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SIRIA: OSSERVATORE ARABO SI RITIRA, 'SERVIVO REGIMÈ
 Si è ritirato dalla missione della Lega Araba in Siria uno degli osservatori, Anwar al Malek, perchè si sentiva di «servire il regime» di Damasco. Lo ha detto lo stesso delegato araba intervistato nelle ultime ore dalla tv panaraba al Jazira. L'osservatore ha fornito dettagli delle violenze commesse dalle forze fedeli ad Assad.A riprova di ciò si segnala che quattro persone sono stati uccisi dalle forze di sicurezza siriane a Hama in Siria centrale, durante combattimenti tra l'esercito regolare e i ribelli. Lo riferisce l'Osservatorio siriano dei diritti dell'uomo (Osdh) spiegando che l'esercito ha sparato e ha lanciato gas lacrimogeni anche per disperdere una manifestazione studentesca a Daraya, nella provincia di Damasco.

IRAN: UCCISO A TEHERAN SCIENZIATO NUCLEARE, QUARTO DA GENNAIO
 Scienziati nucleari ancora nel mirino in Iran. Stamani un'autobomba ha ucciso Mostafa Ahmadi-Roshan, docente di industria del petrolio e vice direttore per gli affari commerciali del sito nucleare di Natanz, il principale impianto iraniano per l'arricchimento dell'uranio con oltre 8mila centrifughe. Si tratta del quarto scienziato nucleare ucciso nella Repubblica Islamica dal gennaio del 2010. Teheran finora ha sempre accusato Stati Uniti e Israele per questi omicidi. Lo scorso 23 luglio era stato assassinato a Teheran Daryoush Rezaei, docente universitario di fisica che aveva legami con l'Organizzazione per l'Energia Atomica dell'Iran (Oeai). Rezaei era stato freddato da due uomini in moto davanti alla sua abitazione. Nell'agguato era rimasta ferita anche la moglie del fisico.

GUANTANAMO: AMNESTY INTERNATIONAL, 10 ANNI
 «L'Amministrazione Obama -afferma Amnesty International- ha adottato l'architettura della guerra globale disegnata sotto la presidenza Bush. L'attuale Amministrazione, nel gennaio 2010, ha asserito che 48 detenuti di Guantànamo non potranno essere processati nè rilasciati, ma dovranno rimanere in detenzione militare a tempo indeterminato, senza accusa nè processo penale, in base a un'interpretazione unilaterale delle leggi di guerra». «Fino a quanto gli Usa non considereranno queste detenzioni come una questione di diritti umani, l'eredità di Guantànamo sopravviverà, a prescindere se verrà chiuso o meno» «L'Amministrazione Obama -afferma ancora Amnesty Internationa- ha attribuito la mancata chiusura di Guantànamo al Congresso, che a sua volta è venuto meno al suo dovere di ottemperare ai principi del diritto internazionale dei diritti umani da applicarsi in questo contesto». «In base al diritto internazionale, le leggi e le politiche nazionali non possono essere invocate per giustificare il mancato rispetto degli obblighi derivanti dai trattati. È un modo inadeguato di rispondere, quello di una branca del governo che addossa a un'altra un fallimento in tema di diritti umani. Il diritto internazionale richiede che siano trovate soluzioni, non alibi»

NUOVI PARTITI ISLAMICI IN LIBIA
Primi partiti politici di ispirazione islamica sono stati ufficialmente costituiti in Libia a pochi giorni dall’abrogazione di una legge che dal 1972 vietava la costituzione di formazioni politiche.
A vedere la luce sono stati il Partito della riforma e dello sviluppo, guidato da Khaled Al Werchefani, e il Raggruppamento nazionale per la libertà, la giustizia e lo sviluppo di Ali Sallabi. Quest’ultimo, considerato vicino al movimento dei Fratelli musulmani, è visto come il principale e più noto esponente della corrente islamista in Libia e gode del sostegno di diversi paesi arabi, in particolare di alcune monarchie del Golfo.
Il partito di Al Werchefani sostiene esplicitamente l’introduzione della legge islamica (sharia) negli ordinamenti del paese ed è stato fondato a Bengasi, culla delle rivolte contro il colonnello Muammar Gheddafi.
Questo non ci sembra un effetto positivo della guerra di "liberazione" della Libia da Gheddafi



