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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

In primo Piano

ROMA: inaugurata stazione FS Tiburtina, impedito l'accesso ai familiari vittime di Viareggio (2 audio: ROR)

Il presidente Giorgio Napolitano inaugurando la nuova stazione Tiburtina a Roma ha sottolineato che la nostra "straordinaria capacità di realizzazione e innovazione conta più di altri fattori, e uno dei punti di saldezza del nostro tessuto nazionale". Ha ringraziato tutti i realizzatori di questa "grande opera". Ha augurato che "tutto funzioni per il meglio" e ha reso omaggio ai ferrovieri italiani "che sono stati pilastri dell'unità d'Italia e del mondo del lavoro del nostro Paese". Ascoltiamo ora quello che ha detto invece una viareggina che oggi era presente alla stazione e a cui è stato impedito di incontrare il Presidente della repubblica. E poi, la valutazione del "Comitato 29 giugno", in assemblea pubblica ora a Viareggio.

ESTERI

GERMANIA: Ambientalisti contro treno scorie, botte e arresti

L'ultimo convoglio carico di scorie nucleari tedesche, proveniente dalla Francia, è giunto nella notte alla sua destinazione ferroviaria a Dannenberg, nel nord della Germania. Il treno, partito mercoledì scorso 23 novembre da Valognes, in Francia, è arrivato alla stazione tedesca dove saranno scaricati gli 11 contenitori di scorie nucleari trattate nel centro Areva di La Hague, in Francia, per poi essere trasbordati su camion che, a velocità ridotta, dovranno raggiungere l'ex miniera di sale di Gorleben, ricovertita in sito temporaneo di stoccaggio per residui altamente tossici. Centocinquanta feriti, milletrecento arrestati. E' il bollettino di guerra di quattro giorni di campagna degli ambientalisti tedeschi per fermare il treno. Da giovedì gli attivisti occupano con dei blitz i binari sul tragitto, e ogni volta per far avanzare il treno la polizia deve sloggiarli a manganellate. Il convoglio ha impiegato oltre 92 ore a percorrere qualche centinaio di km della frontiera alla stazione finale. Per sgomberare l'ultimo blocco sui binari prima dell'arrivo, la polizia tedesca ha dovuto arrestare 1.300 manifestanti in un colpo solo. Il treno trasporta oltre 300 tonnellate di scorie nucleari. Ma da quando giovedì 24 è entrato in Germania, il suo viaggio è diventato un'autentica odissea. Ben 20.000 poliziotti in tenuta anti-sommossa sono stati schierati sul tragitto. Gli attivisti tuttavia sono riusciti a occupare a ripetizione i binari, e la polizia ogni volta ha dovuto sloggiarli a manganellate. I feriti secondo i servizi di soccorso sono stati 150 da giovedì a sabato, tutti lievi. Dodici persone sono state arrestate. Ieri si è tenuto l'ultimo blocco, ad Harlingen, venti km prima della destinazione finale del terno, la stazione di Dannenberg. Nel pomeriggio c'é stata una grande manifestazione. Poi, nella notte, i poliziotti hanno sgomberato sette militanti di Greenpeace che si erano incatenati alle rotaie, e hanno intimato alle migliaia di giovani che occupavano i binari di sloggiare. Molti sono rimasti lì e sono stati portati via di peso dai poliziotti. Non ci sono stati incidenti, ma 1.300 persone sono state arrestate e rinchiuse in una specie di enorme prigione a cielo aperto: un grande recinto triangolare formato da decine di veicoli della polizia attaccati l'uno all'altro.

