «rubare il denaro del popolo palestinese», ha tuonato Nabil Abu Rudeina, portavoce del presidente palestinese Abu Mazen. I nuovi passi, che aprono una fase difficilissima per il futuro dei rapporti tra Stato ebraico e Anp, sono stati comunicati dopo la riunione, ieri a Gerusalemme, del premier Benyamin Netanyahu con i sette ministri principali del suo governo, convocata per definire una linea di azione nei confronti sia dell'Unesco sia dell'Anp. Delle duemila nuove case, 1650 saranno edificate a Gerusalemme e le altre a sud di Betlemme, che sarà il primo sito per il quale i palestinesi chiederanno all'agenzia Onu la 'definizionè di Patrimonio dell'umanità .

GRECIA: GOVERNO SOSTITUISCE TUTTI I VERTICI FORZE ARMATE Con una mossa a sorpresa, il governo greco ha sostituito senza alcun preavviso, e apparentemente senza un motivo, tutti i vertici delle forze armate. Lo riferisce l'agenzia Ana precisando che la decisione è stata presa ieri nel corso di una riunione straordinaria del Consiglio di governo per gli Affari Esteri e la Difesa (Kysea). Il Kisea ha accettato la proposta in tal senso avanzata dal ministro della Difesa Panos Beglitis.

SIRIA: 10 OPERAI UCCISI IN FABBRICA A HOMS DA UOMINI ARMATI, - Dieci operai sono stati uccisi martedì da uomini armati in una fabbrica nella località di Kafrlaha nella provincia di Homs, nella Siria centrale. Lo riferisce l'Osservatorio siriano per i diritti umani in un comunicato. «Dieci operai sono stati uccisi nella loro fabbrica a Kafrlaha nella regione di Al-Houla ad Homs. Uomini armati provenienti da villaggi vicini hanno fatto irruzione nella fabbrica e hanno aperto il fuoco controgli operai», si legge nel comunicato.

ALGERIA: NAJIM ALLAL CANTANTE SAHRAWI, ORA PRIMAVERA ARABA ANCHE IN CAMPI POLISARIO = Algeri, 2 nov. - (Adnkronos/Aki) - «Che ci crediate o no, presto la primavera araba arriverà anche nei campi del Fronte Polisario come quello di Tinduf, nel sud dell'Algeria». È quanto afferma il più famoso cantante sahrawi, Najim Allal, in un'intervista al giornale arabo 'al-Akhbar', per spiegare cosa sta avvenendo all'interno del campo dove il 23 ottobre sono stati rapiti tre cooperanti europei, tra cui l'italiana Rossella Urru. Nel presentare il suo ultimo album dal titolo 'I giovani del cambiamentò, spiega che «nei campi della zona dell'Hammada c'è chi ora critica a viso aperto i capi del Polisario perchè per la popolazione la situazione è sempre più dura».

GIAPPONE: FUKUSHIMA; IL REATTORE NON SI È RIACCESO . Il reattore 2 della centrale giapponese di Fukushima non si è riacceso. La reazione di fissione nucleare rilevata nelle ultime ore dalla società che lo gestisce, la Tepco, è un fenomeno parziale, «che può verificarsi in particolari condizione di densità e distribuzione geometrica del combustibile rimasto all'interno del reattore», spiega Emilio Santoro, dell'Enea. A mettere in allerta è stata l'emissione di Xenon 133 e Xenon 135, un gas velenoso che viene prodotto in condizioni normali durante le reazioni di fissione. «Poichè questo gas decade in tempi molto rapidi, è impossibile che i livelli rilevati adesso siano quelli rilasciati nell'incidente del marzo scorso». È quindi probabile che sia legato ad una reazione partita spontaneamente con il combustibile residuo rimasto nel reattore in fase di messa in sicurezza. Per questo motivo si è deciso, a scopo cautelativo, di iniettare acido di boro all'interno del circuito di raffreddamento. In questo modo sarà possibile 'spegnerè la reazione che molto probabilmente è ripartita e che non riguarda l'intero sistema.

UCRAINA: REATTORE NUCLEARE SPENTO DA SISTEMA SICUREZZA Uno dei reattori della centrale nucleare di Rivne, nell'Ucraina nord-occidentale, è stato spento la scorsa notte dal sistema di sicurezza automatico. Lo fa sapere oggi il ministero delle Situazioni di emergenza di Kiev sul suo sito web sostenendo che il livello di radioattività è nella norma. Il reattore, il numero 2 della centrale di Rivne, sarebbe stato disattivato alle 22.48 senza causare interruzioni nella fornitura di energia elettrica.