NIGERIA: TERZO GIORNO CONSECUTIVO SCIOPERO GENERALE OGGI DECISIONE SINDACATI SU STOP PRODUZIONE ED EXPORT PETROLIO
 Terzo giorno consecutivo dello sciopero generale indetto in Nigeria dalle organizzazioni sindacali, con i lavoratori del settore petrolifero che decideranno oggi se interrompere la produzione e l'export. Stamani, circa 2.000 manifestanti si sono riuniti a Lagos, la capitale economica del Paese, erigendo barricate con i pneumatici dati alle fiamme sulle due principali arterie della città. L'agitazione è stata indetta contro il caro-benzina, dopo il taglio delle sovvenzioni statali.



BRASILE PIOGGE E FRANE
Le piogge torrenziali che hanno colpito il sud-ovest del Brasile, tra cui lo Stato di Rio de Janeiro, hanno provocato almeno 18 morti. Cinque cadaveri sono stati trovati martedì sotto i calcinacci di un edificio a Sapucaia, nel nord dello Stato di Rio de Janeiro, Le intense piogge e le conseguenti inondazioni hanno colpito in particolare gli stati sud-occidentali di Rio de Janeiro, Espiritu Santo e Minas Gerais, dove migliaia di persone sono state obbligate a lasciare le loro case. Nel Minas Gerais i morti sono già 15, e sono salite a 116 le città che hanno dichiarato lo stato di emergenza. Dall'inizio dell'anno, in Brasile, si stanno verificando due fenomeni climatici completamente opposti: da una parte la pioggia abbondante sul sud-est del Paese, che ha provocato le alluvioni di questi giorni, con morti e decine di migliaia di evacuati; dall'altra, la siccità persistente sull'estremo sud e sul nord-est, quest'ultimo caratterizzato da aree particolarmente aride e desertiche (il cosiddetto sertão). Gli Stati meridionali di Rio Grande do Sul, Santa Catarina e Paraná soffrono per la totale assenza di acqua, ormai da diversi mesi. La situazione più grave, anche per i riflessi sull'economia locale, è forse quella del Rio Grande do Sul, dove è stata calcolata una perdita del 25% della produzione annuale di soia, pari a 1,5 miliardi di dollari, che avrà ripercussioni su quasi 900mila persone. Danni pesantissimi all'agricoltura stanno riguardando anche la confinante Argentina, bersaglio di quella che potrebbe risultare la peggiore siccità degli ultimi 46 anni.






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AFFONDA PESCHERECCIO A LARGO LIVORNO, UN MORTO E UN DISPERSO RECUPERATA DAI VIGILI DEL FUOCO UNA TERZA PERSONA VIVA
Un peschereccio è affondato a largo di Livorno, davanti alle secche di Vada. Secondo le prime informazioni dei vigili del fuoco, ci sarebbero un morto e un disperso, mentre un terzo membro dell'equipaggio è stato recuperato in vita. Sul posto, oltre ai vigili del fuoco, ci sono unità delle capitanerie di porto

FROSINONE, OPERAIO PROVINCIA INVESTITO DURANTE LAVORI MANUTENZIONE STRADA
Era impegnato a tagliare l'erba sul ciglio della strada quando è stato investito da un auto. Si tratta di un dipendente dell'amministrazione provinciale di Frosinone impiegato nella manutenzione della stradale provinciale che collega San Giorgio a Liri a Sant'Apollinare (Frosinone). Questa mattina, poco dopo le 10, l'operaio stava adoperando un decespugliatore quando è stato investito da una Ford Galaxy. Violentissimo è stato l'impatto in seguito al quale l'uomo ha riportato un grosso trauma facciale. Immediati i soccorsi del 118 che hanno fatto atterrare sul posto anche un'eliambulanza a bordo della quale, il ferito è stato trasportato a Roma e resta in prognosi riservata.

SCOPPIA BOMBOLA AD AGRIGENTO, DUE FERITI
Due operai sono rimasti feriti, uno dei quali in maniera grave, dopo l'esplosione di una bombola di azoto che alimentava l'impianto di riscaldamento della Provincia e del provveditorato agli studi di Agrigento. Gli operai, sul tetto degli stabili che ospitano l'ufficio tecnico provinciale e il provveditorato agli studi, si stavano occupando della manutenzione dell'impianto quando è avvenuta la deflagrazione. Un operaio sarebbe stato investito in pieno e avrebbe riportato gravi ferite a una mano. I due sono stati trasportati nell'ospedale San Giovanni di Dio. Sono intervenuti i vigili del fuoco.