EGITTO: PRIMA GIORNATA DI ELEZIONI. LIBERATI I TRE ITALIANI FERMATI AL CAIRO

Sono stati liberati la palestinese e i 3 italiani fermati tra venerdì e sabato al Cairo durante la “marcia da un milione” nella capitale Egiziana contro lo strapotere dei militari. L’accusa contro di loro era di incendio doloso e sabotaggio. Sono da poco rientrati in Italia. La versione fornita dai giovani è completamente diversa. Richiamati vicino all’albergo da alte fiamme, che pensavano fossero di un incendio ad un palazzo, i quattro hanno scattato fotografie e ripreso alcune scene con un telecamerina. Sarebbero stati subito circondati da una folla di egiziani che avrebbero chiesto loro chi erano e perché prendevano le foto. Mentre un gruppo di egiziani tentava di fermarli, i quattro sono saliti su un taxi per allontanarsi, ma l’auto è stata subito raggiunta e circondata da altre vetture. Subito dopo agenti di polizia hanno fermato tutti e quattro, portandoli in un commissariato. Questo nella giornata di elezioni della camera bassa del parlamento, le prime dell’epoca del dopo Mubarak. Alle urne sono chiamati ad esprimersi circa 40 milioni di egiziani nei prossimi 40 giorni. Oggi voteranno un terzo delle province, mentre le altre zone si pronunceranno a dicembre e gennaio. Secondo fonti egiziane si starebbero svolgendo regolarmente e ai seggi elettorali si sono formate, già da questa mattina presto, lunghissime code di elettori. Da gennaio a marzo si eleggerà invece la camera alta, il Consiglio della Shura, e solo dopo la composizione del parlamento si passerà alla redazione della nuova costituzione e alle elezioni presidenziali.

EGITTO: NUOVO ATTENTATO CONTRO L'OLEODOTTO CHE RIFORNISCE ISRAELE

Stamane un attentato ha colpito un gasdotto egiziano che rifornisce il territorio di Israele, a sole 48 ore di distanza dal precedente. Si tratta del nono attentato dal gennaio 2011. Il fatto ha avuto luogo a 20 chimetri a ovest di al-Arish, nella penisola del Sinai. Secondo il quotidiano al-Quds al-Arabì, un gruppo di ignoti col volto coperto avrebbero fatto detonare l'ordigno contro il gasdotto e si sarebbero allontanati in auto, lasciandosi dietro dense colonne di fumo, con una dinamica identica a quella degli altri attentati. L'accordo per la fornitura del gas a Israele era stato siglato nel 2008 dal presidente Hosni Mubarak ma, dopo la sua desposizione, molti gruppi hanno chiesto, senza ottenere risultati, che gli accordi fossero riveduti in quanto ritenuti troppo favorevoli per Israele.

STATI UNITI: VERSO L'OCCUPAZIONE DEI PORTI DELLA COSTA OVEST

I manifestanti californiani di OWS indicono una giornata di lotta per il 12 dicembre. E lanciano l'idea di uno sciopero generale nazionale per il prossimo 1° maggio Gli sgomberi, gli arresti e il pugno duro della polizia stanno tramutando il movimento Occupy in un fenomeno sempre più radicale e ambizioso. Smantellate le tendopoli, le piazze sono state riconquistate con assemblee generali permanenti. Nei campus universitari dilaga la protesta contro l'élitismo e l'aziendalismo che domina il mondo accademico (oggi scioperano gli studenti californiani).E, sempre in California, avanguardia politica della protesta, si prepara il blocco dei porti commerciali di tutta la West Coast a sostegno delle lotte sindacali dei lavoratori portuali, pensando addirittura a uno sciopero generale nazionale per il prossimo 1° maggio. La settimana scorsa i manifestanti di Occupy Los Angeles hanno deciso in assemblea generale di occupare e bloccare, il prossimo 12 dicembre, il grande porto commerciale di Long Beach i terminal della Ssa Marine, azienda di proprietà della Goldman Sachs, a sostegno degli scaricatori e dei camionisti "che l'1% sta privando di salari e condizioni di lavoro decenti e dei loro diritti sindacali" e servirà come "preparazione verso uno sciopero generale nazionale il 1° maggio 2012". L'iniziativa del 12 dicembre è stata subito raccolta e rilanciata dai manifestanti di Occupy Oakland, che nella loro assemblea generale hanno proposto di estendere il blocco portuale di Long Beach a tutti i porti della costa pacifica. Scrive un manifestante sul forum di OccupyLA: "Dobbiamo potenziare il movimento Occupy alleandoci con i lavoratori e i sindacati, con i migranti, gli studenti, i disoccupati, i senzatetto (...)".

