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'''Messico, pallottole contro la protesta studentesca'''

In Messico la protesta studentesca si scontra con la violenza poliziesca, che ha lasciato per terra due studenti della scuola normale di Ayotzinapa, nello Stato di Guerrero. I giovani lunedì hanno manifestato per pretendere che le modifiche ed i miglioramenti promessi (altri professori, nuove classi di lezione) per la scuola venissero mantenuti, protestando per chiedere di incontrare il governatore Rivero.

Il corteo per la scuola rurale 'Raúl Isidro Burgos' è andato ad occupare l'autostrada dello Stato del sud-est messicano, gli agenti sono intervenuti per sgomberare l'occupazione ma hanno incontrato la resistenza studentesca - a suon di pietre e molotov - che non si è lasciata intimorire dal lancio fitto dei gas lacrimogeni. Forze dell'ordine che hanno esploso colpi di arma da fuoco in direzione degli studenti, uccidendo Gabriel Echevarria de Jesus e Jorge Alexis Herrera Pino. Quindici persone sono rimaste ferite, tra le quali anche alcuni automobilisti bloccati in autostrada. Una ventina di studenti sono stati arrestati, oggi denunciano percosse e torture subite dalla polizia.

Nello stato di Guerrero, dopo l'uccisione dei due ragazzi, e le violenze agite dalle forze dell'ordine contro il movimento studentesco, si sono svolte tante manifestazioni di protesta nelle città messicane. E' in programma una grande manifestazione per i prossimi giorni contro gli omicidi. Di fronte all’ondata di proteste e sgomento per tanta violenza poliziesca, il governatore Ángel Aguirre Rivero, ha destituito il procuratore generale e il capo della polizia, ma i tanti che in questi giorni sono scesi in stata chiedono anche le dimissioni dello stesso governatore.

'''Brasile, multa alla Chevron per danno ambientale'''

Guai in vista in Brasile per la Chevron, multinazionale Usa del petrolio. Le sue attività sono state sospese dall'agenzia nazionale del petrolio (Anp), in seguito all'incidente avvenuto nei primi giorni di novembre quando durante le attività di trivellazione nella piattaforma di bacia de Campos, ci sono state alcune perdite di greggio. Interessata al provvedimento di blocco anche la svizzera Transocean che aveva ottenuto in subappalto alcuni lavori nelle piattaforme gestite da Chevron.

Dunque, le esplorazioni sono sospese e sospese sono anche le nuove concessioni per nuove trivellazioni in profondità, come invece Chevron aveva chiesto di poter iniziare.

I 3mila barili di greggio che si sono riversati nelle acque, e che solo un paio di settimane dopo sono stare ripulite, hanno causato un serio danno ambientale e costeranno salati alla Chevron che dovrà pagare una multa pari a 105 milioni di euro. La multinazionale in ogni caso, era già stata sanzionata dall'Istituto brasiliano per l'ambiente e le risorse rinnovabili (Ibama).

Non solo. Secondo gli esperti brasiliani, la multinazionale Usa ha tenuto comportamenti negligenti durante le fasi concitate dell'emergenza e per queste ragioni qualsiasi tipo di nuova esplorazione è stata bloccata fino a quando tutte le responsabilità relative al danno ambientale verranno certificate. E non è finita qui,. Nel caso vengano accertate delle gravi responsabilità nel comportamento tenuto dalla multinazionale, l'Ibama è pronta a compilare una nuova sanzione dell'ammontare di oltre 10 milioni di real.

 

'''OSCAR NIEMEYER FESTEGGIA 104 ANNI'''

Una foto del progetto della moschea di Algeri, disegnato nel 1961 ma solo oggi in fase di costruzione a Oran, campeggia sulla copertina della rivista “Nosso Caminho” (la nostra strada) in omaggio ai 104 anni dell’architetto Oscar Niemeyer che ha deciso di trascorrere il compleanno nel posto più amato, il suo splendido atelier di fronte alla spiaggia di Copacabana, a Rio de Janeiro.

