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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

In primo Piano

Approvato il cd Pacchetto carceri al Consiglio dei Ministri

Il Consiglio dei Ministri ha approvato oggi i provvedimenti riguardanti il sovraffolamento delle carceri. Due misure in particolare hanno attirato la nostra attenzione, anche se non è chiato come veraano concretamente attuate. Si vuole favorire l'aumento del periodo di pena residua che si può scontare ai domiciliari (18 mesi), cosa già prevista dalla legge Gozzini ma che non viene correttamente attuata perché dal momento in cui ciascun detenuto o detenuta fa richiesta di usufruire di questa misura possono passare anche anni. Sarebbe stato sicuramente piùù utile e forse un segnale più decisivo, se si fosse previta la possibilità autamtica, all'arrivo dei 18 mesi mancanti, dell'affidamento ai domiciliari, snellendo le procedure che portano alla decisione del tribunale di sorveglianza. L'altra misura riguarda l'annunciato stanziamento di 57 milioni per l'edilizia carceraria. Come a dire, da un lato tentiamo di svuotare le carceri invivibili per il sovrannumero delle presenze, dall'altro vogliamo risolvere il sovraffollamento aumentando la capienza delle carceri già esistenti o costruendone di nuove.

Una timida apertura sembra poi arrivare verso l'aministia e l'indulto, che il ministro acceterebbe solo su mandato del Parlamento : "Quelli che abbiamo approvato sono provvedimenti di emergenza, misure doverose, necessarie e urgentissime, ma la soluzione definitiva non può venire da queste norme, che sono un tampone, bensì da una riforma del sistema carcerario" spiega il Guardasigilli. Che pronuncia parole destinate a far rumore: "'Io non ho mai escluso che l'amnistia e l'indulto siano dei mezzi che contribuiscono ad alleviare l'emergenza carceri, ma ho sempre detto che non sono dei provvedimenti di matrice governativa: se questa indicazione verrà dal Parlamento io non la contrasterò".

Nell'attesa di capire meglio cosa comporterà questa misura per le 65mila persone detenute in Italia, basterebb e anche solo contrastare una opinione pubblica forcaiola e vendicativa. Non ci saremmo mai sapettati che si parlasse di depenalizzaione di alcuni comportamenti o di misure realmente alternative al carcere.

Corteo De Cupis a Garbatella

E parlando di carcere e di tortura, è in corso il corteo fiaccolata a Garbatella per Cristian De Cupis, arrstato il 9 novembre scorso alla stazione Termini e ritrovato morto nel repartino speciale dell'oepsalde di Viterbo il 12 novembre.

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ESTERI

Greenpeace denuncia che sta ancora uscendo materiale radioattivo da Fukushima

Sta «ancora fuoriuscendo materiale radioattivo dal sito» e acqua «altamente contaminata» finisce in mare. A dirlo Junichi Sato, direttore esecutivo di Greenpeace Giappone, a proposito dell'annuncio con cui oggi il governo giapponese e i funzionari della Tepco hanno detto di aver raggiunto lo stato di «arresto a freddo» nella centrale di Fukushima. «Le autorità giapponesi - aggiunge il direttore di Greenpeace - sono chiaramente ansiose di dare l'impressione che la crisi sia giunta al termine, ma questo non riflette chiaramente la realtà». Tepco - afferma l'associazione ambientalista - «non ha raggiunto realmente l'arresto a freddo: materiale radioattivo sta ancora fuoriuscendo, non è dato sapere lo stato esatto delle tonnellate di combustibile fuso, decine di migliaia di tonnellate di acqua altamente contaminata si trovano ancora nei reattori e negli edifici delle turbine, con perdite in mare avvenute anche la settimana scorsa». Insomma per Sato «la costante minaccia radiologica posta dal disastro nucleare di Fukushima rimane enorme». Da alcune analisi recenti effettuate da Greenpeace emerge che ci sono «ancora molti punti della città di Fukushima contaminati e che gli sforzi di decontaminazione sono stati finora inadeguati». (ANSA).

Siria : 200 mila in piazza a Homs

Accompagnato da uno squadrone di avvocati, l’ex dittatore Efraín Ríos Montt si è presentato per la prima volta presso la Procura speciale per i diritti umani di Città del Guatemala per ottenere i dossier dell’inchiesta che da un decennio lo vede imputato per genocidio durante la lunga guerra civile (1960-1996). Il procuratore Manuel Vásquez ha reso noto che il generale a riposo che da tre lustri occupa anche un seggio al Congresso – di cui è stato presidente – è stato informato “sulle querele presentate a suo carico in diversi dipartimenti”.