FINCANTIERI:PROTESTE
GENOVA gli operai di fincantieri dopo che nessun risultato è stato raggiunto negli incontri istituzionali stanno bloccando il casello di Genova Aeroporto, lungo l'autostrada A10
PALERMO Circa mille operai del Cantiere navale di Palermo e dell'indotto, secondo la stima degli organizzatori, stanno partecipando alla manifestazione contro il piano da 140 esuberi predisposto da Fincantieri. In testa al corteo, partito dai cancelli dello stabilimento al termine della assemblea di questa mattina, ci sono due striscioni uno del comitato dei disoccupati dell'indotto, l'altro delle Rsu aziendali. Le tute blu, al decimo giorno di sciopero, stanno sfilando per via Duca della Verdura, poi percorreranno via della Libertà, asse principale del centro cittadino, fino alla sede della Prefettura, dove è in programma una riunione sulla vertenza tra la Regione siciliana, i vertici del gruppo Fincantieri e i rappresentanti sindacali. Anche stamane gli operai si erano radunati davanti ai cancelli dello stabilimento per partecipare all'assemblea, convocata dai sindacati per discutere della riunione di ieri al ministero dello Sviluppo economico a Roma.


CROTONE, PROTESTA CONTRO TAGLIO TRENI, OCCUPATI BINARI A CIRÒ MARINA
 Alcune decine di cittadini hanno occupato i binari alla stazione di Cirò Marina, nel crotonese. Protestano contro il taglio dei treni a lunga percorrenza. La manifestazione era in programma ma si sarebbe dovuta svolgere all'esterno della stazione. Invece sono scesi sui binari bloccando la circolazione ferroviaria. Due treni sono coinvolti nel ritardo sulla tratta Crotone- Sibari. Il gruppo Ferrovie dello Stato ha istituito bus sostitutivi. Sul posto sono intervenute le forze dell'ordine.

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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ITALIA

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI SIRIA: OSSERVATORE ARABO SI RITIRA, 'SERVIVO REGIMÈ

  • Si è ritirato dalla missione della Lega Araba in Siria uno degli osservatori, Anwar al Malek, perchè si sentiva di «servire il regime» di Damasco. Lo ha detto lo stesso delegato araba intervistato nelle ultime ore dalla tv panaraba al Jazira. L'osservatore ha fornito dettagli delle violenze commesse dalle forze fedeli ad Assad.A riprova di ciò si segnala che quattro persone sono stati uccisi dalle forze di sicurezza siriane a Hama in Siria centrale, durante combattimenti tra l'esercito regolare e i ribelli. Lo riferisce l'Osservatorio siriano dei diritti dell'uomo (Osdh) spiegando che l'esercito ha sparato e ha lanciato gas lacrimogeni anche per disperdere una manifestazione studentesca a Daraya, nella provincia di Damasco.

IRAN: UCCISO A TEHERAN SCIENZIATO NUCLEARE, QUARTO DA GENNAIO

  • Scienziati nucleari ancora nel mirino in Iran. Stamani un'autobomba ha ucciso Mostafa Ahmadi-Roshan, docente di industria del petrolio e vice direttore per gli affari commerciali del sito nucleare di Natanz, il principale impianto iraniano per l'arricchimento dell'uranio con oltre 8mila centrifughe. Si tratta del quarto scienziato nucleare ucciso nella Repubblica Islamica dal gennaio del 2010. Teheran finora ha sempre accusato Stati Uniti e Israele per questi omicidi. Lo scorso 23 luglio era stato assassinato a Teheran Daryoush Rezaei, docente universitario di fisica che aveva legami con l'Organizzazione per l'Energia Atomica dell'Iran (Oeai). Rezaei era stato freddato da due uomini in moto davanti alla sua abitazione. Nell'agguato era rimasta ferita anche la moglie del fisico.