Non a caso il ‘padre’ di Brasilia ha fatto coincidere con il suo anniversario l’uscita dell’11° numero del suo magazine, dedicato all’architettura, alla letteratura e all’arte, e pubblicato insieme alla moglie, Vera Lucia, sposata a 98 anni. Il numero speciale è corredato anche da un testo scritto da Niemeyer in onore del suo poeta e amico Vinicius de Moraes, esponente di spicco della ‘bossa nova’.

Per l’occasione, una nuova opera del pioniere dell’architettura moderna è stata inagurata, aggiungendosi alle oltre 600 realizzate nel mondo intero: si tratta della nuova sede del ‘Tribunal Superior Eleitoral’ (Tse) a Brasilia, un edificio sviluppato attorno al concetto della “sostenibilità ambientale”. Nonostante qualche problema di salute, Niemeyer si è detto ancora ispirato “da un entusiasmo quasi giovanile” e pronto a nuovi progetti.

Nato il 15 Dicembre 1907 a Rio, Niemeyer ha pagato a caro prezzo il suo impegno politico e la sua militanza nelle file della sinistra brasiliana e durante il periodo della dittatura militare fu costretto ad un lunghissimo esilio.

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'''MIGRANTI UCCISI A FIRENZE, I COMMENTI DELLA STAMPA SENEGALESE'''

Ampio spazio all’omicidio di due cittadini senegalesi a Firenze e alle richieste del governo di Dakar di indagini approfondite: così la stampa del Senegal è tornata oggi su un caso di cronaca che, secondo molti operatori sociali e membri della comunità senegalese a Firenze, è però figlia di un generale clima di intolleranza.

“Il governo senegalese – scrive ‘Sud Quotidien’ – ha espresso la propria indignazione in seguito all’odioso omicidio di due nostri connazionali che vivevano in Italia”. Il governo, prosegue il giornale, ha chiesto ai suoi rappresentanti diplomatici di mettere in atto misure per proteggere i connazionali attualmente stabiliti in Italia.

‘Le Soleil’ ha sottolineato le diverse prese di posizione del mondo politico italiano riferendo le parole del sindaco di Firenze Matteo Renzi che ha parlato di “un gesto isolato”. Il quotidiano telematico ‘Nettali’ ha però ricordato come anche dopo l’omicidio sui social network ci siano stati commenti a favore dell’assassino, un italiano di una cinquantina d’anni, apparentemente suicidatosi poco dopo.

Il Coordinamento regionale dei senegalesi in Toscana ha intanto annunciato una manifestazione per sabato a Piazza Dalmazia, a Firenze. In una nota, il Coordinamento ha sottolineato che la manifestazione sarà pacifica e aperta a chiunque voglia esprimersi contro il clima di intolleranza e di violenza.

'''Milano, La Jabil chiude, gli operai occupano'''

Da oggi, i 325 lavoratori dell'ex stabilimento Nokia alle porte di Milano, sono senza lavoro, licenziati dall'azienda quando mancano solo due giorni alla fine della cassa integrazione. Ma prima di giungere a questo termine temporale gli operai e le operaie della Jabil hanno deciso di occupare la fabbrica. Occupazione che - spiegano - vuole essere un tentativo per evitare che la multinazionale americana porti via tutto, i macchinari.

La Jabil, multinazionale americana subentrata tre anni fa alla Nokia Siemens, a Cassina Dè Pecchi, aveva deciso di mettere i lucchetti allo stabilimento, per chiudere l'accesso alla fabbrica, oggi i lavoratori hanno scassinato i blocchi e sono entrati in fabbrica, occupandola, per non farsi scippare senza colpo ferire il futuro di una generazione operaia - quella della Jabil - relativamente giovane, non sulla porta del pensionamento, che da oggi si trova disoccupata e senza alternative.

