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SALUTE, salvo saluta e apre col G.R. FLASH ORE 9,30

IRAQ- Caccia americani e britannici hanno attaccato domenica due postazioni irachene sospettate di essere armate di missili terra-aria SAM, nella zona di 'non volo' sud del paese, nei pressi di Tallil (circa 250 km a sud-est di Baghdad). E' questo il primo attacco del genere da quando il consiglio di sicurezza dell'Onu ha approvato venerdi' la niuova risoluzione sul disarmo dell'Iraq. I caccia hanno attaccto i due siti con bombe ad alta precisione. L'ultimo attacco del genere risaliva a giovedi' scorso. Venerdi' aerei statunitensi avevano sganciato sulla zona sud di 'non volo' 240 mila volantini che ammonivano i militari iracheni a non attaccare i velivoli Usa e britannici impagnati a pattugliare il rispetto del divieto di volo nell'area. Dall'inizio dell'anno gli aerei occidentali hanno attaccato 56 volte postazioni di difesa aerea irachena situate nelle due zone interdette. La grande maggioranza di queste azioni, ben 43, sono avvenute nella zona meridionale.

GAZA, 11 NOV - Elicotteri da combattimento israeliani hanno lanciato in nottata razzi contro obiettivi nella citta' di Gaza. Lo hanno indicato testimoni palestinesi. Il raid e' avvenuto circa due ore dopo l’attacco palestinese contro un kibbutz nel nord di Israele, che ha causato cinque morti, israeliani. Gli elicotteri hanno tirato sei o sette razzi contro un'officina meccanica, che e' stata completamente distrutta, secondo quanto riferito da testimoni e responsabili della sicurezza palestinesi. Nessun ferito e' stato finora segnalato.

IL CAIRO, 11 NOV - Il Consiglio ministeriale della Lega araba, svoltosi ieri al Cairo, dopo aver invitato l’Iraq ad accettare lla risoluzione dell’ONU, ha rivolto un appello alla Libia perche' torni sulla sua decisione di ritirarsi dall'organizzazione panaraba. Il Consiglio - afferma una risoluzione resa pubblica al termine della riunione - invita la Jamahiriya libica a ritirare la sua domanda di uscita dalla Lega e sottolinea il suo desiderio che questo paese continui ad assumere il suo ruolo nel rafforzamento della solidarieta' araba, soprattutto nelle circostanze eccezionali attraversate attualmente dalla nazione araba. La Libia ha annunciato il 24 ottobre scorso la decisione di ritirarsi dalla Lega Araba, rimproverando all'organizzazione la mancanza di azione nei confronti delle crisi della regione, in particolare quella irachena e palestinese. Il segretario generale della Lega, Amr Mussa, aveva compiuto il 26 ottobre una breve visita a Tripoli, ma era riuscito solo a convincere il leader libico Muammar Gheddafi a sospendere la decisione.

MOSCA, 11 NOV - Il testo della dichiarazione del premier ceceno Maskhadov, pubblicata oggi sul sito ufficiale della resistenza cecena, si e' incrociato con le dichiarazioni di chiusura di Putin a Mosca nei confronti di una trattativa con i leader ceceni. Maskhadov afferma che la presa di ostaggi nel teatro Dubrovka dimostra che il conflitto ha raggiunto un limite di guardia e non puo' essere risolto con l'uso della forza. Nonostante la presenza di truppe russe sul territorio della repubblica cecena - continua il presidente indipendentista - la parte cecena ha detto piu' volte e ribadisce ora di essere pronta ad un dialogo politico senza condizioni. Ieri Putin aveva escluso qualsiasi ipotesi di 'negoziato' in Cecenia dove il Cremlino vede una soluzione politica attraverso un referendum e l'elezione di istituzioni filorusse che la guerriglia non accetterebbe mai. Per Maskhadov le responsabilita del proseguimento della guerra e delle sofferenze dei nostri popoli gravano interamente sul potere russo. Secondo il deputato Serghiei Yushenkov, co-presidente del partito Russia-Liberale, dal 1994 ad oggi in Cecenia sono morte 250.000 persone da tutte e due le parti civili compresi, ma la gente non lo sa perche' i mass media sono quasi tutti controllati dal Cremlino.