GUANTANAMO: AMNESTY INTERNATIONAL, 10 ANNI

  • «L'Amministrazione Obama -afferma Amnesty International- ha adottato l'architettura della guerra globale disegnata sotto la presidenza Bush. L'attuale Amministrazione, nel gennaio 2010, ha asserito che 48 detenuti di Guantànamo non potranno essere processati nè rilasciati, ma dovranno rimanere in detenzione militare a tempo indeterminato, senza accusa nè processo penale, in base a un'interpretazione unilaterale delle leggi di guerra». «Fino a quanto gli Usa non considereranno queste detenzioni come una questione di diritti umani, l'eredità di Guantànamo sopravviverà, a prescindere se verrà chiuso o meno» «L'Amministrazione Obama -afferma ancora Amnesty Internationa- ha attribuito la mancata chiusura di Guantànamo al Congresso, che a sua volta è venuto meno al suo dovere di ottemperare ai principi del diritto internazionale dei diritti umani da applicarsi in questo contesto». «In base al diritto internazionale, le leggi e le politiche nazionali non possono essere invocate per giustificare il mancato rispetto degli obblighi derivanti dai trattati. È un modo inadeguato di rispondere, quello di una branca del governo che addossa a un'altra un fallimento in tema di diritti umani. Il diritto internazionale richiede che siano trovate soluzioni, non alibi»

NUOVI PARTITI ISLAMICI IN LIBIA Primi partiti politici di ispirazione islamica sono stati ufficialmente costituiti in Libia a pochi giorni dall’abrogazione di una legge che dal 1972 vietava la costituzione di formazioni politiche. A vedere la luce sono stati il Partito della riforma e dello sviluppo, guidato da Khaled Al Werchefani, e il Raggruppamento nazionale per la libertà, la giustizia e lo sviluppo di Ali Sallabi. Quest’ultimo, considerato vicino al movimento dei Fratelli musulmani, è visto come il principale e più noto esponente della corrente islamista in Libia e gode del sostegno di diversi paesi arabi, in particolare di alcune monarchie del Golfo. Il partito di Al Werchefani sostiene esplicitamente l’introduzione della legge islamica (sharia) negli ordinamenti del paese ed è stato fondato a Bengasi, culla delle rivolte contro il colonnello Muammar Gheddafi. Questo non ci sembra un effetto positivo della guerra di "liberazione" della Libia da Gheddafi

NIGERIA: TERZO GIORNO CONSECUTIVO SCIOPERO GENERALE OGGI DECISIONE SINDACATI SU STOP PRODUZIONE ED EXPORT PETROLIO

  • Terzo giorno consecutivo dello sciopero generale indetto in Nigeria dalle organizzazioni sindacali, con i lavoratori del settore petrolifero che decideranno oggi se interrompere la produzione e l'export. Stamani, circa 2.000 manifestanti si sono riuniti a Lagos, la capitale economica del Paese, erigendo barricate con i pneumatici dati alle fiamme sulle due principali arterie della città. L'agitazione è stata indetta contro il caro-benzina, dopo il taglio delle sovvenzioni statali.

BRASILE PIOGGE E FRANE Le piogge torrenziali che hanno colpito il sud-ovest del Brasile, tra cui lo Stato di Rio de Janeiro, hanno provocato almeno 18 morti. Cinque cadaveri sono stati trovati martedì sotto i calcinacci di un edificio a Sapucaia, nel nord dello Stato di Rio de Janeiro, Le intense piogge e le conseguenti inondazioni hanno colpito in particolare gli stati sud-occidentali di Rio de Janeiro, Espiritu Santo e Minas Gerais, dove migliaia di persone sono state obbligate a lasciare le loro case. Nel Minas Gerais i morti sono già 15, e sono salite a 116 le città che hanno dichiarato lo stato di emergenza. Dall'inizio dell'anno, in Brasile, si stanno verificando due fenomeni climatici completamente opposti: da una parte la pioggia abbondante sul sud-est del Paese, che ha provocato le alluvioni di questi giorni, con morti e decine di migliaia di evacuati; dall'altra, la siccità persistente sull'estremo sud e sul nord-est, quest'ultimo caratterizzato da aree particolarmente aride e desertiche (il cosiddetto sertão). Gli Stati meridionali di Rio Grande do Sul, Santa Catarina e Paraná soffrono per la totale assenza di acqua, ormai da diversi mesi. La situazione più grave, anche per i riflessi sull'economia locale, è forse quella del Rio Grande do Sul, dove è stata calcolata una perdita del 25% della produzione annuale di soia, pari a 1,5 miliardi di dollari, che avrà ripercussioni su quasi 900mila persone. Danni pesantissimi all'agricoltura stanno riguardando anche la confinante Argentina, bersaglio di quella che potrebbe risultare la peggiore siccità degli ultimi 46 anni.