SUDAFRICA: INIZIA LA CONFERENZA INTERNAZIONALE SUL CLIMA

Per 12 giorni, fino al 9 dicembre, i rappresentanti di oltre 190 paesi valuteranno la possibilità di un accordo vincolante sui tagli alle emissioni di gas serra che sostituisca il Protocollo di Kyoto in scadenza tra un anno. Nelle ultime settimane, però, le dichiarazioni rilasciate da diplomatici ed esperti hanno confermato le difficoltà di un’intesa. Alcuni dei governi firmatari del Protocollo di Kyoto subordinano un nuovo accordo all’adesione di Cina, India e Stati Uniti, grandi inquinatori che non hanno mai sottoscritto trattati vincolanti sulle emissioni né sembrano disposti a farlo nel futuro immediato. Secondo uno studio del Programma dell’Onu per l’ambiente (Unep), per contenere un aumento delle temperature planetarie entro i due gradi centigradi servono entro il 2020 tagli alle emissioni di gas serra di almeno l’8,5% rispetto all’anno scorso. Si discuterà anche della costituzione di un fondo che entro il 2020 dovrebbe essere in grado di erogare 100 miliardi di dollari l’anno per aiutare i paesi più vulnerabili. Secondo Dessima Williams, presidente dell’Associazione dei piccoli Stati insulari (Aosis), “il tentativo dei maggiori inquinatori mondiali di ritardare un accordo contrasta con la necessità di un intervento immediato e rappresenta un tradimento dei popoli più vulnerabili ai cambiamenti climatici”.

CILE: APPROVATO BILANCIO ISTRUZIONE 2012, MA PROTESTA STUDENTI CONTINUA

Dopo lunghi dibattiti il Congresso ha finalmente approvato entro i termini prestabiliti la legge di bilancio per il 2012 per il settore dell’istruzione, ma il movimento studentesco che da sei mesi protesta per un’educazione gratuita e di qualità non è comunque intenzionato ad abbandonare la battaglia. Fallito il dialogo tra governo e studenti, sul fronte politico il conflitto si è spostato al Congresso dove infine ha avuto via libera la proposta del governo di dedicare per l’anno entrante all’istruzione risorse per 11,5 miliardi di dollari più altri 400 milioni; l’opposizione aveva inizialmente chiesto in totale fondi aggiuntivi per un altro miliardo. Ciononostante, il presidente degli studenti dell’Università Cattolica del Cile, Giorgio Jackson, ha definito le risorse approvate “assolutamente insufficienti”. Nel frattempo, nella maggior parte delle 25 università del paese coinvolte dalla mobilitazione le attività sono gradualmente riprese anche a causa delle pressioni del governo. Le proteste però non si fermeranno, hanno annunciato i promotori, mentre migliaia di scolari delle scuole secondarie continueranno a disertare le aule: in 50.000 rischiano di dover ripetere l’anno.

ITALIA

BRINDISI: NAUFRAGIO DI MIGRANTI, VITTIME E DISPERSI

E’ ancora incerto il numero dei dispersi a causa del naufragio di un’imbarcazione a vela carica di migranti avvenuto ieri di fronte alle coste di Carovigno (Brindisi). Finora i morti accertati sono tre e 43 le persone tratte in salvo, uomini che hanno dichiarato di essere originari di Afghanistan, Iran, Iraq e Bangladesh. Alcuni sopravvissuti hanno raccontato di essere partiti in 72 – su una barca, battente bandiera statunitense, lunga appena 11 metri – cinque giorni fa dalla Turchia e di aver fatto tappa in Grecia prima di raggiungere le acque pugliesi. L’imbarcazione si è trovata in una stretta insenatura dove si è incagliata. Due superstiti sono stati ricoverati in ospedale, gli altri versano in buone condizioni e sono stati trasferiti nel centro di accoglienza per richiedenti asilo di Restinco a Brindisi.