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Messico, pallottole contro la protesta studentesca

In Messico la protesta studentesca si scontra con la violenza poliziesca, che ha lasciato per terra due studenti della scuola normale di Ayotzinapa, nello Stato di Guerrero. I giovani lunedì hanno manifestato per pretendere che le modifiche ed i miglioramenti promessi (altri professori, nuove classi di lezione) per la scuola venissero mantenuti, protestando per chiedere di incontrare il governatore Rivero.

Il corteo per la scuola rurale 'Raúl Isidro Burgos' è andato ad occupare l'autostrada dello Stato del sud-est messicano, gli agenti sono intervenuti per sgomberare l'occupazione ma hanno incontrato la resistenza studentesca - a suon di pietre e molotov - che non si è lasciata intimorire dal lancio fitto dei gas lacrimogeni. Forze dell'ordine che hanno esploso colpi di arma da fuoco in direzione degli studenti, uccidendo Gabriel Echevarria de Jesus e Jorge Alexis Herrera Pino. Quindici persone sono rimaste ferite, tra le quali anche alcuni automobilisti bloccati in autostrada. Una ventina di studenti sono stati arrestati, oggi denunciano percosse e torture subite dalla polizia.

Nello stato di Guerrero, dopo l'uccisione dei due ragazzi, e le violenze agite dalle forze dell'ordine contro il movimento studentesco, si sono svolte tante manifestazioni di protesta nelle città messicane. E' in programma una grande manifestazione per i prossimi giorni contro gli omicidi. Di fronte all’ondata di proteste e sgomento per tanta violenza poliziesca, il governatore Ángel Aguirre Rivero, ha destituito il procuratore generale e il capo della polizia, ma i tanti che in questi giorni sono scesi in stata chiedono anche le dimissioni dello stesso governatore.

Brasile, multa alla Chevron per danno ambientale

Guai in vista in Brasile per la Chevron, multinazionale Usa del petrolio. Le sue attività sono state sospese dall'agenzia nazionale del petrolio (Anp), in seguito all'incidente avvenuto nei primi giorni di novembre quando durante le attività di trivellazione nella piattaforma di bacia de Campos, ci sono state alcune perdite di greggio. Interessata al provvedimento di blocco anche la svizzera Transocean che aveva ottenuto in subappalto alcuni lavori nelle piattaforme gestite da Chevron.

Dunque, le esplorazioni sono sospese e sospese sono anche le nuove concessioni per nuove trivellazioni in profondità, come invece Chevron aveva chiesto di poter iniziare.

I 3mila barili di greggio che si sono riversati nelle acque, e che solo un paio di settimane dopo sono stare ripulite, hanno causato un serio danno ambientale e costeranno salati alla Chevron che dovrà pagare una multa pari a 105 milioni di euro. La multinazionale in ogni caso, era già stata sanzionata dall'Istituto brasiliano per l'ambiente e le risorse rinnovabili (Ibama).

Non solo. Secondo gli esperti brasiliani, la multinazionale Usa ha tenuto comportamenti negligenti durante le fasi concitate dell'emergenza e per queste ragioni qualsiasi tipo di nuova esplorazione è stata bloccata fino a quando tutte le responsabilità relative al danno ambientale verranno certificate. E non è finita qui,. Nel caso vengano accertate delle gravi responsabilità nel comportamento tenuto dalla multinazionale, l'Ibama è pronta a compilare una nuova sanzione dell'ammontare di oltre 10 milioni di real.

OSCAR NIEMEYER FESTEGGIA 104 ANNI

Una foto del progetto della moschea di Algeri, disegnato nel 1961 ma solo oggi in fase di costruzione a Oran, campeggia sulla copertina della rivista “Nosso Caminho” (la nostra strada) in omaggio ai 104 anni dell’architetto Oscar Niemeyer che ha deciso di trascorrere il compleanno nel posto più amato, il suo splendido atelier di fronte alla spiaggia di Copacabana, a Rio de Janeiro.