Oltre a negare sempre ogni responsabilità, Ríos Montt è stato protetto finora dall’immunità parlamentare che scadrà, tuttavia quando si insedierannno il nuovo governo e la nuova assemblea legislativa, non essendo stato rieletto alle ultime elezioni .

Tra gli accusatori di Ríos Montt figura anche il Premio Nobel per la Pace 1992 Rigoberta Menchú che lo ha denunciato per crimini di lesa umanità. I 36 anni di guerra civile provocarono almeno 250.000 vittime, tra morti e ‘desaparecidos’.

Abusi della polizia in Cile

I ‘Carabineros’ (polizia militare) hanno commesso “abusi di potere” nei confronti dei cileni scesi in piazza quest’anno per manifestare contro le politiche del governo del presidente conservatore Sebastián Piñera.

Lo scrive l’Istituto nazionale dei diritti umani (Indh) nel suo rapporto annuale elencando anche denunce di atti di tortura presentate dai dimostranti: in larga parte si tratta degli studenti delle scuole secondarie e delle università che sette mesi fa sono entrati nell’arena politica nazionale tentando di scardinare il sistema di privatizzazione dell’istruzione imposto nel 1981 sotto Augusto Pinochet..

“E’ probabile che i cittadini anche nel 2012 continueranno ad esprimere le loro istanze e a chiedere il rispetto dei loro diritti” ha detto la direttrice dell’Indh, Lorena Fries, presentando il documento che contiene anche dati preoccupanti sul sovraffollamento delle carceri, tema giunto tristemente alla ribalta della cronaca per l’incendio divampato nel dicembre del 2010 in una prigione di Santiago in cui morirono 81 detenuti.

Libero operatore emergency rapito in Sudan

È ufficiale la notizia della liberazione di Francesco Azzarà, l’operatore di Emergency sequestrato nella regione del Darfur ad agosto: lo dice alla MISNA Simonetta Gola, portavoce dell’organizzazione non governativa italiana, senza precisare per il momento le dinamiche dei fatti delle ultime ore.

“Aspettiamo di sentire la sua voce al più presto – sottolinea Gola – ma la notizia è ufficiale, ci è stata data dal governatore di Nyala, il capoluogo del Sud Darfur”.

La notizia era stata diffusa per prima dal portale di informazione Sudanese Media Center (Smc), ritenuto vicino ai servizi segreti di Khartoum. Nel comunicato si riferiva semplicemente che la liberazione era avvenuta oggi.

Azzarà era stato sequestrato il 14 agosto, mentre si stava dirigendo in automobile verso l’aeroporto di Nyala. Lavorava come logista presso un ospedale pediatrico della città, una delle tre strutture mediche che Emergency gestisce in Sudan.

ITALIA

E' passata la fiducia alla Camera per la manovra del governo Monti

PENSIONI Corretti i sacrifici per "classe 52" e per le donne prossime a uscire Sale da 936 e 1.400 euro la soglia al di sotto della quale l'indicizzazione delle pensioni sarà del 100 per cento. Si salvano, in questo modo, il 78 per cento delle pensioni. La norma varrà solo per il 2012, dal 2013 saranno esentate dal tagli solo le pensioni fino a 936 euro anche se fino a notte è si trattata per allargare l'esenzione dai tagli anche al 2013. Intervento "eccezionale" per salvare dallo scalone gli uomini e le donne che con il vecchio sistema sarebbero andati in pensione nel 2012 con le quote e che la nuova "linea" di 41-42 anni di contributi richiesti avrebbe costretto ad attese di 6 anni (in particolare la classe 1952). Costoro potranno andare con 35 anni (uomini) e 20 (le donne) purché abbiano 64 anni anagrafici. Dimezzata la penalizzazione per chi va in pensione a 60 o 61 anni, cioè prima dei 62 anni, con 42-41 anni di contributi: sarà dell'1% per ogni anno che manca ai 62.

Pensioni, uomini via dal lavoro a 42 anni fino a sei anni di attesa obbligata Si chiude l'era del sistema retributivo, da gennaio 2012 tutti i lavoratori avranno il contributivo. Finisce anche la lunga stagione dell'anzianità, un'anomalia con effetti pesanti sulla spesa corrente. Salvi gli assegni sotto i mille euro

53,5% dei pernsioanti (9 milioni DI PERSONE) NON avranno adeguaent della pensione all'inflazione

Il decalogo del buon operaio:VIETATO SCIOPERARE E LAMENTARSI

Un laboratorio tessile clandestino è stato sequestrato a Vobarno dalla polizia di Brescia. I gestori, marito e moglie di 40 e 35 anni, sono stati arrestati; i tre figli minorenni affidati ai servizi sociali. Nel loro laboratorio, in pessime condizioni igienico sanitarie e nella violazione delle più elementari norme di sicurezza, lavoravano per oltre 14 ore al giorno 15 persone, subendo maltrattamenti fisici e psicologici. A una parete era appeso il «decalogo del buon operaio»: tra le regole da rispettare, il divieto assoluto di scioperare, il divieto di lamentarsi e l'obbligo di lavorare per almeno 14 ore al giorno per 3 euro all'ora. I capi prodotti erano destinati ad un'azienda italiana

