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Appunti e note redazionali

Fonti

G.R. 19:30

In primo Piano

CLIMA: CONCLUSIONE DELUDENTE DELLA CONFERENZA MONDIALE A DURBAN

Si è conclusa con due giorni di ritardo la 17esima conferenza Onu sul clima che quest’anno si è svolta a Durban in Sudafrica. Due le questioni princiali sul piatto: innanzitutto la costituzione di un fondo verde per il clima di 100 miliardi di dollari all’anno entro il 2020 a favore delle nazioni più povere, un fondo che però nasconde anche lati oscuri, non è chiaro infatti quale sarà la fonte del finanziamento. Altro tema centrale in questo vertice è cosa accadrà dal prossimo anno, quando scadrà il protocollo di Kyoto, un accordo che è sempre stato considerato blando e poco efficace, ma che in 20 anni di vertice è l’unica misura ottenuta in un orizzonte di promesse e accordi rimandati. La conferenza di Durban è stata l’ennesimo incontro fallimentare: non è stato rinnovato il protocollo di Kyoto, ma ci sarà solo una fase di transizione, un ponte verso l’accrodo globale del 2015, data in cui dovrebbero iniziare i nuovi negoziati per un nuovo protocollo, uno strumento giuridico concordato che entrerebbe in vigore dal 2020.

MESSICO: AVANZA LA SICCITA'

“Sono stato a Durango, dove 149 comunità non hanno acqua per il consumo umano. Non parliamo di bestiame o raccolti perduti, ma di acqua da bere”. Heriberto Félix Guerra, ministro per lo Sviluppo sociale, ha riassunto così la situazione in cui versano gli abitanti di 1507 comunità in sette stati del Messico – pari a circa due milioni e mezzo di persone – che a causa della siccità, prodotto “dei cambiamenti climatici”, ha detto, sono rimaste senza acqua potabile. “Parlo dei cambiamenti climatici di cui parlavano i nostri padri, di cui ci dicevano quando andavamo a scuola. Ecco, sono arrivati ed è necessario fare qualcosa per invertire il fenomeno. Oggi affrontiamo gelate, inondazioni e siccità nel paese, tutti allo stesso tempo” ha aggiunto Guerra. I numeri parlano chiaro: solo a Sinaloa, da dove ha parlato Guerra, 900.000 ettari di campi di mais e fagioli sono già andati perduti, mentre 4000 camion cisterna contenenti fino a 10.000 litri d’acqua sono stati mobilitati per rifornire gli abitanti. Per Sinaloa – ha detto ancora Guerra – il governo centrale ha stanziato nuovi fondi a sostegno di 150.000 famiglie di braccianti, “le più povere del paese”.

ESTERI

PALESTINA: ISRAELE AMPLIA UNA COLONIA IN CISGIORDANIA

L’esercito israeliano ha dato luce verde al progetto di ampliamento di Efrat, colonia israeliana in Cisgiordania. Lo riferisce il quotidiano israeliano ‘Haaretz’ secondo cui saranno costruite 40 abitazioni singole che lambiranno i quartieri meridionali di Betlemme. Il progetto verrà realizzato nell’arco di due-tre anni. Secondo dichiarazioni del direttore dell’organizzazione pacifista ‘Peace Now’, Yariv Hadagan, il messaggio di questa decisione è chiaro: “Tutti gli edifici illegali all’interno degli insediamenti saranno autorizzati”. L’obiettivo, ha detto la stessa fonte, è creare i presupposti per l’annessione di ulteriori territori alla luce di possibili accordi di pace con i palestinesi. Secondo stime correnti almeno 510.000 israeliani vivono in colonie costruite all’interno dei Territori palestinesi e il loro numero è tuttora in aumento. Circa 200.000 di questi occupano quartieri di Gerusalemme Est, considerata da Israele inscindibile, e designata dai palestinesi capitale di un loro futuro Stato indipendente. I palestinesi protestano quotidianamente contro l’occupazione israeliana. L’ultima vittima è un giovane di 28 anni colpito venerdì da un candelotto di gas lacrimogeno sparato dall’esercito israeliano nel villaggio di Nabi Saleh. Ai funerali della vittima ieri hanno partecipato migliaia di persone.