AVEZZANO: Esplosione alla cartiera Burgo, un morto

E' di un morto il bilancio di un'esplosione che si è verificata questa mattina intorno alle 6,20 nella cartiera Burgo di Avezzano. Per il momento non si conoscono con precisione le cause dell'esplosione: la prima ipotesi è che sia andata in fiamme una pompa di calore e poi sia esplosa. La vittima dell'incidente sul lavoro è Berardo Massaro, 50 anni di Luco dei Marsi. Sul posto ci sono i soccorritori e i carabinieri che hanno avviato gli accertamenti per capire cosa è accaduto. L'inchiesta sull'incidente sul lavoro è coordinata dal pm Maurizio Maria Cerrato. Secondo quanto si è appreso, l'operaio aveva iniziato il turno di lavoro alle 6 di questa mattina. Poco dopo,mentre si trovava vicino a una valvola di uno dei meccanismi che alimentano la cartiera, è stato investito da un getto di aria calda di oltre 200 gradi fuoriuscita dalla valvola che ha un diametro di circa 50-60 centimetri. Colpito tra la testa e la spalla è morto sul colpo e a nulla sono valsi i tentativi di salvarlo da parte di alcuni colleghi di lavoro. La valvola in questione era stata riattivata nella notte dopo un periodo di fermo della cartiera. Il corpo dell'uomo è stato trasferito all'obitorio dell'ospedale di Avezzano. Il consiglio di fabbrica della cartiera e la direzione hanno deciso in segno di solidarietà di sospendere tutte le attività per 24 ore.

BRESCIA: muore schiacciato da trattore

Incidente mortale sul lavoro oggi a Lonato, nel Bresciano. Intorno alle 8.40, informa l'Areu della Lombardia, un uomo di 69 anni e' rimasto schiacciato da un trattore. Sul posto il 118 di Brescia, che ha potuto soltanto constatare il decesso.

ROMA: STUDENTI IN MOBILITAZIONE

Questa mattina gli studenti e studentesse del liceo artistico Caravillani al termine di una assemblea, hanno deciso di occupare il proprio istituto, avviando così la staffetta con gli istituti che si sono mobilitati la scorsa settimana (occupati ripetta, malpighi, visconti, lucrezio caro, tacito - mamiani autogestito - ancomarzio blocco didattica e corteo territoriale). Proseguono le mobilitazione permanenti del Lombardo Radice con didattica alternativa ed occupazione della palestra e del Margherita di Savoia con didattica autogestita e presidio notturno dell'istituto. Gli studenti e le studentesse in mobilitazione si riuniranno mercoledì in assemblea per coordinare le prossime iniziative, che nonostante le intimidazioni e la "retorica dei sacrifici e della responsabilità", si stanno moltiplicando e coinvolgendo istituti in molti quartieri della città.

ROMA: MOBILITAZIONE DOMANI ALL'ASSESSORATO POLITICHE SOCIALI

Domattina i lavoratori delle cooperative sociali torneranno sotto alla sede dell’Assessorato alle Politiche Sociali in viale Manzoni, insieme ai familiari di cittadini che si vedono ulteriormente tagliare i servizi di assistenza. Nel corso di quest’anno non è la prima volta che gli operatori e le operatrici sociali in lotta, sostenuti dalle organizzazioni sindacali Usb, Cobas, Cub e Usi, si mobilitano per denunciare il rischio occupazionale, la grave carenza di fondi, l’ulteriore precarizzazione del lavoro e il conseguente abbassamento della qualità dei servizi ai cittadini che, ai diversi livelli, vedono via via ridursi gli interventi di assistenza. Il neanche troppo celato desiderio di chi guida la città di trasformare le politiche sociali di intervento in strumento a disposizione delle lobby di beneficenza, dove la forte presenza dell’utilizzo di forza lavoro immigrata sottopagata e facilmente ricattabile la fa da padrone, continua a soffocare quel poco di welfare che esiste ancora a Roma. Sono nuovamente a rischio anche i lavoratori dell’azienda speciale Farmacap e davvero poco di confortante si legge nei numeri indicati con la manovra di assestamento di bilancio 2011 che in queste ore è in aula Giulio Cesare.

ROMA: CRITICAL MASS SULLA NOMENTANA

Il comitato "ciclabile Nomentana" propone una pista ciclabile sulla Nomentana, da Porta Pia a Ponte Vecchio. Potrebbe servire a salvare i ciclisti coraggiosi, a incentivare l’uso del mezzo più ecologico, a liberare un po’ le nostre strade. Rispondendo all'imperativo RIPRENDIAMOCI LE NOSTRE STRADE, il comitato organizza un incontro pubblico con i ciclisti, la stampa e gli amministratori per sabato 3 dicembre alle 11,00 all’ingresso di Villa Torlonia. Partirà poi dalla villa, la MONTESACRITICAL MASS (da Villa Torlonia fino a Corso Sempione) per ricordare il piano (già approvato nel 2008) di una pista ciclabile sulla Nomentana.

