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Sommario

SIRIA: OGGI UCCISI 23 CIVILI EGITTO: FRATELLI MUSULMANI NEL MIRINO A PIAZZA TAHRIR DAVOS: PREMI VERGOGNA ONG A BANCA BARCLAYS E BRASILIANA VALE

DOMANI MANIFESTAZIONE A TORINO NO TAV LAVORATRICI OMSA MILANO CARICATO PRESIDIO TASSA SOGGIORNO, RIMANDATI SCONTI

PROCESSO PER STUPRO A ROMA, CONDANNATO IL COMPAGNO 'VIOLENTO' DI MAGDALENA

In primo Piano RETRIBUZIONI AL PALO E INFLAZIONE GALOPPANTE MILANO - Divario retribuzioni-prezzi ai massimi da 17 anni e stipendi ai minimi degli ultimi 12. Lo rileva l'Istat nei dati dicembre . A dicembre la forbice tra l'aumento delle retribuzioni contrattuali orarie (+1,4%) e il livello d'inflazione (+3,3%), su base annua, ha toccato una differenza pari a 1,9 punti percentuali: si tratta del divario più alto dall'agosto del 1995. Le retribuzioni contrattuali orarie a dicembre restano ferme su novembre mentre aumentano dell'1,4% su base annua, dice ancora l'Istat aggiungendo che il valore tendenziale è il più basso dal marzo del 1999. I SETTORI - Rispetto al 2010, la frenata registrata nel 2011 è forte. Guardando ai diversi settori, aumenti significativamente superiori alla media si registrano per i comparti 'militari-difesà (3,3%), forze dell'ordine (3,1%), gomma, plastica e lavorazioni minerali non metallifero (3,0%). Mentre le variazioni più contenute interessano ministeri e scuola (per entrambi l'aumento è dello 0,2%), regioni e autonomie locali e servizio sanitario nazionale (0,3% in ambedue i casi). CONTRATTI : IN 4 MILIONI ATTENDONO IL RINNOVO - A dicembre 2011 risultano in attesa di rinnovo 30 accordi contrattuali, di cui 16 appartenenti alla pubblica amministrazione, relativi a 4,1 milioni di dipendenti (circa 3 milioni nel pubblico impiego). La quota di dipendenti che aspettano il rinnovo è pari al 31,4%.

I LAVORATORI SONO STRETTI FRA LA MORSA DELL'INFLAZIONE CHE ERODE IL POTERE DI ACQUISTO DEI SALARI E LA RECESSIONE (SI PREVEDE UN CALO DEL PIL DEL 2,2 ) CHE MOLTIPLICA LA DISOCCUPAZIONE.IN UNA FASE IN CUI SI ASSITE AD UN TRASFERIMENTO DI RISORSE DAL MONTE SALARIO AL CAPITALE FINANZIARIO SPECULATIVO E LA DISUGUAGLIANZA SOCIALE SI FA PIU' AMPIA IL PROGETTO DI CONTROLLO SUL LAVORO , CHE HA NEL GOVERNO MONTI IL PRINCIPALE FAUTORE , SI ARTICOLA NEI VARI TENTATIVI DI RIDURRE LE GARANZIE SUI POSTI DI LAVORO E RICONDURRE IL LAVORO STESSO A MERO FATTORE DI PRODUZIONE IL CUI COSTO VA COMPRESSO E SUBORDINATO AGLI INTERESSI DEL CAPITALE.

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

SIRIA: OGGI UCCISI 23 CIVILI Come ogni venerdì da marzo, l'opposizione ha esortato i siriani a protestare in massa contro il regime all'uscita dalla moschee e, riferisce l'Oshd, manifestazioni si sono svolte in tre quartieri di Damasco nonostante i colpi d'arma da fuoco delle forze di sicurezza. Spari su manifestanti si sono avuti anche nell'est del paese, dove le forze del regime hanno circondato una moschea.