ARABIA SAUDITA: donna decapitata con l'accusa di stregoneria. E' il 73° caso del 2011

Una donna saudita è stata decapitata oggi dopo essere stata accusata di praticare atti di stregoneria, vietati nel regno conservatore. Lo rende noto il ministero degli Interni di Riad. Amina bint Abdulhalim Nassar è stata giustiziata nella provincia settentrionale di Jawf per aver "praticato stregoneria e magia", ha detto il ministero in un comunicato rilanciato dall'agenzia di stampa statale Spa. Non ci sono dati esatti su quante donne sono state giustiziate nel regno, ma un'altra è stata decapitata a ottobre per aver ucciso il marito dando fuoco alla sua abitazione. Quest'anno sono 73 le decapitazioni eseguite in Arabia Saudita.

Yemen, nuovo governo di unità per pacificazione

Lo Yemen ha un nuovo governo, dopo che un mese fa il presidente Ali Abdullah Saleh aveva deciso di rinunciare ai suoi poteri a causa dell'intensificarsi delle proteste. Il nuovo primo ministro sarà Mohamed Salem Basindwah, il cui governo avrà come priorità la fine delle violenze nel paese e garantire i servizi di base. Negli ultimi mesi, infatti, si sono verificate carenze di combustibili, pane, latte e altri generi alimentari di prima necessità. Inoltre, vari attacchi alla rete di oleodotti hanno causato danni per 8 miliardi di dollari, creando ulteriore instabilità. I vari ministeri verranno divisi tra i lealisti di Saleh e le opposizioni. Ai primi ne verranno assegnati 17, tra cui la difesa e gli affari esteri, mentre ai secondi gli altri 17, tra cui interni e finanze. Sul piano internazionale, Basindwah, nel suo primo viaggio, cercherà nei vicini dell'Arabia Saudita e degli Emirati Arabi Uniti un aiuto per interrompere le carenze di acqua ed elettricità. Intanto, oggi circa 15 militanti di al-Qaeda sono fuggiti da una prigione di Aden, nel sud paese.

ITALIA

La strage di stato a Piazza Fontana, 42 anni fa

Era il 12 dicembre 1969, ore 16:37, quando una una bomba esplose nella sede della Banca Nazionale dell'Agricoltura in piazza Fontana, provocando la morte di 17 persone ed il ferimento di altre 88. Una seconda bomba fu rinvenuta inesplosa nella sede milanese della Banca Commerciale Italiana, in piazza della Scala, furono fatti i rilievi previsti, e successivamente fu fatta brillare distruggendo in tal modo elementi probatori di possibile importanza per risalire all'origine dell'esplosivo e a chi avesse preparato gli ordigni. Una terza bomba esplose a Roma alle 16:55 dello stesso giorno nel passaggio sotterraneo che collegava l'entrata di via Veneto con quella di via di San Basilio della Banca Nazionale del Lavoro, ferendo tredici persone. Altre due bombe esplosero a Roma tra le 17:20 e le 17:30, una davanti all'Altare della Patria e l'altra all'ingresso del museo del Risorgimento, in piazza Venezia, facendo quattro feriti. Si contarono dunque cinque attentati terroristici nel pomeriggio dello stesso giorno, concentrati, tra il primo e l'ultimo, in un lasso di tempo di soli 53 minuti, a colpire contemporaneamente le due maggiori città d'Italia, Roma e Milano. Le indagini portarono, nel giro di tre giorni all'arresto, di una decina di persone sulle quali, come dichiara la polizia, "gravano pesanti indizi". Erano tutti anarchici dei circoli Bakunin e 22 Marzo. Tra di loro Giovanni Aricò, Annelise Borth, Angelo Casile, Roberto Mander, Emilio Borghese, Mario Merlino, Giuseppe Pinelli e Pietro Valpreda. Per la polizia, insomma, oltre a quella anarchica, nessun'altra pista merita di essere presa in considerazione. Proprio il 12 dicembre l'anarchico Giuseppe Pinelli (già fermato ed interrogato con altri anarchici nella primavera 1969 per alcuni attentati, successivamente rivelatisi di matrice neofascista), venne fermato e interrogato a lungo in Questura. Il 15 dicembre, dopo tre giorni di interrogatori, Pinelli precipitò dal quarto piano della questura milanese e muore. L'inchiesta giudiziaria, coordinata dal sostituto Procuratore Gerardo D'Ambrosio, individuò la causa della morte in un "malore attivo", in seguito al quale l'uomo sarebbe caduto da solo, sporgendosi troppo dalla ringhiera del balcone della stanza: l'autopsia non fu mai resa pubblica e fu accertato (senza considerare la versione di Pasquale Valitutti) che il commissario Calabresi non era nella stanza al momento della caduta.