Non a caso il ‘padre’ di Brasilia ha fatto coincidere con il suo anniversario l’uscita dell’11° numero del suo magazine, dedicato all’architettura, alla letteratura e all’arte, e pubblicato insieme alla moglie, Vera Lucia, sposata a 98 anni. Il numero speciale è corredato anche da un testo scritto da Niemeyer in onore del suo poeta e amico Vinicius de Moraes, esponente di spicco della ‘bossa nova’.

Per l’occasione, una nuova opera del pioniere dell’architettura moderna è stata inagurata, aggiungendosi alle oltre 600 realizzate nel mondo intero: si tratta della nuova sede del ‘Tribunal Superior Eleitoral’ (Tse) a Brasilia, un edificio sviluppato attorno al concetto della “sostenibilità ambientale”. Nonostante qualche problema di salute, Niemeyer si è detto ancora ispirato “da un entusiasmo quasi giovanile” e pronto a nuovi progetti.

Nato il 15 Dicembre 1907 a Rio, Niemeyer ha pagato a caro prezzo il suo impegno politico e la sua militanza nelle file della sinistra brasiliana e durante il periodo della dittatura militare fu costretto ad un lunghissimo esilio.

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MIGRANTI UCCISI A FIRENZE, I COMMENTI DELLA STAMPA SENEGALESE

Ampio spazio all’omicidio di due cittadini senegalesi a Firenze e alle richieste del governo di Dakar di indagini approfondite: così la stampa del Senegal è tornata oggi su un caso di cronaca che, secondo molti operatori sociali e membri della comunità senegalese a Firenze, è però figlia di un generale clima di intolleranza.

“Il governo senegalese – scrive ‘Sud Quotidien’ – ha espresso la propria indignazione in seguito all’odioso omicidio di due nostri connazionali che vivevano in Italia”. Il governo, prosegue il giornale, ha chiesto ai suoi rappresentanti diplomatici di mettere in atto misure per proteggere i connazionali attualmente stabiliti in Italia.

‘Le Soleil’ ha sottolineato le diverse prese di posizione del mondo politico italiano riferendo le parole del sindaco di Firenze Matteo Renzi che ha parlato di “un gesto isolato”. Il quotidiano telematico ‘Nettali’ ha però ricordato come anche dopo l’omicidio sui social network ci siano stati commenti a favore dell’assassino, un italiano di una cinquantina d’anni, apparentemente suicidatosi poco dopo.

Il Coordinamento regionale dei senegalesi in Toscana ha intanto annunciato una manifestazione per sabato a Piazza Dalmazia, a Firenze. In una nota, il Coordinamento ha sottolineato che la manifestazione sarà pacifica e aperta a chiunque voglia esprimersi contro il clima di intolleranza e di violenza.

Milano, La Jabil chiude, gli operai occupano

Da oggi, i 325 lavoratori dell'ex stabilimento Nokia alle porte di Milano, sono senza lavoro, licenziati dall'azienda quando mancano solo due giorni alla fine della cassa integrazione. Ma prima di giungere a questo termine temporale gli operai e le operaie della Jabil hanno deciso di occupare la fabbrica. Occupazione che - spiegano - vuole essere un tentativo per evitare che la multinazionale americana porti via tutto, i macchinari.

La Jabil, multinazionale americana subentrata tre anni fa alla Nokia Siemens, a Cassina Dè Pecchi, aveva deciso di mettere i lucchetti allo stabilimento, per chiudere l'accesso alla fabbrica, oggi i lavoratori hanno scassinato i blocchi e sono entrati in fabbrica, occupandola, per non farsi scippare senza colpo ferire il futuro di una generazione operaia - quella della Jabil - relativamente giovane, non sulla porta del pensionamento, che da oggi si trova disoccupata e senza alternative.


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