EGITTO: FRATELLI MUSULMANI NEL MIRINO A PIAZZA TAHRIR Li hanno definiti «bugiardi», li hanno accusati di usare la religione a fini politici e hanno gettato scarpe contro la delegazione islamica presente sul palco. È così che oggi, nel cosidetto 'Venerdì della Dignità«, gli esponenti dei Fratelli Musulmani sono stati presi di mira a piazza Tahrir, al Cairo. Loro, che detengono la maggioranza nel nuovo Parlamento egiziano avendo registrato un vero e proprio exploit alle prime elezioni politiche del dopo Mubarak, si sono oggi confrontati con migliaia di manifestanti che li contestavano.

DAVOS: PREMI VERGOGNA ONG A BANCA BARCLAYS E BRASILIANA VALE Assegnati ogni anno da alcune Ong in margine al Forum economico mondiale di Davos, i poco ambiti «Premi della vergogna» sono stati conquistati quest'anno dalla banca britannica Barclays Capital, accusata di speculare sui generi alimentari, e dall'azienda mineraria brasiliana Vale, impegnata nella discussa costruzione di una diga nella foresta amazzonica. Lo hanno annunciato oggi a Davos l' organizzazione svizzera Dichiarazione di Berna e Greenpeace. Il premio della giuria è stato attribuito alla «banca Barclays che ha realizzato enormi profitti a scapito delle popolazioni più povere, speculando sulle materie prime alimentari», Questa attività - aggiungono - ha causato un incremento dei prezzi e «nel solo secondo semestre del 2010, 44 milioni di persone si sono ritrovate in situazione di estrema povertà a causa di questo rialzo dei prezzi» . Il premio del Pubblico è invece andato a Vale, accusata di sovrasfruttamento delle risorse naturali. La costruzione della diga di Belo Monte in Amazzonia costringerà 40mila persone ad abbandonare le loro case e terre.

ITALIA

DOMANI MANIFESTAZIONE A TORINO NO TAV Dopo il blitz di magistratura e polizia contro il movimento No Tav domani ci sarà un corteo di protesta che non si limiterà a portare le «macerie del cantiere che non c’è» e le sue conseguenze (alberi tagliati, bossoli di lacrimogeni) come preventivato ma servirà a dimostrare la determinazione del movimento a continuare la lotta. «La Valle non si arresta». Il fatto che l’evento di domani non sia solo «torinese» ma preveda la partecipazione dei valsusini e non solo fa preoccupare la questura. Se sarà confermato , il percorso si snoderà lungo via Roma, con partenza davanti alla stazione, fino a piazza Castello. Ieri alcune centinaia di persone si sono ritrovate davanti alla Prefettura per una protesta rumorosa, per poi raggiungere in corteo piazza Vittorio. Il corteo di domani è stato annunciato nel corso di una conferenza stampa organizzata dai comitati al presidio di Vaie. Alberto Perino, uno dei leader del movimento, spiega: «Non sarà più una carnevalata ma avrà un’altra piega e sarà una protesta vera». L’operazione di ieri è stata concepita per dividere la protesta tra buoni e cattivi. Così non è. Dunque la fiaccolata di ieri e il corteo di domani saranno una prima risposta contro arresti . La lettura che danno in valle dell’operazione di polizia è che sia stata decisa come segnale per colpire tutte le forme di opposizione sociale al «governo Monti e dei banchieri». Rivendicano il loro ruolo di «faro» delle proteste e lavoreranno per fare fronte comune. E non è un caso che la prima tappa della protesta di domani a Torino sarà l’incontro con i dipendenti della ex Wagons Lits che continuano a presidiare l’atrio di Porta Nuova. TAV: ARRESTI; QUATTRO PROVVEDIMENTI NON ANCORA ESEGUITI Sono quattro, su un totale di 41, le misure cautelari del Tribunale di Torino che non sono state ancora eseguite nell'ambito dell'operazione della Polizia della scorsa estate in Val Susa. Il gip del capoluogo piemontese Federica Bompieri ha emesso 26 ordini di custodia cautelare (di cui due diventati di arresti domiciliari) e 15 provvedimenti di obbligo di dimora. Alcuni dei destinatari, all'alba di ieri non si trovavano nelle loro abitazioni, ma in seguito sono stati rintracciati (e in un caso, come avvenuto in Lombardia si sono presentati spontaneamente). Per gli ultimi quattro sono in corso contatti e ricerche.