Milano, La Jabil chiude, gli operai occupano

Da oggi, i 325 lavoratori dell'ex stabilimento Nokia alle porte di Milano, sono senza lavoro, licenziati dall'azienda quando mancano solo due giorni alla fine della cassa integrazione. Ma prima di giungere a questo termine temporale gli operai e le operaie della Jabil hanno deciso di occupare la fabbrica. Occupazione che - spiegano - vuole essere un tentativo per evitare che la multinazionale americana porti via tutto, i macchinari.

La Jabil, multinazionale americana subentrata tre anni fa alla Nokia Siemens, a Cassina Dè Pecchi, aveva deciso di mettere i lucchetti allo stabilimento, per chiudere l'accesso alla fabbrica, oggi i lavoratori hanno scassinato i blocchi e sono entrati in fabbrica, occupandola, per non farsi scippare senza colpo ferire il futuro di una generazione operaia - quella della Jabil - relativamente giovane, non sulla porta del pensionamento, che da oggi si trova disoccupata e senza alternative.

Manifestazione a Firenze contro il razzismo e contro Casapound domani alle 15

Iniziativa al Volrutno occupato di domani


Gr 13:00

In primo Piano

ESTERI

Messico, pallottole contro la protesta studentesca

In Messico la protesta studentesca si scontra con la violenza poliziesca, che ha lasciato per terra due studenti della scuola normale di Ayotzinapa, nello Stato di Guerrero. I giovani lunedì hanno manifestato per pretendere che le modifiche ed i miglioramenti promessi (altri professori, nuove classi di lezione) per la scuola venissero mantenuti, protestando per chiedere di incontrare il governatore Rivero.

Il corteo per la scuola rurale 'Raúl Isidro Burgos' è andato ad occupare l'autostrada dello Stato del sud-est messicano, gli agenti sono intervenuti per sgomberare l'occupazione ma hanno incontrato la resistenza studentesca - a suon di pietre e molotov - che non si è lasciata intimorire dal lancio fitto dei gas lacrimogeni. Forze dell'ordine che hanno esploso colpi di arma da fuoco in direzione degli studenti, uccidendo Gabriel Echevarria de Jesus e Jorge Alexis Herrera Pino. Quindici persone sono rimaste ferite, tra le quali anche alcuni automobilisti bloccati in autostrada. Una ventina di studenti sono stati arrestati, oggi denunciano percosse e torture subite dalla polizia.

Nello stato di Guerrero, dopo l'uccisione dei due ragazzi, e le violenze agite dalle forze dell'ordine contro il movimento studentesco, si sono svolte tante manifestazioni di protesta nelle città messicane. E' in programma una grande manifestazione per i prossimi giorni contro gli omicidi. Di fronte all’ondata di proteste e sgomento per tanta violenza poliziesca, il governatore Ángel Aguirre Rivero, ha destituito il procuratore generale e il capo della polizia, ma i tanti che in questi giorni sono scesi in stata chiedono anche le dimissioni dello stesso governatore.

Brasile, multa alla Chevron per danno ambientale

Guai in vista in Brasile per la Chevron, multinazionale Usa del petrolio. Le sue attività sono state sospese dall'agenzia nazionale del petrolio (Anp), in seguito all'incidente avvenuto nei primi giorni di novembre quando durante le attività di trivellazione nella piattaforma di bacia de Campos, ci sono state alcune perdite di greggio. Interessata al provvedimento di blocco anche la svizzera Transocean che aveva ottenuto in subappalto alcuni lavori nelle piattaforme gestite da Chevron.

Dunque, le esplorazioni sono sospese e sospese sono anche le nuove concessioni per nuove trivellazioni in profondità, come invece Chevron aveva chiesto di poter iniziare.

I 3mila barili di greggio che si sono riversati nelle acque, e che solo un paio di settimane dopo sono stare ripulite, hanno causato un serio danno ambientale e costeranno salati alla Chevron che dovrà pagare una multa pari a 105 milioni di euro. La multinazionale in ogni caso, era già stata sanzionata dall'Istituto brasiliano per l'ambiente e le risorse rinnovabili (Ibama).