Gr 13:00

In primo Piano

Fs, inaugurata stazione Tiburtina

Abbiamo realizzato una di quelle prove che in questo momento di crisi abbiamo bisogno di dare all'Europa al mondo e a noi stessi, per dimostrare una straordinaria capacita' di realizzazione e innovazione, ha detto Giorgio Napolitano inaugurando la nuova stazione Tiburtina a Roma. Napolitano ha sottolineato che la nostra "straordinaria capacità di realizzazione e innovazione conta più di altri fattori, e uno dei punti di saldezza del nostro tessuto nazionale". Ha ringraziato tutti i realizzatori di questa "grande opera". Ha augurato che "tutto funzioni per il meglio" e ha reso omaggio ai ferrovieri italiani "che sono stati pilastri dell'unità d'Italia e del mondo del lavoro del nostro Paese".

Ascolta quello che ha da dire una viareggina che oggi era presente alla stazione e a cui è stato impedito di incontrare il Presidente della repubblica

ESTERI

Ambientalisti tedeschi contro treno scorie, botte e arresti

L'ultimo convoglio carico di scorie nucleari tedesche, proveniente dalla Francia, è giunto nella notte alla sua destinazione ferroviaria a Dannenberg, nel nord della Germania. Il treno, partito mercoledì scorso 23 novembre da Valognes, in Francia, è arrivato alla stazione tedesca dove saranno scaricati gli 11 contenitori di scorie nucleari trattate nel centro Areva di La Hague, in Francia, per poi essere trasbordati su camion che, a velocità ridotta, dovranno raggiungere l'ex miniera di sale di Gorleben, ricovertita in sito temporaneo di stoccaggio per residui altamente tossici.

Centocinquanta feriti, milletrecento arrestati. E' il bollettino di guerra di quattro giorni di campagna degli ambientalisti tedeschi per fermare il treno. Da giovedì gli attivisti occupano con dei blitz i binari sul tragitto, e ogni volta per far avanzare il treno la polizia deve sloggiarli a manganellate. Il convoglio ha impiegato oltre 92 ore a percorrere qualche centinaio di km della frontiera alla stazione finale. Per sgomberare l'ultimo blocco sui binari prima dell'arrivo, la polizia tedesca ha dovuto arrestare 1.300 manifestanti in un colpo solo. Il treno trasporta oltre 300 tonnellate di scorie nucleari.

Ma da quando giovedì 24 è entrato in Germania, il suo viaggio è diventato un'autentica odissea. Ben 20.000 poliziotti in tenuta anti-sommossa sono stati schierati sul tragitto. Gli attivisti tuttavia sono riusciti a occupare a ripetizione i binari, e la polizia ogni volta ha dovuto sloggiarli a manganellate. I feriti secondo i servizi di soccorso sono stati 150 da giovedì a sabato, tutti lievi. Dodici persone sono state arrestate. Ieri si è tenuto l'ultimo blocco, ad Harlingen, venti km prima della destinazione finale del terno, la stazione di Dannenberg. Nel pomeriggio c'é stata una grande manifestazione. Poi, nella notte, i poliziotti hanno sgomberato sette militanti di Greenpeace che si erano incatenati alle rotaie, e hanno intimato alle migliaia di giovani che occupavano i binari di sloggiare. Molti sono rimasti lì e sono stati portati via di peso dai poliziotti. Non ci sono stati incidenti, ma 1.300 persone sono state arrestate e rinchiuse in una specie di enorme prigione a cielo aperto: un grande recinto triangolare formato da decine di veicoli della polizia attaccati l'uno all'altro.

A Los Angeles sfidano ordine sgombro con una grande festa

A Los Angeles gli aderenti al movimento Occupy L.A. sfidano con una grande festa di piazza l'ordine di sgombero scattato alla mezzanotte di domenica (le nove del mattino di oggi in Italia). Gli attivisti di Occupy L.A. hanno infatti applaudito e suonato i corni mentre scoccava la mezzanotte, limite ultimo dato dalla polizia perche' fossero smontate volontariamente le tende allestite al City Hall Park ormai da sette settimane.