VAL SUSA: BLOCCATO IERI IL TRENO MILANO-TORINO-PARIGI

Dopo le giornate a Chiomonte e a Venaus si chiude a Bussoleno la quattro giorni no tav in ricordo dell’8 dicembre 2005 ma soprattutto di rilancio verso l’attuale situazione di Chiomonte. Dopo la polentata al presidio di Venaus dove nel 2005 si celebrò una grande giornata di lotta con la riconquista dei terreni occupati dalla polizia due giorni prima il movimento si è riconvocato in piazza a Bussoleno. Era importante ritornare in piazza anche fuori dalla val Clarea per fare vedere a tutta la valle cosa è successo ai ragazzi feriti giovedì a Ciomonte, cosa succede quando si torna alle reti del fortino e come si comporta la polizia nei confronti dei no tav. Dalla piazza del mercato centinaia di persone si sono poi spostate lungo le vie del paese fino alla stazione ferroviaria dove hanno attuato un blocco ferroviario, l’ennesimo in molti anni di lotta. Ad essere bloccato è il tgv che collega Milano a Parigi passando da Torino e Lione. Questo blocco oltre ad essere ovviamente in solidarietà a tutti i no tav feriti serve anche a porre due importanti questioni che riguardano la val di Susa ed il trasporto ferroviario. La linea Milano-Torino-Lione-Parigi è oggi servita da tre treni al giorno variabili a seconda delle festività ed è totalmente di gestione francese. Le ferrovie italiane visto l’esiguo numero di passeggeri si sono chiamate fuori dal gioco lasciando alla SNFC la tratta che la gestisce anche se in perdita come un servizio pubblico, però RFI ha tolto dagli orari e dalle biglietterie questi treni che si possono prenotare solo online e su siti francesi. Il secondo punto è la questione treni pendolari, da oggi solo la metà dei treni pendolari fermerà ancora nelle stazioni della valle di Susa nella tratta tra Torino e Bussoleno. Oltre ad essere tagliati numerosi treni verranno soppresse numerose fermate danneggiando i pendolari; +18% l’aumento previsto delle tariffe. Ma il governo vuole costruire una nuova ferrovia tra Torino e Lione da oltre 22mld di euro. La ferrovia su questa tratta c’è ma non ci sono i passeggeri. Sulla medesima linea corrono i treni pendolari che invece sono stracolmi e insufficenti, sia come numero che come carrozze. Il numero dei pendolari però non può essere tagliato.

MINI-SCIOPERO DI CGIL-CISL-UIL: MA NON PREOCCUPA MARIO MONTI

Nell'audizione di ieri sera, le richieste dei sindacati per modificare l'iniquo decreto legge "salva-Italia" sono state respinte dal governo con il Presidente del Consiglio Monti che ha opposto la situazione di “emergenza nazionale”. Sciopero depotenziato in partenza, perché di sole tre ore e non contesta la legittimità della manovra nel suo insieme, né il governo Monti. La Fiom ha anticipato ad oggi lo sciopero generale promosso contro Fiat, allungando a 8 ore la mobilitazione e scegliendo Torino come epicentro della lotta contro l’arroganza FIAT. Migliaia di lavoratori metalmeccanici al corteo e secondo la Fiom, alta è stata l’adesione in tutte le fabbriche: 69% alle ex meccaniche di Mirafiori, oltre il 50% all’Iveco, 70% all’Avio di Rivalta, 90% all’Avio di Borgaretto, 95% alla Microtecnica, tra il 70 e il 90% nelle piccole aziende del Canavese e di Moncalieri. Si attende nelle prossime ore l'accordo-bidone tra Marchionne e CISL-UIL-UGL per l'estensione del contratto di Pomigliano a tutto il gruppo FIAT.

PISA: CRONACHE DALLO SCIOPERO GENERALE (audio: ROR)

ROMA: PROTESTA DEI COMITATI RIFIUTI ZERO ALLA REGIONE LAZIO (audio: ROR)