FILIPPINE Manila, - E' di almeno quattordici morti e quattro dispersi il bilancio di una sciagura aerea avvenuta oggi nella baia di Manila, ove un Fokker 27 con a bordo 34 persone e' precipitato poco dopo il decollo dalla capitale delle filippine diretto a Laoag, una citta' situata 400 chilometri piu' a nordo e nota per il gioco d'azzardo. Tra le vittime ci sarebbero come minimo quattro bambini, e il loro numnero si teme sia destinato a salire giacche' chi manca all'appello e' probabilmente rimasto intrappolato nella cabina, avvinto al sedile dalle cinture di sicurezza. Tratti invece in salvo sedici passeggeri, tra cui due cittadini australiani. Testimoni oculari hanno raccontato che dal motore sinistro si e' all'improvviso levata una colonna di fumo nero, quindi il velivolo ha perso rapidamente quota; la ricostruzione e' stata confermata anche da riprese effettuate con una videocamera amatoriale. Sommozzatori della Marina Militare filippina si stanno immergendo nelle acque della baia, a circa 11 metri di profiondita', per raggiungere il relitto e verificare se all'interno vi siano ulteriori cadaveri da recuperare.

ITALIA

- ROMA, 11 NOV - Una scossa di magnitudo 3.0, corrispondente al terzo grado della scala Mercalli, e' stata registrata dall' Istituto nazionale di geofisica alle 8.17 in provincia di Campobasso. Sono stati interessati i comuni di Providente, Ripabottoni, Sant' Elia a Pianisi, San Giuliano e Bonefro. La scossa e' stata avvertita dalla popolazione.

RIPRENDE OGGI LA PROTESTA NELLE CARCERI ITALIANE Dopo la prima tornata di lotta che ha visto impegnati detenute e detenuti di oltre 100 penitenziari italiani nella protesta iniziata il 9 settembre e durata un mese circa, oggi in molte carceri riprenderanno azioni di protesta per sollecitare le richieste contenute nella piattaforma di questa lotta che si propone di attenuare il sovraffolamento drammatico delle carceri italiane con provvedimenti di indulto, di depenalizzazione dei reati minori e di maggiori possibilità di accedere alle misure alternative alla detenzione attualmente concesse con il contagocce. A Roma questa mattina un gruppo di ex-detenuti effettuerà un sit-in con sciopero della fame davanti a Montecitorio, per sollecitare il parlamento ad accettare le richieste dei detenuti.

GR 13.00

posta mace

Operai della Fiat, camionisti delle imprese di derattizzazione, persino medici e operatori sanitari: dalle otto di stamane cortei di camion e blocchi stradali paralizzano il centro di Palermo. Dalla stazione centrale non e' possibile raggiungere piazza Politeama, lungo l'arteria principale, via Roma, transennata da vigili urbani. I vigili hanno consigliato agli automobilisti percorsi alternativi, ma in parecchi sono rimasti intrappolati tra gruppi di operai sistemati agli incroci delle traverse del centro. La tensione e' alta, gruppi di agenti e carabinieri pattugliano le zone bloccate ma fino ad ora non si sono registrati incidenti. Per far defluire il traffico attorno al teatro Politeama sono stati rimossi i blocchi di via Roma e via principe di Scordia, ma la situazione non e' migliorata. E' ancora impossibile raggiungere la stazione marittima attraverso la via Francesco Crispi ed e' caos in via Roma, a piazza Politeama, lungo il viale della Liberta'. Agli operai della Fiat giunti con dieci pullman da Termini Imerese si sono aggiunti i lavoratori del settore delle derattizzazioni, sfilati in corteo con i loro autocarri, una ventina, per le strade del centro tra via della Liberta', piazza Politeama e piazza Pretoria. Davanti piazzale delle Cliniche, al Policlinico hanno manifestato anche 200 tra medici ed operatori sanitari che hanno organizzato un sit-in.