ITALIA

TERMINI, IN CORSO PROTESTA LAVORATORI WAGONS-LITS - Alcune decine di dipendenti della Servirail Wagon Lits stanno protestando nella galleria della Stazione Termini di Roma, dove da qui a breve è previsto l'arrivo alla presenza delle più alte autorità dello Stato del Treno dell'Eroe ( il milite ignoto ) , per attirare l'attenzione sulla loro situazione lavorativa. A quanto raccontato da alcuni manifestanti, vestiti con l'uniforme da lavoro, sono 485 i dipendenti della società, che si occupa dei treni notturni, ad aver ricevuto una lettera di licenziamento che sarà operativa dal prossimo 11 di dicembre. «Ci domandiamo perchè Trenitalia -affermano i manifestanti - abbia intrapreso questa politica, che penalizza in particolare il Sud Italia, dove tra l'altro la tanto sbandierata Alta velocità non arriva. Le ricadute occupazionali saranno molto pesanti, per noi così come per i lavoratori della manutenzione, delle pulizie e della logistica». «La via d'uscita - concludono - non è certo quella degli ammortizzatori sociali, come la cassa integrazione o i contratti di solidarietà, che risolvono il problema temporaneamente. Riteniamo giusto che debba essere Trenitalia, responsabile di questa situazione, a farsene pienamente carico».

ATAC VENERDÌ INCONTRO MA POSSIBILI AZIONI SPONTANEE «Prima dello sciopero del 17 novembre indetto dalla Filt Cgil, Fit Cisl e Uil trasporti e Ugl, al momento, non ci sono altre mobilitazioni organizzate dai sindacati dell'Atac. Ma non si può garantire che, alla luce delle recenti dichiarazioni dell'azienda, non vi siano azioni di protesta spontanee da parte di singoli o gruppi di lavoratori esasperati dell'Atac». Lo afferma il segretario regionale della Filt Cgil Roma e Lazio .

FIAT: IRISBUS; INTESA CON SINDACATI SU CESSAZIONE ATTIVITÀ ORA ATTENZIONE SI SPOSTA SU TRATTATIVA CON AZIENDA ASIATICA AVELLINO,Cessazione dell'attività produttiva; cassa integrazione straordinaria fino a 24 mesi; stop alle procedure di messa in mobilità; impegno dell'azienda a verificare tutte le proposte industriali funzionali alla riapertura dello stabilimento. Insieme al ritiro dei provvedimenti disciplinari contestati a nove lavoratori, sono questi i punti dell'accordo raggiunto tra Fiat e i vertici dei sindacati provinciali sull'Irisbus di Valle Ufita, in provincia di Avellino. La firma dell'accordo, presso la sede irpina di Confindustria, è stata preceduta dall'assemblea svoltasi stamattina all'interno dello stabilimento nella quale i lavoratori, circa 700, a larghissima maggioranza, avevano approvato la piattaforma. Il ricorso alla cassa integrazione per crisi dovrà essere discusso e approvato dal ministero del Lavoro. L'intesa comprende anche lo sblocco dei presidi davanti ai cancelli dell'Irisbus, cominciati lo scorso sette luglio quando la Fiat annunciò la decisione di dismettere lo stabilimento irpino e la ripresa dell'attività produttiva per il completamento di commesse bloccate dallo sciopero ad oltranza dei lavoratori. L'attenzione adesso si sposta sulla trattativa avviata, ma sinora mai decollata, con l'Amsia, l'azienda asiatica che opera sui mercati internazionali per conto del colosso metalmeccanico cinese Dfm.

SCUOLA: TENDE A TRIESTE, STUDENTI PROSEGUONO LA PROTESTA Alle ore 14, gli studenti delle superiori di Trieste che dallo scorso venerdì hanno allestito una tendopoli in piazza Unità, terranno un'assemblea, per decidere come proseguire la protesta che si lega a quella degli indignati e che rivendica inoltre un'edilizia scolastica non fatiscente. Lo riferisce una delle dimostranti, Antonia 17 anni, dell'istituto d'arte 'Nordiò. «Sicuramente -afferma la studentessa- non resteremo in piazza Unità per farci sgomberare di nuovo». Ieri era infatti accaduto che la polizia avesse iniziato a sgomberare la piazza, che deve essere libera già domani per una cerimonia ufficiale.

Gr 9:30

ESTERI

ITALIA


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gror111102 (last edited 2011-11-02 18:42:44 by anonymous)