ITALIA

AFFONDA PESCHERECCIO A LARGO LIVORNO, UN MORTO E UN DISPERSO RECUPERATA DAI VIGILI DEL FUOCO UNA TERZA PERSONA VIVA Un peschereccio è affondato a largo di Livorno, davanti alle secche di Vada. Secondo le prime informazioni dei vigili del fuoco, ci sarebbero un morto e un disperso, mentre un terzo membro dell'equipaggio è stato recuperato in vita. Sul posto, oltre ai vigili del fuoco, ci sono unità delle capitanerie di porto

FROSINONE, OPERAIO PROVINCIA INVESTITO DURANTE LAVORI MANUTENZIONE STRADA Era impegnato a tagliare l'erba sul ciglio della strada quando è stato investito da un auto. Si tratta di un dipendente dell'amministrazione provinciale di Frosinone impiegato nella manutenzione della stradale provinciale che collega San Giorgio a Liri a Sant'Apollinare (Frosinone). Questa mattina, poco dopo le 10, l'operaio stava adoperando un decespugliatore quando è stato investito da una Ford Galaxy. Violentissimo è stato l'impatto in seguito al quale l'uomo ha riportato un grosso trauma facciale. Immediati i soccorsi del 118 che hanno fatto atterrare sul posto anche un'eliambulanza a bordo della quale, il ferito è stato trasportato a Roma e resta in prognosi riservata.

SCOPPIA BOMBOLA AD AGRIGENTO, DUE FERITI Due operai sono rimasti feriti, uno dei quali in maniera grave, dopo l'esplosione di una bombola di azoto che alimentava l'impianto di riscaldamento della Provincia e del provveditorato agli studi di Agrigento. Gli operai, sul tetto degli stabili che ospitano l'ufficio tecnico provinciale e il provveditorato agli studi, si stavano occupando della manutenzione dell'impianto quando è avvenuta la deflagrazione. Un operaio sarebbe stato investito in pieno e avrebbe riportato gravi ferite a una mano. I due sono stati trasportati nell'ospedale San Giovanni di Dio. Sono intervenuti i vigili del fuoco.

FINCANTIERI:PROTESTE GENOVA gli operai di fincantieri dopo che nessun risultato è stato raggiunto negli incontri istituzionali stanno bloccando il casello di Genova Aeroporto, lungo l'autostrada A10 PALERMO Circa mille operai del Cantiere navale di Palermo e dell'indotto, secondo la stima degli organizzatori, stanno partecipando alla manifestazione contro il piano da 140 esuberi predisposto da Fincantieri. In testa al corteo, partito dai cancelli dello stabilimento al termine della assemblea di questa mattina, ci sono due striscioni uno del comitato dei disoccupati dell'indotto, l'altro delle Rsu aziendali. Le tute blu, al decimo giorno di sciopero, stanno sfilando per via Duca della Verdura, poi percorreranno via della Libertà, asse principale del centro cittadino, fino alla sede della Prefettura, dove è in programma una riunione sulla vertenza tra la Regione siciliana, i vertici del gruppo Fincantieri e i rappresentanti sindacali. Anche stamane gli operai si erano radunati davanti ai cancelli dello stabilimento per partecipare all'assemblea, convocata dai sindacati per discutere della riunione di ieri al ministero dello Sviluppo economico a Roma.

CROTONE, PROTESTA CONTRO TAGLIO TRENI, OCCUPATI BINARI A CIRÒ MARINA

  • Alcune decine di cittadini hanno occupato i binari alla stazione di Cirò Marina, nel crotonese. Protestano contro il taglio dei treni a lunga percorrenza. La manifestazione era in programma ma si sarebbe dovuta svolgere all'esterno della stazione. Invece sono scesi sui binari bloccando la circolazione ferroviaria. Due treni sono coinvolti nel ritardo sulla tratta Crotone- Sibari. Il gruppo Ferrovie dello Stato ha istituito bus sostitutivi. Sul posto sono intervenute le forze dell'ordine.

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