Piuttosto che vestire sfruttamento,le calze ce le disegneremo sul corpo!

Inizia nel 2010 la lotta delle nel lavoratrici del gruppo OMSA nello stabilimento di Faenza. Ricevettero tutte una lettera licenzimaneto che le informava che da lì a due anni sarebbero state licenziate perché la produzione sarebbe stata dislocata all'estero e pericò dal 2010 hanno iniaizato a portare via dallo stabilimentio di faenza molti macchinari via e quindi la produzione si è ridimensioanta, nonostante il mercato non si trovasse in un momento baso. Il gruppo OMSA non è infatti in crisi, ha solo deciso di colgiere l'opportunità di sfruttare la manodiopoera a costo inferiore che alcuni paese possono offrire. Le 200 lavoratrici precarie usufruiranno della cassa integrazione fino a marzo del 2012, poi tutte a casa. Molti i tavoli istituzionali aperti, molte le promesse fatte nel corso di questi anni ma loro hanno seclto di mettere in campo iniziative autonome che diffonderesso, in primo luogo tra le donne, la consapevolezza che un brand calpesta la vita delle persone. Il 27 dicembre scorso hanno ricevuto una nuova comunicazione sulla scadenza cassa integrazione e questo preclude anche accesso ad ammoritzzatori sociali. E' partita così una campagna di boicottaggio alla OMSA che sta girando tutta italia, domani ci sarà una giornata di mobilitazione come ci ricorda una lavoratrice al telefono:

ascolta la corrispondenza

Milano: caricato a freddo presidio di lavoratori

Per la mobilitazione indetta dai sindacati di base, c'è stato questa mattina un presidio di circa 200 lavoratori davanti all'atrio della stazione Centrale. Al presidio si sono unite anche alcune realtà studentescche per solidarizzare con i lavoratori in sciopero e con il movimento No Tav che ieri ha subito un forte attacco repressivo.

Dopo le 11,00 però, il presidio è stato caricato a freddo e ci sono stati feriti da parte dei manifestanti. La situazione come dichiarato dai presenti era decisamente surreale, perchè si trattava di un semplice presidio autorizzato di circa 250 lavoratori e lavoratrici che è stato attaccato con forte brutalità e senza alcun motivo di ordine pubblico.

fonte infoaut

IMMIGRAZIONE: DAL 30 TASSA SOGGIORNO, RIMANDATI SCONTI I ministri dell'Interno e dell'Integrazione, Annamaria Cancellieri e Andrea Riccardi, si erano impegnati all'inizio dell'anno ad avviare una valutazione sul contributo previsto per gli immigrati in modo da arrivare ad esenzioni e riduzioni per le categorie più povere ed i nuclei familiari più numerosi, in tempi di crisi economica. Si era quindi messo al lavoro un tavolo composto da tecnici del ministro dell'Interno e dell'Economia per verificare la possibilità di sconti ed esenzioni. Il tavolo, però, a quanto si apprende, non ha trovato un accordo e dunque il 30 gennaio entrerà in vigore il decreto Maroni-Tremonti. Da lunedì prossimo, così, l'immigrato che chiederà il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno dovrà versare 80 euro per il documento di durata compresa tra tre mesi ed un anno e di 200 euro per quello di soggiornante di lungo periodo. A questa cifra vanno poi aggiunte 27,50 euro per le spese del documento elettronico.

Condannato lo stupratore di Magdalena

Era stata stuprata sul proprio posto di lavoro dal compagno e dopo un processo che ancora una volta ha messo la donna alla berlina di diffamazioni e insulti, oggi è stata confermata la condanna per l'uomo che ha commesso le violenze. Non è facile trattare i processi per stupro quando si ha una logica anticarceraria, sappiamo però che molto importante è il lavoro che si fa nei diversi centri antiviolenza, che a roma sono ancora troppo pochi purtroppo. Per estirpare la cultura della violenza dalle case e dalle famiglie la carcerazione non è la soluzione, infatti, anche se molto spesso la denuncia dell'aggressore è l'unica difesa che le donne hanno.

Ascoltiamo una corrispondenza con una compagna del centro donna lisa

Siparietto


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gror120127 (last edited 2012-01-27 18:50:32 by anonymous)