PISA: Più di 1.500 per dire No al pirogassificatore

Per la seconda volta in pochi mesi a Castelfranco, sab. 10 si è svolta una manifestazione che ha portato in strada migliaia di persone. E' da anni che in questo comune del comprensorio del cuoio la popolazione sta lottando contro la costruzione di un impianto di incenerimento di rifiuti – il pirogassificatore – ostile agli interessi ed ai bisogni della comunità, ed utile solo ai profitti di grandi aziende – come la Waste Recycling, l'azienda che ha proposto di realizzare il progetto - ed alla casta politica regionale che la protegge. La manifestazione è stata lanciata dal Comitato Permanente Tutela e Salvaguardia ambiente e territorio Castelfranco di Sotto, dal comitato antinquinamento di Castelfranco, dal forum acqua valdera, dal comitato non bruciamoci pisa, dal Coordinamento gestione corretta rifiuti Valdera: tutte associazioni e soggetti che da anni stanno portando avanti campagne di informazione, lotta che hanno ottenuto importanti risultati. Infatti, la manifestazione di ieri ha visto la presenza anche delle istituzioni locali, in particolare del primo cittadino, il quale si è visto "costretto" ad assumere il "no" a quest'opera di degrado ambientale proprio dalla forte pressione costruita dalle lotte dei cittadini: alla scorsa manifestazione infatti il sindaco era dalla parte della Regione e dell'impresa costruttrice, tanto che aveva fatto "blindare" di poliziotti il portone del comune al passaggio del corteo.

BOLOGNA: PRESIDIO DAVANTI AL CIE, PROTESTA DEI PRIGIONIERI (audio: ROR)

ROMA: POSTI I SIGILLI ALL'EX CINEMA PALAZZO (audio: ROR)

All'ex cinema palazzo, nel quartiere di san lorenzo, occupato da alcuni mesi per impedire la nascita di un casinò, sono stati posti stamani i sigilli da parte della magistratura. Una corrispondenza con un compagno.


Gr 13:00

In primo Piano

La strage di Piazza Fontana 42 anni dopo

Era il 12 dicembre 1969, ore 16:37, quando una una bomba esplose nella sede della Banca Nazionale dell'Agricoltura in piazza Fontana, provocando la morte di diciassette persone ed il ferimento di altre ottantotto.

Una seconda bomba fu rinvenuta inesplosa nella sede milanese della Banca Commerciale Italiana, in piazza della Scala, furono fatti i rilievi previsti, e successivamente fu fatta brillare distruggendo in tal modo elementi probatori di possibile importanza per risalire all'origine dell'esplosivo e a chi avesse preparato gli ordigni.

Una terza bomba esplose a Roma alle 16:55 dello stesso giorno nel passaggio sotterraneo che collegava l'entrata di via Veneto con quella di via di San Basilio della Banca Nazionale del Lavoro, ferendo tredici persone. Altre due bombe esplosero a Roma tra le 17:20 e le 17:30, una davanti all'Altare della Patria e l'altra all'ingresso del museo del Risorgimento, in piazza Venezia, facendo quattro feriti.

Si contarono dunque cinque attentati terroristici nel pomeriggio dello stesso giorno, concentrati, tra il primo e l'ultimo, in un lasso di tempo di soli 53 minuti, a colpire contemporaneamente le due maggiori città d'Italia, Roma e Milano.

Le indagini portarono, nel giro di tre giorni all'arresto, di una decina di persone sulle quali, come dichiara la polizia, "gravano pesanti indizi". Erano tutti anarchici dei circoli Bakunin e 22 Marzo. Tra di loro Giovanni Aricò, Annelise Borth, Angelo Casile, Roberto Mander, Emilio Borghese, Mario Merlino, Giuseppe Pinelli e Pietro Valpreda. Per la polizia, insomma, oltre a quella anarchica, nessun'altra pista merita di essere presa in considerazione.

Proprio il 12 dicembre l'anarchico Giuseppe Pinelli (già fermato ed interrogato con altri anarchici nella primavera 1969 per alcuni attentati, successivamente rivelatisi di matrice neofascista), venne fermato e interrogato a lungo in Questura. Il 15 dicembre, dopo tre giorni di interrogatori, Pinelli precipitò dal quarto piano della questura milanese e muore.

L'inchiesta giudiziaria, coordinata dal sostituto Procuratore Gerardo D'Ambrosio, individuò la causa della morte in un "malore attivo", in seguito al quale l'uomo sarebbe caduto da solo, sporgendosi troppo dalla ringhiera del balcone della stanza: l'autopsia non fu mai pubblica e fu accertato (senza considerare la versione di Pasquale Valitutti) che il commissario Calabresi non era nella stanza al momento della caduta.

ESTERI

ISRAELE AUTORIZZA AMPLIAMENTO COLONIA IN CISGIORDANIA

L’esercito israeliano ha dato luce verde al progetto di ampliamento di Efrat, colonia israeliana in Cisgiordania. Lo riferisce il quotidiano israeliano ‘Haaretz’ secondo cui saranno costruite 40 abitazioni singole che lambiranno i quartieri meridionali di Betlemme. Il progetto verrà realizzato nell’arco di due-tre anni.