CILE, ISTRUZIONE: APPROVATO BILANCIO 2012, MA PROTESTA STUDENTI CONTINUA

Dopo lunghi dibattiti il Congresso ha finalmente approvato entro i termini prestabiliti la legge di bilancio per il 2012 per il settore dell’istruzione, ma il movimento studentesco che da sei mesi protesta per un’educazione gratuita e di qualità non è comunque intenzionato ad abbandonare la battaglia.

Fallito il dialogo tra governo e studenti, sul fronte politico il conflitto si è spostato al Congresso dove infine ha avuto via libera la proposta del governo di dedicare per l’anno entrante all’istruzione risorse per 11,5 miliardi di dollari più altri 400 milioni; l’opposizione aveva inizialmente chiesto in totale fondi aggiuntivi per un altro miliardo. Ciononostante, il presidente degli studenti dell’Università Cattolica del Cile, Giorgio Jackson, ha definito le risorse approvate “assolutamente insufficienti”.

Nel frattempo, nella maggior parte delle 25 università del paese coinvolte dalla mobilitazione le attività sono gradualmente riprese anche a causa delle pressioni del governo. Le proteste però non si fermeranno, hanno annunciato i promotori, mentre migliaia di scolari delle scuole secondarie continueranno a disertare le aule: in 50.000 rischiano di dover ripetere l’anno.

ITALIA

Esplosione alla cartiera Burgo di Avezzano, un morto

E' di un morto il bilancio di un'esplosione che si è verificata questa mattina intorno alle 6,20 nella cartiera Burgo di Avezzano. Per il momento non si conoscono con precisione le cause dell'esplosione: la prima ipotesi è che sia andata in fiamme una pompa di calore e poi sia esplosa. La vittima dell'incidente sul lavoro è Berardo Massaro, 50 anni di Luco dei Marsi. Sul posto ci sono i soccorritori e i carabinieri che hanno avviato gli accertamenti per capire cosa è accaduto. L'inchiesta sull'incidente sul lavoro è coordinata dal pm Maurizio Maria Cerrato.

Secondo quanto si è appreso, l'operaio aveva iniziato il turno di lavoro alle 6 di questa mattina. Poco dopo,mentre si trovava vicino a una valvola di uno dei meccanismi che alimentano la cartiera, è stato investito da un getto di aria calda di oltre 200 gradi fuoriuscita dalla valvola che ha un diametro di circa 50-60 centimetri. Colpito tra la testa e la spalla è morto sul colpo e a nulla sono valsi i tentativi di salvarlo da parte di alcuni colleghi di lavoro. La valvola in questione era stata riattivata nella notte dopo un periodo di fermo della cartiera. Il corpo dell'uomo è stato trasferito all'obitorio dell'ospedale di Avezzano. Il consiglio di fabbrica della cartiera e la direzione hanno deciso in segno di solidarietà di sospendere tutte le attività per 24 ore.

Infortuni: muore schiacciato da trattore nel Bresciano

Incidente mortale sul lavoro oggi a Lonato, nel Bresciano. Intorno alle 8.40, informa l'Areu della Lombardia, un uomo di 69 anni e' rimasto schiacciato da un trattore. Sul posto il 118 di Brescia, che ha potuto soltanto constatare il decesso.

MIGRANTI: NAUFRAGIO IN PUGLIA, VITTIME E DISPERSI

E’ ancora incerto il numero dei dispersi a causa del naufragio di un’imbarcazione a vela carica di migranti avvenuto ieri di fronte alle coste di Carovigno (Brindisi). Finora i morti accertati sono tre e 43 le persone tratte in salvo, uomini che hanno dichiarato di essere originari di Afghanistan, Iran, Iraq e Bangladesh.

Alcuni sopravvissuti hanno raccontato di essere partiti in 72 – su una barca, battente bandiera statunitense, lunga appena 11 metri – cinque giorni fa dalla Turchia e di aver fatto tappa in Grecia prima di raggiungere le acque pugliesi. L’imbarcazione si è trovata in una stretta insenatura dove si è incagliata.

Due superstiti sono stati ricoverati in ospedale, gli altri versano in buone condizioni e sono stati trasferiti nel centro di accoglienza per richiedenti asilo di Restinco a Brindisi.


Gr 9:30

ESTERI

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gror111128 (last edited 2011-11-28 18:59:16 by anonymous)