Non solo. Secondo gli esperti brasiliani, la multinazionale Usa ha tenuto comportamenti negligenti durante le fasi concitate dell'emergenza e per queste ragioni qualsiasi tipo di nuova esplorazione è stata bloccata fino a quando tutte le responsabilità relative al danno ambientale verranno certificate. E non è finita qui,. Nel caso vengano accertate delle gravi responsabilità nel comportamento tenuto dalla multinazionale, l'Ibama è pronta a compilare una nuova sanzione dell'ammontare di oltre 10 milioni di real.

OSCAR NIEMEYER FESTEGGIA 104 ANNI

Una foto del progetto della moschea di Algeri, disegnato nel 1961 ma solo oggi in fase di costruzione a Oran, campeggia sulla copertina della rivista “Nosso Caminho” (la nostra strada) in omaggio ai 104 anni dell’architetto Oscar Niemeyer che ha deciso di trascorrere il compleanno nel posto più amato, il suo splendido atelier di fronte alla spiaggia di Copacabana, a Rio de Janeiro.

Non a caso il ‘padre’ di Brasilia ha fatto coincidere con il suo anniversario l’uscita dell’11° numero del suo magazine, dedicato all’architettura, alla letteratura e all’arte, e pubblicato insieme alla moglie, Vera Lucia, sposata a 98 anni. Il numero speciale è corredato anche da un testo scritto da Niemeyer in onore del suo poeta e amico Vinicius de Moraes, esponente di spicco della ‘bossa nova’.

Per l’occasione, una nuova opera del pioniere dell’architettura moderna è stata inagurata, aggiungendosi alle oltre 600 realizzate nel mondo intero: si tratta della nuova sede del ‘Tribunal Superior Eleitoral’ (Tse) a Brasilia, un edificio sviluppato attorno al concetto della “sostenibilità ambientale”. Nonostante qualche problema di salute, Niemeyer si è detto ancora ispirato “da un entusiasmo quasi giovanile” e pronto a nuovi progetti.

Nato il 15 Dicembre 1907 a Rio, Niemeyer ha pagato a caro prezzo il suo impegno politico e la sua militanza nelle file della sinistra brasiliana e durante il periodo della dittatura militare fu costretto ad un lunghissimo esilio.

ITALIA

MIGRANTI UCCISI A FIRENZE, I COMMENTI DELLA STAMPA SENEGALESE

Ampio spazio all’omicidio di due cittadini senegalesi a Firenze e alle richieste del governo di Dakar di indagini approfondite: così la stampa del Senegal è tornata oggi su un caso di cronaca che, secondo molti operatori sociali e membri della comunità senegalese a Firenze, è però figlia di un generale clima di intolleranza.

“Il governo senegalese – scrive ‘Sud Quotidien’ – ha espresso la propria indignazione in seguito all’odioso omicidio di due nostri connazionali che vivevano in Italia”. Il governo, prosegue il giornale, ha chiesto ai suoi rappresentanti diplomatici di mettere in atto misure per proteggere i connazionali attualmente stabiliti in Italia.

‘Le Soleil’ ha sottolineato le diverse prese di posizione del mondo politico italiano riferendo le parole del sindaco di Firenze Matteo Renzi che ha parlato di “un gesto isolato”. Il quotidiano telematico ‘Nettali’ ha però ricordato come anche dopo l’omicidio sui social network ci siano stati commenti a favore dell’assassino, un italiano di una cinquantina d’anni, apparentemente suicidatosi poco dopo.

Il Coordinamento regionale dei senegalesi in Toscana ha intanto annunciato una manifestazione per sabato a Piazza Dalmazia, a Firenze. In una nota, il Coordinamento ha sottolineato che la manifestazione sarà pacifica e aperta a chiunque voglia esprimersi contro il clima di intolleranza e di violenza.

Milano, La Jabil chiude, gli operai occupano

Da oggi, i 325 lavoratori dell'ex stabilimento Nokia alle porte di Milano, sono senza lavoro, licenziati dall'azienda quando mancano solo due giorni alla fine della cassa integrazione. Ma prima di giungere a questo termine temporale gli operai e le operaie della Jabil hanno deciso di occupare la fabbrica. Occupazione che - spiegano - vuole essere un tentativo per evitare che la multinazionale americana porti via tutto, i macchinari.

La Jabil, multinazionale americana subentrata tre anni fa alla Nokia Siemens, a Cassina Dè Pecchi, aveva deciso di mettere i lucchetti allo stabilimento, per chiudere l'accesso alla fabbrica, oggi i lavoratori hanno scassinato i blocchi e sono entrati in fabbrica, occupandola, per non farsi scippare senza colpo ferire il futuro di una generazione operaia - quella della Jabil - relativamente giovane, non sulla porta del pensionamento, che da oggi si trova disoccupata e senza alternative.


Gr 9:30

ESTERI

ITALIA


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gror111216 (last edited 2011-12-16 18:47:14 by anonymous)