Secondo dichiarazioni del direttore dell’organizzazione pacifista ‘Peace Now’, Yariv Hadagan, il messaggio di questa decisione è chiaro: “Tutti gli edifici illegali all’interno degli insediamenti saranno autorizzati”. L’obiettivo, ha detto la stessa fonte, è creare i presupposti per l’annessione di ulteriori territori alla luce di possibili accordi di pace con i palestinesi.

Secondo stime correnti almeno 510.000 israeliani vivono in colonie costruite all’interno dei Territori palestinesi e il loro numero è tuttora in aumento. Circa 200.000 di questi occupano quartieri di Gerusalemme Est, considerata da Israele inscindibile, e designata dai palestinesi capitale di un loro futuro Stato indipendente.

I palestinesi protestano quotidianamente contro l’occupazione israeliana. L’ultima vittima è un giovane di 28 anni colpito venerdì da un candelotto di gas lacrimogeno sparato dall’esercito israeliano nel villaggio di Nabi Saleh. Ai funerali della vittima ieri hanno partecipato migliaia di persone.

A.Saudita, donna decapitata con l'accusa di stregoneria. E' il 73esimo caso del 2011

Una donna saudita è stata decapitata oggi dopo essere stata accusata di praticare atti di stregoneria, vietati nel regno conservatore. Lo rende noto il ministero degli Interni di Riad. Amina bint Abdulhalim Nassar è stata giustiziata nella provincia settentrionale di Jawf per aver "praticato stregoneria e magia, ha detto il ministero in un comunicato rilanciato dall'agenzia di stampa statale Spa.

Non ci sono dati esatti su quante donne sono state giustiziate nel regno, ma un'altra è stata decapitata a ottobre per aver ucciso il marito dando fuoco alla sua abitazione. Quest'anno sono 73 le decapitazioni eseguite in Arabia Saudita.

ITALIA

SCIOPERO GENERALE A PISA

Un compagno dei cobas ci racconta le mobilitazioni di questa mattina a Pisa

Più di mille e cinquecento per dire No al pirogassificatore

Castelfranco di sotto (Pisa) - Per la seconda volta in pochi mesi a Castelfranco si è svolta una manifestazione che ha portato in strada migliaia di persone. E' da anni che in questo comune del comprensorio del cuoio la popolazione sta lottando contro la costruzione di un impianto di incenerimento di rifiuti – il pirogassificatore – ostile agli interessi ed ai bisogni della comunità, ed utile solo ai profitti di grandi aziende – come la Waste Recycling, l'azienda che ha proposto di realizzare il progetto - ed alla casta politica regionale che la protegge.

Nonostante la pioggia battente, dalle prime ore pomeridiane di sabato la piazza di Castelfranco si è riempita di persone: i numerosi cartelli e striscioni esprimono la consolidata consapevolezza tra i cittadini della necessità di continuare a lottare per difendere la propria comunità da ulteriori opere che inquinanti la salute collettiva.

La manifestazione è stata lanciata dal Comitato Permanente Tutela e Salvaguardia ambiente e territorio Castelfranco di Sotto, dal comitato antinquinamento di Castelfranco, dal forum acqua valdera, dal comitato non bruciamoci pisa, dal Coordinamento gestione corretta rifiuti Valdera: tutte associazioni e soggetti che da anni stanno portando avanti campagne di informazione, lotta che hanno ottenuto importanti risultati. Infatti, la manifestazione di ieri ha visto la presenza anche delle istituzioni locali, in particolare del primo cittadino, il quale si è visto "costretto" ad assumere il "no" a quest'opera di degrado ambientale proprio dalla forte pressione costruita dalle lotte dei cittadini: alla scorsa manifestazione infatti il sindaco era dalla parte della Regione e dell'impresa costruttrice, tanto che aveva fatto "blindare" di poliziotti il portone del comune al passaggio del corteo.

POSTI I SIGILLI ALL'EX CINEMA PALAZZO

All'ex cinema palazzo, nel quartiere di san lorenzo, occupato da alcuni mesi per impedire la nascita di un casinò, sono stati posti stamani i sigilli da parte della magistratura. Una corrispondenza con un compagno.


Gr 9:30

ESTERI

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gror111212 (last edited 2011-12-12 19:16:03 by anonymous)